Capitolo 25
We could break away, if you really want to run
Hard to keep the pace, when you're staring at the sun
Let's hide away from it, try escape from it
📍Rangiroa Airport, French Polynesia
08/07/2019
L'aeroporto di Rangiroa è il più affollato che io abbia mai visto.
I viaggiatori scorrazzano da una parte all'altra dell'edificio, alcuni impazienti di partire, altri di rivedere i parenti o gli amici, altri ancora di iniziare la loro magnifica vacanza in un paradiso tropicale, lontano dal mondo e finalmente pronti a concedersi alcuni giorni di relax.
In particolare quest'ultima categoria è quella che mi affascina di più, forse perché ne faccio parte, forse perché tra tutte le prospettive questa mi sembra la più allettante, oppure forse perché, nel mio caso, sto finalmente per lasciarmi tutto alle spalle e dedicarmi completamente a me stessa. E al mio ragazzo, ovvio.
<<Benvenuta a Rangiroa, principessa.>>mi ha detto quest'ultimo non appena circa cinque minuti fa siamo atterrati qui, in questo paradiso tropicale, dando ufficialmente inizio alla nostra vacanza, prima di trascinarmi nel primo negozio di abbigliamento che gli è capitato sotto tiro.
Quindi eccomi qui, in uno stretto camerino, a provarmi un bikini rosso che, a mio parere, mi sta d'incanto, ma che so già che, esposto al severo giudizio del mio fidanzato che mi aspetta seduto qua fuori su una poltroncina, verrà senza dubbio classificato come inappropriato o "inadatto ad una vacanza intima in un paradiso tropicale". Prima di uscire dal camerino, sorrido con rassegnazione davanti allo specchio, sapendo già quale verdetto spetterà a questo costume, e provando già ad immaginare quale sarà il prossimo che Vale mi darà da provare.
<<Giudicherai anche questo come inappropriato o può andarti a genio?>>domando, ancora col sorriso in volto, scostando la tenda del camerino e uscendone. Valentino mi squadra da capo a piedi per la centesima volta di oggi, poi sfodera un sorriso malizioso e commenta solamente con un "Magnifico".
Sorrido davanti all'entusiasmo che ha messo nel dire una semplice parola, e devo ammettere che un po' me ne stupisco. Avrei giurato che questo costume non gli piacesse, invece sembra adorarlo. Meglio così.<<Quindi prendo questo?>>
Valentino scuote lentamente la testa, per poi sorridere ancora di più e passarmi altri due bikini, fin'ora accuratamente nascosti dietro la sua schiena affinché non li vedessi.<<Adoro il costume che indossi, ma non vorrai averne solo uno per una vacanza di una settimana in un posto del genere? Provati anche questi, vedrai che ti piaceranno.>>
<<Una settimana? Credevo stessimo molto meno.>>commentai, sinceramente sbalordita.
<<E perché mai dovremmo? Abbiamo tutta la pausa estiva davanti, possiamo anche concederci di rimanere due settimane, anziché soltanto una.>>dice con disinvoltura, come se una vacanza del genere costasse poco più di una manciata di euro.
<<Non ho intenzione di vivere per molto tempo a tue spese su un paradiso tropicale dove, scommetto, una sola bottiglietta d'acqua costa più di cinque euro. Una settimana è più che sufficiente.>>ribatto, sottolineando ciò che ritengo giusto. Non voglio vivere a suo carico per troppo tempo. Ho già commesso quest'errore, e ne sento il rimorso ogni santo giorno.
Per evitare di prolungare oltre la conversazione, afferro i bikini che il mio ragazzo mi sta porgendo e mi richiudo nuovamente nell'angusto camerino. Sostituisco in breve tempo il bikini rosso con quello a fantasie tropicali scovato da Vale, poi mi ripresento dinnanzi a quest'ultimo.
<<Sei una favola, principessa.>>è il suo commento, gli occhi azzurri che brillano e un grande sorriso ad illuminargli il volto.
Nel quarto d'ora che segue gli permetto di ispezionare anche l'altro costume da lui scelto e, dopo aver ricevuto la sua approvazione, pago i miei tre acquisti per poi uscire dal negozio, senza mai interrompere il contatto con lui, per la maggior parte visivo ma talvolta anche fisico, con le nostre mani che si sfiorano semplicemente.
