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10 - I found your letter...


ECCOCI COL NUOVO CAPITOLO! DOMANDA SEMPLICINA: COME VI SEMBRA FINO ADESSO? COMMENTI, CRITICHE, SCLERI? VI PIACE? VI FA CAGARE? CI FAREBBE PIACERE LEGGERLI!

ENJOY PER ORA, LOVE YA, LAPPI E GALWAY<3

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"Harry Styles colpisce ancora. E questa volta pare sia stato davvero un colpo grosso, degno del lancio di un film di Hollywood. La stella del sesso gay, nonché punta di diamante – se così si può chiamare, non offendendo il mondo del calcio – della più famosa e grande compagnia pornografica inglese (i G-Lads, ndr, un nome che per altro non fa nemmeno impazzire) fa guadagnare un numero di visualizzazioni e consensi al nuovo video pubblicato sul sito ufficiale. Ma forse, il merito è anche un po' del nuovo partner della compagnia, che appare nella registrazione, povera mi verrebbe da dire. Stiamo parlando di Louis Tomlinson, 19 anni, un pischello alle prime armi. Eppure nel video pare si destreggi benissimo, quasi come se fosse un esperto di porno gay, e invece è la prima volta che calca delle scene così, possiamo dire, inusuali. "Louis è la nuova promessa ed Harry lo ha aiutato parecchio, è per questo che il video è uscito così bene. Siamo fieri dell'intesa che si è creata tra di loro, e penso che insieme potranno fare tanta strada", queste le parole del regista, nonché CEO, dei G-Lads. Certo, è tutto rose e fiori, se ci affidiamo solo al primo paragrafo di questo articolo. Ciò che non voi non potete immaginare, e che è del tutto inconcepibile, è il fatto che questa cultura del porno stia prendendo il largo tra maschi e femmine di ogni età. Esatto, femmine. È strano il fatto che delle donne guardino questi tipi di video, eppure pare che siano anche in numero maggiore rispetto agli uomini, omosessuali e non. Che nascondano qualche caratteristica repressa? Approfondiremo di sicuro questa parte, magari nel prossimo numero. Be with us!"

Dan Wotton finì di schiacciare gli ultimi tasti per scrivere la sua frase caratteristica. 'Be with us', come se volesse in qualche modo guadagnarsi followers anche per la versione cartacea della sua testata, soprattutto per i numeri a venire. Che poi, nemmeno era sua a dirla tutta. Era semplicemente il capo redattore, un ruolo ottenuto semplicemente senza troppo impegno, ma amava talmente tanto il gossip da tempi immemori, che ci metteva l'anima nei suoi articoli. Anima, ma anche un cuore di pietra. Un cinismo che faceva invidia al più grosso cinico di questo mondo. Criticava tutto e tutti, per questo motivo aveva ricevuto un sacco di querele. Vinte qualcuna, perse una marea. C'era di buono che le penali da pagare alla perdita delle cause non erano poi così alte e che quelle in denaro alla fine ci pensava la redazione. L'onere di quelle che vinceva finiva dritto nelle sue tasche. Diffamazione, calunnia e chi più ne ha più ne metta. La stampa non aveva ancora ottenuto tutta la libertà che invece millantava di avere. Ma non si dava di certo per vinto. Lui voleva umiliare la gente famosa, lui voleva criticarli, voleva distruggere i sogni e il lavoro di questa gente. Forse era invidioso del fatto che loro fossero conosciuti a livello mondiale, forse voleva semplicemente accumulare quarti d'ora di celebrità per farsi un nome. Su twitter aumentavano i seguaci giorno per giorno, per non parlare degli insulti. Di certo, sapeva già che per quell'articolo avrebbe ricevuto qualche sollecitazione a cambiare registro, cosa che per altro non avrebbe mai fatto.

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Martha bussò al camerino di Harry, non appena arrivò. I capelli castani con i colpi di sole biondi erano completamente arruffati, gli occhi socchiusi per la stanchezza e i vestiti tutti stropicciati. Il viaggio in metropolitana quella mattina non fu dei migliori, non trovò nemmeno un mezzo posto a sedere. Era uscita in effetti una mezz'ora dopo del solito, e già sapeva con largo anticipo che non avrebbe trovato un buco per appoggiare il suo culo stanco.

"Avanti...", rispose cupo Harry, già sapeva che era Martha la protagonista della visita che stava per ricevere.

"Ohi Harry...", disse la ragazza aprendo la porta e richiudendola subito dietro di sé, "Mi sembrava urgente il tuo messaggio...che è successo?", chiese poi.

Harry fece un risolino amaro, quasi sbeffeggiante, nei confronti di Martha, poi recuperò il foglio dal suo tavolino e lo alzò davanti a lei in modo che fosse perfettamente visibile e al suo livello, "Cos'è questo?"

Martha sbarrò gli occhi e lo afferrò lentamente, per accorgersi poi che quella era la lettera che aveva scritto a Jason. Si chiese cosa ci faceva nelle mani di Harry, ma nulla le venne in mente in quel momento, "Come fai ad avere questa lettera? Immagino anche che tu l'abbia letta...", domandò al riccio. Harry attese qualche secondo a rispondere, le iridi dei suoi occhi, completamente sbarrati per il misto di rabbia e delusione che provavano, si muovevano a destra e a sinistra, come il tic tac di un orologio impazzito. Poi sbuffò e si girò di spalle verso di lei, mettendo le mani sui fianchi, "L'ho trovata per terra, proprio stamattina...", iniziò il ragazzo. Martha si ricordò sfocatamente di aver scritto la lettera nel suo di camerino, quello dove teneva tutti i suoi trucchi lontano da occhi indiscreti e manacce irruente, e che poi era andata verso quello di Jason per infilare il foglio sotto la porta.

Un attimo, un attimo...gli si materializzò davanti l'immagine della porta e il cartello appeso sopra di essa. C'era scritto Harry Styles, non Jason Base. Aveva sbagliato camerino, infilando la lettera sotto alla porta di quello di Harry. Come aveva potuto compiere un errore simile? Harry era suo amico da tanto tempo, forse da ancora prima che lei diventasse make up artist, e uno sbaglio così grosso, soprattutto se scoperto da lui, non avrebbe dovuto commetterlo.

"Non so se essere più deluso dalle parole che ho letto, perché ovviamente le ho lette visto che era aperta, o se esserlo più da te e dalle tue continue sbronze che prendi ogni sera...si tratta per forza di una sbronza, o non avresti sbagliato ad infilare questo foglio..."

Martha si stava per spazientire, andava bene essere amici, ma Harry non doveva mettere becco in quello che lei voleva che la sua vita diventasse, "Essere deluso da cosa, Harry? Dal fatto che mi sia innamorata di Jason?", chiese retoricamente la truccatrice, "Dimmelo, Harry...rispondimi. Cosa ti ha fatto deludere? Che la tua amica si sia innamorata di una persona che non sopporti? Dovresti forse guardare meglio nel cuore delle persone, Harry, e non mettere i paletti alle persone a cui vuoi bene solo perché non ti sta bene qualcosa. Non sei capace, non sei mai stato capace di farlo e-..."

Harry la interruppe, si stava lentamente innervosendo. Certo, una litigata non era proprio quello che voleva quel giorno. Sembrava che tutto andasse per il verso sbagliato, "E tu invece sei capace, Martha? No, certo che no, altrimenti non ti saresti innamorata di uno stronzo simile...non capisci che ti sta ferendo? Come ferisce tutti, del resto..."

"No, non lo capisco. E chi avrebbe ferito di altri? I tuoi sentimenti?", continuò Martha, "Oh, certo che sì, come ho fatto a non pensarci prima. Ha ferito i tuoi, facendo il cretino con Louis sul set. Perché sei anche tu innamorato di Louis e non lo vuoi ammettere...ho ragione io"

"Non ti permettere di parlare invano di Louis, davanti a me soprattutto. Tu non sai niente di lui, non sai un cazzo di me-...", Harry si stava incazzando, adesso. Era buono che non avesse in mano nulla, o lo avrebbe lanciato e distrutto contro qualcosa.

"Io so tutto di te, io ho capito molto bene come sei fatto, Harry! Pensaci, ammetti che ti stai innamorando di Louis e vedi che ti andrà meglio...", disse la ragazza, non ottenendo risposta da Harry. Stettero qualche secondo in silenzio, poi la ragazza si girò verso la porta e la aprì, "Pensaci davvero, forse ne vale la pena...", e se ne andò, quasi sbattendola e facendo sussultare il riccio.

Harry non avrebbe mai ammesso l'infatuazione che gli era presa nei confronti del ragazzo dagli occhi blu, ma forse doveva farlo. Certo, finché non aveva la testa, era impossibile anche solo pensarci.

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"LE NUOVE PROMESSE DEL SESSO".

"STYLES E TOMLINSON, IDOLI DI MASCHI E FEMMINE".

"CRESCE IL FATTURATO DELL'INDUSTRIA GRAZIE A HARRY E LOUIS".

Le maggiori testate scandalistiche dell'intera Inghilterra portavano questi titoli in prima pagina. Il mercato del porno, e soprattutto i G-Lads, erano diventati famosi nell'ultimo periodo. Prima di esso, solo uomini omosessuali e donne curiose di scoprire nuovi orizzonti sulla sessualità sapevano chi fossero. Harry era famoso da tempo, era uno dei più belli nella compagnia, se non addirittura il più bello, per non parlare di quanto fosse prestante e muscoloso. Harry era conosciuto per ciò che portava tra le gambe, ribattezzato "il mostro dorato", mentre Louis era di certo meno dotato, ma agli occhi era una vista splendida. E questa sua nuova collaborazione con Louis aveva fatto impazzire i fan da tutto il mondo. America, Italia, Spagna e Francia. Grecia, Olanda e Germania. Tutti conoscevano Harry e Louis e tutti avevano messo almeno un like al loro video.

Harry, dal canto suo, voleva strappare i giornali a morsi. Tutte quelle rose e tutti quei fiori a lui non andavano giù, perché questi giornalisti impiccioni non sapevano che cosa realmente ci fosse dietro a tutto quel successo. Non sapevano davvero se gli attori andassero realmente d'accordo al di fuori del set. Certo, se l'intesa nel video era particolare, non era difficile immaginare il rapporto. Ma le eccezioni esistono, dovunque.

Harry si era stancato di andare a lavorare, si alzava dal letto controvoglia, non voleva più fare scene con Louis, non voleva più vedere la faccia da scemo di Jason, né tantomeno vedere Liam. Voleva starsene da solo, pur sapendo che Jack non lo avrebbe accettato, nemmeno per tutto l'oro del mondo. Aveva già ricevuto un sacco di chiamate, da TJ, da Xavier, da Jack – le uniche a cui aveva risposto – e persino da Louis. Nessuno si sarebbe mai aspettato che Harry, di punto in bianco, potesse decidere di non presentarsi più a lavoro, perché tutti sapevano quanto il riccio amasse il suo lavoro. Aveva mischiato la passione alla crescita professionale ed aveva fatto di tutto purché diventasse la sua intera vita.

Ricevette un sacco di messaggi, anche, e quelli che continuava a rileggere erano l'ultimo di Jack e quello che mai si sarebbe immaginato potesse arrivargli. Un messaggio di Louis.

"Harry, cerca di riprenderti e di pensarci bene, questa è la tua vita e io non voglio assolutamente perdere una stella come te. Non è questione di egoismo, è questione di bravura. E tu sei il migliore. Pensaci, non farti condizionare da ciò che la tua mente sta pensando in questo momento. Segui il cuore...e guai a te se ti perdi la festa in piscina, è tradizione! Ti vengo a prendere per le orecchie! Ciao frocetto, bacio!"

Jack aveva ragione, certo, ma in quel momento il cuore di Harry era in pezzi. Rilesse anche quello di Louis, dieci volte, cento volte, mille volte. E mai si stancava, anzi si immaginava addirittura la sua vocina dolce che glielo narrava, mentre quei suoi occhi azzurro cielo sorridevano da soli, facendo apparire le rughette.

"Harry, non so cosa ti sia successo perché non mi rispondi al telefono. E non voglio obbligarti a dirmi niente, ma una cosa te la voglio dire io. Mi manchi, mi manchi sul set e mi manchi ogni giorno. Mi ero abituato ad averti nella mia vita e come compagno di set. Per cui, torna, ti prego. E magari, quando ci rivedremo, parliamo anche un po'. Scusa per qualsiasi cosa, sempre che sia colpa mia. Avrò anche una sorpresa per te. Un bacio, Louis"

Louis era palesemente cotto di Harry, ma questo il riccio non lo sapeva. E quella sorpresa che aveva menzionato di cosa si trattava? Era curioso, ma non avrebbe ceduto così facilmente. Ma se aveste scavato in una parte remota del suo cervello, avreste sicuramente trovato un piccolo pensiero scalpitante. Quello rivolto a Louis, perché non voleva ammetterlo a se stesso, ma Louis gli mancava come l'aria.


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