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Sei mesi dopo...
Buongiorno a tutti! Allora, come va la vita? A me benissimo! Scusate se non vi ho scritto per tutti questi mesi, ma sono stata stra impegnata! Per prima cosa il 22 dicembre ho compiuto diciannove anni finalmente, mi hanno fatto un sacco di regali e alla mia festa mi sono divertita un mondo, secondo ho dato i miei primi tre esami all'Università e sono andati tutti straordinariamente bene, perché ho preso due trenta e un trenta e lode, sono felicissima e i miei genitori sono fieri di me. Il progetto quinta stella dei Mates sta andando avanti a gonfie vele perché in questi giorni sul profilo instagram dei Mates verrà pubblicato un post in cui avviseremo che la quinta stella (cioè io) sta arrivando, e sono molto felice di ciò perché non ce la faccio più a tenere il segreto. Già, è sei mesi che non lo sa nessuno oltre a noi cinque, nemmeno i miei, nemmeno Fabrizio, nessuno.
Ah! Quasi dimenticavo. Vi avevo lasciati dicendovi che subito dopo aver scoperto di entrare a far parte della grande famiglia Mates avevo deciso di colorarmi i capelli di viola, beh, l'ho fatto e ora ho delle bellissime punte viola!
Ultimo ma non meno importante, oggi mio padre e Marika si sposano, e oltre ad essere su di giri, sono anche incavolata nera con la futura sposa di mio padre perché mi ha obbligata a fare la damigella d'onore ahahahahah! Non è che mi dia tanto fastidio, insomma è un ruolo importante in un matrimonio e io amo essere al centro dell'attenzione, il fatto è che devo mettermi un vestito rosa e dei tacchi a spillo altissimi, e io sono una frana sui tacchi, sono impedita!
Ora sono qui, a fissare il vestito e i tacchi con un'espressione sperduta. Sto pensando anche di uscire vestita come mi vesto di solito, ovvero con dei jeans strappati e una felpa dei Mates...avrei avuto l'occasione di pubblicizzare la linea di abbigliamento...ma improvvisamente, entra la prima persona che avrei voluto vedere in quel momento di panico. Mia madre.
È bellissima, come sempre, ma oggi ha qualcosa in più che la rende stupenda...forse perché non la vedo da sei mesi.
Marika, dopo essere stata giorni e giorni con il numero di mia mamma in una mano e il suo cellulare nell'altra, combattuta sul fatto di invitarla o meno, grazie al mio aiuto e a quello di mio padre si è decisa e le ha pure proposto di farle da damigella d'onore insieme a me, e lei ha inspiegabilmente accettato.
E ora è lì, sulla soglia della porta, già vestita e truccata, che mi sta guardando con aria di disapprovazione.
- Beby...mi puoi spiegare perché sei ancora in vestaglia? - non la vedo da sei mesi e la prima cosa che mi dice è questo? Ahahahahah, forse è per questo che la amo. D'istinto, corro verso di lei e le salto letteralmente addosso, abbracciandola a mo' di koala.
- Mi sei mancata tanto, mamma... - sussurro, mentre mia madre fa di tutto per salvare il trucco, fallendo. Decido così di scendere e lei mi scompiglia i capelli, come faceva quando ero più piccola. Nonostante il tempo passa, rimango sempre la sua piccola, questo è poco ma sicuro.
- Anche tu, Beby... - risponde amorevolmente, mentre mi porge un sacchetto con dentro una scatolina viola.
- e questo cos'è? - chiedo io, curiosa.
- beh...il tuo compleanno è passato da un po', ma non ti vedo da tanto e quindi ho pensato di dartelo ora... - mormora.
Io allora le sorrido e scarto il regalo. È una bellissima collana a forma di B, l'iniziale del mio nome. Io e mia mamma abbiamo l'iniziale del nome uguale, perché lei si chiama Bianca e io Beatrice. Appena la vedo inizio a saltare di gioia.
- È un modo per averti sempre con me - riesce a dire nonostante io la sto soffocando in un abbraccio.
- Grazie mille, mamma... -
Dopo essermi fatta mettere la collana, mia mamma in pochissimo tempo mi fa i boccoli, mi trucca e mi aiuta a mettermi il vestito.
- ti prego, le scarpe no...non so camminare sui tacchi... - mia mamma scuote la testa.
