Capitolo: 23
Attenzione: tutti i diritti a Inestablementalmente, la mia è solo una traduzione. Se avete domande chiedete.
Erano già passate alcune ore e mi trovavo nella stanza d'ospedale; Livai stava in braccio a Zeke, il quale lo cullava dolcemente. Io mi trovavo sdraiato, ero abbastanza stanco, non mi ero ancora recuperato del tutto dal sequestro e il parto non aveva aiutato a facilitare questo processo. Levi e Rivaille erano andati compilare le carte corrispondenti per il mio bambino. Leren ed Erevi erano molto emozionati per il loro nuovo fratellino, mi avevano chiamato una volta venuti a sapere la notizia da Kenny.
I miei poveri figli lo avrebbero potuto conoscere solo entro un paio di giorni, se tutto fosse andato bene; mia madre era andata a prendere qualcosa da mangiare e Kuchel era uscita a comprare cose per il bebè, poiché visto che non sapeva che fossi incinta non aveva preparato niente -È perfetto Eren, assomiglia a te, grazie a dio- disse Zeke sedendosi di fianco a me sul lettino.
Sorrisi stanco -Non essere cattivo Zeke- il mio bambino era perfetto non importava a chi assomigliasse.
-Almeno ne hai uno che assomigli a te; Erevi e Leren assomigliano a quei due- affermò accarezzando la testolina di Livai.
-I miei figli sono perfetti- ribattei con un sospiro.
-Sì, è così, congratulazioni Eren- disse Zeke stringendo la mia mano.
-Grazie Zeke- risposi sorridendo -Puoi prenderti cura di lui? Sono veramente molto stanco-.
Due giorni dopo ero finalmente a casa e con i miei vestiti, mi era mancato tutto. Leren ed Erevi guardavano il loro fratellino come se fosse la cosa più preziosa e fragile di questa terra; gli accarezzavano la testolina e baciavano le sue guance: i miei figli erano molto dolci. Levi e Rivaille erano tornati a lavorare come sempre, mia madre passava tutto il giorno con me a prendersi cura dei bambini, affinché io potessi riposare, e Kuchel l'aiutava.
I miei compagni di lavoro mi avevano chiamato ed erano venuti a trovarmi: erano venuti a sapere che ero comparso e che avevo dato alla luce; mi avevano portato tutti molte cose per lui da vestiti a giocattoli. Erevi e Leren erano leggermente iperprotettivi dato che il gran numero di persone poteva spaventare il loro fratellino; era venuto a visitarmi anche il mio capo Nile, il quale era sollevato che io e il mio bambino stessimo bene e mi disse che il mio posto era a mia disposizione per quando fossi stato pronto. Lo ringraziai di cuore, avendo tre bambini dovevo lavorare per pagare qualche spesa, non avrei permesso a Rivaille e Levi di pagare tutto, anche fossero i loro padri.
Passammo il pomeriggio a giocare con i bambini e parlai con mia madre e Kuchel: mia madre era sollevata dal fatto che mi avessero trovato in tempo, che il bambino stesse bene e che fossi di nuovo a casa con la mia famiglia. Anche Zeke era venuto a trovarmi, ma era stata una visita rapida poiché doveva tornare in ospedale. Rivaille e Levi tornarono a casa verso le nove di sera, entrambi con visi stanchi; li ricevemmo all'ingresso con un sorriso: Leren fu preso in braccio da Levi, il quale lo circondò con le sue braccia, stessa cosa fece Erevi con Rivaille che gli baciò una guancia; io tenevo in braccio Livai, il quale aveva appena finito di mangiare e stava iniziando a chiudere gli occhietti.
Baciai le labbra di Rivaille e in seguito quelle di Levi per poi portare il bambino nella sua culla, a fine di poter attendere i miei sposi come si deve. Entrato nella stanza lasciai il bebé nel suo letto, si era addormentato mentre salivo le scale, per cui dovevo solo farlo sdraiare e coprirlo. Pochi minuti dopo entrò Levi, togliendosi la cravatta e la camicia, lasciando entrambe perfettamente piegate su una mensola; si sedette sul letto e si tolse le scarpe, psandosi in seguito una mano sul collo, pareva teso; mi avvicinai a lui da dietro e cominciai a massaggiare le sue spalle.
