Sono così in ansia che non riesco quasi più a respirare.
Osservo Tony con gli occhi sbarrati, incapace di muovere un muscolo.
Mi sento inutile ed impotente, vorrei poterlo fermare, ma non posso, dipende tutto da lui..

Ho paura che mi si fermi il cuore da un momento all'altro - Tony.. - sussurro con voce supplichevole - ti prego.. -

Non so se mi abbia sentito o meno, fatto sta che si sporgendo verso l'esterno dell'edificio, lo vedo rabbrividire e tirarsi indietro con molto sforzo, tenendosi stretto al corrimano del balcone con aria stravolta.

Ricaccio indietro le lacrime: pericolo scongiurato.

Nonostante tutto, ho ancora le gambe che tremano e il respiro corto, e anche il signor Stark sembra sconvolto.

Ha il fiatone e gli occhi lucidi, non l'ho mai visto così agitato prima d'ora.
- Che diavolo..stavo facendo.. - borbotta, cercando di darsi un contegno.

Mi avvicino a fatica a lui e gli prendo la mano tremante, nel tentativo di calmarlo. - Va tutto bene.. è tutto a posto.. -
Mi vergogno di me stessa, perché sono davvero un'ipocrita, non è affatto vero che va tutto bene, io dovrei essere arrabbiata con lui, ma ora proprio non ci riesco.

- Sto bene! - risponde bruscamente e si rialza in piedi barcollando. - Tu non puoi capire..non..oh, lascia stare, mocciosetta. - Si divincola dalla stretta e si rientra in casa brontolando. Ma che problemi ha oggi?! Gli salvo la vita e neanche mi ringrazia! E mi ha sporcato la felpa, ho il suo sangue addosso..che schifo.

Sto cercando di fare di tutto per te, anche se so che non mi ami, anche se non so se posso fidarmi di te, anche se ora mi hai deluso più che mai.. e tu mi ringrazi così?! Sai cosa?

Vai al diavolo, Tony Stark!
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Dopo pochi minuti ecco arrivare il Capitano Rogers, preoccupatissimo.

- Angelica! Ho sentito te e Tony e pensavo steste litigando...è successo qualcosa? Mi dispiace essere così poco presente, ma siamo tutti nervosi e..-

- Oh, no, non è successo nulla, il signorino ha solo cercato di suicidarsi e dopo che l'ho aiutato a non uccidersi se n'è andato senza darmi spiegazioni. Anzi, se l'è presa con me..- replico mentre mi asciugo le guance con la manica della mia maxi-felpa.

- Tony ha fatto cosa?! Quel bastardo! -

- Capitano! - insorgo stupita - linguaggio! - Beh, almeno mi ha strappato un sorriso.

- Sì, scusa.. - borbotta imbarazzato. Da bravo galantuomo, mi aiuta a rialzarmi - ma sai, ultimamente il non-più-miliardario mi sta veramente dando filo da torcere. Non ne vuole sapere di collaborare. -

- Credo sia per quella questione che riguarda Pepper.. -
- Cos'hai detto scusa? - Steve mi sta guardando confuso, ma dal suo piglio severo capisco che non è il caso di mentire.
- È..è una storia lunga. - mi limito a sospirare.

- Allora forse è il caso di parlarne tutti insieme, non credi? -

Mi mordo il labbro inferiore, dubbiosa.

- Non saprei.. Tony ha detto che.. -

- Parlerai anche con lui. Ora andiamo, dai. Abbiamo molto di cui discutere. -
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E così mi sono immischiata in affari incomprensibili e più grandi di me, questioni complicate e missioni rischiose. Se solo non avesssi mai avuto Stark come professore, tutto questo non sarebbe mai successo.

Sasha sarebbe ancora viva.

Io non starei così male.

-...per questa ragione, credo che Angelica dovrebbe entrare a far parte del team. - sta ripetendo Rogers per l'ennesima volta. - Ma Capitano, sei tu che hai insistito perchè una civile non fosse coinvolta! - obietta Thor.

- Ma adesso è diverso. Abbiamo bisogno di lei, e lei ha..bisogno di noi. O per meglio dire, sa troppe cose sul nostro conto. È una scelta obbligata. - risponde la Vedova Nera, è evidente che appoggia Steve.

Occhio di Falco e Wanda, accanto a Thor, annuiscono entrambi.

- Anche tu d'accordo, Bruce? - domanda gentilmente Steve al dottor Banner, di fronte a lui.  - Sì, non ci sono problemi. -

L'unico che non si è pronunciato è Jared, a braccia conserte e lo sguardo un po' vacuo. Ma non è una novità, è sempre silenziosissimo. Ogni tanto mi chiedo che cosa nasconda.

Tony sbuffa annoiato. - Non voglio avere a che fare con voi. -
- Beh forse tu no, ma lei sì! - risponde Steve infastidito.
- La mia faccenda con Pepper doveva restare un segreto tra me e Angelica. -

- Beh ora non lo è più. E che tu lo voglia o no, io voglio collaborare con loro..i tuoi amici di un tempo. - Guardo Tony con aria di sfida - Perché credo che possano aiutarmi. Che possano aiutarci.

Lui alza gli occhi al cielo e sbuffa, contrariato. - D'accordo, mocciosetta. Per questa volta hai vinto tu. -
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Così sono ufficialmente diventata un nuovo membro della squadra: tutto quello che mi serve ora è un nuovo nome e delle armi... Non faccio neanche in tempo a formulare il resto del pensiero che davanti a me compare una sorta di lastra di vetro, lucidissima, al cui interno vedo una delle cose più belle che abbia mai visto: una sorta di tuta da combattimento candida, dalla foggia praticamente identica a quella di Natasha, ma con due minuscole cavità, come leggeri strappi sulla schiena, all'altezza delle scapole, dalle quali spuntano delle ali.

Sono ali simili a quelle di un angelo, enormi e morbidissime, ma trasparenti e leggere, e quando i raggi del sole le attraversano brillano di migliaia di colori diversi.

Non ho parole.

- È..è per me?! Wow..non so cosa dire..!

- Non è finita qui! - gongola Steve, che sta guardando soddisfatto la scena.

Tony si avvicina con qualcosa tra le braccia, avvolto da un panno.
Lo soppeso con cautela e infine mi decido a svelare il mistero: si tratta di uno dei guanti di Tony, di una delle sue armature, ma è stato dipinto di bianco per poterlo abbinare alla tuta.

- Grazie.. - sussurro, imbambolata. Troppe novità in una sola giornata.

- Allora, hai deciso un nome? - La voce di Natasha mi fa tornare al mondo reale. - Oh..scusa, mi sono distratta.. Sì, ho deciso un nome. -

Alzo lo sguardo e punto i miei occhi in quelli di Tony, imperscrutabili, in attesa di una qualunque reazione.

- Da questo momento in poi sarò Phoenix, perché come la fenice mi sono rigenerata dalle mie ceneri. Sono pronta a combattere, non si torna più indietro..e soprattutto, non dovrò più mettere in pericolo vite altrui per salvare la mia. Imparerò a difendermi. Ve lo prometto, ragazzi. -

Steve sorride, soddisfatto. - Questo è lo spirito. -
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