- perché da piccola ti sei appassionata ai videogiochi anziché alla danza? Se avessi fatto danza non avresti problemi a camminare sui tacchi! Mi sono mai lamentata io? E ora forza, infilateli! - sbuffo e me li infilo controvoglia.
- wow...adesso sei alta uno e sessanta! Grandi passi avanti Beby, complimenti! - mi prende in giro lei mentre mi sforzo di camminare come una persona normale.
Decidiamo così, da brave damigelle d'onore, di scendere da Marika per supportarla in un momento così delicato.
È strano, non credete? Mia mamma, che fa la damigella d'onore alla seconda moglie del suo ex marito. La cosa più strana è che né io e né mia madre sopportavamo Marika fino a sei mesi fa. Come cambiano le cose!
Il fatto sta che forse bisogna conoscere meglio le persone prima di giudicarle, perché spesso si possono trovare più punti di contatto di quanto ci aspettiamo.
Il matrimonio è andato benissimo, Marika all'inizio era po' emozionata ma ci sta, durante la cerimonia ha pianto e anche mia mamma alla fine si è commossa, io invece no perché non sono molto sensibile a queste cose ahahah, anche se ero felice.
Fabrizio faceva il paggio a mio papà, e dato che eravamo uno davanti all'altra ci scambiavamo occhiate come ad esempio al momento del bacio ahahahahah. Peggio dei ragazzini, siamo!
Dopo la cerimonia, che è stata un po' pallosa, arrivò la parte bella, ovvero il momento in cui si tira il riso, e io li ho praticamente bombardati gli sposi, ahahah.
Il matrimonio è durato fino a sera, e ho dovuto camminare un bel pezzo su quei dannati tacchi, tanto che sono ritornata a casa con i piedi gonfi e doloranti.
Ora sono sul letto, in pigiama, non avevo voglia di farmi la doccia perciò ho ancora trucco e capelli perfetti, un po' provati da quel giorno ma ancora perfetti.
Mentre sto cazzeggiando con il cellulare, mi arriva un messaggio di Giuseppe.
- Ehi Beby, com'è andata al matrimonio? - sorrido.
- Ehi! Bene, bene...sono un po' stanca ma mi sono divertita! -
- Dai, meno male...so che sarà l'ultima cosa a cui stai pensando in questo momento, ma ti andrebbe se postiamo adesso la foto su instagram? - mi mordo il labbro.
- va bene...ho una leggera ansia ma va bene ahahah! - rispondo.
- tranquilla, sono i nostri fan, so che ti accoglieranno bene fin dal primo momento! - sospiro.
- d'accordo, dillo a tutti...mi fido ahahahahah -
- d'accordo -
Dopo quel messaggio, mi fiondo su Instagram e in pochi secondi il post si materializza davanti ai miei occhi. Nulla di che. Una foto con i Mates tutti insieme (tranne me, non lo sono ancora ufficialmente, ahahah), e con scritto nella descrizione che la quinta stella sta arrivando. Nessun nome, nessuna foto della quinta stella. Papà l'aveva detto, accadrà tutto in modo graduale, e quello era il primo passo di un lungo cammino.
Leggo già i primi commenti. C'è chi è sorpreso, chi non vede l'ora di sapere il nome, chi già tira a indovinare con nomi banali come Tudor o Sabrina...sorrido ad ogni commento. È così bello partecipare alla realtà ma non entrarne effettivamente a farne parte.
Ad un tratto, blocco il telefono e inizio a riflettere su quegli ultimi sei mesi, fissando il muro. Un sacco di domande si impadronivano dei miei pensieri, un sacco di dubbi, di incertezze...tante cose appartenevano ancora all'ignoto, ma di tante cose ero certa, di avere finalmente una famiglia unita che mi voleva bene, di avere degli amici, sempre pronti a sostenermi, e di entrare a far parte di qualcosa di unico, di un gruppo formato da tanto tempo che mi ha saputo integrare alla perfezione facendomi sentire a casa.
È proprio per questo che mi alzo, prendo un tubetto di vernice viola e un pennello, sposto di poco il letto e disegno la quinta fogliolina.
In così poco tempo, quel mio segreto non era più un sogno irraggiungibile, ma la mia vita, la mia famiglia.
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