Capitolo: 19
Attenzione: tutti i diritti a Inestablementalmente, la mia è solo una traduzione. Se avete domande chiedete.
Mi svegliai poche ore dopo; non mi ero reso conto in che momento mi ero addormentato, ma non appena aprii gli occhi vidi Levi e Rivaille che mi guardavano -Se eri malato perché non ce lo hai detto?- domandò Rivaille con le braccia incrociate.
-Tranquilli, non era niente di preoccupante, solo un mal di stomaco- risposi sedendomi sul letto. Non potevo ancora dire di essere incinta, volevo aspettare un paio di mesi, quando non sarebbe stato più rischioso.
Levi si sedette a fianco a me e mi studiò il volto -Sei pallido- dichiarò accarezzandomi la guancia.
Presi la sua mano fra le mie e la baciai -Tranquillo, tra un po' riacquisterò la mia carnagione, è solo un mal di pancia- ripetei inclinando la testa da una parte per poi sorridergli.
-Va bene, ma da oggi in poi solo cibo leggero fino a quando il tuo stomaco si rimetterà in sesto- affermò Levi alzandosi; non senza prima avermi dato un bacio.
-Grazie- risposi,tendendo le mie braccia in direzione di Rivaille. Lui mi guardò con la coda dell'occhio, in seguito si avvicinò al mio letto e mi baciò le labbra. Trascorremmo una notte tranquilla: Leren, Erevi, Rivaille e Levi si presero molta cura di me e si premurarono affinché non mi mancasse niente.
***
Nei mesi successivi continuai a lavorare, ma facevo meno cose. Il mio capo sapeva della mia condizione, ma nonostante ciò continuavo ad andare a lavoro per non destare sospetti; camminavo meno e portavo solo cartelle leggere. Mia madre mi aveva aiutato molto in quei tre mesi con i bambini e il futuro o i futuri bebè. Lei credeva che sarebbero stati due, sperava fossero due bambine; a me andava bene che fossero sani. Temevo anche che sarei diventato pazzo con quattro bambini in una casa; ma sapevo che tanto Levi come Rivaille mi avrebbero aiutato come l'avevano fatto per sei anni.
Dopo aver ottenuto il permesso dal mio capo, uscii in anticipo per andare a fare la visita di controllo; parlai con un mio compagno di lavoro, il quale si congratulò con me per la gravidanza e mi accarezzò il ventre (sì, ma a sto punto che glielo accarezzi pure il Papa già che ci siamo, no?), lo ringraziai e presi un taxi per andare all'ospedale, dove un collega di mio padre mi stava aspettando per farmi il controllo. Fino ad allora la gravidanza stava proseguendo bene e a quanto pareva avrei avuto solo un bambino, giacché durante l'ecografia era presente solo una macchia. Sorrisi non appena la vidi, sicuramente sarebbe assomigliato ad Erevi e Leren; probabilmente la gente avrebbe pensato che avessi avuto tre gemelli identici, ma no, erano solo tre bambini con la potenza dei geni Ackerman.
Sorrisi dentro di me: per lo meno uno era più facile da gestire ed ero sicuro che i suoi fratellini mi avrebbero aiutato prendendosi cura di lui; Levi e Rivaille sarebbero stati tranquilli e felici: saremmo stati un'allegra famiglia di sei. Speravo fosse una bambina, avevo sempre sognato di avere una piccola bambina da pettinare e vestire come una principessa (se quella bambina è come me ne dubito), che sorridesse sempre e che fosse felice.
Zeke compare di fianco a me, mentre io ero in un mondo lontano; mi accarezzò la schiena e mi avvicinò a lui -Di nuovo incinta eh? Non avrai gemelli, o sì?- domandò preoccupato.
-No, tranquillo, è solo uno, un piccolo bebè. Anche se non so ancora come questo sia successo né di chi dei due sia, ma questo non mi importa; sarà un bambino sano e felice insieme a noi e ai suoi fratellini- risposi accarezzandomi il ventre.
-Fiu, meno male. Ti immagini tu con quattro figli uguali a quei due. Dio- esclamò Zeke abbracciandomi.
Sorrisi, anche se mi sarebbe piaciuto averne altri due non potevo. Dopo quel bambino avrei cercato un qualche metodo per non rimanere più incinta o avrei fatto io stesso la vasectomia a Levi e Rivaille; in modo tale che non mi facessero più figli: con tre bambini era più che sufficiente. A parte il fatto che avrei impedito che una qualsiasi fingesse di essere stata ingravidata da Rivaille o Levi, come ci era già successo prima.
