Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Arrivo alla Avengers Tower - l'uomo con la benda sull'occhio

Erano circa 3 ore che stavamo viaggiando sopra l'oceano Atlantico, e nonostante la velocità sostenuta non eravamo ancora arrivati.
Mentre ascoltavo la musica feci qualche video in vista dell'arrivo alla Grande Mela, riprendendo un po' il paesaggio marino è un po' l'interno del jet, inquadrando la struttura del veicolo e anche i miei compagni di viaggio, giusto per avere un ricordo di questa avventura.

Dopo una decina di minuti intravidi la Statua della Libertà in tutto il suo splendore, e non potei non scattare una foto della struttura, e i grattacieli della città erano uno sfondo perfetto.
Iniziai a riprendere ogni particolare di quella favolosa città; quando mai mi sarebbe ricapitato di visitarla?
"Tecnicamente però posso andare ovunque grazie alla Gemma dello spazio..." pensai abbozzando un sorriso ebete, di quelli che mette in mostra una persona -nerd ovviamente- quando compra l'ultimo numero del suo fumetto preferito di cui aspettava pazientemente l'uscita da diverse settimane.

Sorvolammo New York, cosa che mi permise di fare un fantastico video dello skyline della città.
Ci abbassammo di quota passando fra i palazzi della città, e dopo pochi minuti raggiungemmo l'Avengers Tower.
"Pensavo che dopo Sokovia avessero cambiato base, bah..."

Stark atterrò sullo spiazzale che si estendeva in uno degli ultimi piani; scendemmo ed entrammo, dirigendoci verso una stanza adibita probabilmente alle riunioni.
Ero un po' tesa ma anche molto entusiasta di essere a New York con gli Avengers, nella loro base, anche se ero certa che ad attendermi ci sarebbe stata una sorpresa, se piacevole o meno non avrei potuto dirlo.
Nella stanza c'era un lungo tavolo rettangolare attorno al quale erano disposte numerose sedie con le ruote. Il tavolo era messo in modo che appena entrati non si poteva distinguere la sua effettiva lunghezza, perché la parte del tavolo più vicina alla porta era il lato più corto.

Seduto a capotavola difronte a noi c'era un uomo dalla pelle scura vestito con un giubbotto di pelle nera e che aveva una benda anch'essa nera sopra l'occhio sinistro: Nick Fury, il direttore dello S.H.I.E.L.D.
"Ma lo SHIELD non si era sciolto? Fury dovrebbe essere tipo in pensione!"

<<Bentornati Avengers. E tu chi sei?>>  chiese rivolgendosi a me, ma ero convintissima che lo sapesse già.

<<Mi sorprende che non sappia chi sono, direttore Fury. Comunque, io sono Ilaria.>>

<<Sei sveglia. E vedo che sai già chi sono, quindi saprai anche che con me non si scherza. Niente trucchetti ragazzina, intesi?>> mi disse con uno sguardo glaciale.

Non so cosa pensava che avessi in mente, ma sembrava che non gli piacessi molto, ma di sicuro non mi sarei fatta intimorire da lui. Avevo già qualcun altro di cui preoccuparmi, non avevo intenzione di allungare la lista.

<<Intesi.>> risposi semplicemente, cercando di non alzare gli occhi al cielo per non beccarmi una strigliata da parte sua o di altri.

Ci sedemmo tutti; io ero abbastanza distante dal mono-occhio, ma non troppo per non sentire chiaramente quello che diceva. Thor si sedette alla mia sinistra mentre a destra si accomodò Wanda.
Non conoscevo il motivo della riunione, ma data la mia presenza intuii che mi riguardava, o almeno in parte.

Fu Fury ad aprire la riunione. <<Come già sapete lo SHIELD ha chiuso baracca; quello a Sokovia è stato il nostro ultimo intervento. Tocca a voi adesso mantenere l'ordine e la sicurezza mondiale. Siete Avengers, conoscete il vostro compito, e vi chiedo di insegnare ad altri come voi cosa significa lottare per un bene superiore e comune, lottare per la pace. Per la giustizia. Per la libertà.>>

Cadde il silenzio. Col suo discorso Fury aveva toccato tutti, me compresa, aveva trasmesso chiaramente il suo messaggio.
Magari non ce l'aveva con me, forse lo infastidiva non sapere niente di me.
Però la serietà con cui aveva parlato mi preoccupava. "Non è che sta per morire e queste sono le sue parole di commiato?"

Guardai gli Avengers: avevano delle espressioni confuse, spaventate. Avevano la mia stessa aria preoccupata, alcuni erano con gli occhi sgranati, altri invece si erano incupiti, probabilmente avevamo pensato tutti la stessa cosa.

Fu Stark a prendere parola per dissolvere il dubbio e la paura che ci attanagliavano.
<<Belle parole Fury, commoventi. Guarda, ho le lacrime agli occhi>> disse sarcasticamente, anche se era chiaro che lui era molto preoccupato, ma lo nascondeva bene. <<Non è che stai per..>> esitò un istante, cercando le parole adatte, e Fury capì al volo cosa avesse voluto dire.
<<Morire? Oppure quel discorsetto vuol dire che vai in pensione?>> concluse Stark.

Fury lo guardò torvo, e subito rispose <<Ti sembro uno che muore facilmente? Sarò un vecchio decrepito quando lascerò questo mondo.>> affermò abbozzando un sorriso da vecchio volpone.

Fummo tutti sollevati nel sentire la sua risposta: stava semplicemente andando in pensione, affidandoci le redini del lavoro.

<<Per quanto riguarda te>> continuò Fury, voltandosi verso di me e fissandomi intensamente; il suo sguardo era fermo e...era forse curiosità quella che scorsi nei suoi occhi?
<<Voglio proprio vedere cosa sei in grado di fare e voglio sapere per filo e per segno chi sei, da dove provieni e conoscere dettagliatamente i tuoi poteri e la loro origine.>>

Non smetteva di fissarmi, il suo sguardo era quasi ipnotico, iniziava a mettermi a disagio, ma nonostante questo risposi con tranquillità.
<<Non c'è problema. Però non so ancora usare i miei poteri, quindi dovrai aspettare prima di vedermi in azione>>

<<Allora aspetterò>> disse alzandosi.
"Non vedo l'ora, ragazzina". Ops. Senza volerlo gli avevo letto nella mente. A quanto pareva dietro quella maschera da duro si celava un bambino curioso.

Il mono-occhio si diresse all'uscita. Si fermò un attimo prima di varcare la soglia della torre; prese un profondo respiro e uscì.
Poco dopo anche noi uscimmo dalla stanza e andammo in salotto. Tutti parlavano fra di loro, mentre io restavo in silenzio non sapendo cosa dire.

Per passare il tempo mi avvicinai alla finestra, o meglio alla vetrata che costituiva tutta la parete e guardai il panorama.
Il sole era ancora basso; era normale visto il diverso fuso orario. La città era già piena di vita: si sentiva il rumore dei clacson suonati da degli irascibili newyorkesi, si intravedevano le persone camminare sui marciapiedi e attraversare la strada, alcuni rischiando di farsi investire da dei guidatori frettolosi e incoscienti.
"Tutte quelle persone dipendono da me, ma io non so nemmeno come proteggerle."
Scuoto la testa, pensando a quanto ridicola e stupida fosse la mia affermazione. "Ma che dico? Sono forte, posso farcela! Non li deluderò, e non deluderò nemmeno te, Miki"

<<Ti godi il panorama?>>

Ero talmente concentrata ad ammirare il paesaggio e a riflettere che non mi accorsi che Steve Rogers si era affiancato a me.

<<Non sapevo cosa fare. E poi non mi godrò mai più un paesaggio simile. Dovevo approfittarne!>>?dissi cercando di sembrare davvero entusiasta; non che non lo fossi, ma non volevo si accorgesse che qualcosa mi turbava. La situazione mi preoccupava. I miei poteri mi spaventavano.

Il Capitano sorrise, divertito dalla mia energica risposta.
"Probabilmente si è perso anche lui ad ammirare New York quando si è svegliato dopo 70 anni rinchiuso nel ghiaccio" pensai.

<<Allora cominciamo?>> mi chiese Steve mentre prendeva il suo scudo, che era appoggiato su un tavolino di vetro posto di fronte a un grande divano.

<<Ok, ma non vi assicuro nulla>>












Ecco come Fury guardava la nostra Ilaria. Da far venire i brividi!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro