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8, Serpeverde VS Corvonero: mosse spericolate, guai e coppie


15 Novembre

Osservo il vuoto davanti a me, un sapore amaro in bocca e lo stomaco aggrovigliato quanto i fiori in una ghirlanda.
Possibile che il Quidditch debba ridurmi in questo stato?
Abbozzo un sorriso stentato quando gli occhi preoccupati di Lysander si puntano su di me, ma proprio non riesco a reggere granché visto lo stato delle mie gambe gelatinose e quello che credo essere il colorito pallido del mio viso.
Sono agitata, ansiosa oltre ogni dire, perché Merlino sto per giocare la mia prima partita in veste di cercatrice e dovrò cercare di prendere quel cavolo di boccino se non voglio ritrovarmi a baciare Louis.
Che sarebbe pure incazzato per la partita e quindi decisamente non bendisposto a prescindere a ricevere un bacio.
Da parte della sua migliore amica per di più.
Accidenti alla mia impulsività.
Perché non potevo starmene tranquilla al mio posticino, invece di fare il solletico ad una serpe vendicativa e fin troppo sveglia?
Ho persino paura di volgere lo sguardo al tavolo delle serpi ora come ora.
<< Devi mangiare qualcosa se non vuoi cadere dalla scopa sai? >> Louis sorride sornione nella mia direzione, gli occhi celesti scintillanti d'impazienza e la mano destra che ticchetta sul tavolo.
L'immagine della competitività.
So bene che non vede l'ora di sfidare il cugino, dal momento che secondo loro "ti straccerò" è sinonimo di "ti voglio bene".
<< Così da vomitare? No grazie, non voglio assistere ad un simile spettacolo >> replica secca Dominique sbriciolando un biscotto nel thé e osservando glaciale il tavolo dei Serpeverde.
<< Possibile che tu riesca ad apparire dispotica persino di prima mattina? >> Lorcan, sorridente come non mai e l'aria pacifica siede al mio fianco, proprio di fronte a Dominique.
<< E tu sempre così stomachevolmente di buonumore? >> il sorriso che le aleggia sulle labbra preavvisa fulmini e saette eppure Lorcan non pare minimamente colpito mentre sorseggia il succo di zucca.
<< Bene, credo sia meglio andare prima che mia sorella ti schianti, caro Lorcan. Comunque grazie per aver tirato fuori il suo spirito battagliero. >>
Lorcan alza il calice a mo' di saluto e mi regala un occhiolino prima di tornare al tavolo Tassorosso dove Sophie e Alice parlano fitto fitto.
<< May vieni o hai intenzione di darti malata? >> La voce di Louis mi provoca un sobbalzo, troppo concentrata sulle possibili cadute di cui potrei essere vittima per prestare attenzione ai miei compagni di squadra.
<< Posso davvero? >> Scherzo io, esibendo un broncio e sbattendo freneticamente le ciglia, e sentendomi un'idiota quando lui torna a sedersi sulla panca e mi prende le mani tra le sue.
<< May, sei brava okay? Magari Albus avrà anche più esperienza, ma non sa come giochi e quindi non può prevedere le tue mosse. Sfrutta l'effetto sorpresa, va bene? >>
Annuisco rapida, e lui mi rivolge un sorriso scintillante prima di procedere al mio fianco verso il campo da Quidditch.
Entrando nello spogliatoio mi rendo conto che tutti gli altri sono già vestiti di tutto punto perciò mi affretto ad indossare la divisa.
Ci allineiamo in prossimità dello sbocco sul campo e Louis, eccitato come non mai, mi stringe un braccio attorno alle spalle, portandomi quindi a cozzare contro il suo petto, oltre che arrossire quanto un semaforo.
<< Ed ora facciamo entrare le squadre. Capitanata da Louis Weasley, ecco la squadra di Corvonero! I cacciatori, Weasley, Weasley, Scamandro, portiere Weasley, i battitori Corner, Stebbins e la cercatrice Golstein! >>
Sfrecciamo veloci verso l'alto, il rumore frenetico che si innalza dalle tribune mentre i Corvonero, qualche Tassorosso e perfino i Grifondoro applaudono la squadra.
