Inizia l'addestramento (parte 2)
<<Gli L.M.D.!>> esclamai raggiante.
<<Come fai a sapere cosa sono?>> mi chiese scettico ma anche sorpreso Stark, sempre attraverso il microfono collegato alle casse della stanza.
"E ora che gli rispondo??"
<<È...complicato da spiegare. Ma è una storia divertente, magari dopo ve la racconto!>> dissi cercando di essere il più rilassata possibile ma anche un po' divertita per alleggerire la tensione. Mentre parlavo stavo scherzando ovviamente, anche se non molto, e non potei non sorridere vista la situazione in cui ero finita. Come glielo avrei spiegato che sapevo ogni cosa di loro e di questo nuovo -ma che in realtà era giusto- perché li avevo visto in un film o in serie TV?
"Mi chiedo proprio come glielo spiegherò! E chissà che faccia che faranno quando glielo dirò! Ahahah, da scompisciarsi dalle risate!"
Tornai a concentrarmi sui robot. Non sapevo bene cosa fare, poi pensai che tutto derivava per lo più sala e credevo o meno in me, nelle mie capacità, insomma se avevo fiducia in me stessa. E non ero sicura di averne, ma non per questo non avrei provato. Anzi, non devi neanche provare, devo fare! "Fare o non fare, non c'è provare".
Con le parole del saggio maestro Yoda in testa, pensai bene di imitare le tecniche jedi.
Alzai la mano e sentii l'energia scorrere in me e attorno all'L.M.D., anche se non si notava nulla, eppure io percepivo quell'energia, e la sentivo ovunque, in minima parte anche dentro le persone più vicine a me, ma soprattutto in Visione. Mossi il braccio verso destra e il robot si mosse di conseguenza seguendo il movimento del mio braccio. Continuai con lo stesso metodo, facendo eseguire capriole, salti e tenendo sospeso per aria il robot.
Avevo io controllo di esso, e per concludere la dimostrazione spinsi indietro l'L.M.D., facendolo sbattere violentemente contro la parete di fronte a me; esso si ammaccò, in parte per l'urto con la parete, ma anche per la spinta che gli avevo dato dal davanti attraverso l'energia. La parte davanti era un po' accartocciata, per fortuna che non avevo concentrato tutta la mia energia in quel colpo, altrimenti lo avrei distrutto completamente. Conclusi avvolgendo l'energia intorno al robot e ammaccandolo da tutti i lati, riducendolo ad un ammasso di ferraglia di forma tondeggiante.
Devi ammettere che mi era sembrato di imitare davvero i jedi, visto io modo in cui avevo usato i miei poteri. Potevo paragonare la mia energia alla Forza, in un certo senso.
Non fui l'unica ad avere questo pensiero, infatti poco dopo sentii la voce di Natasha all'altoparlante: << La Forza scorre potente in lei.>>
Si sentivano in sottofondo gli altri ridere alla battuta della rossa, e anche io mi misi a ridere.
<<In effetti, se ci pensiamo, l'energia che mi scorre dentro è quella presente in tutto l'universo, e la Forza è ovunque. Sono praticamente la stessa cosa>> affermai soddisfatta dei miei poteri e di me stessa, mente egli altri mi invitavano a continuare con la dimostrazione.
"Che potrei fare adesso? Mmmmh... Ci sono! Ho trovato!" e senza dire una parola mi misi in contatto con Wanda telepaticamente, anche se non fu esattamente facile riuscire a individuarla e a collegare le nostre menti, dato che non era davanti a me ma in una posizione ignota.
Appena la percepii iniziammo a parlare una nella mente dell'altra, parlando un po' a caso visto che non sapevano di cosa discutere; nessuno si accorse o capì che ero entrata in azione, perché sia io che Wanda non ci eravamo mosse di un millimetro.
Dopo un po' il dottor Banner prese parola, cercando di capire perché ero ferma a guardare l'L.M.D. che avevo distrutto in precedenza. <<Cos stai aspettando? Non sia quale potere provare?>>
Decisi di interrompere il mio esperimento, dato che aveva avuto esito positivo e non volevo rischiare di innervosire qualcuno, specialmente Banner "Non vorrei mica che Hulk ci facesse una visita a sorpresa! Non che mi dispiaccia incontrarlo, ma è meglio che se ne stia zitto e buono come è"
Risposi alla domanda che Banner mi aveva appena posto: <<Veramente ho appena finito di chiacchierare con Wanda.>> dissi calma, sorridendo contenta della mia bravura. "Sono proprio modesta!"
Thor, che era vicino a me, mi guardò confuso, mentre Visione capì al volo cosa intendessi dire con quella frase. Gli Avengers, anche loro confusi, stavano fissando Wanda, in attesa di una risposta da parte mia o sua.
<<Ha usato la telepatia. È piuttosto brava, c'è da ammetterlo. Inoltre non ha frugato nei miei ricordi>> rispose Wanda placando la loro curiosità.
Erano meravigliati, non si aspettavano che fossi capace di simili cose, con una tale naturalezza per giunta, anche se in realtà era abbastanza ovvio che ne fossi in grado, dato che avevo il potere di tutte le Gemme dell'Infinito, ad eccezione di una.
Dopo qualche secondo di silenzio, Wanda mi porse una domanda che non mi aspettavo, ma alla quale sapevo con certezza cosa rispondere.
<<Perché ti sei limitata a parlare nella mia mente anziché... esplorarla?>>
<<È molto semplice: 1), non credo di riuscirci, è una cosa che non avevo mai fatto prima e io stessa mi impedisco di fare certe cose, perché non credo di riuscire a farle per il semplice fatto che solo pochi giorni fa erano un'assurdità, una cosa impossibile e irrealizzabile per me. 2), non mi sembra giusto frugare nella testa di qualcun altro e conoscere cose che non mi riguardano>>
"Anche se qualcosa su di te in realtà la so comunque"
Wanda non si aspettava una simile risposta, e non aggiunse altro. Anche gli altri erano silenziosi, a quanto apre li avevo lasciato senza parola; anche se sono giovane, non vuol dire che non abbia un'etica, per così dire, da seguire, una morale che mi guidi nelle mie scelte.
Thor mi guardava sereno; nei suoi occhi si poteva leggere ammirazione, felicità è soprattutto orgoglio, lui era orgoglioso di me, e la cosa mi diede grande soddisfazione e piacere.
<<Sei un Avatar sveglio e saggio, nonostante la tua giovane età, e sono certo che riuscirai a compiere imprese gloriose!>>
Mi venne da sorridere a quelle parole.
"Sveglia e saggio? Chi, ioooo? Ma va!"
<<Sveglia? Non più di molto. Saggia? Beh... ho avuto molto tempo per riflettere su diverse questioni e aspetti della vita, creando una sorta di etica morale da seguire. Semplicemente prendo molto, anche se ciò mi porta ad isolarmi un po', ma la cosa non mi dispiace affatto.>> "E forse penso anche troppo!!"
La mia risposta strappò un sorriso al Tonante, e anche Visione abbozzò un piccolo sorriso, e sono certa che anche gli altri, nella stanza in cui erano, stavano sorridendo.
<<Credo che per oggi possa bastare. Uscite pure dalla stanza>> disse Steve.
Ci dirigemmo in un ampio salone, lo stesso dove eravamo stati prima.
<<Niente male ragazzina, niente male davvero. Hai del potenziale.>> mi disse Tony dandomi una pacca sulla spalla, come per dire "ottimo lavoro".
<<Grazie.>> mi limitai a dire, non sapendo che altro aggiungere.
<<Abbiamo notato che mentre usi i tuoi poteri gli scanner rilevano solo n minima parte la tua energia. È come se fosse occultata dal tuo corpo, come per nasconderla.>> disse Banner
<<Ed è una cosa brutta?>> chiesi, non aspettandomi nessuna risposta in particolare.
<<Non direi, al contrario, è una vantaggio. Puoi usare i tuoi poteri senza che nessuno se ne accorga. Molto utile, soprattutto in battaglia>> disse Tony, con un filo di gelosia nella voce, probabilmente era un po' infastidito dal fatto che non potesse osservare l'energia nel mio corpo con gli scanner o altre apparecchiature, e che non ci avessi neppure provato a farlo, ma lo avevo fatto istintivamente, senza nessuno sforzo.
<<Se sei stanca, puoi riposare un po'. Vieni, ti mostro una stanza che potrai usare come fosse tua.>> mi disse gentilmente Natasha; mi ricordava un po' una mamma con il suo modo di fare premuroso.
<<Grazie, ma credo che tornerò a casa>> risposi cortesemente.
<<E come credi di poter tornare a casa? Con l'Avenjet ci metteremo alcune ore, non avrebbe senso fare un lungo viaggio per tornare poi in un momento successivo!>> disse confuso Hawkeye, ma io avevo già la risposta pronta.
<<Ricordatevi che possiedo il potere delle Gemme, quindi non mi ci vuole niente ad aprire un portale e tornarmene a casa! Anche se non so se riuscirò a creare un portale al primo colpo, visto che siamo molto lontani dalla destinazione>> dissi sospirando.
Senza aspettare una loro risposta, mi concentrai per racimolare l'energia e creare un portale per tornare a casa; in un paio di minuti avevo raccolto l'energia sufficiente, tutto ciò che dovevo fare ora era creare il portale.
Pensai intensamente alla destinazione, rilasciai l'energia azzurra dalle mani e il portale iniziò a modellarsi e in pochi secondi era finito.
<<Io vi saluto. Ci vediamo domani!>> dissi rivolgendomi agli Avengers, che nel mentre stavo creando il portale mi stavano osservando sconcertati e increduli.
Non attesi la loro risposta e attraversai il portale.
Quanto mi era mancata la mia camera!
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