Usciti dall'aeroporto, non ho nemmeno il tempo di osservare il paesaggio intorno a me che mi ritrovo in un taxi, in viaggio verso l'hotel prenotato da Vale per questa stupenda settimana che ci aspetta. A dir la verità, non so minimamente cosa aspettarmi dall'hotel. Vale può aver scelto un hotel isolato, per stare un po' tranquilli solo io e lui, ma anche un hotel in riva al mare, perfetto per il relax a cui vogliamo dedicarci a tutti gli effetti.
Ed è proprio quest'ultimo scenario che si presenta davanti ai miei occhi quando scendo dal taxi.
La prima cosa che noto è il mare. Limpido, cristallino, di un azzurro mischiato ad un verde che sembra quasi innaturale, esattamente come si vede nei film o su Internet. Il sole che splende alto nel cielo si riflette sull'acqua immacolata, creando giochi di luce sulla superficie del mare che rendono l'atmosfera leggera ma allo stesso tempo emozionante.
La seconda cosa che noto, invece, è ciò che sta in riva al mare, o addirittura sopra di esso. Sospesa sull'acqua cristallina con quattro travi apparentemente di legno, infatti, c'è una piccola capanna, priva di muri e con soltanto un tetto a piramide, tipico dei bungalow. A questa specie di "tettoia" si accede mediante una passerella che parte da un edificio singolare, con uno strano tetto mai visto prima d'ora, che molto probabilmente è la sede della reception e della sala da pranzo dell'hotel.
A destra di quest'ultimo, a pochi passi da dove ci troviamo io e il mio ragazzo in questo momento, si estende un'enorme piscina, riempita con acqua tanto cristallina da sembrare perfino quella del mare che le sta a pochi metri.
Alla nostra sinistra, invece, dopo la zona relax a bordo piscina con sdraio, lettini, poltrone e palme, inizia una fila di graziosi bungalow, apparentemente molto accoglienti e dove, presumo, alloggeremo per questa settimana da sogno.
<<Non ci credo.>>sono le uniche parole che mi escono di bocca di fronte a tutta quella meraviglia quasi celestiale. Non sapevo esattamente cosa aspettarmi da questa vacanza e come l'avrebbe organizzata Valentino, ma di sicuro questo non mi sarebbe mai potuto venire in mente.
<<Non posso crederci.>>urlo d'improvviso, gettando le braccia al collo del mio ragazzo e baciandolo con tutto l'amore e la gratitudine di cui sono capace. Le mie mani viaggiano attraverso i suoi capelli, afferrandone un ricciolo di tanto in tanto, mentre le sue mi percorrono la schiena con delicatezza, attirandomi ogni secondo di più verso il suo corpo snello. So che non sarebbe né il momento né il luogo adatto per queste smancerie, ma al momento sono troppo felice per badare a questi insignificanti particolari. Sento decine di sguardi addosso a noi, a partire dalle persone che stanno comodamente sedute a bordo piscina fino ad arrivare a quelle che stanno entrando o uscendo dalla reception, ma a dir la verità non me ne potrebbe importare di meno.
Sono in un paradiso tropicale, con l'amore della mia vita, e vi rimarrò per un'intera settimana. Non devo pensare troppo.
<<Buongiorno e benvenuti all'hotel Maitai, nella stupenda isola di Rangiroa.>>ci interrompe la graziosa voce di una donna, in un italiano impeccabile, che mi fa leggermente sbarrare gli occhi per la sorpresa.<<Io sono Taurua, per qualsiasi cosa potrete trovarmi laggiù, alla reception. Voi siete i signori?>>
<<Rossi. Io sono Valentino, e questa è la mia ragazza, Federica.>>risponde prontamente Vale, mentre entrambi stringiamo la mano alla donna che sorride davanti a noi.
E' strano che Valentino riveli pubblicamente il suo nome, ma probabilmente durante la prenotazione si è già accertato che nessuno dello staff lo riconoscesse, altrimenti questa vacanza sarebbe stata invivibile per entrambi. Per lui perché i fan chiederebbero foto e autografi per una settimana intera, per me perché darei vari motivi ai giornalisti per alimentare i gossip su di me e sul pilota Yamaha. E questo non è di sicuro né tra i miei piani né tra quelli del mio ragazzo.
<<Lieta di fare la vostra conoscenza. Prego, seguitemi.>>ci dice, voltandosi ed iniziando a camminare seguita da me e Valentino, spiegando tutte le caratteristiche di ogni edificio lì presente, a partire dalla strana "tettoia" nel bel mezzo del mare, che scopro essere un luogo di relax e meditazione, fino ad arrivare al nostro bungalow, il più lontano dalla reception ma a mio parere quello con la vista più bella sull'oceano.
