Mercoledì mattina. L'aula studio è abbastanza vuota. Solo due ragazze a due tavoli di distanza dal mio, ma sembrano essere immerse nei loro studi per prestare attenzione a ciò che le circonda. Marco mi ha appena raggiunta. Sembra concentrato sui suoi appunti. La spalla ricurva e la testa china. Mi piace osservarlo. In realtà mi piace osservare tutte le persone che si impegnano in qualcosa. Che il mio sia una strana forma di feticismo?
-non troverai le risposte al tuo esame tra i miei capelli.
Lo sento sussurrare. Mi sento in imbarazzo, so che sto arrossendo ma non riesco a trattenere una risata.
-scusa, è che sembravi così concentrato che mi sono incantata.
-ti stavi concentrando sulla cosa sbagliata allora.
Ora ride anche lui. Alza il viso e i nostri occhi si incrociano. È solo un istante. Torniamo immediatamente sui nostri libri. Presto attenzione alle parole sul foglio e non alzo più il viso.

Fuori non c'è il sole. Nuvole grigie coprono il cielo. Fa più freddo, è l'autunno che inizia a farsi strada.
Non ho molta voglia di tornare a casa, preferirei di gran lunga rimanere un altro po' a studiare.
-ti fermi qui a mangiare?
Marco mi indica la paninoteca. Annuisco. Si, resterò in dipartimento anche questo pomeriggio. Giuro a me stessa che è solo per studiare. Sicuramente non sto cercando di temporeggiare o scacciare dalla mente altri pensieri.