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Quinta puntata [1/5]


Prima di rientrare in casa avevano salutato Daisy e Spencer, pronti con le valigie al seguito per essere portati nel resort che li avrebbe ospitati fino alla fine del programma, o fino al momento in cui non fossero stati trovati tutti i match. Impresa ardua, vista la perfomance di quella sera.

Jade, dopo essersi congedata, si diresse a letto: non voleva parlare con nessuno, non voleva sentire i compagni di avventura dare di matto e parlare a ritmo serrato di nuove strategie. Non voleva farne parte.

Quella puntata le aveva fatto venire mal di testa e non ci teneva nemmeno un po' a farsi rovinare del tutto la serata da litigi e cose simili. Si ficcò sotto al piumone leggero dopo essersi messa il pigiama e non aver salutato anima viva, nella speranza che il giorno dopo la situazione fosse più calma.

Al suo risveglio si accorse che il desiderio era stato vano.

Erano tutti svegli e agitati. C'era chi diceva che dovevano ricominciare tutti dall'inizio, chi invece doveva continuare a battere una determinata strada e chi invece gestiva la cosa a tavolino, poi c'erano gli allibiti che seguivano quelle conversazioni senza battere ciglio. Persone come Carter, Scott, Leighton e Mia, mentre gli altri cercavano di far capire la propria opinione ai restanti, o almeno quanto credevano fosse giusta rispetto a quella altrui.

Erano le dieci e mezza di lunedì e Jade era già stufa. Decise così di adottare la tecnica della sera prima e scappare da tutto quello con la mente che lavorava a mille per riportare la situazione alla normalità, perché la gente stava esagerando e non se ne accorgeva.

Percorse più di cinque volte il vasto perimetro della casa, immersa nel verde, scoprendo angoli nuovi e così tranquilli che nemmeno le telecamere erano mai arrivate fino a lì. Sembrava di non essere nel programma e le piaceva la parvenza di essere all'interno della foresta che in realtà circondava la casa, ben oltre i confini.

Tornò verso il limitare della villa soltanto dopo più di un'ora, e quello che sentì le fece perdere la poca pace ritrovata con la lontananza e la camminata: stavano ancora parlando della serata prima e di nuove strategie.

Soltanto una cosa positiva c'era stata in tutto quello: Haylee e Dylan si erano riavvicinati, ma tutti erano così presi dalla conversazione da non essersene accorti. Quella cosa assurda doveva finire.

Entrò in casa e, senza guardare in faccia nessuno, si diresse decisa verso il nugolo di persone accerchiate attorno ai divani.

Camminò spedita fino al tavolino basso che campeggiava davanti al sofà principale e attorno a cui si erano assiepati tutti quanti. Passò con sicurezza su di esso, incurante di poter pestare qualcosa con i piedi nudi, e infine allungò le gambe per ricoprire lo spazio tra il mobile e il divano, atterrandoci in piedi con una certa grazia.

«ORA BASTA!» urlò dopo essersi girata verso il gruppo – quindi nella direzione da cui era arrivata – lasciandoli a bocca aperta per l'interruzione inaspettata e per il tono deciso usato per gridare e sovrastare il loro vociare concitato fino a poco prima.

«Scusa?» rispose Nick contrariato. Lei si era data alla macchia dalla sera prima e in quel momento aveva pure il coraggio di lamentarsi? Come poteva essere esasperata Jade della situazione quando non ne aveva mai fatto davvero parte?

«Ho detto basta.» Si girò per guardarlo negli occhi, per nulla intimorita e senza perdere la posizione assunta sul divano. «Siete esagerati. E ridicoli. Dove pensate di andare con le vostre strategie, eh? Dove, quando qui dentro siamo tutti accomunati da una cosa soltanto, cioè fare schifo nelle relazioni e nella scelta dei nostri partner?!»

«Ecco perché ci proponiamo per aiutare gli altri» ribatté pronto Drew.

«Beh certo, non vedo l'ora di farmi consigliare da chi sa giudicare bene un rapporto tanto quanto me.» Lo zittì lei.

Jade era esasperata e carica, ora l'avrebbe dimostrato a tutti e l'avrebbero ascoltata anche se non avessero voluto.

Alcuni annuirono per come stava tenendo testa alle accuse dei ragazzi e, soprattutto, per quello che stava dicendo.

«Trovo il tuo atteggiamento alquanto eccitante» le disse Liam ammirato e stupito, guadagnandosi due occhiate diverse: una d'odio da parte di Scott, l'altra comprensiva e di approvazione da Carter, che sembrava pensarla come lui a riguardo.

Jade lo fissò con un sopracciglio alzato prima di strizzargli l'occhio senza però lasciarsi distrarre, doveva convincerli a seguirla, e non era brava in queste cose, per quanto la sua idea fosse valida.

«Hai la soluzione, visto che tanto ti lamenti ma non fai nulla?» Drew pensava di averla presa in contropiede, tanto che si sporse in avanti per dimostrarle di non avere paura e, anzi, aspettare con ansia il suo passo falso, la sua resa.

«Sì, ce l'ho.»

Sì. Bastò quella parola a tenere tutti con il fiato sospeso.

«Avanti, parla.» Aveva catturato l'attenzione di Nick, ma si vedeva che anche gli altri erano curiosi.

«Ci ho riflettuto parecchio, e mi è venuto in mente che una cosa certa la sappiamo. Avete idea di quale sia e, in caso, chi coinvolga?»

«Haylee e Dylan?» rispose Liam non troppo sicuro.

«No, purtroppo no. Il fatto che nella serata non fossero insieme non conferma che in realtà siano un match perfetto. Ma c'è un'altra coppia che sa di non essere con sicurezza un match.»

Nel dirlo puntò gli occhi su Scott e su Olivia. Il primo sembrò essere colpito da una scossa improvvisa, mentre lei aveva l'aria di una colta in flagrante, quasi si sentisse il colpa. Olivia, per non perdere tempo e coprire il tutto, incenerì Jade con lo sguardo.

«Eravamo insieme durante la prima cerimonia, noi due!» disse Scott sorpreso, non ci aveva pensato.

Olivia, invece, l'aveva notato ma aveva taciuto. Non era un segreto quale persona all'interno della casa fosse nelle sue mire, ma aveva sempre considerato Scott come un ottimo piano B su cui ripiegare nel caso in cui le sue strategie non fossero andate a buoni fine.

Poi, all'improvviso, era arrivata quella ragazzina insulsa e dall'aria innocente a rovinarle la festa. Sperava solo che non mettesse bocca sul suo rapporto con Carter, quello che con lentezza esasperante stava nascendo, se no l'avrebbe uccisa, avrebbero potuto contarci tutti lì dentro.

«Ed è l'unica informazione in più che abbiamo.»

«Ma questo dove ci porta?» domandò confuso Nick, perso nel discorso anche se avere una conferma in più l'aveva colpito. Di sicuro era certo che non avrebbero perso un'altra cabina della verità con Scott e Olivia.

«Come dicevo prima facciamo schifo in amore, ecco perché siamo qua. Eppure ci basiamo sullo stesso principio che ci ha spinti fuori di qui verso ogni nostro ex: l'attrazione.» Molti annuirono, così Jade, presa da una nuova scarica di adrenalina, iniziò a camminare sul posto – per quanto fosse piccolo – tanto da far sembrare i passi dei minuscoli salti. «Qui dentro ci sono sicuramente le nostre anime gemelle, quindi c'è la persona giusta. Secondo me dovremmo conoscerci meglio e andare oltre l'aspetto fisico, d'altronde è tramite test psicologici che hanno trovato il nostro match perfetto. Proviamo dunque a scoprire gli altri e a trovare le affinità»

«Come pensi di farlo?» intervenne Leighton interessata. «Speed dating?»

«No.» Jade ci aveva pensato tantissimo. «Credo che dovremmo buttare giù delle domande a cui tutti rispondono su un foglio, per poi inserire le risposte in una tabella più grande e fare in modo che le conoscano tutti.»

Era sbagliato dire che aveva pensato tantissimo, perché in realtà aveva pensato a tutto.

A come parti di lei tenute nascoste sarebbero venute a galla, e a come evitare domande scomode per Carter, perché sapeva con certezza che non amava parlare di sé, del proprio privato e del passato, eppure qualche grattacapo non poteva comunque evitarglielo. Aveva in mente tutte le domande, dovevano solo lasciarle condurre l'esperimento.

Approfittò del silenzio carico di aspettative per continuare.

«Non dico di fare i test psicologici che ci hanno portato nel programma, ma scambiarci informazioni sui rispettivi gusti, su di noi e ciò che ci riguarda di modo che la nostra conoscenza non sia basata solo sull'aspetto. Cosa che, se vogliamo dirla tutta, ci ha portato a partecipare a questo programma.»

Dovevano darsi di nuovo una possibilità, ma Jade si sforzò di non pensare che la cosa sarebbe dovuta accadere anche per lei.

«Jade, non so dove tu sia stata nascosta tutto questo tempo, ma trovo che la tua sia una grande idea.» Taylor le diede il proprio appoggio.

«Mi piace quello che sento» disse Scott soddisfatto. Eppure, sembrava che apprezzasse di più ciò che vedeva, dato che la mangiava con gli occhi. Cosa che diede fastidio a Carter, perché Jade non era solo un pezzo di carne, era molto di più, e forse lui nemmeno se ne rendeva conto.

Idiota.

Fu così che piano tutti le diedero ragione e si dissero favorevoli alla cosa, così CJ e Carter si ritrovarono nella stanza del video diario a chiedere il materiale per l'esperimento del pomeriggio: una montagna di fogli e biro e, se possibile, un sostegno con quei fogli giganti su cui annotare una tabella generale e ogni risposta.

Carter, in un certo senso, partiva in svantaggio perché molti erano a conoscenza di gran parte delle cose che lo riguardavano, ma decise di mettersi lo stesso in gioco, visto che tutti sembravano metterci grande impegno.

Fu così che si scoprì che non tutti sapevano che Haylee era una hair-stylist, che Drew era un professore di letteratura americana e tutti scoprirono il lavoro di Jade, cosa che aveva taciuto fino a quel momento: era una writer professionista di Los Angeles. Faceva parte di una agenzia, di cui era diventata socia minoritaria, che veniva chiamata per progettare graffiti da disegnare nei posti più disparati. Mark era un editor, CJ un designer, Simon un ballerino di Hip Hop e Liam un giocatore di hockey mentre Nick uno studente. Leighton gestiva una galleria d'arte, Olivia era una personal stylist, Larissa una studentessa, Dakota la commessa in un magazzino di lusso, Taylor una chef e Annah una personal trainer.

Era incredibile come non solo non tutti conoscessero il lavoro di altre persone all'interno della casa, ma era ancora più assurdo come non conoscessero i rispettivi cognomi, tolto quello di Carter, e subito dopo recuperarono a quella mancanza.

Passarono agli hobby, dove Jade disse di praticare da anni aerial silk, ovvero tessuti aerei, lo sport che permetteva di riprodurre figure appesi a dei nastri tramite nodi o particolari incastri, cosa che stupì gli altri ma fece capire loro da dove venisse tutta quell'eleganza e flessibilità nei movimenti.

Annah amava il giardinaggio, mentre si scoprì che la mamma di Scott era una di quelle donne che collezionavano mariti e, quindi, aveva qualcosa come sette fratelli e sorelle, mentre Haylee era figlia di due padri omosessuali e Liam era stato cresciuto dai nonni perché orfano.

Le vite dei ragazzi risultarono molto più ricche e variegate di quanto si fossero mai immaginati, e portò alla luce lati interessanti di persone che non si erano mai prese in considerazione che, effettivamente, sembravano assumere un senso.

Carter scoprì che le ragazze che caratterialmente più lo interessavano era Leighton e Olivia, ma anche Jade si era rivelata una vera sorpresa, ben diversa dall'acqua cheta che sembrava essere.

Capiva perché si fossero avvicinati in modo così naturale dopo il loro accordo. Non era solo più un'alleata in quel gioco che sembrava mietere vittime e avere al suo interno più carnefici di quanto si fosse immaginato, Carter si era reso conto che Jade era una persona davvero interessante e che era diventata sul serio sua amica. Una persona di cui si fidava e che aveva piacere ad avere intorno.

Per la prima volta fu contento di averla accanto a sé per quella che era e non per contare su qualcuno in una situazione di disagio. Avere l'appoggio sincero di una ragazza così intelligente da trovare la soluzione ai problemi di diciotto essere umani l'aveva fatto sentire sicuro e protetto e, per la prima volta, si era sentito a casa, quasi fosse stato in compagnia delle persone a cui più voleva bene.

Quella specie di test gli era servito realmente per aprire gli occhi sui presenti e per cambiare la percezione che Carter aveva di loro, ma nemmeno lui riuscì a capire quanto.

* * * * *

Ciao a tutti! Allora, cosa ne dite di Jade e del suo risveglio? Per la prima volta ha saputo mettersi in gioco, almeno un po'. Vi aspetto per i commenti a riguardo ;)

Ho una domanda per voi: siccome non adoro particolarmente postare di venerdì, cosa ne pensate se mettessi due aggiornamenti di giovedì? Lo preferireste o no?

Sarei felicissima di ascoltare i vostri pareri a riguardo!

A domani, Cris

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