Quando avevamo ormai due anni di matrimonio si presentò alla porta della residenza Ackerman una bionda che teoricamente era rimasta incinta durante una notte nella quale aveva bevuto troppo; ma non ricordava con chi dei due era successo. Quando venni a sapere di ciò, presi i miei figli e me ne andai di casa; in seguito scoprimmo che l'avevano pagata per dire tutte quelle cosi, ma non volle dire chi fu a darle il denaro. All'inizio mi sembrò tutto troppo sospetto e allo stesso tempo avevo molti dubbi. Levi e Rivaille fecero in modo che la ragazza confessasse la verità di fronte a me, dopo che avevano scoperto che la sua gravidanza non era reale. La ragazza voleva morire per la vergogna di essere stata scoperta e, allo stesso tempo, per aver finto ed aver accettato il denaro per farlo; dopo ciò non avemmo nessun altro incidente e le nostre vite continuarono per il meglio. Questo dovuto anche al fatto che mi trattavano come una principessa, si prendevano cura di me ed erano più dolci, per il semplice motivo che pensavano che avrebbero perso me e i nostri figli.
In seguito ritornammo a casa nostra e continuammo a vivere come se niente fosse accaduto, anche se mi spaventava un po' ciò che era accaduto: temevo che un giorno sarebbe arrivata una qualsiasi e avrebbe cercato di separarci. Mi fidavo di Levi e Rivaille e sapevo che loro non mi avrebbero mai tradito; così come non lo avrei fatto io, questo era quello che avevo giurato di fronte al giudice il giorno in cui mi ero sposato con Levi e lo avevo fatto guardando entrambi.
***
Uscii dall'ospedale dopo aver lasciato Zeke al suo posto di lavoro ed iniziai ad incamminarmi verso un parco: mia madre sarebbe andata a prendere Leren ed Erevi alla scuola materna, per cui avevo un po' di tempo per me stesso. Ero seduto su una panchina di un parco, aspettando che mia madre mi chiamasse per dirmi che erano già a casa, per fare finta che fossi appena uscito dal lavoro. Guardai il cielo immaginandomi come sarebbe potuto essere il mio bebè "Avrà i lineamenti di Levi e Rivaille? Avrà qualcosa di mio? Avrà gli stessi bellissimi occhi dei suoi fratelli, Levi e Rivaille? Sarà tranquillo come i suoi fratelli?".
Per la mia testa passarono un mucchio di idee, idee positive. mi accarezzai la pancia di tre mesi e mezzo -Bebè sarai perfetto; non importa come sarai, per me sarai sempre perfetto- dissi a bassa voce; misi entrambe le mani sulla mia pancia, potevo sentire le fedi nuziali; sollevai la mano all'altezza del mio volto e sospirai. Mi rendevano molto felice. Sorrisi e d'improvviso sentii un'immensa voglia di qualcosa di dolce.
Mi alzai dalla panchina dov'ero seduto e mi incamminai verso un bar; passai davanti a diversi negozi, fino a quando non vidi una paio di ragazze mangiare dei waffles con il cioccolato, cosa che mi fece venire l'acquolina in bocca. Entrai e guardai come preparavano il dolce, osservando che più avanti c'era una vetrina con molte cose dolci: dalle caramelle ai marshmallow; mi morsi il labbro con solo immaginare. Mi avvicinai a una cameriera e le chiesi due waffles con molto cioccolato; lei mi sorrise e mi chiese di attendere ad un tavolo.
Mi sedetti vicino alla finestra, mentre osservavo l'esterno un cameriere si avvicinò con un vassoio con il mio ordine; lo ringraziai e in meno di cinque minuti li avevo finiti.
Erano veramente deliziosi, richiamai il cameriere e non appena mi fu di fronte gliene chiesi altri due, questi annuendo si ritirò. Nel frattempo che aspettavo che aspettavo che arrivasse la seconda porzione di waffles presi il mio telefono dato che mi era arrivato un messaggio da parte di Levi, dove mi comunicava che sarebbe venuto a prendermi al lavoro.
Iniziai a martoriare il mio labbro con i denti: non volevo mentirgli, ma volevo aspettare un'occasione migliore per dirgli della gravidanza. Gli risposi che ero già uscito e che mi trovavo in un bar mangiando waffles, in fin dei conti non era una bugia. Il cameriere ritornò improvvisamente con il mio ordine, facendomi lasciare il telefono di lato; il quale iniziò a suonare dopo che ebbi mangiato la metà del mio dolce, la scritta 'Levi amore' comparve sullo schermo -Ciao tesoro- dissi non appena risposi al telefono, finendo di ingoiare un pezzo di waffles.
-Eren, dove sei? Pensavo stessi lavorando- rispose Levi non appena smisi di parlare.
-Ehm, sì. Sono uscito presto, Nile mi ha lasciato uscire prima, stavo andando a prendere i bambini, ma mi sono fermato in un bar e sto mangiando dei waffles- dissi enfatizzando il tutto portandomi un pezzetto alle labbra. (non ho mai provato i waffles, ma sto iniziando a odiare questo dolce e non solo perché è dolce)
-Va bene, dove si trova? Così veniamo a prenderti- domandò la voce di Rivaille all'altro capo della linea.
-Ciao Rivaille. ehm, adesso ve lo mando- risposi digitando l'indirizzo in un messaggio che inviai per poi riportare il telefono all'orecchio -Vi è arrivato?-.
-Sì, adesso arriviamo- affermò Levi.
-Va bene, ciao. Vi amo- li salutai finendo di mangiare il dolce (o diabete, come preferite).
-E noi amiamo te- dissero di rimando Rivaille e Levi per poi attaccare.
Chiamai il cameriere chiedendogli ancore un waffles e il conto, questi mi osservò da capo a piedi prima di ritirarsi; mi guardai il petto, magari mi ero sporcato e non me ne ero accorto, ma non avevo niente. Stavo utilizzando una camicia larga che nascondeva un po' il gonfiore della mia pancia. Era molto più difficile quand'ero in casa giacché i miei pigiami erano corti, ma me la cavavo con qualche maglietta di Rivaille o Levi. Fino a quel momento era andata abbastanza bene, ma dovevo muovermi a dirglielo: la mia pancia non sarebbe rimasta piccola per sempre, con il passare dei mesi sarebbe cresciuta sempre di più e sarebbe stata molto più difficile da nascondere. (e non contiamo il parto, ti voglio vedere a nascondere quello)
Sentii una strana sensazione pervadere il mio corpo e un brivido percorse a mia schiena, come se qualcuno mi stesse osservando o qualcosa del genere. Guardai fuori dalla finestra, ma non vidi niente di strano; stortai le labbra, era da un paio di giorni che avevo quella sensazione, forse non era niente, ma la cosa mi faceva stare male. Abbassai la testa abbracciandomi, speravo non fosse niente di male.
Sentii la campana della porta che annunciava un nuovo cliente ed alzando lo sguardo vidi i miei mariti varcare la soglia. Sorrisi chiamando la loro attenzione con un movimento della mano, loro vedendomi mi raggiunsero, dandomi un bacio ciascuno. Baci molto intensi che fecero sì che il mio intero corpo formicolasse; sentimmo come qualcuno si schiariva la gola e voltandoci trovammo il cameriere con il mio quinto waffle.
Levi e Rivaille lo gurdarono con serietà per poi sedersi di fianco a me; il cameriere lasciò il piatto di fronte a me; presi la forchetta ed iniziai a mangiarlo con vera fame -Maledizione, quanti ne hai mangiati, moccioso?- chiese Rivaille.
-Solo cinque- sussurrai a bassa voce, guardando il piatto.
-Cinque?- domandarono con incredulità Levi e Rivaille.
-È che sono veramente buoni, tieni, prova- dissi tagliando un pezzetto e porgendolo a Rivaille vicino alle labbra. Rivaille la mangiò e gustò, per poi fare una smorfia; ripetei la stessa azione Levi che fece la stessa smorfia del fratello.
-Troppo dolce- dissero entrambi allo stesso tempo.
Misi un broncio e continuai a mangiare ciò che rimaneva del waffle, Il cameriere tornò con il conto, lasciandolo sopra il tavolo per andarsene di nuovo. Nel mentre che finivo il mio piatto Levi lasciò un paio di banconote sul tavolo, Rivaille prese un tovagliolo pulendomi le guance; gli sorrise e mi misi in bocca l'ultimo pezzo del dolce ricoperto di cioccolato, poi mi leccai le labbra: mi erano piaciuti veramente tanto quei waffles con il cioccolato.
