Sorriso di carta
Hey!
Eccomi con il nuovo capitolo, come al solito in estremo ritardo, ma spero vi piaccia!
Meglio tardi che mai, no?
Buona lettura!
-Sono di sicuro dei Mangiamorte- dice Ron, in piedi accanto a me, mentre tutti e quattro siamo intenti ad osservare i due uomini col mantello comparsi nella piccola piazza davanti alla casa che non possono vedere. Visibilmente infastiditi dall'essere in un quartiere babbano si guardano intorno sospettosi.
-Sì, li riconosco- sussurro, trovando familiari i loro tratti. Probabilmente erano presenti la notte in cui Voldemort ha provato a marchiarmi.
-Secondo voi lo sanno che siamo qui dentro?- continua il ragazzo dai capelli rossi.
-Io non penso- risponde Hermione incerta. –Altrimenti avrebbero mandato Piton a cercarci, no?-.
Un brivido percorre la mia schiena quando la ragazza pronuncia il nome del professore, ma mi sforzo con tutta me stessa per non tornare nel tunnel fitto dei pensieri in cui cado ogni notte. Dormo pochissimo, a stento riesco a mangiare, non sogno assolutamente nulla e do tutta me stessa per distrarmi finché gli altri sono svegli. Ho provato molte volte a parlare con Harry negli ultimi giorni, ma lui ha sempre sviato il discorso e da quando ha inviato Kreacher a cercare Mundungus non sono mai riuscita a far valere la mia posizione.
Siamo vicini a trovare il primo Horcrux e so che è questa la nostra missione, ma la mia testa ne è completamente disinteressata.
Probabilmente lo sanno.
Devono aver capito che voglio uscire a cercare Draco.
Non posso affrontare un'altra notte come quelle che ho passato e a costo di uscire di nascosto oggi lo farò. Porterò poche cose: la bacchetta di Silente, alcune invenzioni dei gemelli che possono sempre tornare utili e il vecchio mantello di Lucius Malfoy, capace di coprirmi il viso a sufficienza per non essere riconosciuta.
Aspetterò che i miei tre compagni si addormentino, scivolerò fuori dal sacco a pelo e uscirò di casa, sparendo prima che i Mangiamorte che fanno la guardia alla casa possano prendermi. Mi taglierò i capelli se potrà rendermi meno riconoscibile, ma lo cercherò ovunque.
Arriverò fino a Villa Malfoy se necessario.
-Credi che sia stato qui e la maledizione di Malocchio gli abbia legato la lingua?- domanda Ron.
-Sì, perché se no avrebbero detto a tutti gli altri come fare a entrare. Ma probabilmente sono di guardia nel caso che passiamo di qui. Sanno che la casa è di Harry, dopotutto- risponde Hermione pronta.
-Come fanno...- cerca di dire Harry, ma Hermione lo anticipa.
-I testamenti dei maghi vengono esaminati dal Ministero, ricordi? Avranno saputo che Sirius ti ha lasciato la casa-.
-Secondo me non è stato qui- dico io in un soffio.
-Perché lo pensi?- chiede Ron scettico, probabilmente molto più convinto dalle parole di Hermione.
-Non penso che quegli incantesimi possano fermarlo, francamente- dico a disagio, sentendomi i loro occhi addosso. –Se è venuto alla Tana cosa gli impedisce di cercarci qui? Insomma, forse non ci crede tanto stupidi da venire proprio in questo posto, ammettiamolo, è rischioso restare qui- alzo le spalle. –Non dico che sia stato stupido, penso solo che sia meglio spostarsi spesso e anche in fretta, prima che venga a controllare di persona-.
-Tu vuoi solo andare a cercare Draco- le parole di Harry mi colpiscono come un pugno nello stomaco, in uno dei pochi momenti in cui non pensavo solo a lui. –Prova a dire che non è vero- mi incalza lui contrariato.
-Harry...- la voce di Hermione è flebile e triste.
-Certo che voglio andare a cercarlo- punto gli occhi in quelli verdi di mio fratello, mentre il mio corpo si irrigidisce sulla difensiva. -È ovvio che sia così, ma non è ciò che intendo-.
-Certo- continua lui sarcastico. -Vuoi sapere quale sarebbe una cosa stupida?- dice a denti stretti. –Farci catturare per trovare Draco Malfoy- conclude secco e io torno a guardare fuori, sentendo gli occhi pizzicare di nuovo.
So che è pericoloso e sì, probabilmente è esattamente ciò che vuole Voldemort, ma come posso fare finta di niente? Che differenza ci sarebbe, se restando qui e Severus Piton ci trovasse?
I miei poteri sono inutili quando sono davanti a lui.
-Harry- la voce di Hermione suona più forte ed è seguita da un colpo secco e uno sbuffo di mio fratello. -Mary, è stato lui a dirci di lasciarlo indietro se si fossero complicate le cose, non pensavamo sarebbe successo così in fretta- dice la ragazza. –Non vuole che tu lo cerchi, ci ha detto di avere un piano-.
-Mi avrebbe detto una cosa del genere- resto immobile, ostinata a trattenere le lacrime.
-Non è vero- dice lei con la voce gentile. –Non lo avresti accettato-.
-Non lo accetti nemmeno adesso- rigira il coltello nella piaga Ron.
-È...-vorrei rispondere, ma mi rendo conto di non avere molto da dire. Mi volto lentamente e riporto gli occhi in quelli di mio fratello che ancora mi osserva cupo. So che è nervoso e preoccupato almeno quanto me, come so che spesso litighiamo perché io non gli dico le cose e lui non può intuirle. –Okay...allora- dico piano, iniziando a stropicciarmi le mani. –Mi dispiace, ma è più forte di me, da quando siamo partiti mi sento incompleta- lo sguardo di mio fratello si ammorbidisce e il suo volto e la sua postura lasciano la posizione tesa che avevano raggiunto. –La notte non riesco a dormire più di un paio d'ore, non sogno più nulla e non riesco a fare a meno di pensare che forse Draco è morto ed è solo colpa mia- mentre parlo la mia lingua va sempre più veloce, lasciandomi senza fiato.
Harry mi si avvicina e mi abbraccia in silenzio seguito a ruota da Hermione e Ron, che in modo impacciato più che altro mi dà qualche pacca sulla spalla.
Nessuno di loro può darmi delle risposte, ma solo dire ad alta voce i miei pensieri mi fa sentire meglio.
Apro gli occhi a fatica, disturbata da un suono forte e improvviso.
Mi sono addormenta.
La pozione che Hermione hi ha dato ha fatto effetto, nella mia testa rimbombano ancora le sue parole. Leggeva una fiaba, seduta vicino a me sul divano, mentre i miei occhi si facevano sempre più pesanti e io scivolavo in un sonno placido e privo di emozioni, ma estremamente rilassante per la mia mente. L'ultima cosa che ricordo è la sua voce trasformarsi in quella di George e del suo gemello, mentre leggeva "Baba Raba e il ceppo ghignante".
-Remus, Remus, torna indietro!- la voce di Hermione grida forte e chiara all'interno della casa, facendomi alzare con uno scatto. La coperta scura che mi copriva scivola a terra, lasciando che il mio corpo venga percorso da brividi di freddo. Corro verso l'entrata più veloce che posso, richiamata dal rumore di alcuni passi. Arrivo giusto in tempo per vedere la pesante porta che sbatte, facendo tremare la stanza.
Remus?
Resto immobile, ferma tra la polvere mossa dall'aria fredda che è penetrata da fuori.
Remus Lupin è stato qui?
Mi volto di scatto, percependo alcune voci arrivare dalla cucina. Le seguo in fretta, desiderosa di saperne di più.
Quando raggiungo la stanza, però, c'è silenzio e sui volti dei tre Grifondoro riconosco solo rabbia, mista a tristezza. Nel camino il fuoco è acceso e scoppietta calmo, mentre mio fratello lo scruta col viso contratto, e sul tavolo impolverato giace un giornale ripiegato su cui posso facilmente identificare gli occhi di mio fratello scorrere nella foto in prima pagina.
-Cosa è successo?- domando ai tre preoccupata. –C'era Lupin? Perché non mi avete svegliata?- faccio qualche passo e raccolgo il giornale, dispiegandolo sul tavolo.
"RICERCATO COME PERSONA INFORMATA SUI FATTI RELATIVI ALLA MORTE DI ALBUS SILENTE" leggo la grande scritta in prima pagina sulla Gazzetta del Profeta.