<<Eccoci qui, nel vostro accogliente bungalow, dotato di televisore a schermo piatto, letto matrimoniale, aria condizionata, scrivania e soggiorno. Signor Rossi, la invito cortesemente a seguirmi in reception per la parte burocratica. Vi auguro una buona permanenza.>>avvisa Taurua, uscendo dal bungalow e piazzandovisi davanti, in attesa di Valentino.
<<A dopo, signor Rossi.>>dico a quest'ultimo, accompagnando le mie parole con un occhiolino. Lui ridacchia, poi esce dal bungalow e segue Taurua chiacchierandoci insieme.
Mi prendo quei pochi minuti di tranquillità per fare un respiro profondo e guardarmi intorno.
Nello spazio che mi circonda i colori dominanti sono il marrone -a tratti chiaro e a tratti più scuro- e il beige, che danno all'ambiente un tocco raffinato ed elegante.
Sulla parete destra, in alto, sono appese due graziose lampade, una verso il lato destro e l'altra verso quello sinistro del muro, mentre la parte bassa ospita una scrivania, con tanto di sedia girevole e tv, e un piccolo divano, con i cuscini dello stesso fucsia delle coperte stese sull'ampio letto. Quest'ultimo si trova nella zona sinistra dell'ambiente ed è molto più spazioso di quelli intravisti negli altri bungalow durante il nostro tragitto per arrivare qui. Sembra molto morbido e confortevole, tanto da indurmi a sedermi sopra, e confermare le mie teorie.
<<Siamo qui da un quarto d'ora e già sei stanca?>>mi sfotte Valentino, entrando nel bungalow con due bagagli ed un borsone fra le mani. Gli faccio una linguaccia, che lui ricambia con una risatina, per poi alzarmi e togliergli il borsone da sotto braccio per iniziare a sistemare tutto il necessario per questa vacanza.
<<Allora mia principessa, che cosa le garba di fare?>>mi domanda Vale avvicinandosi a me, non appena anche l'ultima maglietta è accuratamente sistemata nell'armadio. Mi circonda delicatamente la vita con le braccia ed in un baleno le sue labbra sono sulle mie. Anche se è un semplice bacio a stampo, o poco più, mi sento come lontana da ogni altra cosa, come se stessi volando a dieci metri da terra. Finalmente mi sento in pace, non solo col mondo, ma anche con me stessa.
<<Ehi ehi ehi non cominciare ad andare verso il letto. Fai il bravo.>>lo ammonisco, appoggiando a malincuore le braccia sul suo petto tonico e allontanandolo impercettibilmente da me. Lui sorride sopra le mie labbra, e, prima di allontanarsi definitivamente, mi lascia un ultimo, dolce bacio a stampo, che mi scatena una scia di brividi lungo tutta la schiena.
<<Non fraintendermi, Vale. Non che io non voglia, è che sono davvero stanca e non credo che avrei le energie necessarie. Che ne dici invece di un po' di relax a bordo piscina?>>propongo, ricevendo un suo semplice ma allegro cenno della testa in risposta.
Dopo aver indossato entrambi i costumi, afferriamo due asciugamani e ci dirigiamo verso l'invitante piscina, che trasmette serenità soltanto a guardarla. A primo impatto l'acqua è leggermente fredda, ma quando mi accomodo sulla "panchina" posta sott'acqua lungo tutta la circonferenza della piscina il senso di tranquillità mi invade totalmente, a tal punto da farmi anche chiudere gli occhi per godermelo a pieno.
<<Fede>>mi risveglia Valentino, che, a giudicare dal tono di voce, è più di una volta che mi chiama. Mi limito solamente a voltare la testa nella sua direzione, ma con un dolce sorriso sulle labbra.
<<L'avresti mai immaginato?>>mi chiede a bruciapelo, guardandomi intensamente negli occhi come per volermi comunicare qualcosa.
<<Che cosa?>>domando, fingendo di non capire.