Ho l'adrenalina a mille, e non riesco a smettere di sorridere.
<< Ed ora la squadra avversaria! Capitanati da Scorpius Malfoy, ecco a voi i Serpeverde! Cacciatori, Malfoy, White e Parker; battitori, Torners e Nott, portiere, Zabini e infine il cercatore Potter! >>
La voce che squillante annuncia l'entrata in campo del Serpeverde tanto temuto fa sparire il mio sorriso entusiastico in una frazione di secondi. Soprattutto perché Albus sfoggia un sorrisetto sereno e sicuro di sé che non mi piace proprio per niente.
Un fischio proclama l'inizio della partita e sebbene io non sia un mostro a leggere il labiale capisco perfettamente ciò che Albus ha detto.
"Preparati a baciare".
<< Ma cosa sta succedendo lassù? Come mai i due cercatori chiacchierano invece di cercare il boccino? Potter, so che Goldstein ha un bel visino ma vedi di acciuffare il boccino o non sarai tanto contento quando metterai i piedi per terra. E non dico soltanto per l'ira dei Serpeverde, ma anche per quella della tua ragazza. >>
Come per seguire il consiglio della commentatrice, una ragazza dell'ultimo anno particolarmente competitiva, Albus si affretta ad allontanarsi.
Seguo il suo esempio e comincio a perlustrare il cielo in cerca del boccino, muovendomi tra i giocatori ed evitando accuratamente i bolidi che William si diverte così tanto a lanciarmi contro.
I minuti passano interminabili ma è evidente che la squadra Serpeverde sia più preparata, mentre l'ennesima pluffa fa canestro nel cerchio più esterno e Molly sbatte una mano sul manico della scopa, esasperata.
<< 30 a 0! Continuate così serpi! >>
Louis volteggia agile al mio fianco, lo sguardo oscurato e la bocca serrata per l'irritazione di un inizio così svantaggioso.
Setaccio la zona in prossimità degli anelli, sicura di aver notato un bagliore sospetto quand'ecco che il suono del fischietto si propaga dal centro del campo.
L'allenatore Baston parla animatamente con Torners, gesticolando accalorato, lo sguardo infiammato d'indignazione.
<< Fallo per i Serpeverde. Rifallo un'altra volta e ti butto fuori dal campo! >> Scende poi verso il basso, l'aria decisamente alterata e le mani strette a pugno.
Eppure il ghigno non è scomparso dal volto di Torners, ma anzi pare essersi accentuato con un moto di malignità che personalmente mi fa accapponare la pelle.
Il ragazzo nota il mio sguardo e il suo raccapricciante sorriso è accompagnato da un'occhiata tanto gelida da apparire vuota.
Scuoto la testa con frenesia, preoccupata che questo momento di smarrimento abbia causato la vittoria dei Serpeverde, tuttavia mi rendo conto che Albus sta ancora cercando il boccino, sebbene la sua squadra sia nettamente in vantaggio con 150 punti a 80.
Mentre torno alla ricerca della pallina dorata, un bolide oltrepassa a velocità supersonica la mia testa e scioccata sono costretta a virare precipitosamente verso il basso, se non voglio rischiare di veder rotolare la mia testa sul prato del campo.
Peccato che subito dopo, sia costretta a fare l'ennesimo giro della morte per evitare i cacciatori che si passano la pluffa.
Merlino, passo più tempo ad evitare di morire in modi dolorosi che a cercare il boccino!
Con l'esclamazione della commentatrice a ricordarmi che ormai i serpeverde ci hanno staccato di ben 90 punti, toccando la soglia dei 230 punti, aguzzo la vista perché cazzo! Non ho alcuna intenzione di perdere la mia prima partita.
Volto il capo verso i cacciatori ed infischiandomene della folla urlante, cerco di farmi sentire al di sopra degli schiamazzi, mentre esclamo << serrate i ranghi! Non lasciateli entrare nelle vostre difese! Aria spacca il naso a qualcuno con quei bolidi! >>
Un coro sempre più alto si alza dalle gradinate, mentre io incrocio lo sguardo sconvolto di Scorpius.
Arrossisco violentemente quando ciò che ho appena urlato mi risuona nella mente. Adesso penseranno che sono pazza.
Scaccio in fretta quei pensieri perché stiamo recuperando ma loro continuano a fare punti su punti e persino io mi rendo conto di quanto sia disperata questa impresa.
In fondo è quello che volevo, non è così?
Sospirando mi affianco a Louis, seguendo la sua scia ed evitando bolidi mentre tento di farmi sentire.
<< Non possiamo continuare così, devo prendere il boccino! >>
<< Certo che devi, ma possiamo recuperare, io...>>
<< Louis, siamo già a 300 a 150, non puoi davvero credere che riusciremo a batterli prima che prendando il boccino! >>
<< Cazzo May, sono io il capitano quindi fai quello che ti dico. >>
Osservo impotente la sua espressione arrabbiata e già immagino cosa mi urlerà contro quando farò la mia mossa, quand'ecco che Dominique sfreccia al mio fianco.
<< Fallo. >> I suoi occhi non transigono, e rassicurata dalla sua approvazione, annuisco svelta prima di riprendere a setacciare il campo.
Dopo cinque minuti, quando i Serpeverde hanno aggiunto 20 punti alla loro collezione, avvisto il boccino.
Si trova in prossimità della tribuna dei Tassorosso, proprio a piedi della torre e ovviamente a pochi centimetri da terra.
Senza pensarci due volte, mi tuffo verso il basso, l'aria fredda che mi colpisce ogni centimetro del viso e l'adrenalina nelle vene.
<< Ma cosa fa?! Sono sotto di centosettanta punti, perché prendere il boccin.........cazzo! Albus muovi il culo! Non osare farli rimontare o giuro che ti schianto non appena metti piede sul campo! Professore, mi lasci l'autoparlante! >> Il chiacchiericcio sempre più eccitato che si alza dalle tribune risulta ovattato alle mie orecchie, gli occhi puntati sulla pallina dorata che volteggia a mezz'aria.
Avverto istantaneamente un cambio d'aria alla mia destra e il fatto che Albus sia così vicino dallo strapparmi di mano la semi-vittoria mi spinge ad appiattirmi contro il manico della mia fedele Firebolt 2009 e allungare la mano.
Particolarmente spinta a vincere, decido di rischiare il tutto per tutto, per questo mi concedo un respiro spezzato prima di allungarmi maggiormente in avanti e fare un salto verso l'alto, franando all'interno della torre e avvertire un dolore acuto nel punto dove si trovano i lividi che ho rimediato durante le selezioni.
Un fastidioso bruciore si propoga sul braccio e visto il mio stato piuttosto confusionale non sono in grado di capire poi molto di quello che è successo, eccetto notare che la persona accucciata al mio fianco è Albus e pare molto preoccupato.
<< May, mi senti? Scorpius chiama Madama! >> Il ragazzo è tremendamente agitato e il movimento delle sue mani è estremamente irritante dal momento che avverto un forte bisogno di vomitare e tutto quel gesticolare incrementa il mio mal di stomaco.
<< Smettila di agitare quelle mani, non sei mica una ragazza pon-pon! >> rantolo roca, osservando severamente il viso pallido e poi le mani finalmente ferme.
<< Dov'è la ragazza? Riesce a muoversi, c'è qualcosa che le fa male? Toglietevi di mezzo! >> Marlene entra svelta e per la prima volta seria mi chiede << cosa ti senti? >>
<< Ho voglia di vomitare, mi brucia il braccio e mi gira la testa. >>
<< Riesci ad alzarti? >>
<< Certo. >> Con Albus che mi afferra dal lato sinistro e Marlene che si occupa dell'altro sono in grado di uscire da quello stretto spazio, ma essendo ancora intontita capisco che sta succedendo qualcosa di cui sono all'oscuro solo perché le persone urlano alla mia vista e Merlino, ho un mal di testa allucinante.
Quando abbasso lo sguardo mi rendo conto di star tenendo il pugno ancora chiuso e con l'aria inebetita osservo sconvolta le ali del boccino sbattere come a salutarmi.
<< Ho vinto...>> Albus esibisce un sorrisetto a mezzo tra l'amarezza e il compiacimento.
