7. Cheerleader da orgasmo
Cheerleader da orgasmo
Riassunto del capitolo precedente:
Draco annuncia che la partita non sarebbe più stata contro i Tassorosso ma contro i Grifondoro, Lee Jordan presenta le squadre ma prima di dare il via alla partita Madame Hooch annuncia che c'è qualcosa da vedere.
Mattheo
Sono nervoso da giorni, ho incasinato tutto come al mio solito e la cosa peggiore è che non posso prendermela con nessuno perché ho fatto tutto da solo, per questo sbuffo fissando il campo in attesa che succeda qualcosa, serrando forte le mani sul mio manico di scopa. Ho solo voglia di giocare e avere una scusa per spaccare la faccia a qualcuno.
Perfino Lee Jordan pare essersi ammutolito ed Angelina Jhonson che aveva appena aperto la bocca (sicura di avere la vittoria in pugno) per esprimere la sua voglia di volermi buttare giù dalla scopa, la richiude.
Detesto dar ragione al commentatore fuori di testa Jordan ma solo un cieco non ammetterebbe che oggi è particolarmente bella, le treccine scure legate in una coda alta mosse dal vento la rendono maledettamente sexy. Immagino che debba essere la nuova strategia di gioco che ha elaborato, le farò il culo.
Abbiamo perfino smesso di lanciarci sguardi di sfida e ci fissiamo confusi quando improvvisamente la bacchetta amplifica voce di Lee finisce a terra emettendo un suono assordante e un boato di voci si accende dagli spalti.
Sbatto le ciglia incredulo quando vedo Odeya avanzare ancheggiando tra la folla che le apre un passaggio.
Scuoto la testa puntando lo sguardo sui suoi pom pom, mettendoci mezzo secondo a capire di cosa si tratta, solo lei e le sue manie di protagonismo avrebbero potuto organizzare una cosa del genere.
Infondo non la odio così tanto, perché dovrei? Siamo così simili. Il suo atteggiamento da regina delle serpi mi diverte da morire.
Faccio finta di tollerla a malapena perché Jacob mi ha categoricamente imposto di starle alla larga. La conosco da quando avevo dodici anni perché è sempre stata la migliore amica di mio fratello.
All'inizio per lei ero solo il problematico fratello di Jacob con cui era meglio non avere a che fare, il nostro rapporto ha preso una piega del tutto diversa quando al secondo anno è venuta in camera mia disperata nonostante le incutessi timore, perché doveva uscire con un ragazzo e non aveva la minima idea di come si desse un bacio, Jacob in quel periodo aveva una cotta per lei e non voleva dirgli nulla. Ho provato a rassicurarla sul fatto che poi sarebbe venuto tutto naturale e non doveva per forza baciarlo al primo appuntamento, ma non ha lasciato la mia camera fin quando non mi ha convinto a baciarla per mostrarle come si usasse la lingua.
Il mio ego mi ha sempre portato a sospettare che l'avesse fatto perché aveva una cotta segreta per me, dopotutto già a dodici anni riusciva a piegare chiunque al suo volere per ottenere ciò che voleva.
Potrei anche sbagliarmi, cosa che accade alquanto raramente, ma decisamente non avrei mai potuto odiarla.
Schiocca le dita, nell'esatto momento in cui la musica mi colpisce dritta le orecchie, subito dopo di lei vedo sbucare quelle che da qui sembrano Lunatica Lovegood, Pansy Parkinson, Daphne Greengrass, la Granger, una grifondoro che ultimamente vedo sempre appiccicata a Terence Higgs e ovviamente y/n.
Ciuffi di capelli ribelli le sfuggono dalla coda alta e tirata non appena inizia a muoversi seguendo Odeya.
Ondeggia i fianchi e le braccia facendo fluttuare i pompom ad ogni mossa, i movimenti che fanno risaltare le sue curve da capogiro e la coda che sferza l'aria sfiorandole il collo.
Ruota il bacino e noto di sfuggita 'Riddle 03' il mio numero, spiccare sulla maglia aderente corta, verde e argento che si solleva pericolosamente ad ogni suo movimento, per non parlare della gonna che le svolazza in maniera decisamente troppo provocante attorno le cosce.
Si piega in avanti per poi ritornare su inarcando la schiena, su cui le ricadono i capelli, sebbene non sia esattamente quello il punto del suo corpo che sto fissando.
Penso che potrei avere un orgasmo in questo stesso istante.
Hermione Granger tira fuori la bacchetta dalle calze bianche che le avvolgono i polpacci, agitandola come se facesse parte della coreografia, delle scintille schizzano verso l'alto e la scritta SERPEVERDE appare sopra di loro, nient'altro che luce verde che brilla nel cielo.
Un sorriso beffardo si stira sulle mie labbra al solo pensiero delle facce che staranno avendo Potter e quello scapestrato di Weasley, al momento troppo lontani da me.
Odeya, la Grifondoro e la Parkinson fanno addirittura qualche ruota e salto mortale ma io non riesco a toglierle gli occhi di dosso.
L'ho fatta rimanere male e mi sento una merda per questo, i miei occhi però proprio non riescono a guardare altrove.
Sono sicuro che si sia accorta del mio sguardo insistente su di lei. I nostri sguardi si incrociano, è solo un'istante, un secondo, un'attimo fugace come il vento che mi soffia in faccia, e per la prima volta dopo giorni riesco sul serio a provare qualcosa.
***
Ho una cazzo di erezione, sono su una scopa e ho una partita di Quidditch da vincere, Porca Morgana.
Stava andando tutto bene fin quando i miei occhi si sono accidentalmente chiusi e l'immagine di lei che muoveva quel culo sopra di me, mi si è accidentalmente impressa nella mente.
Fortunatamente siamo tutti un po' su di giri deduco spostando lo sguardo su Ron Weasley, davanti gli anelli, che sembra più sopraffatto del solito.
Draco, invece, è perfettamente concentrato nella ricerca del boccino, saldo sulla sua scopa su cui schizza a tutta velocità setacciando la zona.
Schivo per un pelo il bolide che uno dei gemelli ha appena lanciato nella mia direzione, imprecando.
Dannati Weasley.
«Hei stronzo» Jacob, accerchiato dalla Weasley e Alicia Spinnet, richiama la mia attenzione tirandomi la pluffa. La afferro al volo sfrecciando verso la porta.
Angelina Jhonson mi si para davanti, minacciosa, facendomi l'occhiolino «Dove pensi di andare, bello?»
«Merlino, non ti stanchi mai di starmi sempre tra i piedi, Jhonson?» ghigno scendendo in picchiata per poi sterzare bruscamente il manico della mia scopa, rialzandomi, una volta superata.
Il tempo di raggiungermi che ho già segnato accendendo un coro di applausi e fischi.
«Dieci punti a Serpeverde» tuona Lee Jordan perdendo tutto il suo entusiasmo.
Contento di esserne la causa.
Mi guardo intorno, Jhonson ha in mano la pluffa e mi guarda vittoriosa sfrecciando verso la porta di Serpeverde «Fottiti Riddle»
«Fottimi» la provoco tentando di farle perdere la concentrazione, ma stranamente non cede al mio fascino. Si trova pericolosamente vicino gli anelli, allora decido di optare per la scorrettezza. Aumento la velocità andando ad urtare la sua scopa, lei perde per un'attimo l'equilibrio, ma i suoi riflessi sono così pronti che riesce a passare la pluffa alla sua compagna rossa.
«Sei uno stronzo!»
«GRANDE GINNY! DIECI PUNTI A GRIFONDORO!»
«Cazzo» impreca Blaise mentre Goyle si fionda a colpire con la sua mazza da battitore, l'ennesimo bolide lanciato dai Weasley che stava per spaccargli la testa.
Jacob e Alicia si fiondano sulla pluffa all'unisono rischiando di scontrarsi, lei ha la meglio, quindi attiro l'attenzione di Blaise facendogli cenno di accerchiarla, il piano va a buon fine, si ritrova costretta a passare la pluffa alla Jhonson che però la tira nella nostra porta. Questa volta, Adrian la para, guadagnandosi urla isteriche dal suo fanclub.
Sono sicuro di non essermi solo immaginato quel "TI AMO PORTIERE DEL MIO CUORE" provenire dagli spalti di Serpeverde.
Mezz'ora dopo non solo abbiamo recuperato alla grande segnando altri goal ma siamo in testa alla gara, anche grazie allo sguardo distratto di Ron Weasley che saetta sulla Granger di tanto in tanto. Effettivamente, devo ammettere di non averla mai vista con una gonna tanto corta ed è un peccato con quelle gambe che si ritrova.
É sulla giusta strada per conquistare Odeya.