<<Tutto questo. Tralasciando la vacanza, il Motomondiale e l'Academy. Parlo di noi due.>>confessa, sfoggiando il suo sorriso sghembo che tanto amo.<<Voglio dire, quando sei venuta a vivere con noi avresti mai pensato che il tuo futuro sarebbe stato questo? Ritrovarti su un'isola paradisiaca, in compagnia del pilota più bello e più talentuoso di tutto il paddock, che guarda caso è anche il tuo ragazzo? L'avresti mai pensato?>>
<<Correzione: anche il più modesto.>>ribatto, scatenando in lui una risatina che si dissolve non appena muto la mia espressione da ironica a seria.<<Comunque no, non l'avrei mai immaginato. O meglio, sentivo che io e te saremmo potuti diventare qualcosa, ma ancora non sapevo cosa di preciso. Se migliori amici, se come fratelli, se fidanzati. Ti giuro che non ne avevo la minima idea. E poi abbiamo iniziato a guardarci con occhi diversi, e lì ho capito. Ho capito che ero perdutamente innamorata di te, che ti avrei difeso a qualunque costo, che eri finalmente la persona giusta per me, che sarei stata al tuo fianco fino a che tu avessi voluto, e magari anche oltre. Ho capito che senza di te non posso vivere.>>
Non appena termino la mia confessione e riapro gli occhi -che non mi ero neanche accorta di aver chiuso-, vedo Valentino con le lacrime che gli scivolano sulle gote, ed un sorriso commosso che gli illumina il volto perfetto. Passo il pollice sulla sua guancia per asciugargli la lacrima che gli è sfuggita, ampliando il suo sorriso e facendo formare anche nei miei occhi le lacrime.
<<Ti amo, principessa. Sei tutta la mia vita.>>confessa, avvicinandosi a me fino a baciarmi intensamente. Ormai la piscina si è quasi interamente svuotata, dato l'orario, ma a mio parere il tramonto che fa da sfondo a questo splendido momento dona un tocco di romanticismo in più a questa situazione. La rende magica.
<<Anch'io ti amo.>>sussurro sulle sue labbra, sfruttando quei pochi secondi che ci concediamo per respirare, per poi ricominciare a baciarci con passione. Di tanto in tanto le nostre bocche producono schiocchi sonori e dalle nostre labbra escono gemiti che tentiamo in ogni modo di soffocare, finendo per accumulare tutto il desiderio dentro noi, a tal punto da sentire di non riuscirlo a trattenere più per tanto tempo ormai. Tuttavia, non appena sento le sue labbra posarsi calde e umide sul mio collo, anziché abbandonarmi al piacere, recupero quel briciolo di lucidità necessaria per allontanarlo leggermente da me e non dare scandalo in pubblico.
<<Fai il bravo. Dobbiamo ancora cambiarci e andare a cena.>>lo ammonisco, spostandomi di lato per aggirare il suo corpo che mi sovrasta ed uscendo dalla scaletta della piscina con movimenti lenti, sguardo fisso davanti a me e mani che fanno ondeggiare sinuosamente i capelli morbidi e lisci.
<<Non mi tentare.>>suggerisce Vale, con un sorrisetto malizioso e lo sguardo posato sulle ciocche più chiare dei miei capelli, formatesi per effetto del sole estivo.
<<Non sto facendo assolutamente nulla.>>lo provoco, sollevando le mani in aria in segno di resa e avvolgendomi -sempre lentamente- nell'asciugamano, in attesa che anche il mio ragazzo esca dall'acqua. La brezza serale ma calda che mi sfiora delicatamente i capelli mi trasmette un senso di tranquillità, che si intensifica ulteriormente quando il petto di Valentino aderisce alla mia schiena e le sue dolci mani finiscono sulla mia vita. I suoi riccioli e la sua barba non curata mi fanno solletico al collo, facendomi spuntare un sorriso sulle labbra. Mi volto lentamente verso di lui, arrivando ad un centimetro dalle sue labbra, anche un po' per dargli l'illusione di volerlo baciare. Anche se le mie intenzioni sono tutt'altre.
<<Prendimi, se ci riesci.>>sussurro, prima di voltarmi ed iniziare a correre velocemente, con tutta l'energia di cui sono capace, senza mai smettere di ridere.
Nella corsa, tra me e Vale sono sempre stata io la migliore. Sebbene Valentino abbia le gambe molto più lunghe delle mie, io possiedo una forza che i ragazzi definiscono "innaturale" negli arti inferiori, che mi fornisce tutto il necessario per essere più veloce di Valentino. Se si tratta di corsa, con me non c'è gara.
Infatti, quando mi giro, vedo il mio ragazzo che corre verso di me, e capisco immediatamente che non mi raggiungerà prima che io arrivi al nostro bungalow. Ed è proprio questa visione, che mi da la carica necessaria per uno sprint, veloce come mai prima d'ora.
E mentre corro, corro a perdifiato verso il bungalow, con il vento che mi scompiglia i capelli e mi sferza le guance, realizzo per la prima volta da molto tempo che non potrei stare meglio, e che posso definirmi davvero felice.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro