12
Oggi dopo essere andata all'Università, mi dirigo in negozio da mio padre. Voglio parlargli circa la sua situazione con Marika. Quella donna non mi va molto a genio, come avrete capito tutti, ma è comunque la madre di mio fratello, con il quale sto costruendo un bellissimo rapporto, ed è giusto che questi due anziché farci soffrire decidino cosa fare delle loro vite, se continuare a stare insieme oppure lasciarsi.
- Ciao papà - dico entrando in negozio. Lo vedo dietro al bancone, con una faccia assonnata e terribilmente sperduta.
- Ciao amore mio... - mi risponde lui, senza neanche alzare lo sguardo dal suo computer per guardarmi. Lo raggiungo dietro al bancone e mi siedo vicino a lui, beccandolo mentre gioca a minecraft.
- ...non giudicarmi - mi ammonisce capendo che avevo sbirciato nel suo computer.
- non ho detto nulla - gli rispondo calma io. Sto per alcuni istanti zitta fissandolo mentre gioca - ...te l'ho fatto conoscere io questo gioco... -
- no, io te l'ho fatto conoscere, tu mi ci hai fatto appassionare -
- beh, comunque sono più brava io - mio padre ridacchia, uscendo dal gioco. - tu sei sempre stata più brava di me in tutto ciò che ti insegnavo. Dai, dimmi quello che mi devi dire - mi ordina lui alzando finalmente lo sguardo su di me. Io mi stringo nelle spalle.
- dai, so che mi devi dire qualcosa, ti conosco io - sorrido, ma sempre mantenendo negli occhi quel bagliore di tristezza nei suoi confronti. Non mi piace vederlo così.
- sei tu quello che mi deve dire qualcosa...litighi con Marika quasi ogni sera. Così non va bene, devi spiegarmi quello che succede - mio padre cambia espressione appena sente quel nome.
- senti Beby...sei ancora troppo giovane per capire determinate cose. - scuoto la testa.
- a dicembre farò diciannove anni, non sono più una ragazzina. Anche quando litigavi con mamma sapevo che prima o poi il vostro amore sarebbe arrivato al capolinea, e infatti è quello che è successo. Quindi non dirmi che non capisco determinate cose perché non è vero! - mio padre mi guarda sorpreso. Cavoli, lo sapevo. Ho alzato troppo la voce. Sospiro.
- quello che volevo dirti è che...Marika non mi è mai stata simpatica, ma stai da tanto tempo con lei e ho accettato il vostro amore. Perché voi siete innamorati, questo è poco ma sicuro. -
- certo, mi dimostra il suo amore litigando con me ogni sera senza neanche un motivo. - mi interrompe lui.
- litiga con te perché non ci sei mai! Ti rinchiudi qui ogni giorno e non le dici mai che la ami, non le dimostri mai l'amore che provi per lei! - alle mie parole, mio padre aggrotta le sopracciglia, come se io lo avessi aiutato a rendersi conto di qualcosa.
- e quindi...ora che devo fare? - scuoto la testa ridendo.
- vai da lei, e dimostrale che la ami più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ci penso io al negozio, non preoccuparti - detto questo, il viso di mio padre si illumina in un sorriso e dopo avermi dato un bacio sulla guancia, si precipita fuori dal negozio, pensando solamente al miglior modo per riconquistare la sua compagna.
Mentre lo guardo allontanarsi felice, sento vibrare il mio telefono.
È un messaggio di Valeria.
- ehi ti andrebbe di venire a casa mia domani? Ci saranno anche i mates, ho pensato che ti farebbe piacere! -
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro