Stanza d'allenamento
Decido di passare la notte a casa, gustandomi la cena preparata da mia mamma e la comodità del mio letto, dopo aver prontamente riassorbito il mio clone.
Si possono sognare delle idee geniali? Credo di sì. Questa notte non ho fatto altro che allenarmi, mentre dormivo, nella mia mente.
Non è certo la prima volta che faccio sogni particolari, nei quali volo, sputo fuoco o altre cose assurdamente mitiche, ma questa volta era tutto molto più chiaro e, in un certo senso, controllato. Si, perché avevo il pieno controllo della mia mente, sceglievo io cosa sognare, anche se non era un vero e proprio sogno.
Era come se fossi sveglia, immersa in una stanza bianca o in altri posti a cui pensavo, tipo una foresta, un deserto o la cima di una montagna innevata, insomma, qualsiasi 'location' trovassi più adatta per esercitare i miei poteri.
È stata molto produttiva questa notte. Penso che i miei sogni siano diversi da quelli che fanno tutti, non solo per la stranezza, ma anche perché a volte sembrano ripetersi, variare solo per pochi aspetti; sembrano dei veri addestramenti, anzi, delle vere battaglie.
È forse un caso? Ne dubito.
Credo sia plausibile l'idea che i miei sogni, per tutti questi anni, non fossero altro che una preparazione al ruolo di Avatar. Non mi sorprenderei se fosse così, e riterrei di avere una sfrenata fantasia se fosse il contrario.
Mi alzo, come ogni mattina, abituata ad alzarmi ad un certo mattiniero orario per andare a scuola. Sono le 6.54.
Mi alzo da letto, preparandomi per tornare alla Avengers Tower, ma poi ci ripenso: il fuso orario è ben diverso, sarebbe inutile andare là a quest'ora.
Decido quindi di rimettermi a letto e di aspettare che le ore passino, ma non ho più voglia di dormire, nonostante senta ancora un po' la stanchezza.
"Inutile provarci, tanto non mi riaddormento" penso sospirando.
Cosa fare per ingannare l'attesa?
Rimugino sul sogno di questa notte, ripensando ad ogni esercizio svolto, pensando che una stanza adatta ad allenarmi, come quella del sogno, magari vicina a casa, sarebbe utile per esercitarmi da sola, senza andare di continuo alla Avengers Tower.
Mi siedo sul letto con le gambe incrociate, pensando a dove poter creare quella stanza ancor prima di sapere se effettivamente posso crearla.
Ma perché crearla lontana da casa mia? Potrei farla sopra!
Magari accedendo ad essa con un ascensore al quale solo io -e forse forse Miky- posso accedere, con scanner digitale della mano e della retina per verificare chi sia la persona che desidera entrare nella stanza.
Si mi piace!
"Ma dove lo piazzo l'ascensore?" Nell'angolo della mia camera, che è anche l'angolo est della mia casa, ovviamente.
"Ok, ma come faccio a crearla?"
Questo è un dilemma. Come posso creare dal nulla un luogo inaccessibile e invisibile dall'esterno?
Questa stanza potrebbe essere simile alle barriere illusorie*, senza però distruggerla ogni volta, rendendo possibile inserire diverse opzioni che mi consentano di allenarmi senza essere vista o sentita; magari potrei allungare il tempo che scorre all'interno della stanza, in un rapporto 1:4 (1 ora nel mondo reale mentre nella stanza sono passate 4 ore), così avrei più tempo per allenarmi.
"Ora devo solo riuscire a mettere in pratica questa folle e geniale idea"
Mi alzo con uno scatto dal letto, avvicinandomi al suddetto angolo.
Innanzitutto: devo costruire l'ascensore o la stanza? Meglio partire dalla stanza, almeno per quella ho già qualche progetto in mente.
La piazzerò sopra il tetto; per avere una visuale migliore dovrei salire sul tetto, quindi è ora di fare qualcosa di stupido.
Mi avvicino alla finestra e la apro; salgo sul davanzale e mi metto con le gambe a penzoloni nel vuoto. Se cascassi sarebbero una decina di metri di caduta e passa, non aspiro proprio a diventare una chiazza poltigliosa di organi sul terreno.
Con quanta più cautela che posso mi metto in piedi, tendendo il braccio verso il bordo in ferro della grondaia che delimita la tettoia. La afferro saldamente, e mi preparo a fare la cosa più stupida della mia vita: trovarmi a penzolare nel vuoto, aggrappata solo ad un vecchio, e in parte arrugginito, pezzo di metallo.
<<Oh cazzo!>> mormoro mentre nuovo convulsamente le gambe; sono spaventata a morte, e il cigolio prodotto dalla grondaia mi terrorizza ancora di più, non so perché ho deciso di fare questa cazzata!
Ma mentre la paura prende possesso di me, un pensiero mi balena in testa: "Se stando a penzoloni nel vuoto reagisco così, cosa farò quando mi ritroverò Thanos davanti?" Con questo pensiero fisso in testa, riprendo coraggio e mi tiro su a forza con le braccia.
Un braccio è su, ora anche l'altro; un altro sforzo e anche l'addome è sopra, restano solo le gambe. Un ginocchio, poi l'altro.
Sono sul tetto, in piedi, sorridente, felice e soddisfatta di essere riuscita a fare qualcosa di impossibile per qualsiasi persona: non semplicemente essere riuscita a salire sul tetto di casa propria mentre si stava penzolando nel vuoto, rischiando di morire; resistere alla paura e andare avanti, pensare al traguardo, non mollare, avere fiducia in se stessi e lottare. Lottare perché è l'unica cosa che vi consente di andare avanti.
E anche io posso dire di aver lottato adesso; e accadrà ancora, e come ora, che sono partita da qualcosa di piccolo, lotterò. E se cadrò mi rialzerò, eccome se lo farò.
Ammiro il paesaggio da quassù, una visione c'è non mi capiterà tante volte ancora di godere, ma non posso concentrarmi su quello adesso, ho qualcosa di molto più interessante da fare.
Mi volto verso il centro del tetto; la zona ai lati, a questa altezza, è sgombra, ad eccezione di un paio di fili della corrente, perciò la stanza potrei farla più grande della grandezza di casa mia.
Non mi resta che crearla.
Devo usare le Gemme, questo è certo, come è certo che le devo combinare insieme per creare uno spazio nuovo come la stanza. Deve essere qualcosa di immateriale, che nessuno possa vedere o toccare; qualcosa di accessibile solo all'Avatar.
Inizio a progettare la stanza nella mia mente: rettangolare, molto ampia, bianca, modificabile con un solo pensiero, abbastanza alta... insomma, il più efficiente e utile possibile. Continuo a pensare a come deve essere, rifinendo nei minimi particolari oggi sua caratteristica: deve essere perfetta.
Ora ho l'immagine definitiva e completa della stanza: non resta altro che applicarla alla realtà.
Concentro le mie energie, sentendo chiaramente le Gemme vibrare dentro di me all'unisono, e battere al ritmo del mio cuore, come fossero un tutt'uno con me, percependo la loro energia distintamente l'una dall'altra ma, allo stesso tempo, facente parte di una sola corrente che mi da forza e vigore.
Allungo le braccia in alto, dove ho immaginato ci fosse la stanza; dalle mie mani esce un'ondata di energia lilla, colore che non appartiene a nessuna delle Gemme e che probabilmente è il risultato della fusione delle stesse, c'è si propaga nell'aria, occupando una bassa zona sopra la mia casa.
Piano piano, quell'aura lilla da forma al pavimento della stanza, poi alle pareti e infine al soffitto; immagino poi l'ascensore, il mezzo che mi consentirà di entrare nella stanza, e quel fascio lilla si allunga verso il basso in un punto vicino al centro della stanza, per poi collegarsi all'angolo della casa.
I colori della stanza diventano più nitidi, così come la sua struttura e quella dell'ascensore.
Apro un portale per tornare in camera mia, con l'intenzione di testare subito la funzionalità della stanza.
Mi ritrovo vicino all'angolo della mia camera, dove posso vedere uno scanner rettangolare e piatto per la mano incastonato nella parete. Mi avvicino e appoggio la mano destra su di esso: lo scanner si attiva e analizza le mie impronte; subito dopo vedo uscire dal muro uno scanner più piccolo, sferico, bianco come il primo. Gli scanner spariscono, e al loro posto sotto ai miei piedi compare una lastra di metallo lucida, anch'essa tinta di bianco, dalla quale scaturisce un'intensa luce bianca che mi avvolge, e mi sento spingere verso l'alto.
Per al forte luce giuro gli occhi, ma è questione di secondi che li riapro per constatare con grande piacere e meraviglia di non essere più nella mia camera: attorno a me c'è solo bianco, bianco e bianco, così tanto che quasi mi da fastidio, ma in fondo non è così male.
Muovo qualche passo nella stanza, osservandola con attenzione. È proprio come me l'ero immaginata.
Ora devo solo inserire delle specifiche.
Neanche a dirlo, davanti a me compare un piccolo rettangolo semitrasparente, all'interno del qualche c'è una tastiera come quella del computer e un elenco da completare.
Inizio ad aggiungere le specifiche:
~invisibile dall'esterno
~attraversabile da oggetti esterni come uccelli di passaggio
~irrintracciabile e non visibile
attraverso scanner raggi x,
ultravioletti o ricerca di calore/
energia
~indistruttibile
~tempo trascorso all'interno della
stanza 4:1 esterno
~accesso negato a chiunque se non
con permesso dell'Avatar
Credo che per ora possano bastare. Manca solo un'ultima cosa: devo riuscire a ricollegare la stanza alla linea temporale precedente, dove esistevano i film Marvel. Mi concentro nuovamente, cercando le ultime energie rimaste, sprigionando un'ondata di energia che inonda la stanza di nuova luce lilla.
Dopo questa sono davvero esausta, senza energie. Sicuramente cercare di ricollegarmi alla vecchia linea temporale mi ha consumato un sacco di energie, spero solo ne sia valsa la pena.
Mi siedo a terra respirando in modo affannato, decisamente sfinita dal troppo uso di energia.
Non passa neanche un minuto che davanti a me appare un altro rettangolo, stavolta più grande e nero, nel quale in fila, uno dopo l'altro, appaiono le copertine dei film che tanto speravo di rivedere: Iron-man, Captain America, Thor, Avengers, X-men... ci sono tutti, compresi anche alcuni che prima non c'erano: Doctor Strange, un nuovo film degli X-men, Deadpool, Spider-man, Captain America:Civil War... "Cosa?! Si faranno la guerra? Ma non è possibile!"
Osservo lo schermo nero, simile alla pagina di netflix, dove ci sono una miriade di film da essere riguardati per l'ennesima volta e altri che invece mi incuriosiscono tantissimo.
"Decisamente la stanza è legata alla precedente linea temporale."
Ritorno in camera mia e guardo l'ora: le 7.17. Ho ancora tempo per dormire.
Mi butto a peso morto sul letto, e velocemente mi addormento, sorridendo beatamente nel sonno.
Note autrice
🙏🏻🙏🏻scusateee se non ho aggiornato! Questa settimana non ho proprio avuto tempo, sorry
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto; commentate e stellinate
😘mille grazie a chi legge la mia storia
*mi riferisco al manga "The gamer"
🌟🦋vostra Fra🦋🌟
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro