Tri
Visto che qualcuno vuole che io continui questa storia, l'accontenterò, pertando eccovi un nuovo personaggio. Buona lettura :)
Effie si trovava in un posto completamente bianco, si domandò se era il paradiso finché non percepì la voce di suo padre, rideva:- La prima volta che ti trasformi nel mondo reale e ti ritrovi nuda, mi devi spiegare come hai fatto a non pixellare i tuoi vestiti-. Effie non capiva:- Pixellare?-.
Solo allora comparve suo padre ma, con due occhi indaco, il che la sorprese, suo padre se ne accorse:- Una volta ero così, ora non più. Quando ti trasformi devi concentrare una parte delle tue energie nei vestiti per far in modo che ritornino addosso a te quando ritorni normale-. Effei notava che indossava la stessa uniforme dei ragazzi che andavano nell'Arena:- Perché indossi una di quelle tute?-. EXE sorrise perfido, però assunse un'espressione fredda:- Per ricordarti che i veri mostri non siamo sempre noi, sono gli esseri umani, non te lo scordare-.
Effie si svegliò di soprassalto, si accorse che mancava qualche l'ora all'alba, guardando il cielo e si stupì dei panni che aveva ai piedi del letto, se li mise. Freddy la sorprese dicendole:- Tuo padre è venuto mezz'ora fa, pensava di non essere visto...-. Effie lo guardò sulla porta con gli occhi svegli e vigili, gli bastò lo sguardo per far spiegare Freddy il motivo per cui era sveglio:- Essendo una macchina non dormo ma, sogno con gli occhi aperti finché qualcuno non si muove, senza contare che di notte sono assai più pericoloso-. Non aggiunse altro perché Sylvester si alzò di scatto, era sempre con la maschera, la quale era quasi diventata bianca, stupendo non poco Effie, preoccupandola.
Li guardò, sospirò stanco:- A quanti incubi sono Freddy?-. Il ragazzo roteò il microfono:-Circa sei volte.....almeno sei riuscito a riposare e ad Hugh svegliare.....EHI! Ho fatto rima!-. Infatti Hugh sbuffò e affondo la faccia nel materasso, isterico.
Effie, Sylvester e Black ridacchiarono come degli ebeti e i due ragazzi sembravano riacquisito un po' di serenità finché Ambrosia smise di ridere.
Sylvester prese il pugnale ( che a quanto pare gli "compariva automaticamente" in mano) e si diresse verso la finestra in cui erano entrati, l'avevano lasciata chiusa, fece segno di fare silenzio poi l'aprì di scattò, colpendo qualcuno che doveva essersi aggrappato chissà dove, Sylvester lo prese con l'unico braccio libero. Prese una mano morbida e delicata, una mano di una ragazzina, indossava dei vestiti non idonei tra loro: Un maglione rovinato, dei pantaloni di una tuta bucata ed era scalza. Aveva dei capelli neri con occhi di color verde chiaro e una pelle molto pallida, magra.
La ragazzina lo guardava con occhi pieni di paura, Ambra decise di salvarla, senza pensarci troppo:- AIUTATEMI!-. I ragazzi lo aiutarono tirando la fanciulla.
Lei però appena mise piede nella stanza cercò di scappare ma, Freddy ( l'unico che non si era proprio mosso) le si mise in mezzo con le braccia incrociate, bloccandola.
La ragazzina si girò per vedere Hugh e Sylvester guardarla con sospetto, lei indietreggio tremante, inciampò nel materasso ma, continuò a retrocedere, balbettò frasi incomplete, Effie le si avvicinò furtivamente da dietro e poi si sedette anche lei sul materasso, facendo sobbalzare e (sopratutto) urlare la ragazzina.
Sylvester:- Stai zitta! Sei una ingrata!-. Solo allora la ragazza sembrava non essere più sotto shock, balbettò:- C-Cosa?-. Sylvester continuò:- Uno ti salva e tu scappi? Forse è meglio ammazzarla...-. Effie e Freddy intervennero:- NO!-. Effie mise una mano sulla spalla della ragazzina:- Non uccidiamo i bambini, avrà sentito qualcosa di troppo ma, è una ragazzina! Avrà dodici anni...-. La fanciulla la corresse, cortese:- Tredici-. Hugh sghignazzò:- Alla faccia della sfiga-. Freddy gli diede una gomitata per poi rivolgersi alla tredicenne:- Come ti chiami? E sopratutto sai chi siamo noi?-.
Lei rispose perplessa:- Mi chiamo Tri.....so solo che non siete umani.....siete dei mostri cattivi?-. Freddy ridacchio:- Se eravamo cattivi ti avremo lasciata cadere o saresti già morta. Senti, ti piacciono i regali?-. Lei annuì con gli occhi luccicanti, Freddy prese il suo cappello e lo rovesciò e ci mise la mano dentro come se volesse fare un numero da circo poi tirò fuori, a sorpresa di tutti, un pacco con un fiocco
La ragazzina lo prese e aprì il pacco, rivelando un piccolo blocknotes con a fianco delle matite colorate, Tri ringraziò:- Grazie mille! Come sapevi che mi piace colorare?-. Freddy sorrise:- Il mio amico Puppet mi ha dato solo questo, a quanto pare è in grado di darti ciò che ti piace di più fare. Peccato che me ne ha dato solo uno...-.
Effie chiese perplessa:- Da quanto tempo c'è l'avevi in testa, non ti era scomodo?-. Freddy scrollò le spalle:- A dirla tutta non mi ricordo manco io-. Sylvester chiese serio:- Che facciamo con Tri?-. Hugh rispose calmo:- La porteremo con noi-. Tutti lo guardarono, Tri chiese confusa:- Come scusa?-. Hugh continuò, deciso:- Sei cresciuta nella capitale, giusto?-. Tri annuì, confusa più che mai, Freddy capì al volo:- Vuoi che ci faccia da guida? Possiamo benissimo cavarcela da soli, non dobbiamo metterla in pericolo!-. Hugh ribatte:- Ci serve! Forse conosce qualche buon posto per attaccare e distruggere questo governo di ....... aspetta un attimo......Tri posso dire una brutta parola?-. La fanciulla gli lanciò un'occhiataccia:- Non sono nata ieri-. Effie ridacchiò, complice:- Mi piace questa ragazzina, il fegato non gli manca del tutto-.
Hugh continuò, rivolgendosi sopratutto a Tri:- Ci servono due cose prima di iniziare a mietere vittime. Ieri siamo stati un po' incoscienti, potevamo essere catturati con qualche probabilità. Ci serve un ottimo rifugio in cui nasconderci e persone disposte ad aiutarci per liberare l'oppressione e mettere fine alle vittime dell'Arena. Ci stai Tri?-.
Tri si guardò attorno, alla fine esclamò:- Perché no? Sembra divertente!-. Concluse sorridendo.
Freddy esclamò:- Qualcun altro si vuole unire alla ciurma di Capitan Hugh?-. Una voce nelle loro teste rispose:- Forse io-. Si girarono tutti per vedere un uomo molto alto senza faccia con giacca e cravatta, la pelle era bianca: Slenderman.
Slenderman protese la sua lunga mano verso Tri, gli chiese telepaticamente:- Dopo che hai fatto ciò che devi, vuoi venire nel mio mondo? Ci sono molti altri bambini che giocano. Molti di essi sono stati trascurati e abbandonati proprio come te. Vuoi?-. Freddy s'intromise:- Scusa ma, non si dice che gli fai del male ai bambini?-. I ragazzi capirono che Black Freddy era come se li difendeva i più piccoli come caratteristica personale. Slenderman lo squadrò poi rispose:- Sono delle dicerie fasulle per allontanare i bambini da un posto di pace e gioco, lì c'è mio fratello minore Splendormen e lui quello che gioca con loro, io difendo e uccido i nemici che disturbano la nostra quiete-. Freddy ribatte:- Certe volte però minacci i loro genitori disperati!-. Slenderman allora gli mise un tentacolo sulla fronte, gli occhi di Freddy si spalancarono.
Dopo qualche secondo Slenderman tolse il tentacolo, Freddy mormorò:- Li porti anche loro...-. Tri solo allora parlò:- Io non ho genitori ma, ci penserò, ti va bene?-. Slenderman accarezzò la testa della fanciulla poi scomparve.
Sylvester si stiracchiò come se non lo avesse mai fatto:- Adesso se non vi dispiace in marcia! O preferite dormire?-.
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