Godric's Hollow - Parte terza
-Guarda com'è piccola; non dovremmo avere problemi a sopraffarla se fosse necessario- la voce di Harry suona flebile, diretta alla compagna Grifondoro. –Sentite, avrei dovuto dirvelo, lo sapevo che non era proprio sana di mente. Muriel ha detto che era "rimbambita"- passa il suo sguardo nel mio. Ci siamo stretti nella piccola sala della casa in cui siamo stati portati, mentre la vecchietta silenziosa ha iniziato a trascinarsi in giro per la stanza, accendendo candele qua e là.
Harry sfugge alla presa di Hermione, scivolando vicino a Bathilda Bath per poterla aiutare con le candele. La ragazza si stringe a me, abbiamo ancora le sembianze dei Babbani a cui abbiamo rubato i capelli, ma nel suo volto riconosco l'espressione preoccupata che ho spesso visto sul viso di Hermione. –Anche a me non piace questo posto- sussurro, mentre un brivido percorre la mia schiena e un'altra folata di puzza si fa strada nelle mie narici. –C'è puzza di morte qui dentro-.
-È terribile- annuisce lei, seguendo mio fratello con lo sguardo, mentre si sposta per la stanza accendendo le candele ormai ridotte a moncherini. La vecchia signora si muove intanto verso il caminetto impolverato che c'è in un angolo ottenendo presto l'aiuto della ragazza che, con aria preoccupata, mi lascia andare.
Per quanto tempo la donna è stata sola in questa casa? Per ridurla in un tale stato devono essere passati mesi dall'ultima visita che le è stata fatta.
La scruto con attenzione, mentre lei controlla Hermione che sistema e poi accende la legna del vecchio caminetto. I capelli spettinati, l'odore che emana e il suo vestito logoro non mi ispirano alcuna fiducia, ma è giusto giudicare così duramente una donna anziana e sola?
Forse dovrei essere più gentile, ma qualcosa in lei mi turba. Il modo che ha di trascinare i piedi mi innervosisce, come lo fa il suo ostinarsi a non pronunciare nemmeno una parola.
-Signora...signorina Bath- la voce di Harry risuona nel salotto. –Chi è questo?- domanda porgendo una foto alla donna. –Signorina Bath?- ripete senza ottenere nulla di più che uno sguardo spento della sua interlocutrice. –Lo sa chi è questo?- alza il tono di voce.
Vorrei avvicinarmi per guardare meglio ciò che ha in mano mio fratello, ma i miei piedi si sono ancorati a terra, tra l'entrata e il salotto, pronti a correre verso l'uscita. Un vecchio meccanismo che il mio corpo non può fare a meno di innescare.
-Quest'uomo?- continua Harry, nei panni di un signore di mezza età. –Lo conosce? Come si chiama?- ottiene un'altra occhiata dalla donna. –Chi è quest'uomo?- urla quasi, facendomi sussultare.
Come può una vecchia strega messa così male aver capito chi fossimo?
-Harry, che cosa stai facendo?- interviene Hermione, colpita dalla mia stessa reazione.
-Questa foto, Hermione, è il ladro, il ladro di Gregorovich!- spiega velocemente lui, riferendosi a una delle cose che ha visto nella mente di Voldemort qualche tempo fa. –La prego! Chi è?- si rivolge di nuovo all'impassibile Bathilda Bath.
-Perché ci ha chiesto di venire con lei, signorina Bath?- la voce di Hermione supera quella di mio fratello. –C'è qualcosa che ci vuole dire?-.
Anche a questa domanda la donna resta in silenzio, ma si avvicina a mio fratello, indicando prima lui e poi l'ingresso, dietro a me.
-Vuole che ce ne andiamo?- domanda mio fratello, liberando uno strano senso di sollievo in me, legato all'idea di lasciare la casa. Mi rendo improvvisamente conto di quando il mio corpo si sia irrigidito negli ultimi minuti, richiedendomi una buona dose di concentrazione prima di poter tornare ad una postura meno contratta.
La donna continua a non rispondere ma ripete il gesto, indicando mio fratello, se stessa e in seguito il soffitto.
-Oh bhè...vuole che io vada di sopra con lei, credo- interpreta mio fratello.
-Va bene, andiamo- annuisce Hermione, ma non appena muove un passo la donna scuote la testa con energia, tornando a puntare il dito su Harry.
-Vuole che io vada con lei da solo- parla di nuovo Harry.
-No- esce il suono categorico dalla mia bocca. –Harry, non mi sembra una buona idea- su di me cadono subito tutti gli sguardi e la donna torna a scuotere la testa e indicare mio fratello, tenendo gli occhi vacui su di me.
-Forse Silente le ha detto di dare la spada a me, e a me soltanto- mi spiega Harry, cercando di tranquillizzarmi.
A Harry e solo ad Harry?
È plausibile.
Silente potrebbe aver pensato che io e Harry ci saremmo separati?
Potrebbe essere.
-Va bene- mi arrendo al suo sguardo ansioso. –Ma poi andiamo subito via- dico frettolosa, mentre altri brividi attraversano il mio corpo.
-Fai presto- aggiunge subito Hermione, mentre lui inizia a seguire Bathilda, verso l'entrata e poi le scale. Io ed Hermione lo vediamo sparire, mentre il mio cuore inizia a battere all'impazzata.
-No, no, no- sussurro, mentre Hermione mi si affianca, osservando con me la buia entrata. –Non mi piace- scuoto la testa, a tempo col mio piede agitato che ha iniziato a tamburellare sul pavimento impolverato. Una forte morsa mi stringe lo stomaco e l'odore di putrefazione torna a farsi sentire più forte. –Ti giuro, Hermione, qui dentro c'è qualcosa di morto- arriccio il naso e in un secondo mi torna davanti agli occhi li povero piccione ritrovato nella dispensa dell'orfanotrofio, con le piume arruffate e una posizione innaturale.
-Lo so- annuisce lei. –Andremo via presto- la vedo avvicinarsi a una pila di libri impolverati. –Guarda questo posto, probabilmente ci sono dei topi- la giovane ragazza prende un libro e lo studia per qualche istante. –Non posso crederci, "Vita e menzogne di Albus Silente"- legge il titolo.
-Prendilo- le dico io. –Non credo che a Bathilda Bath mancherà, magari c'è qualche informazione utile, anche se credo che la maggior parte siano cattiverie-.
Mi chiedo come Rita Skeeter sia riuscita a farsi dare informazioni su Silente da questa donna.
-Probabilmente non se ne accorgerà- Hermione lo lascia scivolare nella sua borsa di perline, anche se un po' titubante. –Poi glielo restituiremo- sentenzia per convincersi che la sua azione sia giusta.
Un colpo sordo fa sussultare entrambe, i nostri sguardi puntano il soffitto e poi si incrociano e in un istante ci precipitiamo verso le scale. Imbocco la rampa saltando i gradini tre alla volta, mentre la mia mente si sforza per cogliere altri rumori.
Non dobbiamo attendere molto che un rumore di vetri infranti riempie la casa, subito seguito dalla voce di Hermione. –Harry?- chiama lei, mentre scalo l'ultimo gradino. Alcune candele sulle scale sono talmente flebili che si spengono al nostro solo passaggio.
Il buio ci avvolge al piano di sopra, ma non è difficile trovare la stanza in cui è Harry, subito a destra delle scale. Il ragazzo giace a terra in una stanza da letto che sembra essere il centro maleodorante della casa, un grande serpente lo schiaccia contro il pavimento. La creatura, illuminata solo dalla luce tenue che entra dalla finestra, sposta subito lo sguardo su di noi, muovendo il suo lunghissimo corpo per immobilizzare quello di mio fratello che in un attimo pare perdere i sensi.
La rabbia esplode in me, insieme ad un urlo, come se non stesse aspettando altro e prima che la creatura possa fare altro le mie mani scattano in avanti, si fermano a mezz'aria e si stringono, facendo compiere a Nagini un movimento innaturale verso destra, colpendo il muro. Il mio grido si spegne lentamente e subito corro verso mio fratello, libero ma ancora immobile. –Harry!- lo chiamo, scuotendo con forza l'uomo di mezza età di cui ha ancora le sembianze. –Svegliati, Har...- Hermione mi afferra per un braccio, tirandomi indietro, un istante prima che il serpente attacchi e mi manchi, molto più veloce di quanto potessi immaginare.
Sento le ossa nel mio corpo muoversi e crescere, mentre una folta chioma di capelli rossi si sostituisce a quella della bambina in cui mi ero trasformata. I vestiti mi stringono addosso e nel buio quasi totale io ed Hermione inciampiamo una sull'altra, evitando l'ennesimo attacco di Nagini. Ci dividiamo subito, rotolando sul pavimento, faticando a trovare un punto della camera non occupato dal serpente.
Uno strillo di Hermione risuona non lontano, mentre nella semioscurità la vedo evitare un altro attacco e lanciare un incantesimo che colpisce la finestra sopra la mia testa. Mentre l'aria gelida invade la stanza, mille schegge di vetro scivolano sul pavimento e sulle mie braccia che ho alzato appena in tempo per coprire il collo e la testa.
Non perdo tempo e appena ne ho l'occasione mi alzo in piedi, ferendo le mie mani sui frammenti di vetro che ricoprono il pavimento. Un' esplosione risuona immediatamente davanti a me, costringendomi a indietreggiare e finire spalle al muro, poco più a destra della finestra. Una figura dall'altra parte della stanza imita i miei gesti, scontrandosi con un muro. -Sta arrivando! Sta arrivando!- grida l'uomo, mentre Nagini ricade a terra dopo l'esplosione, sibilando con cattiveria.
Quando finalmente riesco a individuare sia Harry che Hermione mi rendo conto che sono entrambi abbastanza lontani dal serpente perché io possa attaccarlo. Impongo una mano davanti a me e lascio fluire le fiamme verso la creatura che ne viene subito avvolta, contorcendosi sul posto. Ritraggo la mano e la fiamma si spegne, ma il serpente sembra essere illeso e ancora più furioso.
Vorrei attaccarlo ancora, prima che possa colpirmi, ma un incantesimo di Hermione vola per la stanza, dopo un urlo della Grifondoro. –Confringo!- una specchio esplode in mille pezzi e io torno a coprirmi il viso, un instante prima che varie schegge mi colpiscano. Il bruciore immediato che avverto alle braccia mi riporta alla mente le vecchie punizioni in orfanotrofio, ma non ho tempo di pensare a questo ora.
La grossa figura di Harry che si trascina dietro Hermione mi travolge, spingendosi fuori dalla finestra. Le grida della ragazza rimbombano nella notte tutto intorno a noi, mentre il braccio di mio fratello si stringe sulla mia vita e insieme cadiamo nell'oscurità. Mentre iniziamo a girare su noi stessi e Smaterializzarci aggancio gli occhi rossi e furiosi di Voldemort, appena giunto all'interno della casa.
Hey! Sono tornata!
Spero che Mary vi sia mancata in questi mesi, almeno la metà di quanto è mancata a me!
Mi dispiace averla dovuta abbandonare per un pò, ma la mia vita si è complicata e la mia voglia di scrivere si è completamente spenta. Non mi sembra giusto però lasciare la storia senza un finale! Ci metterò parecchio a pubblicare, ma non voglia lasciarla incompleta! Spero continuiate a seguirla!
Fatemi sapere cosa ne pensate se vi va!
Alla prossima!
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