Il risveglio a Grimmauld Pace
Hey! Ecco un nuovo capitolo!
Spero vi piaccia e mi scuso in anticipo per gli errori che probabilmente troverete, l'ho riletto solo una volta e sicuramente ne ho perso diversi ahahah
Buona lettura!
"Torturarmi e uccidermi davanti a te potrebbe essere la tua punizione per non aver scelto lui".
Sento una lacrima scivolare sulla mia pelle e cadere sul tessuto scuro del sacco a pelo, il viso scarlatto mentre cerco di trattenere le lacrime e la mano premuta con forza sulla bocca per soffocare i singhiozzi.
Non ho sognato.
Non ho quasi dormito.
Sono rimasta così tutta la notte, con le coperte alzate fin sopra alla testa per non essere vista o sentita. È improbabile che abbia funzionato, ma mi sono illusa che sia così. Ho sentito Hermione, Ron ed Harry quando si sono alzati, ma io non mi sono mossa.
Non voglio alzarmi.
Non voglio guardarmi intorno.
Non voglio mangiare o fare qualsiasi altra cosa.
Qualcuno è venuto a controllarmi almeno tre volte, ma non ha detto nulla.
Sono passate molte ore da quando abbiamo lasciato la Tana e voglio ancora tornare.
Come se Draco fosse ancora lì.
Dove l'ho abbandonato.
Dove Lucius Malfoy e Severus Piton ci avevano trovati.
Dove lo hanno catturato.
Sento caldo, ma non voglio scoprirmi e tornare ad affrontare quello che mi aspetta fuori da questo sacco a pelo.
Vorrei sognarlo, anche se il sogno fosse brutto.
Almeno saprei, avrei una risposta.
Invece ci sono solo domande.
Appena siamo arrivati un Patronus ci ha raggiunti, lasciandoci un messaggio. Ha detto che la famiglia è al sicuro, ma di non provare a rispondere perché li stanno spiando.
I Weasley stanno bene e ne sono felice, ma Draco?
Gli altri mi dicono di stare tranquilla e che sicuramente l'hanno nascosto, ma io non credo sia così. Il messaggio non era per tutti, era per Ron. Serviva a dire a lui che la sua famiglia sta bene, nessuno ha nominato Draco.
Sono certa che gli altri stanno sbagliando.
È stato preso o è fuggito?
Se è fuggito dov'è?
Se è stato preso la domanda non cambia, ma se ne aggiunge un'altra.
È ancora vivo?
Voglio credere che lo sia, che altrimenti lo avrei sentito o sognato.
Per noi non è stato facile trovare un nascondiglio, prima di scegliere Grimmauld Place abbiamo dovuto affrontare due Mangiamorte che ci hanno trovato in bar di Londra. Lo scontro è stato breve, ma io ero talmente scossa da non riuscire a colpirli nemmeno una volta. Fortunatamente gli altri erano più pronti di me, però a noi è rimasto un dubbio che non ha fatto altro che aumentare la paura.
Come hanno fatto a trovarci così in fretta?
Sento altre lacrime scivolare tra le ciglia socchiuse e il naso colare.
Non posso andare avanti così.
Devo trovare Draco o almeno scoprire cosa è successo alla festa.
E per farlo devo reagire e uscire da questo sacco a pelo bollente, che non fa altro che tirarmi sempre più in fretta nello sconforto e nella paura.
Con una mano libero in fretta il viso, sentendo subito l'aria fredda che lo colpisce e forte luce del giorno che mi costringe a chiudere gli occhi. Mi alzo a sedere e strofinandomi il viso con le maniche della felpa asciugo gli occhi e il naso, prima di stringermi nel tessuto scuro. La maglia e la felpa che indosso sono di Draco, le ho trovate nella borsetta incantata di Hermione e ancora conservano il profumo del Serpeverde.
Le pesanti tende lasciano in penombra il salotto in cui abbiamo sistemato le nostre cose quando siamo arrivati, solo una piccola striscia di cielo si intravede attraverso le finestre, azzurro e placido come se nulla fosse accaduto.
Il mondo al di fuori del mio sacco a pelo continua a vivere.
Torno a guardare le mie mani e scivolo fuori dalle coperte, alzandomi tremante vicino alle coperte che fino a non molto tempo fa ospitavano i miei compagni di viaggio. Mi sento debole, impotente, inutile e persa.
Ho bisogno di sapere qualcosa in più se voglio ritrovare l'equilibrio.
Cammino incerta tra i sacchi a pelo vuoti, fino a raggiungere il pianerottolo dove mi stringo le braccia al petto. Non so se siano gli spifferi della vecchia casa il problema, o la mia agitazione, ma qui fa molto più freddo rispetto alla Tana. Salgo i gradini scricchiolanti, cercando indizi su dove i tre ragazzi arrivati con me siano finiti, notando solo che tutte le stanze, lasciate con la porta socchiusa, sono completamente ribaltate.
L'unica stanza che trovo abitata è quella di Ron, con lui chino a controllare alcuni vestiti rovesciati a terra ai piedi del vecchio letto. –Hey- lo saluto debolmente, sentendo la mia voce incredibilmente roca.
-Ciao- mi risponde alzando la testa di scatto, visibilmente a disagio. –Ti abbiamo svegliata? Hermione ha detto che era meglio lasciarti riposare- domanda distogliendo lo sguardo da me, non devo sembrare in gran forma.
-No- rispondo io piano. –Cosa è successo?- osservo la stanza, alcuni mobili sono stati rovesciati e molte delle cose appese alle pareti strappate via.
-Non lo so- dice evitando il mio sguardo. -È così ovunque, probabilmente è stato Mundungus Fletcher- dice velocemente. –Rubare è la sua specialità- il silenzio cala su di noi, mentre nella mia testa rimbomba l'ultima immagine che ho del piccolo ometto, i miei tratti a coprire i suoi e il terrore a deformarli.
Muovo la testa, nel tentativo di scacciare l'immagine e non iniziare a pensare a tutti gli altri visi spaventati che ho visto nell'ultimo periodo.
-Harry?- domando io per distrarmi, dopo lunghi istanti di imbarazzante silenzio.
-È di sopra con Hermione, in camera di Sirius- dice prontamente e io annuisco, uscendo subito dalla stanza e tornando alle scale. Cerco di concentrarmi sullo scricchiolio dei gradini per non pensare troppo e l'unica cosa che mi viene in mente sono i gradini dell'ultimo orfanotrofio che mi ha ospitata. Potremmo tornarci, dubito che vengano a cercarci da quelle parti e magari la vecchia casa col frutteto ci offrirà un riparo sicuro.
Un vociare sommesso richiama la mia attenzione, guidando i miei piedi fino alla vecchia stanza di Sirius Black. –Hey- uso lo stesso saluto di poco fa, per attirare l'attenzione di mio fratello e di Hermione.
-Oh, Mary...-dice subito lei dolcemente. –Come ti senti?- si avvicina a me con sguardo triste, appoggiando una mano sulla mia spalla e muovendola con delicatezza. –Volevo fare del tè, prima che ti svegliassi, o qualcosa di caldo-.
-Mi sento uno schifo- le rispondo, costringendomi a tirare un angolo della bocca per sorridere. –Ma ti ringrazio- mi riferisco al te. –Non è necessario, un tè non mi aiuterà- distolgo lo sguardo dal suo, ora che li vedo diventare lucidi.
Non voglio tornare a piangere.
Voglio andare a cercare Draco.
Vorrei esprimere le stesse parole a voce, ma Harry è più veloce di me e si avvicina, porgendomi un foglio di pergamena stropicciato. –Forse non è molto- dice visibilmente emozionato. –Ma questa l'ha scritta...- lo vedo cercare la parola giusta. –Mamma- conclude, mentre le mie dita tremanti si stringono sulla carta sottile.
Lily Evans.
Lily Potter.
Mamma.
È parecchio che non penso a lei.
Sono arrabbiata?
Delusa?
Stanca, direi, solo stanca di chiedermi cosa i miei genitori pensavano di me.
Mi hanno allontanata, perché mi amavano o perché mi odiavano?
Abbasso lo sguardo e seguo sulla carta la grafia ordinata, senza avere nessuna voce in mente da associare alle parole, ma immaginandone inconsapevolmente una dolce e delicata.
Caro Felpato,
Grazie, grazie per il regalo di Harry! È di gran lunga il suo preferito. Ha solo un anno e già sfreccia in giro sulla sua scopa giocattolo, è tutto contento, ti mando una foto così puoi vederlo. Sai benissimo che si alza da terra di neanche un metro, ma ha rischiato di uccidere il gatto e ha mandato in mille pezzi un orrendo vaso che Petunia mi ha regalato per Natale (nessun rimpianto). Naturalmente James lo trova buffissimo, dice che diventerà un grande giocatore di Quidditch, ma abbiamo dovuto mettere via tutti i soprammobili e quando vola non possiamo levargli gli occhi di dosso.
Abbiamo festeggiato il compleanno con un tranquillissimo tè, solo noi e la vecchia Bathilda, che è sempre stata carina con noi ed adora Harry. Ci è dispiaciuto tanto che non ci fossi anche tu, ma l'Ordine viene prima di tutto e comunque Harry non è abbastanza grande da capire che è il suo compleanno! James è un po' frustato, qui rinchiuso, cerca di non darlo a vedere ma io lo sento... E Silente ha ancora il suo Mantello dell'Invisibilità, quindi non c'è modo di farsi un giretto. Se tu potessi venire a trovarci, gli farebbe molto piacere. Coda è stato qui il weekend scorso, mi è sembrato giù, ma probabilmente erano le notizie sui McKinnon; ho pianto tutta la sera quando l'ho saputo.
Non abbiamo nuove notizie su Mary, ma non ci arrendiamo al peggio. James ha qualche idea su dove cercare anche se è passato un anno ormai, dice che quando riavrà il mantello è la prima cosa che vuole fare. Sicuramente te ne ha già parlato, Coda ha cercato di spiegargli che è troppo rischioso, ma lui non sente ragioni e non posso biasimarlo. Se non ti ha già coinvolto nel suo piano lo farà presto e sicuramente chiederà anche a Lunastorta la prossima volta che verrà a trovarci, lo aiuterete? Non voglio che la cerchi da solo.
L'ultima volta che Silente è stato qui ha portato cattive notizie ed è stata dura tornare alla vita di tutti i giorni, eravamo così vicini a trovarla!
Abbiamo una suo foto adesso e siamo determinati più che mai a rivederla, ma è dura non potendoci muovere.
Bathilda viene quasi tutti i giorni, è una vecchietta affascinante e racconta un sacco di storie pazzesche su Silente, non penso che gli farebbe piacere saperlo! Non so quanto crederle, però, perché sembra impossibile che Silente
Mi stavano cercando veramente?
Strofino le dita sulla carta con delicatezza, osservando ogni parola come se potesse rivelare un secondo significato. Alzo gli occhi e subito incontro quelli di Harry, nelle sue iridi verdi riesco a vedere l'eccitazione di un bambino. Deve essere stata una forte emozione per lui leggere queste poche righe.
-Dove l'hai trovata?- dico, cercando di essere il più gentile possibile, incapace di mostrargli la sua stessa emozione. L'idea che per anni durante l'infanzia mi sono costruita su chi fossero i miei genitori o su come fossero morti è andata in mille pezzi quando ho avuto quel sogno e ormai ho fatto i conti con la realtà. È stata una secchiata d'acqua gelida scoprire che Lily e James avevano scelto di abbandonarmi, ma l'ho accettato e sono rimasta fissa sull'idea che sono i miei genitori di sangue, ma non li saranno mai realmente.
Non riesco più a pensare a loro in quel modo.
Non come penso a Minerva.
Non come penso a Severus.
Severus ha fatto più male.
Quello che in un anno è cresciuto tra noi mi faceva sentire a casa e non averlo più è peggio di acqua ghiacciata, è indefinibile per me.
-Era sul pavimento- risponde lui. –Con questa- mi passa una foto strappata, mentre io gli restituisco la lettera. Un bambino dai capelli scuri e scompigliati si muove dentro e fuori dall'inquadratura a cavallo di una scopa, ridendo mentre due gambe lo seguono. –Ho cercato il resto della lettera, ma qui non c'è-.
-Sei tu- mi sforzo di sorridere di nuovo. –Sei davvero buffo- gliela restituisco.
-Harry pensa che sia stato Piton a prendere il pezzo mancante della lettera- dice Hermione e subito mi rabbuio, come se mi avessero appena accoltellata alle spalle. –In effetti è l'unico Mangiamorte che può entrare- continua, prima che Harry possa interromperla. –Anche se ci sono gli incantesimi di protezione-.
-Dubito che quelle fatture lo possano fermare- ripenso alla sera precedente. –E che ragione avrebbe di mettere tutto sotto sopra, noi non ci nascondiamo nei cassetti- dico sulla difensiva.
-Cercava informazioni su Silente, qui probabilmente c'era qualcosa su di lui e ha deciso di portarlo via- mi risponde lui convinto.
Silente diceva tutto a Severus Piton, cosa poteva mai esserci scritto di così importante da attirarlo.
-Non mi convince- alzo le spalle.
-E se andassimo in cucina?- propone Hermione improvvisamente. –A cercare qualcosa per fare colazione- dice lei. –Sicuramente a pancia piena riusciremo a pensare meglio-.
-Hai ragione- sentenzia mio fratello, mentre io mi limito ad annuire.
Lentamente torniamo sul pianerottolo, ma prima di raggiungere le scale, mi sento tirare per un braccio. Harry è fermo ad osservare la porta vicina a quella di Sirius, su cui è appeso un piccolo cartello.
"Non entrare senza il permesso di Regulus Arcturus Black"
Che ne pensate?
Qualche opinione o consiglio?
Alla prossima!
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