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6. The Last Day

<Non è ancora arrivato?>
<No, mi dispiace>
<Accidenti!!! E se si sentisse male? Se gli fosse successo qualcosa?>
<Cos'è tutto questo frastuono?>
<O-Oh buon-buongiorno signore, come sta?>
<Sto bene, adesso mi spiegate il motivo di tutto questo chiasso?>
<S-si, signore ecco... il nuovo modello Tenko ha presente... non è ancora arrivato, doveva essere qui all'incirca mezz'ora fa>
<Capisco, andrò a controllare io personalmente, mi scriva il suo indirizzo> disse sistemandosi i gemelli abbinati al completo nero gessato.
<Ecco fatto signore> gli porse il foglietto la segretaria.
<La ringrazio> accennò un sorriso e si diresse verso la sua berlina nera dopo aver preso il foglietto con sopra l'indirizzo.

All'incirca una mezz'oretta dopo arrivò a destinazione, ringraziò il suo autista e lo informò che lo avrebbe chiamato lui quando riprenderlo per tornare a casa.
Nel mentre che aspettava dietro la porta un ghigno si formò sul suo volto pensando se quel ragazzino avesse sistemato tutto o avesse lasciato per casa tutto il casino che aveva fatto per registrare il video visionato la sera prima.

"Sei un tipetto interessante Tenko Shimura.."

*****

<Mhh~ che dormita> si stiracchia in modo tale da tendere per bene i muscoli della schiena come farebbe un felino.
Il suono del campanello lo riporta con la mente al presente, facendogli domandare chi fosse a suonare a quell'ora.

<Arrivo, un attimo> si diresse alla porta massaggiandosi la tempia ancora leggermente dolorante e intontito dal sonno; la porta fu aperta e il ragazzo dagli occhi color sangue si meravigliò nel ritrovarsi davanti alla sua porta il suo capo.

"Cosa ci fa lui qui?.."

Si domandò mentalmente mentre sentiva la sua mandibola toccare il suolo dopo essersi dato una rapida occhiata su come fosse vestito nello specchio accanto alla porta.
Un senso di imbarazzo pervase e la porta venne chiusa istintivamente per andare a darsi una sistemata e magari infilarsi anche un paio di Mutande..
Si maledì mentalmente e ringraziò di avere una maglietta abbastanza lunga che lo coprisse anche la sotto; una volta sistemato e rimesso velocemente in ordine la porta fu riaperta..
<Mi-mi scusi, mi sono dato una sistemata..>

"Cazzo che vergogna!"

<Posso entrare o vuoi parlare sulla porta?> domandò corrucciando la fronte.
<Quindi.. perché non si è presentato al lavoro oggi? Si sente male?> chiese guardandosi intorno ammirando l'arredamento
<Mh-io veramente.. mi dispiace signore ma non ho sentito la sveglia e inoltre non... io non sto benissimo... vi chiedo umilmente scusa per non aver informato prima della mia assenza..> risponde distogliendo lo sguardo da quegli occhi così scuri, neri come la pece che possedeva quell'uomo così bello ed elegante.
Qualche momento di silenzio, dopo le scuse di Tenko, il corvino dopo aver continuato a guardarsi in giro per il salotto prese a parlare.
<E sia, per sta volta sei scusato, ma la prossima volta non sarò così clemente, non mi piacciono gli scansafatiche che ti sia ben chiaro.>
<Cristallino signore..><Gradisce una tazza di te?>
<Volentieri>
<Allora ne preparo subito un pò, prego si accomodi pure, faccia come se fosse casa sua>
Detto ciò il corvino andò a sedersi sul divano ed estrasse una sigaretta dal pacchetto
<Ti dispiace se fumo?> Chiese
<Faccia pure, li sul tavolo c'è un posacenere>
La sigaretta venne portata alle labbra del maggiore e successivamente accesa con un accendino, una profonda bolla di fumo pervarse i suoi polmoni per essere poi espirato fuori in uno sbuffo d'aria, quel gesto gli fece distendere i nervi.

Con la coda dell'occhio vide il proprietario di casa avvicinarsi con due tazze fumanti nella sua direzione.
<Ecco a lei> disse porgendo la tazza con un velo di imbarazzo e disagio per via del fatto che qualcuno aveva invaso il suo spazio personale mettendo piede improvvisamente in casa sua.

<Ti ringrazio> gli rivolse un sorriso accennato appoggiando la fonte di tabacco trinciato nel posacenere e prendendo fra me mani la tazza contente il te fumante.
<Quindi, dimmi un pò, dato che sei un topo che mi incuriosisce, oltre a questo lavoro gai svolto qualche altra mansione, qualche lavoretto part-time?>
<Mhh, ho lavorato come cameriere per qualche mese in una locanda, nulla di eccezionale signore>
<Interessante.. perché non mi parli un pò di te?> chiese facendo un'altra boccata di fumo guardandolo dritto negli occhi.




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