L'ultima battaglia - parte 2
«Ti serve una mano?» sento una voce alle mie spalle.
Come ha fatto a sorprendermi? Il mio senso di ragno mi avvisa sempre dei pericoli!
Mi volto di scatto, pronto a sparare le ragnatele taser ma mi blocco non appena vedo chi è.
«Ilaria! Credevo che tu-» inizio, venendo però interrotto da lei.
«Io sono solo una copia, Spidy. Allora, a che punto sei con le celle?» domanda a bassa voce.
«A un punto morto. Sono state modificate con tecnologia aliena.» rispondo sconsolato.
«Forse posso fare qualcosa» sussurra facendo per svoltare l'angolo dietro cui siamo nascosti.
«Aspetta!» la fermo prima che prosegua. «Le telecamere» la avverto.
«Allora aprirò le celle da qui» afferma con non-calanche.
«E come? Userai la Forza per caso?» scherzo ridendo, ma lei risponde ella battuta con un sorrisetto beffardo.
«Aspeeeetta. Mica sei un Jedi?» chiedo sconvolto, con un pizzico di eccitazione nella voce.
«Certo che no! È solo telecinesi, anche se pure io la definisco sempre Forza.» risponde pacata.
«Sei una fan di Star Wars??! Non me lo avevi detto!» affermo scioccato ma felice, maledettamente felice.
«Scusa, mi era passato di mente, sai, con tutta questa situazione...»
«Ti amo!» esclamo fra me e me, in un sussurro quasi impercettibile.
«Che hai detto?»
«Ehm, niente, niente. Allora, liberiamoli!» svio il discorso. Fiiiù, quasi beccato.
Meglio se certi commenti me li tengo a mente.
Ma avresti voluto che ti sentisse non è vero?
E che ti rispondesse allo stesso modo!
Zitti voi due! Sono in missione!
Tsk, è cotto di lei.
Sono d'accordo. Ah, l'amour!
E basta!
Nel mentre che il me-angioletto è il me-diavoletto mi distraevano con questi discorsi, Ilaria ha aperto le celle; gli Avengers, sorpresi ma con la guardia ben alta, sono usciti dalle celle guardandosi intorno e l'un l'altro circospetti.
Io e la copia di Ilaria li raggiungiamo; anche se le telecamere vi riprendessero, ormai non ha più alcuna importanza.
«Sapevo che saresti tornata, giovane Avatar!» dice raggiante Thor abbracciandola.
«Felice di rivedervi ragazzi! Ora andiamo, non c'è tempo da perdere» li sprona ad andarsene lei.
«Non abbiamo armi, e là fuori è pieno di chitauri» dichiara Cap.
«Le recupererete alla torre, per ora limitatevi a non dare nell'occhio. Spidy, fai strada» risponde lei decisa.
«Molto bene. Jarvis?» chiamo il programma, venendo però ripreso dal signor Stark.
«Jarvis? Hai ficcato io naso fa le mie cose ragazzino?»
«Rilassati Tony. Gliel'ho detto io che poteva. Ci siamo arrangiati con quel che c'era.» mi difende subito Ilaria. Che carina!
«Ecco, questi sono per voi» aggiungo consegnando loro i comunicatori.
«Bella pensata soldato» si complimenta Cap.
Fortuna che indosso una maschera, altrimenti tutti avrebbero notato le mie guance diventare rosse come un peperone!
«Ma dove l'hai trovato?» chiede stralunato Clint, rivolto ad Ilaria naturalmente.
«In un altro universo» risponde semplicemente, mandandoli in confusione. «Vi spiegherò dopo. Ora andiamo» dice imperativa.
«Un'altra storia da raccontare?» chiede sarcastica la Vedova.
«Un'altra storia.» conferma lei.
Chissà a cosa si riferisce.
******
«Yuuhuuu! Dove sei Thanos?» urlo come una pazza abbattendo uno dopo l'altro i suoi chitauri.
Usare le loro armi contro di loro e uno spasso! Ma lo è ancora di più lanciarli d a una parte all'altra con le ragnatele!! Ahahah! Adoro i poteri di ragno!
Wow, peggio di un bambino in un negozio di giocattoli.
«Scusa, non è che potresti indicarmi la strada per arrivare da Thanos?» chiedo gentilmente ad uno di questi alieni, e lui mi righia contro! Che maleducato!
Lo atterro con un pugno in piena faccia.
«Grazie per la collaborazione» commento sarcastica.
Continuano ad attaccarmi, circondandomi impedendomi ogni via di fuga. Fortuna che non sono quelle che sto cercando.
Però non voglio stare qui tutto il giorno.
Devo rintracciare Thanos.
Sono l'unica pazza che si getterebbe senza pensarci nella tana del lupo? Probabile.
Spicco un salto e inizio a dondolarmi con le ragnatele, attaccate al soffitto dell'hangar, e mi dirigo verso il primo corridoio che vedo.
Ovviamente questi qui non mi lasciano andare via indisturbata: mi assaltano con ogni mezzo che hanno, salendo persino su quei loro trasporti volanti.
E mentre sono quassù li ragnatele al pavimento. Si, proprio così. Ahahahah! È da una vita che sognavo di farlo!
Quando mi sono sbarazzata della maggior parte dei chitauri presenti, continuo tranquillamente verso il corridoio camminando.
Sfortuna vuole che la porta in metallo che a accedere al corridoio che ho avvistato poco fa inizia a chiudersi; devo sbrigarmi prima che accada, altrimenti non proseguirò oltre questo dannato hangar!
Corro veloce, facendo una scivolata finale proprio quando il portone, a chiusura verticale, stava per chiudersi.
Evvai!
Ora devo solo capire dov'è Thanos, già.
Ma come cazzo faccio??!
Sta astronave è immensa, e scommetto che è un labirinto di corridoi.
Ma non può farmi il piacere di venire lui??! È chiedere troppo?
Ok, credo di star cominciando ad impazzire. Troppe responsabilità da Avatar, ho bisogno di una vacanza. Magari potrò farne una appena avrò salvato il mondo! Sono certa che sarò esonerata dall'andare a scuola dopo l'ardua battaglia. No eh?
Al diavolo, Ila, concentrati!
Dico fra me e me dandomi dei pugnetti sulla testa.
Avanzo lungo il tetto corridoio; fa freddo, e il silenzio assordante che c'è fa sembrare il tutto al preambolo di una scena horror o tragica. Furba Io che mi metto ansia da sola.
Cammino per alcuni minuti, nei quali sento solo il rimbombo dei miei passi sul metallo del corridoio; dopo svariati, intensi e ansiosi minuti arrivo ad una porta in metallo. Non appena mi avvicino, questa di apre. Inquietante.
Oooo forse sono solo dei sensori come quelli delle porte automatiche. Non lo saprò mai. Anche perché credo che farò saltare in aria l'astronave, se ne avrò l'occasione.
Oltrepasso la porta, e come da prassi questa di chiude velocemente.
Film horror, che avevo detto?
Ispeziono con lo sguardo l'enorme e ampia sala in cui sono finita.
Sulla sinistra, c'è un enorme trono, anche se non capisco di che materiale sia fatto, e sopra di esso c'è nientepopodimeno di... nessuno.
E che cazzo! Ero convinta di trovare Thanos sul primo trono nella prima stanza che avrei trovato, e invece no! Quasi mi dispiace, davo la cosa per scontata.
Ah, vabbè, andrò avanti a girare a vuoto per ancora molto tempo immagino.
Sbuffo sonoramente prima di incamminarmi nuovamente verso il nuovo corridoio; ho l'imbarazzo della scelta: sulla parete difronte c'è ne uno giusto davanti a me, uno all'estrema sinistra e uno all'estrema destra. Quale prendo?
«Dunque, in uno centrale ci sono già passata, faccio a destra e la prossima volta a sinistra?» rifletto ad alta voce. «Ma si, andiamo a destra.» concludo.
Vado avanti, e cammina cammina, mi ritrovo in un corridoio a vicolo cieco.
«E che palle!»
Torno indietro e tento ad andare nel corridoio di sinistra, ma appena sto per varcare la soglia il mio senso di ragno squilla nella mia testa.
«E ora che succ..» non faccio in tempo a finire la frase che una botola si apre sotto i miei piedi e precipito giù.
«...eedeeeeeeeeeee!» urlo mentre cado.
Ovviamente non c'è luce, perciò creo una sfera di fuoco con la mano; scorgo le pareti in metallo vivine a me e mi attacco ad esse. Amo i poteri di ragno! Mi tornano sempre utili!
Con la mano destra continuo a mantenere viva la fiammella che ho creato, poi mi volto un po' a detta e guardo di sotto. Non vedo la fine.
Ci sarà per caso una sorpresa là sotto?
Come meglio posso, creo una potente fiammata che arriva fino alla fine di quel cunicolo, dove si trovano degli spuntoni molto appunti e molto poco invitanti, anche perché ci sono un paio di scheletri ancora li infilzati.
«Bleah!» esclamo disgustata, per poi cominciare a risalire la parete.
Non appena esco da quella trappola, la botola si richiude.
Per essere sicura di non caderci di nuovo, la ricopro di ragnatele.
Vorrei tanto poter mettere un bel cartello con scritto "Attenzione trappola per allocchi", ma non ho una penna. E tanto meno un foglio.
Passo oltre, insultatomi da sola per fare ragionamenti così insensati in un momento come questo.
Devo proprio essere impazzita.
Alla fine, l'univo corridoio che non ho percorso è quello centrale.
«Giustamente» sospiro, con la mia solita vena sarcastica.
Lo percorro senza problemi o cose inquietanti, eccetto per una luce che è saltata proprio mentre stavo passando di lì, al che mi è scappato un altro «Giustamente». Proprio l'astronave dell'orrore. E sono sicura di non aver ancora visto il peggio.
E come prima, arrivata vicina al portone in metallo questo si apre, lo sorpasso e si richiude velocemente.
E anche stavolta sulla sinistra, davanti a un'enorme vetrata, c'è un trono piuttosto grande di materiale indefinito.
Con l'unica differenza che, questa volta, ad aspettarmi sopra di esso si trova proprio la persona che temevo di più di incontrare.
Lui. Il Titano Pazzo.
Thanos.
«Ti stavo aspettando» enuncia con una voce profonda ma spaventosamente gelida e fintamente rassicurante, mentre con i suoi occhietti vispi mi fissa come se non ci fosse un domani, e sul suo viso compare un sorriso perfido, quasi compiaciuto.
Il sangue mi si gela nelle vene al sentirlo rivolgersi a me; tutta la spavalderia che avevo prima, andata. È un miracolo che non stia tremando, almeno esternamente, perché il mio cuore sta battendo all'impazzata, tanto che ho paura che possa esplodere.
Anche la mia vena sarcastica mi ha abbandonata, lasciandomi in un baratro di paura e tensione.
Ormai ci siamo; eccomi qui alla fine.
L'ultima battaglia sta per avere inizio.
E chissà chi vinceraaaà! canticchia una voce nella mia testa.
"Sarcasmo sei tornato!"
Non mi perderei mai lo scontro del secolo. È praticamente l'Infinity Wars in supe anticipo!
«Giustamente» è tutto quello che riesco a rispondere.
E ovviamente sto impazzendo, la vocina nella testa è la conferma.
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