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Epilogo *Blaire*

Tre mesi dopo.

Era una splendida giornata di sole e la casa, per la prima volta senza Boyd, era completamente inondata di luce ed io più felice di quanto avrei mai più potuto sperare di essere.

La pancia, ormai all'inizio del quarto mese di gravidanza, si notava abbastanza ed i miei due gemellini si facevano spesso sentire.

Già gemelli...

La notizia mi era stata comunicata quasi subito dopo il mio ricovero in ospedale, ma ancora in quel momento faticavo a crederci.

I successivi anni della mia vita sarebbero stati riempiti da due birbe patentate ed io sarei stata senza ombra di dubbio in netto svantaggio numerico in famiglia.

Non vedevo l'ora.

Loro erano il mio regalo più grande, avevo lottato con le unghie e con i denti per la loro vita e nulla era più importante di quei piccoli esserini che scalciavano nel mio ventre.

Nei giorni successivi al mio ricovero, mi era inoltre giunta l'ultima notizia, quella che un tempo avrebbe ucciso di dolore la vecchia Blaire: la mia carriera da ballerina era definitivamente giunta al capolinea.

Quando ero stata salvata dal casolare, avevo numerose fratture localizzate in tutto il corpo, ma la più grave era quella al femore, che aveva necessitato un intervento d'urgenza ed un innesto in metallo per ricostruire al meglio la frattura scomposta.

I medici avevano fatto un eccellente lavoro e grazie alla riabilitazione ero tornata a camminare normalmente, ma fin da subito mi era stato chiaro che ballare ad alti livelli non avrebbe più potuto far parte dei piani.

Era così sfumato quello che credevo l'obiettivo della mia vita, eppure io non era finita con quella notizia.

Mi ero improvvisamente resa conto che la danza non era più l'unica cosa importante per me e che perdere quella era valsa il non perdere cose incredibilmente più importanti.

E poi, come mi aveva fin da subito fatto presente Claire, avrei continuato comunque a far parte di quel mondo, soltanto dalle vesti di insegnante.

"Chiusa una porta, si apre un portone" erano state le sue parole ed io, per la prima volta, ci credevo fermamente.

Mi sentivo fiduciosa e abbastanza in forze per rimettere insieme i pezzi di tutta la mia vita.

Sentii dei passi in corridoio che mi distrassero improvvisamente dai miei pensieri e Selina fece il suo ingresso nella camera da letto, splendida nel suo vestito di seta viola e con gli occhi pieni di lacrime:

"Oh tesoro mio! Sei stupenda!" esclamó.

Le sorrisi e abbassai gli occhi su tutto quel tulle bianco: il vestito da sposa mi calzava alla perfezione, come se aspettasse solo di compiere con me quel grande passo.

La gonna larga e morbida mi ricadeva sui fianchi semplice e senza fronzoli, mentre il corpetto di pizzo semi trasparente era più elaborato: con disegni floreali ed eleganti.

Presi un lungo respiro e chiusi gli occhi per un secondo:

"Lo sto facendo davvero?"

"Si, amica mia! Ti sposi! Ti sposi davvero!" urló Selina entusiasta, prendendomi le mani e stringendomele tra le sue.

Urlai di emozione con lei e per un attimo venni sommersa da un'ondata stordente di sentimenti.

Dopo tutto quello che avevo passato, che avevamo passato, dopo le liti, le urla, i pianti, la paura e le incertezze che avevamo affrontato, di lì a poco sarei diventata la moglie dell'uomo della mia vita.

L'uomo che la vita me l'aveva cambiata, dal primo momento in cui l'avevo incontrato.

L'uomo che mi aveva salvata in tutti i modi in cui una persona può esserlo, l'uomo che non aveva mai lasciato la mia mano, nemmeno quando gli avevo urlato di farlo, nemmeno quando farlo sarebbe stata la cosa più facile.

"Sei pronta?" mi chiese la mia migliore amica, guidandomi verso lo specchio affinché potessi darmi l'ultima sistemata.

Avevo i capelli raccolti in un'elaborata pettinatura che li lasciava per la maggior parte sciolti ed arricciati, con una treccia che mi cingeva la testa a mo' di corona.

Ero truccata in modo leggero ma perfetto, i miei occhi verdi risultavano brillanti e felici ed il mio viso sembrava riposato come se avessi dormito tutte le ore che effettivamente avrei dovuto, quali avevo invece passato sveglia come un grillo.

