12. Shota
In effetti mi sono sempre piaciuti i novellini..
....
<<Vado un attimo fuori, ne approfitto per fumare una sigaretta, tu ordina pure qualcos'altro offro io>> concluse dirigendosi all'esterno dopo essersi messo la giacca per non prendere freddo.
<<Touya, odio dirtelo ma...ho bisogno di una mano>>
<<Ma guarda un pò chi si risente e con che notizia interessante oltretutto, non pensavo di mancarti così tanto matusalemme, ma dimmi pure, cosa ti serve?>>
<<Devi tenere occupato il mocciosetto dai capelli verdi>>
<<Il piccoletto spumeggiante del caffetteria, giusto? Mhh, dimmi l'ora e il posto e posso pensarci su>>
<<In caffetteria verso l'orario di chiusura, tienilo occupato fino al giorno dopo, fai quello che vuoi non mi interessa ma non voglio essere disturbato>>
<<Qualcuno qui ha un bel programmino, vedrò cosa posso fare>>
<<Dimenticavo..il ragazzino ha gusti di merda, ha un debole per la tua bruttezza a quanto pare, ti saluto>>
Faccio l'ultima boccata di fumo dalla sigaretta e la spengo buttando la cicca in un cestino apposito.
Mi sono già pentito di avergli chiesto aiuto..Ma per una volta posso anche fregarmene alla fine ci sarà da divertirsi..
Rientro nel locale e mi avvio verso quel piccolo micio dal pelo bianco e gli occhi rossi.
<<Ti va di fare un giro?>> propongo all'albino.
<<V-va bene.. ma dove andiamo?..>>
<<Lo scoprirai presto..>> gli porgo la mano per aiutarlo ad alzarsi <<..È una sorpresa per te>> concludo mentre ci avviciniamo all'uscita.
<<Una sorpresa?..>>
<<Shh, non preoccuparti, andrà tutto bene>> dico mentre sciolgo il nodo alla cravatta e successivamente copro gli occhi del minore con essa legandogliela dietro la testa.
<<S-signore..perché..perché mi ha privato della vista con una benda?>> domanda perplesso.
<<Te l'ho già detto non ti preoccupare. È arrivato il mio autista, ora stai attento alla testa ti aiuto a sederti>> una volta fatto ciò chiudo lo sportello e salgo dall'altro lato del veicolo.
<<Sai già dove andare>> sussurro al mio autista.
Il silenzio calò nell'abitacolo del veicolo e il minore si muoveva a disagio su quei sedili di pelle sintetica bianca sentendo lo sguardo del corvino su di sé. Nella mente di Tenko frullavano tante di quelle paranoie che ci avrebbe potuto costruire tranquillamente una reggia per quante fossero, si domandò se quella sorpresa fosse necessaria, e se fosse necessaria perché? di cosa si trattava? era qualcosa di estremamente costoso? e se si, come poteva sdebitarsi per una cosa che sarebbe potuta essere estremamente costosa per lui, i suoi standard ma soprattutto il suo portafoglio? si certo, aveva una buona busta paga ma nessuna cifra si sarebbe mai avvicinata a quella che il suo superiore avrebbe potuto spendere e sicuramente non sarebbe bastato un semplice invito a cena per ricambiare il favore, e anche se fosse bastato non si sarebbe potuto comunque permettere un ristorante di lusso.
Il corvino seduto al fianco del minore lo osservava divertito nel mentre che si muoveva a disagio. Si sporse leggermente in avanti con il collo, giusto il tanto per raggiungere l'orecchio dell' albino, aveva deciso che lo avrebbe stuzzicato un po' per divertirsi emettendo dei leggeri sbuffi d'aria vicino al suo orecchio e all'altezza del suo collo. Una mano del maggiore andò a sfiorare la coscia dell'altro tracciando una linea immaginaria con la punta delle dita, cosa che fece sussultare e rabbrividire di piacere il più piccolo, il percorso di quelle dita non era ancora terminato, continuarono la loro salita sfiorando l'elastico dei pantaloni, per l'addome, lo sterno fino ad arrivare alla giugulare, il viso veniva sorretto da due dita del maggiore e nel mentre soffiava con delicatezza vicino al suo orecchio, gli sfiorò la mandibola con le labbra lentamente senza applicare troppa pressione.
Emise un sospiro ed mormorò con voce sensuale, calda e profonda <<Dimmi un po' Tenko... ti piacciono i gatti?>>
Un grumo di saliva venne mandato giù a fatica dal più piccolo che si era completamente immobilizzato, aveva perfino paura ad emettere un suono, quella situazione gli sembrava surreale, non poteva capitargli una cosa del genere, non a lui che era soltanto un giovane adulto senza esperienza, era sopraffatto.
<< Rispondimi..>> gli morse il lodo dell'orecchio <<..ti piacciono i gatti Tenko?>>
<<S-signore... i-i-io...io..>> stava andando nel pallone e quella mano che continuava ininterrottamente sempre lo stesso percorso di prima non lo aiutava affatto nel comporre una frase di senso compiuto. Due labbra leggermente secche ma ugualmente morbide allo stesso tempo si poggiarono sulle sue, quel contatto durò per alcuni secondi giusto il tempo per farlo tornare sul pianeta Terra e rendergli nuovamente possibile respirare <<...s...si..mi-mi p-piacciono.... i-i gatti..>>
<<Molto bene...allora sono certo che apprezzerai il mio regalo..>> sogghignò non potendo essere visto e successivamente si immerse nelle sue fantasie che presto sarebbero state realizzate...
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