Potevo sentire i suoi muscoli tesi sulle mie mani, ma con il passare dei minuti iniziai a sentire le spalle di Levi rilassarsi. D'improvviso si alzò e fece scrocchiare le ossa -Grazie Eren- disse baciandomi le labbra; si tolse i pantaloni e si inccamminò in boxer verso il bagno.
-Prego Levi- risposi guardando la sua schiena e il suo bellissimo sedere; mi morsi un angolo delle labbra: ero ancora pazzamente innamorato di Levi così come di Rivaille.
-Anch'io ho bisogno di un massaggio- esclamò la voce di Rivaille dalla porta.
Sobbalzai guardando in quella direzione poi con un sorriso aggiunsi -Beh, vieni e te lo faccio- Rivaille si tolse la camicia, la cravatta era scomparsa nel momento in cui aveva attraversato la porta d'ingresso. Accomodò la camicia al suo posto e si sedette sul letto; cominciai a muovere le mani per le sue spalle realizzando lo stesso massaggio che avevo fatto a Levi; Rivaille era meno teso, ma la cosa non mi importò -Ehm, Rivaille, p-perché non fai la vasectomia?- accennai con nervosismo.
In tutta risposta inclinò la testa all'indietro, scrutandomi con un sopracciglio alzato -Perché dovrei?- domandò.
-Per evitare altri incidenti e che tu metta il mio seme mischiato con il tuo dentro il mio ano. Non voglio altri bambini, con tre basta e avanza- affermai incrociando le braccia -A parte il fatto che così evitamo che chiunque venga e dica che è incinta di un figlio tuo- conclusi serio.
Rivalle mi osservò con una smorfia -Perché non lo chiedi anche a Levi?-.
-Glielo chiederò più tardi, ma Levi non è il causante del fatto che io abbia avuto un terzo figlio- ribadii aggrotando le sopracciglia. In realtà mi sentivo un po' in colpa perché avevo avuto un figlio con Rivaille quando siamo tre in questo matrimonio.
-Va bene- disse infine prendendomi le mani -Prenderò un appuntamento per questa settimana per fare la vasectomia, ma lo faccio per te, per cui dopo non voglio reclami- concluse baciandomi le mani.
-Grazie- gli dissi con un sorriso; giammai mi sarei lamentato, al contrario se lui avesse fatto questa cosa prima Livai non sarebbe nato; ma non dirò né penserò mai ciò, Livai così come i suoi fratelli erano la mia vita, non mi sarei mai pentito di averli avuti.
Levi aprì la porta ed uscì con un asciugamano intorno ai fianchi e piccole goccioline d'acqua cadendo dai sui capelli e scivolandogli lungo il torace. Rimai qualche secondo a fissare quell'immagine come un ebete, fino a quando non riesco a tornare in me; mi schiarii la gola e scesi dal letto. Rivaille si svestì e si chiuse in bagno.
Vidi Levi darmi le spalle, tirando fuori i suoi vestiti dall'armadio; mi avvicinai a lui e gli baciai la spalla, lui mi guardò con la coda dell'occhio e io gli sorrisi per poi mordermi le labbra -Ho convinto Rivaille a fare la vasectomia- gli annunciai con un sorriso.
Levi sollevò un angolo della bocca e ridendo chiese -L'hai convinto a fare la vasectomia? E non ti ha imposto nessuna condizione?-.
Mordendomi il labbro appoggiai la testa sulla sua schiena -Mi ha chiesto perché non lo chiedevo anche a te di farla- risposi circondandolo con le braccia.
-Se tu vuoi la faccio anch'io- rispose Levi.
"Oh no, Levi non ancora".
Lui era più responsabile, si metteva quasi sempre due preservativi; Rivaille no, solo uno. In più se più avanti avessi voluto un altro figlio mi sarebbe rimasto solo Levi, per cui lo preferivo così com'era -È più probabile che sia Rivaille a ingravidarmi nuovamente rispetto a te, a parte il fatto che lui è colpevole del fatto che sia rimasto un'altra volta incinta, è giusto che lo faccia per me; inoltre tu sei responsabile non metteresti incinta qualcun altro-.
Levi scosse la testa e sorrise -Su questo hai ragione-.
-Vado di sotto, vuoi che ti prepari qualcosa?- domandai accarezzandogli gli addominali con la punta delle dita.
-Metti sul fuoco la teiera, adesso scendo- disse Levi, voltandosi e baciandomi la testa, facendomi così sorridere, prima che lasciassi la stanza per farlo cambiare tranquillo. Attraversai il corridoio e scesi le scale, in sottofondo potevo udire la televisione che i bambini stavano vedendo tranquillamente; mi diressi in cucina, presi la teiera, la riemipii d'acqua e la misi sul fuoco, poi andai in sala dove si trovavano i bambini e mi sedetti con loro; entrambi mi abbracciarono e si accoccolarono a me.
Pochi minuti dopo Levi e Rivaille scesero le scale e si infilarono in cucina parlando di argomenti riguardanti l'azienda, decisi dunque di lasciarli in pace. Attimi dopo entrarono in salone con una tazza ciascuno, si avvicinarono sedendosi sul divano insieme a noi, restammo così per circa un'ora fino a quando Rivaille e Levi si decisero a fare la cena.
Durante la cena i bambini ci parlarono di come fossero emozionati per il loro fratellino, pensavano sarebbe stata una bambina, ma erano felici che fosse un maschietto, così avrebbero potuto giocare con lui una volta che fosse cresciuto. Sorrisi a ciò, anch'io avrei voluto fosse una femmina, ma sinceramente voglio bene a Livai in ogni caso indiscriminatamente, era mio figlio, mio e di Rivaille.
Giunta l'ora di andare a dormire Erevi e Leren furono i primi ad addormentarsi: erano stanti e al giorno seguente sarebbero tornati a scuola, la maestra Petra era stata molto comprensiva e aveva permesso loro di fare assenza dovuto al tema del mio sequestro; ma ormai era arrivato il momento che tornassero e che io uscissi un po' fuori; da quando ero tornato dall'ospedale non ero voluto uscire (giustamente aggiungerei, ci mancherebbe altro), mia madre diceva fosse dovuto al trauma provocato dal sequestro. In ogni caso sapevo che lo avrei superato con la terapia e l'appoggio della mia famiglia; mia madre e Kuchel dicevano che mi avrebbero aiutato a superarlo ed io avevo fiducia in loro.
Durante il mio tempo in ospedale avevo avuto degli incubi terribili che mi facevano svegliare a metà della notte; mia madre mi consolava e dormiva con me, scacciando gli incubi, scambiandosi con Levi e Rivaille quando lei andava a riposare, entrambi dormendo al mio fianco su sedie scomode, assicurandosi che non mi succedesse niente. Grazie a tutto questo ero uscito un po' più tranquillo dall'ospedale.
Adesso ero a casa e mi sentivo più tranquillo: Rivaille aveva installato telecamere di sicurezza per tutta la casa e Levi aveva collocato dei sensori di movimento all'esterno; ero costantemente vigilato da gente di Kenny ed ero sempre accompagnato, che fosse mia madre, Kuchel o i bambini.
So che potrebbe sembrare un po' paranoico da parte mia ma era stata un'esperienza terribile: stare rinchiuso per giorni, senza cibo né acqua, subendo il maltrattamento di una persona psicopatica, non potendo stare con la mia famiglia, temendo costantemente che qualcosa potesse succedere al mio bebé o che potesse morire... Mi circondai con le braccia mentre un brivido mi attraversava tutto il corpo; non dovevo pensare a queste cose, in quel momento ero a casa, con i miei figli, Levi e Rivaille e il mio bambino era sano e salvo.
Arrivato oramai il momento di andare a dormire Levi controllò tutte le porte e Rivaille tutte le finestre, era tutto in ordine. Sorrisi ad entrambi dalla cima delle scale e tesi le mie mani verso di loro, che prontamente le afferrarono e si avvicinarono a me. Diedi un bacio eschimese a Rivaille e in seguito uno a Levi, strinsi con forza le loro mani e li condussi nella nostra stanza.
Non appena osservai il letto sentii un leggero tremolio pervadere il mio corpo -Tranquillo Eren, siamo qui, nessuno ti farà niente- mi rassicurò Levi.ò
Mi girai per guardarlo in facci e gli sorrisi dicendo -Lo so, è solo che gli incubi non finisco quando voi andate a lavorare-.
-Tranquillo moccioso, in ogni caso arriveremo tardi in ufficio se questo può garantire il tuo benessere mattutino- affermò Rivaille.
