Era una giornata tranquilla in una delle imprese più famose e potenti di Tokyo, il sole illuminava il grande palazzo dell'impresa che si occupa della pubblicizzazione e vendita di sex toy, completini in latex e altri articoli per il piacere personale capitanata dalla famiglia Aizawa; per via di un malore del capo, l'azienda venne affidata nelle mani del primogenito Shota Aizawa.

In quel giorno preciso si tenevano le nuove audizioni per i modelli che avrebbero dovuto indossare gli ultimi capi creati dall'azienda. Tra questi uno in particolare attirò l'attenzione del capo, un ragazzo alto circa 1,75cm, capelli bianchi di media lunghezza, fisico slanciato e snello, occhi rosso sangue e una pelle candida come la neve.

«Esamina tu tutti gli altri, io devo fare una cosa..» si rivolse Shota alla sua segretaria alzandosi dalla sedia e inseguendo il ragazzo che aveva appena finito il provino.

«Hey tu, aspetta, Tenko giusto?»
«Si signore, mi dica» rispose l'albino pacatamente ma abbastanza confuso
«Sono il proprietario di questa azienda, ho assistito giusto poco fa al tuo provino, volevo informarti che sei assunto, cominci domani stesso alle 09:00»
«A-aspetti...a-assunto? Ho fatto il provino solo 5 minuti fa!» domandò sbalordito, colto di sorpresa
«Se non sei sordo hai sentito benissimo, quindi accetti?»
«S-si la r-ringrazio molto...ehm, quindi a-a domani...alle-alle 09:00 giusto? S-sarò puntuale» concluse avviandosi verso l'uscita per tornare nel suo appartamento.

In metro Tenko pensò che la giornata non potesse andare meglio, aveva ottenuto subito il posto, avrebbe cominciato a lavorare il giorno dopo, quindi oggi poteva tranquillamente rilassarsi sul divano a leggere, mangiare qualcosa di caldo, per poi farsi un bel bagno caldo rilassandosi nella vasca, guardare un film oppure continuare una delle serie tv che aveva lasciato in sospeso ed infine una bella dormita.

Arrivato a destinazione, si fermò in un Kombini nella via dietro a dove si trovava il proprio appartamento dove prese qualcosa da consumare una volta a casa, successivamente dopo aver pagato e salutato cordialmente  la signora lì presente; che lavorava in quel posto ormai da anni e lo trattava come se fosse di famiglia. Arrivato a casa consumò il suo pasto guardando un pò di televisione e bevendo una tisana.

Alle 22:30 il suo cellulare prese a suonare, era una sveglia preimpostata che gli ricordava di un appuntamento che aveva con il suo computer, così con ancora un asciugamano avvolto intorno alla vita e con i capelli bagnati si accomodò sulla sedia da gameing nera.

Entrò nel sito prestabilito e si mise a cercare il canale denominato "BJ Zawa31", cliccò sull'icona ed entrò subito nella sua diretta.
Quest'uomo lo faceva impazzire, tutte le volte non riusciva a distogliere lo sguardo nemmeno per un secondo, quel suo modo di dominare i propri Sub, quando decideva di fare video di coppia, oppure anche il solo sentire la sua voce che gli intimava di toccarsi tramite quello schermo.....

Se solo avesse avuto l'opportunità di poterlo incontrare si sarebbe fatto legare e scopare da mattina a sera, ripetutamente, in ogni posizione e angolo del suo appartamento... Poi quegli occhi scuri che lo guardano, anche se non direttamente, quella voce calda e profonda, quei capelli lunghi ed ondulati, tendenti al riccio di un color corvino intenso....quel corpo scolpito nel marmo, quella schiena così ampia, quelle mani grandi.....o e vogliamo parlare del suo membro? A parere dell'albino quello non era un semplice cazzo...quello era un'arma mastodontica....un arma da cui si farebbe sbattere, che succhierebbe e con cui sarebbe più che contento di soffocare con quello in bocca... ma fantasie a parte la cosa che lo attirava di più era scoprire chi ci fosse dietro quella maschera.

Seguendo ciò che gli veniva detto da quel dio greco, prese a darsi piacere con la mano pompando a ritmo sul suo membro eretto e pulsante, ma non ancora soddisfatto allungò la mano verso un cassetto da cui estrasse un vibratore, lo inserì nella sua entrata e lo azionò alla minima potenza, successivamente aumentò ad una potenza media...

La mano continuava a pompare l'erezione e con l'altra muoveva il vibratore per darsi più piacere possibile, la voce proveniente dallo schermo del computer lo aveva ipnotizzato ed eseguiva la richiesta del suo Master di continuare a darsi piacere e di godere, il tutto continuò per i successivi 20 minuti finché al suo udito non giunse la frase: <<Vieni piccolo....vieni per il tuo Master...>>
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angolo me:
Questa non ve l'aspettavate nemmeno voi eh, beh nemmeno io, quindi hey fatemi sapere che ve ne pare oke? ASPETTO COMMENTI

ps. questa è per te V-Alice 💗