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Settima puntata [5/5]


«Quella tr...» Esordì Amber, rossa in volto e concitata.

«Ah.» La ammonì Oliver con un dito, frenando il turpiloquio imminente.

«Quella put...» Ci riprovò lei con scarsi risultati.

«Ah ah.» Il chitarrista ci provava gusto a intercettare ogni becero tentativo di lei per dare sfogo alla propria indignazione.

«Quella zoccola!» Finì Amber sovrastando l'ennesimo avvertimento di lui, stufa di doversi contenere quando sentiva di dover dire come stavano le cose.

Ora si sentiva meglio.

«Amber!» Oliver finse di essere oltraggiato da quel linguaggio, ma la verità era che vedere la sua ragazza così indignata lo divertita. In effetti anche lui era scioccato e perplesso per il comportamento di Olivia, ma doveva dire che la componente femminile di Amber rendeva le reazioni esagerate e, quindi, ridicole.

Si divertiva un mondo a prenderla in giro.

«Oh andiamo Oliver, non mi sono risparmiata nemmeno con la ragazza di Logan, non vedo perché trattenermi con un elemento simile» rispose indicando la televisione mentre passavano i titoli di coda del programma. «Non la sto insultando, la sto solo definendo!»

«Lo sai che non mi è mai piaciuto che ti rivolgessi a Kat in quei termini.» Non era carino etichettare una ragazza solo per come si poneva, anche se, doveva ammetterlo, era difficile dare credito a Kat visti i suoi comportamenti nei riguardi di Logan. Per quanto l'amico non volesse un legame definitivo meritava di sicuro di meglio.

Era sì una bella ragazza, ma altamente costruita. Logan meritava qualcuna di più semplice, una donna che si dedicasse a lui perché le piaceva la persona con cui aveva a che fare, non che badasse alla posizione che Logan ricopriva nel mondo. L'esatto l'opposto di quello che era Kat.

«Ma anche tu sai quanto sia vero!» Lo riprese Amber quasi gli avesse letto nel pensiero.

«Tra l'altro, la scorsa settimana Logan l'ha lasciata.» Le diede la notizia come se nulla fosse, mentre scriveva ai fratelli – Claire,  Matthew e Tom – per organizzare una cena di famiglia.

«Davvero?» Amber scosse la testa, sbalordita. Poi assimilò del tutto la notizia, e si girò verso il marito con gli occhi fuori dalle orbite. «Cioè, cosa? Vuoi dirmi che ha piantato Kat e tu non me l'hai detto?!»

Non poteva crederci. Aspettava quel momento più di Jules e Oliver non le diceva nulla?

«Scusa, mi sono dimenticato.» Minimizzò lui, imperterrito a scrivere messaggi sul touchscreen e parlare con i propri famigliari.

«Mi sono dimenticato un paio di palle! È una cosa importante.» Amber stava perdendo la testa. Tra la puntata e la notizia si sentiva sovraccarica di informazioni.

«Ah sì? E io che pensavo fossero fatti suoi.» Oliver la prese in giro.

«Lo sarebbero se non riguardasse Logan. Insomma, per la prima volta ha dimostrato di avere una maturità consona alla sua età e tu non mi dici nulla? Come minimo dobbiamo festeggiare!»

Ok, forse era un po' esagerata, ma la cosa non poteva passare senza che nessuno facesse qualcosa a riguardo.

«E come?» Oliver la guardò stranito, la sua ragazza sembrava posseduta da un'eccitazione fuori dal normale, ma sapeva che era l'effetto del gossip su una donna e nemmeno Amber ne era immune.

«Non lo so...» Minimizzò lei con un gesto ampio della mano. «Una torta gelato, un cucciolo di cane.»

Giusto per dare fastidio a Bowie.

«E io che speravo di festeggiare in puro Logan style per onorare la sua memoria!» Rise Oliver nel tentativo di distrarla da quella conversazione assurda.

«Come funzionerebbero questi festeggiamenti?» Sembrava interessata.

«Sesso finché non cede ogni muscolo di tua conoscenza. E non.» Alzò solo un angolo della bocca. Non voleva essere malizioso, ma il pensiero di una simile attività lo deliziò e non poco. Aveva risposto per gioco, ma l'idea non era poi così malvagia, era sicuro che l'amico interessato avrebbe gradito quel modo di rendergli omaggio.

Eppure Amber non sembrava dello stesso avviso.

«Beh, avrebbe avuto senso, ma tu non mi hai dato una notizia simile, quindi niente sesso.» Poggiò i piedi contro la coscia del suo ragazzo per spingerlo ad alzarsi dal divano, cosa che avvenne dopo che ogni resistenza di lui si era dimostrata vana. «Sciò, ora vai a prendere la vaschetta di gelato nel freezer. Scegli il gusto che più ti aggrada, è il massimo che stasera ti posso concedere.»