Negai con la testa e li circondai con le mie braccia per avvicinarli al mio corpo; entrambi ricambiarono l'abbraccio, facendo scorrere lentamente una mano sulla mia schiena -Non è necessario, lo supererò, così come ho superato la questione del padre di Jules; avrò solo bisogno di tempo e del vostro appoggio-.
-Prenditi il tempo necessario- offrì Levi baciandomi una guancia.
-Ci avrai ogni qual volta che avrai bisogno di noi- continuò Rivaille lasciandomi un bacio sulla fronte.
Regalai un sorriso ad entrambi, li amavo troppo -Vi ho già detto che vi amo entrambi tantissimo?- domandai retoricamente appoggiando il mio viso vicino ai loro.
-E noi a te- risposero all'unisono.
Con ancora il sorriso sulle labbra esortai -Forza, è ora di andare a dormire- riprendendo a camminare verso il letto. Rivaille si sdraiò per primo, prendendo coraggio mi stesi accanto a lui; Levi diede un'ultima occhiata ai bambini, spegnendo il resto delle luci, dormivano tutti e tre pacificamente, poi si lasciò scivolare al mio fianco. Ci sistemammo più comodamente sul letto: io avevo il corpo completamente poggiato sul materasso, Levi steso su un fianco mi circondò con un braccio, mentre Rivaille intrecciò le nostre gambe mettendo una della sue in mezzo alle mie. Incrociammo le dita delle nostre mani ed io sorrisi ad entrambi, i quali mi lasciarono un bacio su ognuna delle mie guance, per poi chiudere gli occhi.
Ci misi un po' per addormentarmi, crogiolandomi nel pensiero che avrei dovuto superare questo trauma e tornare ad essere me stesso, il ragazzo allegro e lavoratore, che si prende cura dei suoi figli e che apprezza indossare indumenti femminili ed aderenti; il quale è sposato con due fantastici uomini che lo amavano e avrebbero dato la loro vita per lui.
Annuii con il capo deciso dicendo a me stesso che potevo farcela. Che avrei potuto superare tutta questa faccenda se fossi sempre stato circondato da gente che veramente mi aprezzava e mi volva bene. Mi guardai a destra vedendo il volto di Levi, piegai un po' ka testa verso di lui e baciai le sue labbra -Buona notte Levi- sussurrai. Con un sospiro girandomi a sinistra ripetei lo stesso processo con Rivaille che teneva la bocca aperta -Buona notte Rivaille- ripeteo a bassa voce.
Erano veramente esausti, d'altronde avevano avuto giorni difficili.
Osservai il soffitto per pochi minuti fino a quando i miei occhi non si chiusero poco a poco.
******
Angolo Traduttrice:
Ehilà!
Lo so, lo so, da una vita che non ci si sente, ma hey, penso che sappiate già i motivi dei ritardi no? Le solite cose.
Ormai questa storia sta giungendo agli sgoccioli, mancano ancora due capitoli e lo speciale.
Da un lato non vedo l'ora di finire un po' perché è sempre bello concludere una storia (in questo caso traduzione), un po' perché mi sono rotta di scrive si accarezzò il ventr- no, ok, l'altro motivo è che quando sarà finito potrò dire: wow, l'ho finito, ho finalment finito una storia che non sia una os, certo non è mia ed è solo una traduzione, ma ho comunque lavorato, per cui beh...
Comunque, volevate il capitolo? Beccatevi sto aggiornamento notturno.
Non ho la più pallida idea di quando uscirà il prossimo, nella mia testa spero al massimo domenica prossima, ma non faccio promesse per il momento, anche perché tecnicamente dovrei aggiornare "Se mi ami resterai" per cui.
xxwolfolienxx spero che questo ti rallegri un po' rispetto al capitolo di aot, almeno hai la possibilità di sfogarti su Rivaille e insultarlo a go go.
MariaZiparo chiedo perdono per il ritardo di una settimana rispetto a quanto promesso, purtroppo i miei professori hanno gentilmente deciso di piazzare verifiche e interrogazioni all'ultimo, per cui non ho avuto la possibilità di aggiornare prima, spero questo capitolo sia di tuo gradimento.
Vi ricordo se volete di passare a dare un'occhiata a la storia originale di Inestablementalmente per lasciare il vostro sostegno all'autrice.
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento, nel caso contrario LO FATE COMUNQUE, scherzo... forse, io vi ringrazio per aver letto fino a questo punto.
Alla prossima
il vostro Caporale
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