Nessuna delle mie tre domande trova risposta, ma mio fratello si gira, scoccandomi una strana occhiata. –Lo so che non l'avrei dovuto chiamare codardo- distoglie lo sguardo da me, posandolo su Hermione e Ron.
-No, non dovevi- risponde con sicurezza il rosso.
-Ma si comporta come se lo fosse- insiste mio fratello, mentre io mi sento sempre più confusa.
-Però...- cerca di parlare Hermione.
-Lo so- dice Harry più forte, come se fosse stanco di sentirla parlare. –Ma se questo lo fa tornare da Tonks, ne sarà valsa la pena, no?-.
Tornare da Tonks?
Si sono lasciati?
Mi fratello si avvicina, una delle sue mani si allunga sul tavolo per prendere il giornale, ma io lo afferro e lo stringo al petto. –Volete dirmi cosa è successo?- dico minacciosa, forse con più cattiveria di ciò che volevo.
-Remus è stato qui- dice debolmente Hermione incrociando il mio sguardo.
-Questa è una delle poche cose che ho capito- dico infastidita, ma subito cerco cambiare tono. –Scusa Hermione- scrollo la testa. –Perché non mi avete svegliata?- aggiungo calma.
-Ho provato- dice Ron. –Non ci sono riuscito e non volevo insistere-.
-Remus voleva unirsi a noi- fa secco Harry, cercando di nuovo di prendere il giornale, che io allontano da lui ancora una volta, decisa a non permettergli di ritirarsi nei suoi pensieri.
-E come sei arrivato a dargli del codardo?- lo interrogo, ricordando le sue parole.
-Vuole unirsi a noi perché Tonks è incinta e lui ha paura- fa serio. –Vuole abbandonarli-.
-È solo spaventato- dice Hermione triste, mentre il silenzio cala di nuovo nella stanza.
Vorrei esserci stata e aver sentito le ragioni di Lupin, perché ora l'unica cosa a cui riesco a pensare è che ha ragione mio fratello. Non può abbandonare Dora e un figlio appena nato così, ma com'è il mondo fuori da Grimmauld Place adesso?
I miei occhi tornano sul giornale che lentamente volto, colpita in pieno petto dai penetranti occhi grigi e freddi di Draco Malfoy, serio e controllato in una vecchia foto di famiglia. Nello stesso manifesto, diviso in due riquadri, c'è anche una mia fotografia. Mi fu scatta alla mia ammissione ad Hogwarts, quando ero più piccola, più gracile e felice di aver finalmente trovato delle risposte.
Le nostre due foto, anche se scattate in tempi e posti completamente diversi interagiscono tra loro, con occhiate complici.
"RICERCATI COME PERSONE INFORMATE SUI FATTI RELATIVI ALLA MORTE DI ALBUS SILENTE" recita la scritta a caratteri cubitali che pende sopra le nostre teste, per poi dividersi in due frasi distinte.
"AGGRAVANTE: RESISTENZA ALL'ARRESTO" risulta scritto per Draco e "AGGRAVANTE: FURTO DI IDENTITÀ E SOTTRAZZIONE VOLONTARIA AL CENSIMENTO DEI NATI BABBANI" per me. Storco il naso nel leggere i nostri nomi "DRACO MALFOY" e "MARY LLOYD".
-Insinuano apertamente che io non sia una Potter- dico con gli occhi sgranati, mentre Hermione si avvicina a me, leggendo al mio fianco le grandi scritte.
Sotto le foto una scritta più piccola dice che probabilmente viaggiamo in coppia, di avvicinarsi con estrema cautela, non cercare di attaccare e contattare immediatamente il Ministero della Magia.
-Resistenza all'arresto- legge Hermione concentrata, prima di guardarmi sorpresa. –Non l'hanno preso- mi sorride debolmente. –Remus ha detto che alla festa è riuscito a smaterializzarsi e credo non lo abbiano più trovato-.
Resto immobile, imbambolata davanti al manifesto, incrociando lo sguardo del giovane ragazzo stampato sulla carta. Il Draco di carta mi sorride, tradendo per un momento la sua postura rigida e formale della fotografia.
Eccoci qui!
Cosa ne pensate?
Troppo confusa questa parte della storia?
Mi sa di sì :/
Fatemi sapere le vostra opinione!
Alla prossima!
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