<< Hai vinto si, e devo ammetterlo, sei stata formidabile, però ti consiglio di stare alla larga da Louis per il momento, non ha amato la tua botta di testa. >>
Seguo la direzione del suo sguardo e individuo Louis appoggiato alla porta da cui si accede agli spogliatoi, la bocca corrucciata e gli occhi scuri, mentre al suo fianco Lysander parla animatamente, passandosi di tanto in tanto la mano tra i capelli quando non sembra soddisfatto dalle risposte dell'amico.
Amico che si incammina nella mia direzione, le braccia distese lungo i fianchi, ma un ghiaccio negli occhi che provoca il mio rallentamento improvviso.
<< Che succede? Ti senti svenire? >>
<< Io...no, sto bene. >> Proseguiamo verso l'Infermeria, Aria alla mia sinistra accompagnata da Fred e Sophie che ci raggiunge, la preoccupazione nello sguardo.
Un secco movimento del braccio ed ecco che una barella appare poco distante da noi, Marlene mi spinge verso di essa e molto velocemente mi trasporta al sicuro nel castello.
Appena Madama Chips si è assicurata che avessi soltanto un'abrasione sul braccio e diversi lividi sparsi in ogni dove, mi ha portato una pozione orribilmente colorata di giallo canarino e ha preteso che la bevessi tutta d'un sorso, prima di ritirarsi borbottante nel suo studio.
<< Come ti senti May? >> Abigail, con le gote decorate da due strisce blu-bronzo e il rossetto blu elettrico siede immediatamente sul letto, mentre Sophie prende posto sul letto a fianco assieme ad Aria, Lysander e Molly.
Il fatto che non ci sia Louis mi preoccupa più di quanto non farebbe la sua presenza.
Ma ecco che, come se lo avessi evocato, appare sulla soglia dell'infermeria, i capelli scarmigliati e quello stesso sguardo freddo di poco prima.
<< Potete lasciarci soli? >> Non credevo che l'assenza del sorriso potesse renderlo tanto terrificante, andando a mettere in evidenza gli spigolosi zigomi.
<< Così che potrai farla stare peggio? >> Aria si alza in piedi, l'espressione incazzata nera e Fred è costretto a trattenerla per il braccio prima che colpisca Louis con un pugno.
<< Aria sta' calma okay? Non è un problema. >>
Aria non dice niente mentre esce in fretta e furia limitandosi a colpirlo con una spallata.
Poco alla volta anche gli altri escono.
<< Cosa credevi di fare? Sono io il capitano e dovevi ascoltare le mie direttive. >>
<< Lo so che sei il capitano, ma avremo subito una sconfitta ben più clamorosa se non avessi afferrato il boccino. Almeno così possiamo avere qualche possibilità di rifarci con le prossime partite. >> Abbozzo un sorriso esitante, ma Louis non si fa abbindolare e sbuffa sonoramente.
<< Prima vediamo se decido di tenerti in squadra. >> Sotto il mio sguardo scioccato, esce svelto, sbattendo la porta alle proprie spalle.
<< Ma che stronzo! >> Un sussurro spezzato mi esce dalle labbra, ed è in quel momento che Scorpius fa capolino.
<< Ehi..come stai? >> deposita un piccolo bacio sulla mia fronte e prende posto sul letto affianco.
<< Bene credo...tu invece? >>
<< Diciamo che mi hai fatto prendere un accidente con quella mossa spericolata. Però devo farti i complimenti visto che hai recuperato parecchi punti. >>
Mentre osservo il sorriso orgoglioso aprirsi sul suo viso, un pensiero decisamente molto meno bello appare a tradimento nella mia mente.
<< Ehm Scorpius, tu mi vuoi bene vero? >>
Immediatamente assume un'aria sospettosa, socchiudendo le labbra sottili e aggrottando le sopracciglia chiare.
Poi si lascia sfuggire un sospiro rassegnato mentre passa la mano sul viso e mi osserva attraverso le dita.