Malfoy e Potter stanno combattendo una guerra all'ultimo sangue all'inseguimento del boccino quando dalla folla sentiamo urlare il nome di Terence che nel frattempo si è alzato zoppicando per sferrare un pugno ad un tizio che a quanto pare ci stava provando un po' troppo con Katie Bell.
«Merlino, è matto? Vuole rimanere invalido a vita?» Adrian sbraita agitando le braccia alla vista del suo migliore amico «Ragazzi, devo fermarlo prima che sia troppo tardi»
«Pucey, ma che diamine...» Crabbe lascia la frase in sospeso, la mazza in aria, senza parole.
Stava andando tutto bene, non pensavo la situazione potesse degenerare così in fretta.
Goyle sfreccia in porta colpendo con la mazza la pluffa appena lanciata in direzione degli anelli dalla Weasley piccola che ha approfittato dell'uscita di scena di Pucey. Prende accidentalmente Jacob che rischia di cadere giù dalla scopa, Draco si lascia distrarre dalle urla che si sono scatenate, al contrario di Harry, che si sistema meglio gli occhiali sul naso e sporgendosi dalla sua scopa allunga la mano afferrando il boccino.
La partita è conclusa ed io bestemmio.
«Harry Potter, il nostro cercatore afferra il boccino, più centocinquanta punti a Grifondoro che vince arrivando in finale!» strilla Jordan in preda all'emozione, ma il caos è già stato scatenato.
Adrian lancia noncurante la sua scopa afferrando per la sciarpa il Grifondoro pronto a restituire a Terence il suo pugno «Non ci provare» e lo colpisce forte alla mascella facendolo barcollare.
«E tu» comincia puntando un indice contro il suo migliore amico
«Porco Salazar, Ad, le ha messo la mano sulla gamb-» tenta di giustificarsi, ma non conclude la frase che quello che deduco essere l'amico del Grifondoro di prima, gli tira un pugno sul braccio, iniziando un combattimento, nel mentre Pucey ritorna sull'altro.
Abbiamo appena perso per colpa di questo teatrino dopo mesi di allenamento e una partita meravigliosa, il regalino delle ragazze è stato sprecato ed io sono incazzato, mi sembra lo scenario perfetto per sfogare la mia rabbia repressa, e così, non appena scendo dalla scopa, afferro il primo Grifondoro idiota che mi si para davanti, non a caso quello che per più tempo è stato a fissare y/n, sferrandogli un pugno dritto nello stomaco, sicuro dallo sguardo che Malfoy continua a lanciare a Potter di aver appena scatenato una rissa tra le case.
Y/N
La rissa è appena finita, quasi mi dispiace.
È successo tutto così velocemente che devo ancora riprendermi dalle risate, i gomiti poggiati alla balaustra di legno mentre guardo i miei amici andare a separare i ragazzi.
Devo star sembrando una pazza sadica (probabilmente lo sono) mentre tento di stabilire chi tra Terence Higgs e Adrian Pucey sia piu fuori di testa.
Sam Bulstrode aveva sfiorato per sbaglio Katie, l'amore fa impazzire la gente. Sempre detto.
«La tua squadra non ha vinto, te la sei proprio tirata» Gli occhi verdi di Stephen, il Corvonero che mi aveva aiutata ad entrare nella loro Sala Comune, mi si parano davanti, divertiti.
«Beh, hanno pur sempre vinto nella rissa» gli faccio notare alludendo a tutti i Grifondoro atterrati e sanguinanti sugli spalti «Goyle ha quasi spaccato la mazza in testa ad uno dei gemelli Weasley»
«Non sembri tanto dispiaciuta, ed io che stavo per offrirti la mia spalla su cui piangere» Si scompiglia i capelli dorati, sorridendomi.
«Devo piacerti così tanto se sei qui nonostante non abbia accettato di uscire con te» constato, divertita, sorridendogli di rimando «perchè sapevi benissimo che fosse una scusa, no?
Sei un Corvonero»
«Che stronza,» Ride scuotendo la testa poggiando il gomito sulla balaustra accanto a me «ecco come mai stavi con Malfoy»
«Hei!» Lo interrompo colpendogli il bicipite «Stavo quasi per ricredermi su di te, e invece...»
«Se mi avessi fatto finire la frase ti avrei detto che ora sei quasi più attraente» Il sorriso che non si accenna a sparire dal suo viso mentre poggia la testa sul braccio.