Oliver si avviò verso la cucina borbottando qualcosa per poi elaborare un piano d'attacco. Il gelato sarebbe stata la sua arma di riconquista.

Cody passò una mano tra i capelli rossi di Seth, prima di parlare: «Wow. La stronza manipolatrice ancora mancava all'appello.»

«Meglio che in quelle soap che ti guardi di nascosto.» Seth sogghignò appena, compiaciuto per aver parlato della passione segreta di Cody di cui lui stesso si vergognava.

«Sono telefilm, non soap.» L'altro fece finta di non capire e cercò di sviare il discorso sulla miriade di serie che guardavano insieme su Netflix.

«Mi dispiace tesoro, ma Beautiful non è un telefilm.» Lo schernì il bassista dei Glory.

«Lo guardo solo a volte perché è ridicolo e quindi mi fa ridere.» Puntualizzò Cody con fare piccato, prima di spostare di nuovo l'attenzione sul programma. «E comunque pensa a Carter. Olivia sarà anche psicopatica, ma se non la sbugiardano in tempo a rimetterci sarà lui. E noi avremo una new entry molto particolare nel giro di amicizie.»

Seth sgranò gli occhi, all'improvviso preoccupato.

«Oddio, non ci avevo pensato. È agghiacciante tutto questo. Spero vivamente che qualcuno la fermi.»

Non aveva preso in considerazione l'ipotesi ventilata dal marito. Era sicuro che qualcuno intervenisse per metterle un freno, inoltre era convinto che non fossero anime gemelle, ma per quel punto, purtroppo, non aveva alcuna certezza.

«Magari qualcuno dall'animo gentile e i capelli fantastici.» Ammiccò Cody al marito. Trovava che i capelli di Jade fossero davvero strepitosi, le davano un'aria elegante e misteriosa al tempo stesso, una cosa che adorava e che era convinto colpisse ogni uomo etero nei pressi di quella ragazza. Erano parte del suo fascino.

«Perché no?! Non mi tiro mai indietro quando la protagonista della storia fa un passo avanti.» Perché Seth aveva pochi dubbi a riguardo, quella era la storia di Jade e Carter. Poco importava che fossero anime gemelle o meno. Forse per loro non era chiaro, ma osservarli da fuori faceva tifare per loro senza ombra di dubbio. Sperava che prima o poi se ne accorgessero pure loro e smettessero di combattere contro quello strano legame a cui entrambi non sapevano dare un nome, ma ne aveva uno preciso: alchimia.

«Sogna! Non si esporrà mai per andare contro al volere di Carter, Jade ha troppo da perdere.» Cody, che si sentiva vicino a Jade, capiva che lei non avrebbe perso soltanto il leader della sua band preferita, ma anche un amico e un uomo che aveva idealizzato per anni. Non doveva essere facile dover rinunciare a tre aspetti diversi di una stessa persona, ma poteva capire benissimo perché combatteva quello che sembrava trasparire da ogni sguardo o gesto.

«Lasciami sperare!» Seth gli diede una gomitata nel costato, cosa che gli fece alzare gli occhi al cielo mentre scuoteva la testa.

«A proposito di persone che hanno troppo da perdere» Cody si ricordò che prima della puntata avevano lasciato un argomento in sospeso, ma Logan quella settimana aveva offerto spunti interessanti per la loro sete di pettegolezzi. «Ancora non ci credo che Logan abbia lasciato Kat.»

Seth alzò le spalle e minimizzò la questione nel tentativo di nascondere la propria soddisfazione a riguardo. «Se ci rifletti ha senso: almeno ora può dedicarsi al resto della popolazione femminile mondiale.»

Il marito alzò le mani, concorde su quel punto. «Su questo non ci piove, ma mi stupisce che lei l'abbia lasciato andare con tanta facilità.»

«Non l'ha fatto. Come poteva accettare che il suo sponsor per la popolarità la scaricasse? Ma Logan è stato intelligente e non l'ha assecondata.» Era fiero del suo amico, sperava che dopo l'arresto e quella rottura risorgesse dal proprio periodo non proprio roseo.

«Voglio vedere quanto dura questa volta la separazione.» Cody era abituato ai rapporto burrascosi di Logan, non era una novità che lui e Kat si lasciassero, anche se questa volta sembrava diversa, definitiva.

«Io spero per sempre.»

Cody lo guardò di traverso, come se volesse chiedergli se lo pensava davvero.

«Lasciami sperare!»

Seth era esasperato, suo marito non aveva un briciolo di ottimismo qualche volta. Premette il tasto play del lettore dvd e, nel prendere la mano dell'altro, mormorò un "guastafeste" con il sorriso sulle labbra.

«Mio Dio, non pensavo che la gente potesse arrivare a tanto!» Jules era oltre l'indignazione, questo perché era veramente sconvolta dall'atteggiamento di Olivia. Era squallido che usasse il figlio in quel modo e non riusciva a capire come potesse sostenere, in poche parole, di provare un interesse sincero quando in realtà era pura convenienza. Sapeva quanto Carter potesse essere bello, ma era molto di più oltre il suo aspetto, e una persona che non se ne rendeva conto non meritava niente da lui.

Ecco perché ce l'aveva sempre avuta con Kat, le aveva dato la stessa impressione. Peccato che a confronto sembrasse una ragazza perdutamente innamorata e devota.

«Il brutto è che ci siamo abituati.» Logan sospirò dopo averle risposto. Capitava spesso che la gente si avvicinasse loro per trarne un qualsiasi vantaggio, come pubblicità, fama o qualche beneficio che nemmeno riuscivano a percepire, ma avevano imparato anche a difendersi, o così credeva.

Kat aveva cercato pubblicità, ma poi la relazione sembrava essere andata oltre. Nel momento in cui si era reso conto del contrario aveva deciso di troncare tutto.

Ma a renderlo pensieroso era stato l'ultimo atteggiamento di Carter nei confronti di Jade. Si era comportato con delicatezza, quasi si fosse accorto di quanto preziosa potesse essere la persona che aveva davanti. Di solito era malizioso e strafottente, invece era stato spontaneo e quasi remissivo, per colpire e piacere e non per giocare. Se agiva così doveva avere un certo interesse in ciò che Jade gli mostrava, ma era difficile da ammettere anche per lui, perché odiava confessare di aver dato giudizi sbagliati. Detestava quando il suo sesto senso gli faceva fare errori di valutazione.

«Ci puoi giurare» Jules rispose con la testa alla ragazza del nipote, pensando che i suoi figli in quel momento si trovassero in una situazione più simile di quanto avesse immaginato. Poi si rese conto di quanto fosse stata esplicita e decise di fare un passo indietro, non voleva irritarlo. «Scusa, non volevo. Sono stata inopportuna.»

Logan annuì senza alzare lo sguardo dal cellulare, stava sentendo Kevin, uno della casa discografica, per mettersi d'accordo per una birra di lavoro. Era un tipo amichevole che gli andava a genio con cui era facile parlare di musica e qualche altro interesse in comune.

«L'ho lasciata» disse senza staccare gli occhi dallo schermo mentre schiacciava le lettere con decisione.

«Cosa?» Jules si girò di scatto verso di lui, scioccata dalla notizia.

Doveva aver sentito male, per forza.

«La settimana scorsa. Non aveva più senso che stessimo insieme.» Non aveva il coraggio di guardarla in faccia, non se la sentiva di essere giudicato dalla zia né di vedere sul volto l'espressione compiaciuta di chi sapeva già come sarebbe andata a finire

«Spero non sia per colpa mia. Voglio solo la tua felicità.» Ne era convinta. Per quanto non la amasse per niente, non voleva che Logan mettesse fine alla relazione per il capriccio di una non più giovane donna. Non voleva certo intromettersi nelle scelte del figlio, soprattutto se lo rendevano felice.

«E io me la sono presa. L'ho fatto perché lo sentivo, non per un obbligo nei tuoi confronti.» Incrociò lo sguardo con quello della zia e vide soltanto moltissima preoccupazione, cosa che lo spiazzò. Niente soddisfazione, niente malizia o sguardi che significavano "Te l'avevo detto. Lo sapevo", solo preoccupazione per lui nella speranza che avesse fatto la cosa giusta. Si sentì stupido per aver temuto il giudizio dell'unica donna in grado di amarlo in ogni situazione, senza mai criticarlo.

«Sei sicuro?» Jules si morse un labbro nel timore di essere parte integrante della scelta.

«Certo. L'ho fatto per me» rispose lui prima di metterle un braccio dietro le spalle per abbracciarla. «E per non rovinarmi troppo la piazza, come potevo perdermi oltre tutte le occasioni là fuori?»

Jules alzò gli occhi al cielo ma era soddisfatta, vedeva in Logan una pace che prima non aveva affatto. Era sereno, non lo sembrava soltanto.

«E poi era giusto che in famiglia ci fosse un'arrivista soltanto, no? Fuori Kat dentro Olivia.» La prese in giro indicando lo schermo.

«Ti prego, non dirlo due volte. Smetto di preoccuparmi per un figlio e devo iniziare a farlo con l'altro!» Ridacchiò più leggera sulla spalla di lui, chiamandolo in quel modo così importante da essere intimo, perché per quanto Logan non lo fosse, lei lo sentiva come il suo secondo figlio.

«È il peso di una mamma che ha due figli maledettamente belli.»

«E modesti». Concluse la zia tra le risate generali, pensando che Carter avrebbe trovato un modo per uscirne velocemente, e sperava che Jade fosse una parte importante del tutto.

«Soprattutto.»

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