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22

È passato un po' di tempo dopo il mio incontro con Loki, e non mi sono ancora ripresa del tutto.
Ultimamente sembra che le parole di tutti mi feriscano e mi confondano, a partire da quelle dei miei compagni di scuola.
La mia vita è diventata un inferno.
Ho un professore che mi stalkera.
Una squadra di supereroi alle calcagna.
Un'organizzazione malvagia da tenere a bada.
Un fratellino da trovare.
E la mia quotidianità dove la mettiamo?!
Le mie care, vecchie abitudini, le uscite il sabato sera, i racconti scritti durante le noiose ore di filosofia, le interminabili partite a Call of Duty, le maratone di anime e serie Tv, ma soprattutto gli amici?
Oh, già, amici.
Ormai non ne ho più. Sono sempre stata una ragazza timida ma da quando la mia ex migliore amica si è rivelata per il mostro che è, sono diventata lo zimbello della scuola.
L'intervento di Tony ha solo peggiorato le cose.
Così ho deciso di dare un taglio a questa vita decisamente troppo pericolosa per me.
Ho smesso di vedere Tony il giovedì, salvo qualche volta che avevo un disperato bisogno di ripetizioni di aritmetica, e ho smesso di andare ad allenarmi con Steve, che è stato molto comprensivo, a differenza del mio "magnanimo" professore.
Lui infatti continua ad insistere sul fatto che dovremmo vederci di più, che dovremmo cercare di sbrogliare questa situazione intricata, però io ho bisogno di una pausa.

-Suppongo che tu abbia ragione, Angelica. Hai già fatto abbastanza per me.- mi ha detto in tono di resa.
Non ho potuto credere alle mie orecchie!

In pratica sono scesa dalle scale del suo appartamento di corsa, con uno sguardo folle e urlando -Evvai, sono un elfo libero!-
Jared ha fatto una faccia epica.
Credo che non mi rivolgerà più la parola.
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È stato così che ho ricominciato ad avere un controllo sulla mia vita.
Non è stato facile rimettermi in carreggiata, dal momento che devo cominciare tutto da capo, a partire dalla mia vita sociale.
Mi sono imposta un paio di regole, ad esempio che devo stare il più lontana possibile dalla Benson e da Halley, cosa che mi riesce sorprendentemente bene, perché sono loro che mi tengono a distanza.
Avete presente?
Quando in classe non puoi parlare con nessuno perché tutti ti ridono in faccia, e la stessa cosa ti accade appena esci in corridoio.
Ma la cosa più deprimente è quando arriva la ricreazione: tutti ridono, scherzano, si divertono..io da sola, triste e annoiata.
Un giorno ho preso coraggio e sono uscita dalla mia aula, il panino al prosciutto in mano e lo sguardo vigile di Tony seduto alla cattedra sempre puntato su di me, e sono sono andata a sedermi sulla cosiddetta "panchina della vergogna".
È una panchina nell'angolino più remoto del cortile, rinomata per aver ospitato gli studenti più sfigati della scuola.
Mi siedo, sconsolata, così immersa nei miei pensieri da non accorgermi nemmeno della presenza di un'altra ragazza che sta mangiucchiando la sua merendina con un'aria ancora più sconsolata della mia.
È alta e atletica, piuttosto prosperosa, ha dei capelli ricci molto voluminosi, di un bel rosso acceso.
Il volto dal colorito perlaceo è costellato da numerose lentiggini.

Chissà perché mi sembra familiare..oh, giusto! È la ragazza che Jared stava fissando!

-Allora..Mi emarginano perchè sono quella che se la fa con il prof di matematica, così dicono..tu che hai fatto?- sospiro.
Sono più che sicura di essermi imbattuta in un'altra vittima della società.
-Sono lesbica.- risponde l'altra in tono atono, come se stesse parlando di un peccato che ha commesso.
La risposta della rossa mi spiazza.

-Oh..capisco..beh, io rispetto gli orientamenti altrui..nessun problema. Cioè, con questo non intendo che..-
credo di aver assunto un colorito simile a quello di un pomodoro.
-Tranquilla, ce l'ho già la ragazza!- esclama lei con una sonora e serena risata.
-Sasha Sherbrooke- mi dice tendomi la mano.
-Angelica Stone- rispondo tendendole la mia.
Credo di essermi trovata una nuova amica.
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Sasha è davvero simpatica.
Abbiamo cominciato a vederci spesso, anche al di fuori della scuola.
Mi ha anche presentato la sua fidanzata, una ragazza bionda e davvero adorabile, si chiama Aurora, è di origini italiane.
Piano piano, sto ricominciando a sorridere, a non essere ansiosa, a divertirmi.
Piano piano sto riscoprendo il piacere di essere felice e spensierata, senza preoccuparmi di associazioni segrete, problemi di cuore, criminali e allenamenti intensivi.
Non vedo né Tony né Steve per faccende legate agli Avengers da quasi tre settimane, ed è un vero sollievo!

C'è un detto legato alla felicità: bisognerebbe essere in allerta quando  si riesce a vivere serenamente, perché è proprio quando si prova tanta felicità che si è prossimi al perderla.

Malauguratamente, non ci ho mai pensato.

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