«Mh,» lo scruto sospettosa spostando la testa nella sua direzione «lo sono sempre.
E comunque, ora la squadra ha bisogno di supporto morale, sai, nel bene e nel male. Non potrei filarmela così, capisci?»
«No» risponde fissandomi visibilmente confuso portandosi le mani in tasca«ma farò finta di aver capito»
«Stephen,» non ricordo il suo maledettissimo cognome «Hai detto che avresti pagato tu, dove pensi di filartela?»
I suoi occhi si illuminano, e cavolo se sono belli.
«Visto che sei un'amante del Quidditch, io e te, domani, ad Accessori per il Quidditch, ci stai? Ti comprerò quello che vuoi»
Quello che avrei voluto fino a poco tempo fa non sarebbero stati accessori ma un giocatore ben preciso, che però al momento detesto e con cui non voglio più avere a che fare, quindi, mi sembra maledettamente giusto farmi offrire da bere da un ragazzo così carino e me ne esco con un:«Tutto ciò che vorrei è ubriacarmi ai Tre Manici di Scopa, ti va?»
«É la proposta più allettante di sempre, e guarda caso sono maggiorenne, avremo tutto l'alcol che vogliamo.
Fatti trovare pronta domani, preoccupati solo di portare questo senso dell'umorismo con te» Mi rifila un'altro occhiolino per poi salutarmi, ilare.
Mattheo
Odeya ha appena trascinato via di peso me e Jacob dalla rissa. Lui non ha opposto resistenza a differenza mia, che oltre ad un sacco di botte, ho ricevuto anche un morso sul braccio dalla sua migliore amica svitata.
Blaise è stato l'unico della squadra a non immischiarsi, almeno fin quando Potter non ha tirato fuori la bacchetta puntandola su Malfoy, ed ora sono tutti e quattro -compreso mio fratello- in infermeria, mentre io, che me la sono cavata solo con qualche livido e il labbro spaccato, sono stato incaricato di mettere a posto l'attrezzatura, mentre Odeya, di tenermi sotto controllo affinché non picchiassi più nessuno per oggi, ma la vedo dura.
«Mattheo, se non avessi quella pluffa spaccanasi così pericolosa in mano, avrei quasi osato dire che sei geloso» infastidito, distolgo lo sguardo dalla balaustra puntando lo sguardo su Odeya «Geloso? Io? E perché mai dovrei esserlo?»
Ghigna in quel modo che detesto accavallando le gambe non degnandosi nemmeno di darmi una risposta.
«Non sono geloso, Odeya» sbuffo sbattendo la pluffa nel suo baule per poi richiuderlo bruscamente, non controllando la forza nelle braccia.
«Penso solo che se si avvicina un'altro poco a lei» lascio in sospeso la frase stringendo i denti e facendo un lungo sospiro «non sarai tu quella con il naso spaccato. E smettila di ridere, anche questa è una richiesta di farti male»
«Sono io che dovrei farti male, idiota» serra gli occhi alzandosi dagli spalti per venirmi in contro a grandi falcate e puntandomi un indice contro, sarebbe quasi minacciosa se non mi arrivasse a stento al mento «Si può sapere che cavolo hai detto alla mia migliore amica per farla rimanere così male? Non ha voluto raccontarmi nulla e sai che io e lei ci diciamo tutto»
Mi guarda con insistenza aspettandosi una risposta, il braccio sul fianco e il piede che sbatte con impazienza.
Non trovo il coraggio di risponderle.
«Sei un vero stronzo, Mattheo Riddle!» Mi spinge prima di sorpassarmi e sparire.
Detesto ammetterlo ma ha ragione, lo sono.
Y/N
Mi butto sul divano della Sala Comune, su cui è sdraiato Jacob che mi da uno schiaffo sulla coscia per poi attirarmi a se con il braccio.
«I Grifondoro hanno organizzato un festino nella loro Sala Comune, ci andiamo vero?»
Odeya sorride nella mia direzione, è l'unica considerando l'umore generale, a terra.
Draco è stravaccato su una poltrona di fronte a noi, i piedi sul tavolinetto di vetro e qualcosa di sicuramente superalcolico in mano. Sbuffa sonoramente sbattendosi una mano in faccia. É quello messo peggio, riesce quasi a farmi tenerezza.