Era una voglia che non avevo mai avuto, a quanto pareva questo bebè sarebbe stato diverso; ma nonostante ciò continuavo a sperare che fosse come I miei Leren ed Erevi. Un bimbo o bimba buono, con un carattere dolce e che al contempo non si lasciasse mettere i piedi in testa da nessuno. Educato come un Ackerman.
Ci alzammo tutti e tre inseme e ci dirigemmo verso ò'uscita; potei sentire come delle adolescenti, che erano sedute a qualce tavolo di distanza, mormoravano delle cose; sicuramente cose dei miei sposi. Corrucciai le sopracciglia e mi voltai a guardarle; quelle si zittirono d'improvviso e fecero come se nulla fosse. Diressi le mani ai sederi dei MIEI mariti e glieli palpai con voglia. In seguito guardai con la coda dell'occhio dietro di me: le adolescenti erano arrossite e avevano abbassato lo sguardo.
Levi e Rivaille alzarono entrambi un sopracciglio, risposi alzando la testa e con la fronte puntata verso l'alto mi diressi alla macchina. I gemelli mi seguirono: Levi mi aprì la porta del passeggero, mi avvicinai e gli baciai le labbra. Mi sedetti e mi allacciai la cintura di sicurezza. Mentre Levi si metteva per la porta del guidatore, Rivaille si sedette nei sedili posteriori -Credo che qualcuno abbia un improvviso attacco di gelosia- disse accarezzandomi il braccio con le sue dita.
-Vi desiderano e vi vogliono avere, ma ciò non succederà mentre io sono qui- affermai incrociando le braccia arrabbiato.
Levi si allacciò la cintura di sicurezza al tempo che Rivaille sorrideva -Calmati Eren- disse il primo.
Guardai entrambi per poi mettere un broncio; si guardarono fra di loro, in seguito Levi fece partire l'auto, verso casa nostra dove ci aspettavano i nostri figli; io continuavo a tenere le braccia incrociate e il broncio, pensando nel momento in cui sarei diventato grasso e non desiderabile per loro: mi avrebbero lasciato e se ne sarebbero andati con qualche adolescente.
La mano di Levi mi accarezzò un paio di centimetri sopra il ginocchio, interrompendo i miei pensieri; l'osservai con la coda dell'occhio e vidi com'era concentrato sulla strada. La mia mano si diresse verso la sua, accarezzandola con le dita. Incrociammo le nostre dita ed io appoggiandomi contro lo schienale del sedile sorrisi.
In seguito percepii la mano di Rivaille salire per il mio ventre; mi spaventai e irrigidii pensando che avrebbe potuto notare la pancia e si sarebbe reso conto che ero incinta, ma continuò il suo percorso verso il mio petto dove mise la mano in uno spazio fra i bottoni della camicia. Accarezzava con la punta delle dita il mio petto; sentii un piccolo formicolio e calore nella zona dal lui toccata; chiusi gli occhi e mi morsi un angolo del labbro, stringendo la mano di Levi nel processo.
La mano di Levi abbandonò la mia per iniziare ad accarezzarmi la coscia; graffiando il mio pantalone ed inviando brividi per tutto il mio corpo. Strinsi le mani sulle mie gambe: Rivaille mi accarezzava il capezzolo e Levi la mia coscia; un gemito scappò dalle mie labbra. Di colpo le loro mani si allontanarono da me, aprii gli occhi disorientato per scoprire che eravamo arrivati a casa. Leren ed Erevi ci stavano guardando dalla finestra sorridenti.
Guardai prima Rivaille e dopo Levi, entrambi sorridevano di lato e stavano scendendo dall'auto -Maledetti- grugnii togliendomi la cintura di sicurezza ed imitando la loro azione.
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Non dirrò niente.
Ormai mi conoscete.
Non ho bisogno di dire niente.
Solo una cosa.
O meglio, due.
La prima: manca poco alla fine (niente più ventri da accarezzare)
La seconda:...
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NEI COMMENTI MINACCIATEMI DI AGGIORNARE OGNI GIORNO FINCHÈ NON LO FACCIO! VI PREGO!! FATELO!!!
Vi ricordo se volete di passare a dare un'occhiata a la storia originale di Inestablementalmente per lasciare il vostro sostegno all'autrice.
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento, nel caso contrario LO FATE COMUNQUE, scherzo... forse, io vi ringrazio per aver letto fino a questo punto.
Alla prossima
il vostro Caporale
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