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Chi sono io?

Drrrrriiiiiiiiiinnnnn....

Allungo la mano a destra, spegnendo la sveglia.

Anche quest'oggi, un allenamento intenso mi attende, come nei precedenti giorni.

È il terzo giorno in questo universo; ancora poco e tornerò a casa, o almeno così mi sono ripromessa.

Mi alleno tutto il giorno fino a tardi: mi alzo alle 6, colazione veloce con Spidy che mi fa da fattorino personale (poveretto, a causa mia si deve svegliare prima del dovuto pure lui, anche se non sembra gli dispiaccia poi molto), poi allenamento mattutino che comprende flessioni, corsa, stretching, tiro con l'arco, lancio di pugnali, imparare a maneggiare  pistole e spade... insomma tutto ciò che può servirmi.

Al pomeriggio invece l'allenamento è molto più intenso, dato che mi alleno con i miei poteri.
Ho fatto dei grandi miglioramenti, non c'è che dire.

Ho imparato a fermare il tempo, anche se per ora riesco a bloccarlo solo per una trentina di secondi; poi, ispirandomi alla mia amata televisione, ho imparato a creare delle potenti barriere di energia e a creare piattaforme, sempre di energia, che uso per ogni cosa, tipo camminare nel vuoto o raggiungere posti in alto.

Ho migliorato anche la velocità con cui creo portali, anzi, ora non ho più bisogno di crearli: mi teletrasporto direttamente stile Dragonball, anche se è difficile stabilire la meta di arrivo per il momento (ieri mi sono teletrasportata nel bagno degli uomini qui vicino, fortuna che non c'era nessuno, sennò sai che figuraccia che avrei fatto).

Per finire, ho iniziato a controllare gli elementi, anche se per quelli ci metterò un po' di più per controllarli; fortuna che ho sempre guardato ogni serie animata in TV, sennò ora non avrei ispirazione per fare ciò che ho in mente di fare. Ad esempio creo palle di fuoco, smuovo blocchi di terra di medie dimensioni, creo correnti d'aria e riesco anche a controllare l'acqua, inoltre ieri sono riuscita a produrre un piccolo fulmine.

Come ogni giorno, Spiderman bussa alla porta della mia camera, e lo faccio entrare, mostrandomi ancora in pigiama (offerto ovviamente dallo S.H.I.E.L.D.).

«Buongiorno collega Spider, per colazione oggi abbiamo pancakes appena preparati con sciroppo
d'acero!» mi saluta raggiante come suo solito, mettendo in bella mostra la pila di pancake posta sul piatto che tiene in mano.

Al vedere quella delizia mi viene l'acquolina in bocca.

«Grazie Spidy, troppo gentile» lo ringrazio stiracchiandomi ancora un po' per svegliarmi meglio.

Come mai prima mi ha chiamata collega Spider? Semplice.
L'altro giorno, dopo che siamo usciti dall'ufficio del mono-occhio, gli ho raccontato di dove fossi stata catapultata. Quando poi gli ho detto di possedere anch'io i poteri di ragno, è diventato ancora più petulante, non smetteva più di parlare, da solo per lo più. Era più che gioioso di aggiungere un nuovo membro al team Spider, anche se l'ho dovuto zittire all'istante dato che non poteva dire in giro di me. Questo è quanto.

«Anche oggi ti allenerai? Se vuoi posso darti una mano» si propone come sempre.

«Grazie, ma sono costretta a rifiutare; hai lezione all'accademia, te lo sei dimenticato? Non puoi saltare le lezioni! Fury ti farebbe una lavata di testa che te ne ricorderesti a vita!» gli rispondo spingendolo fuori dalla mia piccola stanza.

«E dai! Le lezioni sono noiose, mancano di azione» dice mettendo il broncio.

«Lo so, ma ti tocca andarci comunque. Buona giornata testa di tela!» lo saluto per poi chiudere la porta.

Lo sento salutarmi e avviarsi, nel mentre mi sono già messa una tuta offertami sempre dallo S.H.I.E.L.D., quella che di solito indossano gli agenti, col loro simbolo stampato sulla spalla.

Mangio la mia colazione, gustandomi i primi morsi come meglio posso, per poi mettermi fretta e farmi una mossa. Per quanto deliziosa e tentatrice sia questa colazione, non posso soffermarmi più del dovuto su di essa; ho un programma da rispettare!

Finisco in qualche minuto di mangiare, mi do una lavata al viso e prendo una bottiglietta d'acqua.

Esco e mi dirigo nella sala d'addestramento qui vicino, la bottiglietta ancora salda nella mia mano.

In questi corridoi non c'è nessuno, è una zona della struttura usata poco, dove si trovano gli archivi delle cose meno pericolose, per questo è tutto deserto. Fury ha scelto proprio bene.
Qui posso andare avanti e indietro indisturbata, senza contare che in questo modo la stanza di addestramento è riservata e usata solo da me. Un bel vantaggio.

Sono arrivata davanti alla porta di metallo, inserisco il codice che Fury mi ha dato ed entro.

La sala è molto grande, così posso usare i miei poteri con un raggio più ampio d'azione senza problemi.

Sulla sinistra ci sono gli attrezzi tipici di una palestra, cioè un ring quadrangolare, un bilanciere con sopra diversi asciugamani riposti lì ordinatamente, una ciclette e altre cose che non uso. Sulla parete sono poste un'infinità di armi, per lo più pistole e fucili, assieme a pugnali, spade (in particolare katane), arco e frecce, lance e bastoni e altro ancora.

Inizio a riscaldare i muscoli: corsa intorno alla stanza, stretching, alcune flessioni.

Faccio poi una lunga serie di addominali; i muscoli li sento bruciare, ma è sopportabile.

La mia resistenza è aumentata, ogni giorno che passa è sempre meno faticoso fare questa serie di esercizi.

In seguito mi avvicino alla parete e seleziono un po' di armi: un paio di pistole al laser, ricaricabili con delle batterie a cui do carica con i miei poteri (fortuna che sono molto versatili), poi scelgo un paio di katane gemelle che lego con una fascia in cuoio sulla schiena, tipo Deadpool. Poi prendo due pugnali e li inserisco negli stivali, in modo da non essere visti ma anche da non darmi fastidio.

Ora che ho tutte le armi, avvio l'allenamento vero e proprio: faccio partire il programma che attiva gli L.M.D. come mi ha insegnato Spiderman, impostando in modo che la difficoltà aumenti gradualmente.

Metto mano alle katane e inizio a fare una strage. Non sono da meno con le pistole e i pugnali, ai quali aggiungo mosse di karate, arti marziali e judo che ho appreso solo osservando alcuni agenti in un'altra sala, mentre combattevano contro la Vedona Nera.

Visione aveva ragione, aprire la mente mi ha consentito di collegarmi a livello psichico a Natasha, apprendendo direttamente dalla sua esperienza e dai suoi ricordi.

Fortuna che Fury mi fa usare dei vecchi L.M.D., altrimenti si infurierebbe non poco. Ciò che resta di quei robot è un ammasso di ferraglia: ci sono pezzi sparsi per tutta la stanza, teste, bracci, torsi, sembra che di qui sia passato Wolverine.

Ammetto che è anche uno sfogo, è piuttosto divertente distruggere quei pezzi di metallo, che ci posso fare?

Spengo il programma e dei mini robot entrano da dei cunicoli nascosti nelle pareti, pronti a ripulire il macello che ho prodotto. E in pochi attimi la stanza è come nuova, linda e lucida, e profumata al limone.

Mi avvicino al bilanciere, dove prima avevo appoggiato la bottiglietta, e bevo avidamente; una sete tremenda, che non si placa se non nel momento in cui svuoto del tutto la bottiglietta, stringendola forte e ammaccandola, rendendola inutilizzabile.

Buffo, penso; come ho fatto a finire così?

Due settimane fa, una semplice nerd. Niente superpoteri, niente cattivi e alieni, niente supereroi. Una vita monotona e noiosa. Nessuna responsabilità. Una vita non vissuta.

Una settimana fa, un Avatar. Ma che vuol dire Avatar? Custodire l'universo? Proteggerlo da qualche minacciosa entità? E la domanda che continua a frullarmi nella testa, quella da un milione di dollari, che solo un uomo come Stark potrebbe permettersi: perché io? Perché diamine sono stata scelta io? C'è stata una scelta almeno? Ero l'unica candidata? E poi, chi è che mi ha scelto? Thor? Odino forse? Qualche Antico dell'universo? Ego magari? Le Gemme sono state? Io dovrei essere morta, a causa delle Gemme. E invece sono qui, a spruzzare energia da tutti i pori e a rimboccarmi le maniche per salvare il mio mondo. Che buffa la vita. Cosa strana assai, a parer mio. Solitamente, vuoi una cosa e ti verrà dato l'opposto di ciò che chiedevi; e io allora? Volevo una vita diversa, eccezionale, volevo essere qualcuno, e mi sono state date le Gemme. Chissà, magari qualcuno mi ha ascoltata, mi ha osservata. Chi può dirlo?

