Erik_Lensherr_5 + IMPORTANTE!
La parete di vetro infrangibile dà una sfumatura azzurrina al volto pallido dall'uomo in tuta bianca che ti fissa beffardo, le luci fredde e le pareti di cemento gelido. L'atmosfera è quasi asettica.
- Tu... - sussurra piano lui con un sorriso tutt'altro che piacevole.
Il suono di quella voce ti scuote, senti come una scossa e la sensazione che una freccia ti abbia trapassato il cervello. Senti l'irrefrenabile istinto di avvicinarti al vetro spesso e muovi le gambe. Non pensi ai tuoi compagni che ti circondano e le loro parole ti arrivano ovattate, come sott'acqua.
Cosa ti sta succedendo? Hai la vista appannata, non metti a fuoco niente. È come se la parte razionale e cosciente della tua mente avesse smesso di funzionare. Forse la tua telepatia non funziona come dovrebbe...
Prigioniera di te stessa avanzi piano, una mano ti afferra il braccio ma la scuoti via. Arrivata davanti a lui, quasi faccia a faccia, Erik appoggia una mano sul vetro. Lo fai anche tu e le sagome delle vostre dita combaciano.
- (Y/n)... - mormora.
Non rispondi, senti la gola asciutta e le labbra sigillate. Non riesci a pensare a niente, è come se la tua mente fosse svuotata. Dentro di te sai che dovresti provare un senso di panico, ma sei come sotto sedativo.
- Come sei diventata grande... -
- Cosa?! - esclama Charles, sporgendosi dalla sedia. Vacilla un attimo, quasi cadendo, ma riesce a ritrovare l'equilibrio.
- Scusate, potete spiegarci cosa sta succedendo? - continua sconvolto.
Il volto di Erik si apre in una smorfia ancora più soddisfatta e torna a fissarti negli occhi.
- Ma come, non glie l'hai mai detto? - domanda fingendo delusione.
- Detto cosa, di preciso? -
Charles è l'unico che sta parlando, mentre gli altri si guardano in torno con i muscoli tesi e pronti ad un eventuale scontro.
Riesci ad articolare a malapena una risposta.
- Lui è... Mio padre... -
Hey... Ciao.
Questo spazio autrice forse sarà molto lungo, anche più lungo di quelli che facevo all'inizio in cui parlavo a ruota di niente, quindi non siete obbligati a leggerlo, però mi farebbe piacere perché qui chiarirò alcune cose.
Parto con lo scusarmi perché questo capitolo è veramente breve: più che un capitolo è una specie di transizione.
Poi volevo scusarmi per tutti questi mesi di assenza in cui non ho proprio lasciato Wattpad ma quasi, e sento di dovervi delle spiegazioni. Mi sento di non essermi comportata molto bene nei confronti di voi miei "venticinque lettori" e magari voi non ci avete fatto nemmeno caso, ma vi ho pensato tanto in questo periodo, il che è strano perché neanche vi conosco. Sto divagando: insomma, più volte ho voluto provare a ricominciare a scrivere, ma diverse cose me lo hanno impedito. Prima di tutto, ho passato e sto passando un periodo molto intenso: come forse sapete ho cominciato questo libro tre anni fa, in terza media. Se vi fate un paio di calcoli questo vuol dire che adesso sono in seconda superiore, per essere precisi seconda liceo linguistico, il che significa che la mia quantità di tempo libero si è notevolmente ridotta.
In secondo luogo, con il tempo i miei interessi sono cambiati. Sono entrata a far parte di altri fandom, disegno a volte pomeriggi interi e quindi comprensibilmente il mio interesse per la Marvel si è un po' affievolito.
Terzo, sto attraversando dei blocchi dello scrittore assurdi. Ho passato anche settimane senza mettere mano neppure ad una storia che sto scrivendo per me stessa, fondamentalmente, e tuttora devo ancora riprendermi.
Con questo non sto dicendo che concluderò il libro, anzi: da oggi si riparte e proverò ad aggiornare almeno una volta a settimana. Non prometto nulla però, eh!
Vi ringrazio se avete letto fin qui e spero che vi stia piacendo questo libro, soprattutto a voi, miei cari lettori che mi seguono dai primi inizi. Mi avete portata a traguardi che mai mi sarei immaginata di raggiungere. Cioè, 80,8k?! Non ho parole per descrivere quanto ve ne sono grata.
A presto!
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