<< Sentiamo, che favore devi chiedermi? >>
<< Non si tratta esattamente di un favore, diciamo che...ricordi la scommessa con Albus? Ecco quando tu te ne sei andato a vedere le selezioni dei Grifondoro, noi due abbiamo sancito la scommessa definitiva. >>
<< Fino ad ora ho semplicemente capito che tu e Albus siete due teste calde, ma continua. >>
<< Mmh...se lui avesse preso il boccino, io avrei dovuto baciare Louis, ma se invece avesse vinto io, lui avrebbe dovuto baciare...beh te. >>
Il colorito pallido si schiarisce notevolmente, mentre le guance si tingono di rosso e i suoi occhi mi osservano scioccati.
<< Perché per una volta non posso finire una giornata in pace?! Ora dovrò pure baciare Albus! Nessuno è a conoscenza di questa storia vero? >>
<< Nessuno! Cioè eccetto Jennifer, ma lei è la ragazza di Albus quindi suppongo non lo dirà a nessuno. >>
<< E va bene, ma mi devi un grosso favore. >>
Mi rivolge un sorriso stiracchiato prima di lasciarsi cadere sul letto e domandare << che è successo con Weasley? >>
<< Abbiamo litigato. È arrabbiato perché non ho seguito i suoi ordini. >>
<< Che idiota, tu hai fatto la scelta migliore per la squadra. Se non fosse così oltraggiato per lo scavalcamento dei ruoli, probabilmente se ne renderebbe conto anche lui. >>
Scorpius sorride gentile, osservandomi attraverso i ciuffi che gli sono caduti sugli occhi.
<< Meno male che ci sei tu, Sco' >>.
<< E se non ci fossi bisognerebbe inventarmi. >>
<< Sai sempre come rovinare il momento sai? >>

Sala comune Serpeverde

Colori verde e argento dominano la sala, a celebrare i vincitori dello scontro che, chi intento a baciare la propria ragazza, e chi impegnato in una conquista particolarmente ostica, si chiedono dove si nasconda Albus Potter, visto la minaccia che la commentatrice non nasconde di voler ancora mettere in pratica.
I suoi occhi infatti scandagliano la sala eppure sa anche lei di non poter accedere ai Dormitori maschili ed è sicura che il ragazzo si trovi là.
Intanto, dalla parte opposta della sala si trova Abigail, i segni dell'accanita tifoseria per i Corvonero, ben visibili sulle guance ed un sorriso ammaliante, mentre sbatte le ciglia verso William.
Il ragazzo sorride sicuro, un braccio poggiato al muro alle spalle della ragazza e la certezza che quella sera riuscirà a portarsela a letto.
Per questo si china verso di lei, pronto a far sfiorare le loro labbra e approfondire il rapporto.
Peccato che Abigail sia di tutt'altro avviso, e infatti schiva il volto del ragazzo, un sorrisetto divertito che le distende le labbra.
<< Pensavi davvero che mi sarei fatta abbindolare dai tuoi sorrisi e dalle tue battutine? >> Gioca distrattamente con una ciocca di capelli, in un gesto che potrebbe essere scambiato per civetteria ma che in realtà serve a celare ciò che al momento le sta passando per la testa.
E che non si fa problemi a rendere ben più che esplicito eseguendo due azioni molto decise.
Prima sorride con fare condiscente, afferra un bicchiere dal bancone e lo versa sui capelli biondi di Will.
Poi si avvicina di un passo e lo fredda con lo sguardo << non sono un oggetto, Nott. E soprattutto non sono una di quelle ragazzine che ti porti a letto. Prova a capirlo. >>
Si allontana velocemente, gli occhi di tutti ormai puntati sul bel Nott che fissa esterrefatto la ragazza sparire al di là del ritratto, i capelli che grondano Whiskey ai lati della faccia.
<< Ti è andata male amico. Ti dispiace se ci provo io? >> Jason lo affianca, mettendogli un braccio attorno alle spalle, l'aria divertita.
<< Giù le mani da lei, non è ancora finita. >> Perché magari Nott non lo ammetterà al suo amico, ma quella ragazza, che oltre ad essere un vero schianto, lo affascina oltre ogni dire con la decisione nello sguardo e l'animo battagliero.
Perché in fondo lui vuole una ragazza con le palle.
<< Quanto scommetti che tempo una settimana ti becchi un altro cocktail in testa? >>
William sorride tra sé e sé ignorando bellamente l'amico mentre si dirige a passo svelto verso il Dormitorio.
Un solo pensiero che occupa la sua mente: cara straniera, vediamo se riesci a resistere al fascino di William Nott.
E ovviamente c'è anche un altro pensiero che lo disturba.
Come riuscirà a togliere l'odore di Whiskey dai capelli? Già i professori lo additano come scansafatiche, ora lo appellerebbero alcolista senza pensarci due volte.

Per i corridoi

Abigail cammina svelta verso la sala comune, incavolata nera per l'atteggiamento di Nott.
Non solo è infuriata per il modo in cui l'ha trattata, ma si sente estremamente in colpa lei stessa.
Merlino, quel ragazzo le piace e tanto anche.
Forse perché è il classico ragazzo sbruffone e malizioso che tanto la affascina, tuttavia aveva davvero pensato che si sarebbe dimostrato diverso dopo il loro bacio alle festa.
Invece non si è nemmeno degnato di chiederle il nome, continuando a bersagliarla con occhiate ammalianti e sorrisi scintillanti, senza muovere un sol passo per parlarle e conoscerla.
Aumenta l'andatura, ma è costretta a fermarsi quando il rumore sempre più vicino di passi la fa scattare sull'attenti.
Dopo essersi nascosta dietro un arazzo, la curiosità la spinge a sbirciare oltre il tendaggio e guardare chi è che si aggira per i corridoi ad un'ora così avanzata.
La suddetta persona, bionda e perfettamente riconoscibile per l'andatura elegante, imbocca il corridoio in corrispondenza dell'Infermeria e Abigail, mentre sorride maliziosa, non può che chiedersi cosa porti Louis Weasley in quell'area remota e tranquilla del castello.
Non potrebbe neanche appellarsi al dovere di Prefetto perché cadrebbe nel ridicolo e la ragazza riuscirebbe probabilmente a bloccare la sua spedizione sul nascere.
Eppure Abigail rimane immobile, quel sorrisetto sornione che non accenna a sparire dalle labbra piene, aspettando che i passi dell'altro si smorzino fino a scomparire.
Perché non vuole impicciarsi degli affari di Maysilee, soprattutto se questi potrebbero prevedere un incontro ravvicinato con Weasley, sebbene ritenga l'Infermeria il luogo meno romantico, assieme alla Sala dei Trofei, dove divertirsi.
Così riprende a camminare decisa verso la sala rosso-oro, e quando accede si accorge immediatamente della testa riccia che sbuca dalla poltrona.
Rose stringe un libro tra le mani, gli occhi chiusi e la bocca spalancata.
Abigail la scuote, e la rossa apre gli occhi lentamente provando a mettere a fuoco la persona che le sta davanti.
<< Credo che sia meglio andare a dormire. >> Eppure un biglietto stropicciato attira la sua attenzione, e proprio non riesce a mettere a tacere la sua insaziabile curiosità mentre ne sbircia il mittente.
In un primo momento Rose tenta di nasconderle il contenuto, ma stranamente si decide a parlare, le orecchie rosse per l'imbarazzo.
<< Si tratta di un ragazzo. Mi ha invitato per studiare assieme. >> Abigail l'osserva, decisamente sorniona, prima di commentare << e a te piace e vorresti uscirci giusto? Chiediglielo allora. Sono dell'idea che aspettarsi che sia il ragazzo a fare la prima mossa sia sopravvalutato, perché non dovresti poterlo fare anche tu? Al massimo rimedi un due di picche. >>
Nota l'indecisione negli occhi azzurri di Rose, per questo decide di ritirarsi nel Dormitorio, permettendole di riflettere con tutta calma sulla questione.
E alla fine Rose strappa un pezzo di pergamena dalla pagina di un libro e scrive frenetica
"Ciao Scorpius, e se invece di studiare, facessimo un giro ad Hogsmeade alla prossima uscita?
Rose"

La ragazza osserva ciò che ha scritto, due semplici righe che però le causano un forte batticuore e l'ansia a mille.
Solo mentre lo fa scivolare nella tasca anteriore dei jeans, ripromettendosi che lo spedirà il giorno seguente, le torna alla mente ciò che ha fatto con così tanta leggerezza.
Morgana, ha addirittura strappato un pezzo del libro di Aritmanzia!
Questo ragazzo la farà ammattire, se continua così.
Eppure continua a sorridere e mentre si distende sul letto, getta uno sguardo verso il baldacchino occupato di Abigai.
Un grazie risuona nella sua mente.

Per i corridoi

Dominique stropiccia gli occhi per le lacrime a stento trattenute, l'aria ferita dipinta sul volto truccato alle perfezione, mentre esce veloce dalla sala comune.
Odia essere fragile, ed ultimamente accade fin troppo spesso.
Cammina senza veramente vedere dove sta andando, i singhiozzi trattenuti dal pugno che è poggiato sulle labbra sottili.
Non sa nemmeno dove si trovi, quando si ferma e si lascia scivolare dietro ad una statua.
<< Domi? >> La voce rassicurante e preoccupata di Lorcan le provoca due sentimenti diametralmente opposti.
Da un lato è come sempre rincuorata dalla presenza dell'amico, lui che è sempre disposto ad offrirle una spalla su cui piangere e farla sorridere anche quando è in versione banshee o fontana ambulante.
Dall'altro però detesta farsi vedere così come una bambina troppo cresciuta che ricerca costantemente approvazione e si rifugia tra le braccia del migliore amico per essere consolata sul suo rapporto disastroso con il proprio ragazzo.
Non per questo si sposta quando Lorcan le si siede accanto, ignorando volutamente e senza tanti ripensamenti che lui dovrebbe finire la ronda, e rimanendo silenzioso al suo fianco.
Come ogni volta.
Ed è lei a stringersi contro di lui, aggrappandosi alla sua divisa e lasciandosi sfuggire un rantolo.
Come ogni volta.
Ed è ovviamente lui a prendere per primo la parola << devi lasciarlo Domi, è l'unica cosa che puoi fare per poterti sentire nuovamente te stessa. Perché la Dominique che conosco io è battagliera, determinata e pronta a fare il culo a chiunque le dica cosa fare. >>
<< Vorrei davvero tornare ad essere quella Dominique. Sembra una tipa tosta. >>
<< Oh lo è, altroché se lo è! Pensa che ha addirittura urlato contro Baston perché non aveva segnato un fallo. E credimi le parole più innocenti che ha detto sono state "vaffaculo" e "stronzo".
<< Mi piace questa ragazza sai? Mi piacerebbe essere come lei. >>
<< Allora non ti serve che lasciarti essere lei. >>
<< Ti voglio bene Lorcan >>
<< Anche io te ne voglio Domi. >>
E come ogni volta, Lorcan è costretto a mordersi la lingua per non dire due parole che in un secondo rovinerebbero la loro amicizia.
Perché il "ti amo" va detto con cautela, specie se alla tua amica da tutta l'infanzia e sul punto di spezzarsi a causa dei tradimenti del proprio ragazzo.
E sospira Lorcan, chiudendo gli occhi e scacciando i pensieri che gli affollano la mente.
Adesso c'è Dominique a cui pensare, ai suoi sentimenti penserà dopo.
Come ogni volta.

Infermeria
P.O.V. Maysilee

Apro gli occhi lentamente, pronta a girarmi sul fianco destro e riprendere a dormire quando incontro gli occhi assonnati di Louis che tentano di non chiudersi.
<< Ehi >> sussurra, aprendosi in un sorriso e stropicciandosi gli occhi semichiusi.
<< Ehi... >>
<< Non riuscivo a dormire pensando al modo in cui mi sono comportato. Sei stata l'unica a fare il bene della squadra, mentre io mi preoccupavo di non essere scavalcato. Mi dispiace. >>
<< Capisco, però potevi aspettare a domani. >> Louis sorride ancora, poi con un cenno della mano indica il letto un po' sfatto al mio fianco con fare interrogativo.
<< Scorpius. Era qui oggi pomeriggio, ma poi è scappato dicendo che doveva fare qualcosa. >>
<< Capisco, bhe buonanotte May. >> Mi lascia un delicato bacio sulla guancia, prima di uscire dal portone.
Dopo questo sarà certamente una buonanotte.

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