Di lì a poco sarebbero arrivate le mie damigelle, avrei preso l'auto che ci aspettava in giardino e sapevo che non mi restava molto tempo, quindi guardai  la mia migliore amica e dissi:

"No. Ma lo sarò quando lo vedrò"

Lei sorrise ed annuì.

"Vado a chiamare le altre"

Uscì dalla stanza e mi lasció sola con il mio battito martellante.

La cassa toracica minacciava di esplodermi dall'ansia, così mi accarezzai la pancia e mormorai i miei pensieri ai miei bambini.

Non riuscivo ancora a credere che Selina fosse riuscita ad organizzare il matrimonio in così poco tempo: dopo il rapimento ed il ricovero avevo pensato fossimo costretti a rimandarlo a data da destinarsi, ma lei era magica.

Quel matrimonio era tutto merito suo, infatti si era fatta carico dell'intera organizzazione, chiedendomi solamente cosa preferissi ed assumendosi tutte le responsabilità.

Sentii bussare alla porta e mi riscossi:

"Avanti"

Chloe entró nella stanza con il lungo vestito ciclamino uguale alle altre damigelle e con un largo sorriso ad illuminarle il bel volto.

"Ciao bionda, un uccellino mi ha chiesto di portarti questo" esclamó, porgendomi una scatolina e strizzandomi l'occhio.

"Oh, grazie" dissi stupita, prendendo la scatola dalle sue mani.

"Devo andare. Le istruzioni dicono chiaramente che devi essere sola. Ti voglio bene, sei stupenda" disse veloce, senza darmi nemmeno il tempo di rispondere o chiedere spiegazioni prima di uscire.

Mi sedetti sul letto e staccai il biglietto attaccato alla scatola, riconoscendo immediatamente la scrittura di Boyd:

Qualcosa di nuovo.

Blaire, questo rappresenta la nuova vita che stiamo per iniziare insieme, non appena tu salirai su quell'altare, mi dirai di sì e mi renderai così l'uomo più felice del mondo.
Una vita che ti prometto sarà come tu la sogni, noi sopra tutto.
La nostra famiglia sopra al mondo.
Apri la scatola, è un passaggio in meno che ci divide.
Ti amo più di tutto,
Boyd.

Con le lacrime agli occhi ed il cuore colmo d'amore per quell'uomo meraviglioso, aprii la scatola e scoprii un paio di orecchini pendenti con tre perle, che collegai immediatamente ai miei uomini: Boyd e i nostri bambini.

Presi gli orecchini con le mani tremanti e me li misi, sfiorandoli appena con le dita.

Erano perfetti, semplici ed eleganti.

La porta si aprì di nuovo e quella volta entró Gemma, anche lei con il vestito ciclamino ma, a differenza delle altre, con anche i capelli dello stesso colore.

Come Chloe, sorrideva e teneva in mano una scatola.

"Hola bailarina! Sei bellissima, lo sai?"

Mi diede la scatola e mi mandó un bacio volante.

"Grazie, Gem"

Silenziosamente anche lei uscì dalla stanza e mi lasció a leggere il secondo biglietto:

Qualcosa di vecchio.

Blaire, questo rappresenta la vita che ti lasci alle spalle con il matrimonio per abbracciarne una nuova.
Era di mia madre ed ora voglio che sia tuo.
So che cosa hai passato nella tua vita, tutto ciò che ha contribuito a forgiare la persona meravigliosa e forte che sei ora.
La mia compagna, la mia migliore amica, la mia amante.
Spero tu sia pronta ad aprire questo nuovo capitolo con me, perché anche se non lo fossi ormai è troppo tardi ;)
Scherzo: se non hai più voglia di sposarmi, saltiamo direttamente al viaggio di nozze e alla cerimonia ci penseremo più avanti, anche se spero tu sia ancora decisa a diventare mia moglie oggi stesso.
Ho divagato, ma hai capito cosa intendo.
Ti amo più di tutto,
Boyd.

Risi finendo di leggere il secondo biglietto e aprii la scatola, trovandoci dentro un anello con una grande perla contornata da diamanti che mi lasció senza fiato.

Dentro l'anello erano incise le parole "finché esisteremo E&E" ed il mio cuore acceleró vedendo le iniziali dei genitori di Boyd, Edward ed Elisabeth.

Sicuramente quell'anello aveva significato moltissimo per Elisabeth e sapere che Boyd aveva deciso di donarmelo, per me significava tutto.

Qualcuno bussò di nuovo alla porta e questa volta entró mia madre sulla sedia a rotelle.

Scattai subito in piedi per aiutarla, ma lei mi fermó con la mano.

Dopo che mi avevano salvata dal casolare, mia madre aveva improvvisamente avuto dei miglioramenti sorprendenti.

Non parlava ancora come una volta, ma stava lentamente iniziando a tornare la mia mamma di una volta.

"Mamma..."

Lei mi sorrise e mi porse un pacchetto che portava in grembo, con le mani leggermente tremanti.

"Ti... ti... voglio.... bene" balbettó con voce roca, facendomi andare il cuore in gola per l'emozione.

Mi gettai su di lei e l'abbracciai piangendo:

"Oh mamma, anche io. Tanto, tanto"

Ci staccammo e lei mi sorrise un'ultima volta prima di girare le ruote della sedia e uscire dalla stanza in silenzio.

Il terzo bigliettino diceva così:

Qualcosa di prestato.

Questo rappresenta l'affetto delle persone che ti restano vicine in questo passaggio e nella tua vita futura, persone di cui tu sei piena.
Ti amo e tutto, amore mio, ma questo regalo me lo devi proprio restituire, non sono disposto a regalartelo.
E me lo restituirai stanotte, quando finalmente saremo soli.
So che sei già arrossita e ti sto per sposare anche per questo.
Ti amo più di tutto,
Boyd.

Effettivamente rossa per le sue parole allusorie, tirai fuori dal pacchetto due giarrettiere rosse contornate di pizzo e con un fiocchettino nel centro.

Quell'uomo era davvero pieno di sorprese...

Andai davanti allo specchio e mi infilai le giarrettiere faticando un po' per via del vestito, ma quando conclusi un enorme sorriso mi illuminava il volto.

Non vedevo l'ora di restituirgliele.

Se ben avevo contato, mancava soltanto una persona a dovermi portare una scatola, infatti di lì a poco Selina entró nella stanza.

"Signorina, devo recapitarle un pacco" annunciò la mia migliore amica con un sorriso.

Presi la scatola che mi porgeva e lei mi strizzò l'occhio tornando verso la porta:

"Quando hai finito ti aspettiamo giù, bellezza"

Presi anche l'ultimo bigliettino e lo aprii:

Qualcosa di blu.

Rappresenta la purezza e la sincerità della sposa.
Ci siamo, questo è l'ultimo passaggio.
Sei pronta?
Mentre scrivo questo bigliettino, tu mi stai dormendo affianco e sei così bella con le labbra lievemente dischiuse ed i capelli sparsi dappertutto, che penso che nessun uomo abbia mai avuto tanta fortuna quanto me.
La tua anima pura ha curato la mia, l'ha trasformata in qualcosa di migliore, qualcosa che spero sia diventato degno di te.
Come hai più volte sottolineato sul tuo libro preferito, "di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono uguali"
Ti amo più di tutto, Blaire.
Boyd.

Mi asciugai le lacrime che inevitabilmente avevano iniziato a rigarmi il viso e aprii l'ultima scatola, trovandoci dentro un fermaglio lavorato d'argento con uno zaffiro incastonato nel centro.

Senza fiato e colma di troppi sentimenti che mi riempivano il cuore, mi sistemai il fermaglio nei capelli e presi un respiro profondo.

Ero pronta ad incontrare quell'uomo meraviglioso che di lì a poco sarebbe diventato mio marito.

Pronta ad aprire quel nuovo capitolo di eternità con lui, ad avere tutto ciò che avevo sempre sognato.

Il resto della mia vita mi attendeva al di là di due caldi occhi color ruggine.

****

Eccoci qui, amici.

Giunti alla fine di questo viaggio che è stato Maybe You, un viaggio che spero sia stato magico per voi come per me.

Blaire e Boyd ci hanno fatti sognare, emozionare, piangere e sperare.

Grazie tanto tanto tanto a chi c'era sempre per sostenermi, leggermi e farmi sapere cosa ne pensava, siete stati la forza trainante di questa storia❣️

Un'ultima cosa vi dico... forse ci sarà una sorpresa non ancora certa, ma che di sicuro mi piacerebbe proporvi....

Intanto, per adesso, vi mando un grande grande grande abbraccio e a presto.

-B

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