Subito dopo Blaise, che fulmina con lo sguardo me e la sua ragazza «Scordatevelo, non ci disonorerete così»
Guardo Mattheo di sbieco attenta a non farmi notare, stirare un ghigno nonostante stia facendo finta di ignorarci, come fa spesso, tenendo gli occhi sul libro che ha sulle ginocchia. Solo a guardarne le pagine ingiallite e la copertina scassinata, non promette nulla di buono.
Con quella dannata divisa che gli fasciava i muscoli delle spalle, era maledettamente bello.
Lo desto.
«Okay, allora facciamo così» inizio prendendo un profondo respiro «visto che sono l'unica che non è fidanzata con uno di voi idioti che li ha picchiati, mi infiltrerò nella loro Sala Comune e farò scorta di alcol, probabilmente saranno tutti già talmente ubriachi che non si accorgeranno di qualche bottiglia in meno»
«E sentiamo, razza di genio, come pensi di inflitrarti in una sala comune piena di Grifonschifo urlanti, ubriachi e che ci odiano?» domanda Adrian steso sul tappeto tenendosi ancora del ghiaccio sull'addome.
«Ti correggo, odiano voi» Jacob mi spinge e io finalmente ho l'occasione per restituirgli lo schiaffo di prima «Mi servirà solo un vestito corto, e Ron ed Hermione mi aiuteranno nel resto»
Mattheo -esclusa stamattina- continua a non osare rivolgermi uno sguardo, il che mi infastidisce, e non poco considerando che la colpa non è mia. Vedremo quando avrò messo il vestitino più corto e attillato dell'armadio di Odeya se continuerà a fare lo spocchioso del cazzo o cederà al richiamo del mio culo.
«Scusa ma da quando sei così amica di quel poveraccio di Weasley?» chiede Draco, chi se no?
«Sai, i vantaggi di ritrovarsi alleati contro una pianta assassina che minaccia la tua vita»
«La solita esagerata» Mi prende in giro Jacob.
Non faccio in tempo a replicare perché Odeya mi precede.
«Guardatevi, avete tutti bisogno di ubriacarvi insieme a Draco» esordisce dal nulla «Y/n, amore mio, sei la mia migliore amica, la mia compagna di avventure-»
«Okay, arriva al punto»
«Mattheo, sono a tanto così da spaccarti la faccia» continua. Jacob ride, seguito da me e Draco e lei poi torna a rivolgermi la sua attenzione, soddisfatta «Dicevo, non posso lasciarti fare questa cosa da sola»
Sta sorridendo come una scema da quando ho nominato Hermione, non mi sono dimenticata che la prima volta che l'ha vista mi ha detto che quel suo sorriso innocente la faceva bagnare. Poi ha conosciuto Blaise. È stato strano, pensavo che arrivata qui si sarebbe fatta molte più ragazze di quante se ne fossero fatti i miei amici.
«Effettivamente hai solo due braccia e quattro bottiglie sono meglio di due» annuncia il suo ragazzo dopo la sua pausa di riflessione rivolgendosi a me.
«Amica mia, se qualcuno le si dovesse avvicinare troppo, o allunga un po' troppo le mani...credo in te e nei tuoi schiantesimi»
«Ai suoi ordini soldato» lo tranquillizzo prima di salire il primo grdino e trascinare Odeya con me cha blatera qualcosa al proposito di difendersi da sola, scarpe con il tacco conficcate in uno stinco e fare male al suo ragazzo.
***
Odeya mi ha tirato una pacca sul culo complimentandosi per la scelta del suo vestito attillatissimo rosso.
Siamo sedute sul gradino all'ingresso della Sala Comune nell'attesa che qualcuno si decida ad entrare, o uscire perché non conosciamo la parola e il ritratto della Signora Grassa non ci ha voluto lasciar passare.
Venti minuti dopo, quando stavamo per ritornare in dormitorio, rassegnate, vediamo Katie Bell di ritorno dall'infermeria che tira giù la sua minuscola gonna corta.
«Hei Katie, come sta Terence?» chiedo alzandomi.
«Ora meglio» ride maliziosa scacciando via chissà quale pensiero mentre con un pollice si pulisce la sbavatura del rossetto «A proposito, ci fanno i complimenti per stamattina»
«Parola d'ordine?»
«Semifinale»
È uno scherzo vero?
Non appena metto piede nella loro Sala Comune -ingrandita ed insonorizzata con appositi incantesimi- il suono della trombetta di un Lee Jordan ubriaco, mi arriva dritta alle orecchie sovrastando la musica alta mentre dei coriandoli esplodono dal nulla davanti le nostre facce. «CIAO GENTE!»