Oggi, cosa sono oggi? Non sapevo bene chi ero la settimana scorsa, non lo so nemmeno adesso. Solo il tempo mi darà le risposte che cerco, un motivo per essere quel qualcuno che tanto desideravo essere.
Forse, sono nata per questo. Nata per combattere, proteggere e bla bla bla... solite frasi dette e stradette. Me le penso e me le dico. A che scopo? Provare a salvare, senza nemmeno una minima certezza di riuscita, il mondo, la volta dopo magari l'intero universo? Forse è questo il punto. Ho visto decine di film sui supereroi, mi sono goduta ogni attimo, anche delle serie TV e di quelle animate, imparando a poco a poco cosa vuol dire essere un eroe. Forse non sono nata tale, ma devo imparare ad essere un eroe, ad essere l'Avatar. Non sono una macchina con le istruzioni, apprendo provando e sbagliando, sentendo sulla mia pelle il bagnato del mio sudore, lo sporco del mio sangue, come un soldato.

Aaaah! Basta pensare! Pensare mi fa male, mi distoglie dal mio obiettivo. Luca aveva ragione, le donne pensano troppo.

Magari si, devo smettere di pensare, e agire secondo l'istinto, seguire le mie sensazioni.

E se facendo così sbagliassi? Ora è solo allenamento, ma fra qualche giorno, quando sarò sul campo di battaglia? Lottare, o morire provandoci giusto? Ma vale per me, non per gli altri; non posso rischiare che qualcuno resti ferito dal fuoco incrociato dei due schieramenti, non me lo perdonerei.

E allora cosa faccio? Cosa farò?

Forse...

«Ehi! Non mi hai sentito? Ti ho chiamata ben 6 volte!» dice una voce mentre vengo scossa.

Mi volto verso il mio interlocutore, chiedendomi chi possa essere, ben sapendo però che qui non c'è nessuno solitamente, eccetto me.

«Oh Spiderman! Scusa, ero completamente immersa nei miei pensieri!»

«Me n'ero accorto. Ma ti capisco, sai: avere sulle proprie spalle tutte queste responsabilità... un bel peso da portare, ma ne vale la pena» dice come a consolarmi, e allora mi sorge una domanda.

«Senti, ma... la prima volta che hai combattuto, prima di combattere, cosa ti ha mosso a continuare? E non dirmi che sono state solo le parole di tuo zio. Come hai fatto a scegliere cosa era più giusto fare, e in quale modo farlo?»

«Beh... vedi, le parole di mio zio mi hanno dato una dritta, però non bastavano, serviva qualcos'altro di più forte a spingermi a diventare quello che sono ora» inizia a raccontare, con un tono quasi malinconico al ricordo dei primi tempi da supereroe.

«E cosa?» chiedo, bramosa di trovare una soluzione anche io.

« Io. Io dovevo convincere me stesso a farlo, perché era giusto, perché avrebbe aiutato qualcuno. Non c'era un modo, sapevo solo di dover agire, e quando combatti per qualcuno, non c'è una strategia vera e propria dietro le tue azioni: solo tu, solo il tuo cuore, è quello che ti spinge ad agire, ma devo convincerlo a farlo. Poi, il resto è venuto da se. Ho acquisito sempre maggiore sicurezza, maggiore determinazione e coraggio, e allora tutto si è risolto, ho composto il quadro che mi rappresentava. Ho creato me»

Annuisco, travolta dal suo discorso. Ha ragione, quando lotti per qualcuno, chiunque esso sia, saprai sempre cos'è la cosa giusta da fare. Devo solo convincermi a farlo. Ha pienamente ragione!

Mi fiondo su di lui e lo abbraccio forte, non potevo chiedere consiglio migliore!

«Grazie mille Spidy! Mi hai tolto un enorme peso dalle spalle, non so cosa farei senza di te!»

«Di niente! A volte mi capita di aiutare la mia squadra con un consiglio; quando serve, ci sono sempre» risponde ricambiando l'abbraccio.

Dopo un attimo ci stacchiamo, un po' imbarazzati, ma sono felice che lui sia qui con me, e sono felice di averlo abbracciato. È un grande amico, il migliore che potessi avere.

«Allora, di cosa volevi parlarmi?»



Spazio autrice

Salve gente, scusate il ritardo ma purtroppo la scuola inizierà presto e io devo ancora finire i compiti! Già, mi sono ridotta all'ultimo. Come molti altri credo (molto probabile mi dicono dalla regia😂), quindi non so quando potrò aggiornare ancora.

Beato chi, invece, si è fatto furbo e ha fatto i compiti per tempo. Un applauso 👏🏻

Se vi piace la storia, fatemelo sapere con un commento o una stellina!🌟🌟🌟🖊🖊🖊

🌟🦋vostra Fra🦋🌟

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