Fred e George, non combinati meglio di lui, ci sfrecciano attorno ficcandoci una bottiglia di birra in mano a testa ed una collana hawaiana con i fiori «ABBIAMO VINTO! E STASERA NESSUNO MERITA DI RESTARE SOBRIO!» Uno di loro ha la camicia sbottonata e i capelli sparati all'insù, l'altro, una cravatta allacciata in testa e una collana come la nostra al collo.
Non capisco come facciano le persone normali a non amarli.
Fatto sta che i Grifondoro ci sanno davvero fare con le feste, non era di certo la prima a cui mi imbucavo.
«Tu» Jordan barcollante assottiglia gli occhi puntando il dito contro la mia migliore amica, sono sorpresa che riesca a stare ancora in piedi e non inciampare nei suoi stessi passi. «Il tuo ragazzo ha quasi distrutto il nostro cercatore»
«Che dici? No» butta giù un sorso di birra e arrotola una ciocca di capelli al dito con fare innocente prima di afferrarmi la mano e correre verso la folla di gente che si scatena al centro della pista «Scappiamo!»
Dei ragazzi stanno facendo volare Ron per poi riprenderlo ed Harry approfitta del momento di gloria del suo migliore amico per ficcare la lingua in bocca a sua sorella Ginny senza farsi vedere.
Afferro Odeya muovendo i fianchi a ritmo di musica e le faccio fare una giravolta, l'alcol le sale come niente, e per poco non si spiaccica contro qualcuno perdendo l'equilibrio.
«Ci siete anche voi!» strilla Hermione, facendomi prendere un colpo per poi attirarci a se in un abbraccio soffocante. Sorride alla mia migliore amica e le sue guance si fanno più rosse del mio vestito.
Un Grifondoro attraente mi fa l'occhiolino salutando la riccia «Ragazze, vi consiglio di andare a prendere da bere, i gemelli hanno corretto il punch con del Whisky Incendiario, o probabilmente il Whisky con il punch» scoppia a ridere scollando Harry da Ginny senza un minimo di delicatezza «Hei Harry, il dovere chiama, sono finite le bottiglie, dobbiamo andare a prendere la scorta»
Sono tutti così ubriachi, è tutto così fantastico.
Ci facciamo strada tra la folla tirando pugni e gomitate fin quando non raggiungiamo il tavolo degli alcolici.
«Hei Weasley, sareste così gentili da riempirci i bicchieri?» cinguetta la mia migliore amica portandosi i capelli dietro le spalle.
George riempie il terzo bicchiere mentre Fred ci porge i primi due, inciampando come se qualcuno gli avesse tagliato la strada, rovesciandomeli addosso per poi scoppiare a ridere, ai miei piedi. É così ridicolo che non mi passa per la testa nemmeno per un secondo l'idea di prenderlo a schiaffi.
Odeya invece, guardando la sua minigonna chiara, non la pensa come me.
«Scusate» I capelli corvini di Harry sbucano dal nulla «É per non farci beccare dai prof» Dopodiché compaiono anche le sue braccia intente a non far rovesciare una pesante cassa di bottiglie di Whisky Incendiario.
Il Grifondoro arrapante di prima, accanto a lui, fa scivolare via un mantello che fino ad ora li aveva resi invisibili.
Ho bevuto solo una birra, non posso essere già ubriaca.
Odeya mi conferma che la mia non è un allucinazione, esiste sul serio il mantello dell'invisibilità.
Si avvicina al mio orecchio sussurrandomi: «È arrivato il momento di portare a termine il nostro piano. Prendigli il mantello e andiamocene con le bottiglie»
»»»------ ☪︎⋆ ★ ☪︎⋆ ------«««
Ciao, dopo i mille commenti sotto l'ultimo capitolo, sono tornata!
Mi mancava troppo scrivere.
É passato così tanto dall'ultimo aggiornamento, i primi capitoli mi imbarazzano un po', essendo stati scritti due anni e mezzo fa, ma non potevo lasciare la storia incompleta, avevo troppe idee quindi piano piano la sto modificando per rendere alcune parti meno "cringe" amatemi.
Spero riusciate a vedere le modifiche e che questo capitolo vi sia piaciuto, ho amato scriverlo.
Baci! 💋
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro