Festival Medievale

Era arrivato il giorno tanto atteso per Marinette, un giorno dove lei avrebbe fatto indossare i suoi vestiti a Chat Noir. E quale stupenda occasione se non un Medieval Festival inventato due giorni prima dalla stessa Marinette?

Ovviamente il loro incontro si sarebbe svolto a casa della ragazza, proprio nella sua stanza. La giovane era talmente agitata, tant'è che stava quasi per dimenticarsi di sistemare una parte del suo vestito. Era di un rosa chiaro, con delle rose rosse e rosa disegnate e alcune ricamate, sul tessuto. La gonna del vestito era larga esattamente come le maniche, che erano a palloncino. Il contorno della vita era stretto da una fascia stretta.

Marinette adorava come quel vestito le fosse uscito non bene, ma di più. Anche se ancora doveva decidere se mettere il fiocco sul davanti o sul dietro della vita.

D'un tratto sentì bussare alla botola e, dopo aver detto a Tikki di nascondersi, andò ad aprire.

«Bonsoir, Marinette» disse Chat Noir appena entrato nella stanza della ragazza e lei sorrise «Quindi.. Sei pronta per questo gattastico festival che si svolgerà in camera tua e che hai inventato tu?» chiese il gatto, sorridendo alla sua fidanzata.

«Certo! Non vedo l'ora che vedi ciò che ho preparato per te!» disse Marinette, per poi cercare cercare dove aveva messo il vestito del ragazzo «Dove l'avrò messo?» chiese a bassa voce disperandosi cercando per tutta la stanza, mentre Chat la osservava sorridendo.

«Trovato!» disse dopo un po' e, quando si girò verso Chat Noir, chiese «Perché mi guardi con quella faccia?».

«Perché sei bellissima» ammise «Più di quanto lo saresti con un vestito» disse Chat Noir.

Marinette rimase immobilizzata sentendo quelle parole, come ogni volta, ma poi si avvicinò a lui e lo prese per le mani.

«Per la fretta non ti ho salutato, ma.. Buonasera adorato fidanzato» disse in modo dolce, strofinando il suo naso contro quello del supereroe, ma si staccò subito dopo «Okay, prendi questo» Marinette gli diede un vestito messo nel copriabiti «Vai in bagno, sai dov'è, e indossalo. Quando sei pronto bussa alla porta e io ti dirò se entrare o no» Chat Noir annuì e corse subito in bagno.

Marinette alla fine decise di mettere il fiocco nella parte davanti dell'abito e lo indossò, mentre Tikki le faceva ancora i complimenti per la sua creazione. Quando fu vestita, Chat Noir ancora non si faceva vedere quindi decise di fare una cosa che non faceva spesso: sciogliersi i capelli.

Dopo aver fatto ciò, si vide allo specchio. Non era abituata a farsi complimenti, ma quella volta stava davvero bene. Nonostante la sua timidezza nel guardarsi allo specchio, si stava osservando per bene. Si disse che mancava qualcosa e, nonostante non fosse adatto al Medioevo, decise di mettersi un cerchietto rosa. Era finalmente pronta!

Nel mentre, Chat Noir doveva prendere una decisione: ritrasformarsi e mettersi la maschera che le aveva dato Marinette o togliersi la tuta. La seconda opzione non l'aveva mai fatta, ma comunque decise di scegliere ciò.

Tolta la tuta, aprì il copriabiti e rimase affascinato dalla creazione della sua ragazza. Il vestito che Marinette aveva confezionato era una semplice camicia nera con i lacci al collo e con un pantalone anch'esso nero. Sopra aveva una giacca lunga di un grigio scuro e nella parte dove c'erano i bottoni, c'era una striscia bianca con ricamati dei simboli tipici medievali che ricordavano i fiori.

Indossò prima la camicia, poi i pantaloni e dopo la giaccia. Si guardò nello specchio del bagno e dopo essersi sistemato un po' i capelli, portandosi la tuta con sé, salì di nuovo nella stanza della ragazza. Dopo aver bussato, sentì Marinette che gli dava l'accesso.

Entrando, vide la ragazza che si guardava allo specchio, ma quando si accorse della presenza di Chat Noir si girò.

Il supereroe rimase incantato dalla bellezza della ragazza. Era davvero stupenda. A malapena riuscì a parlare, ma comunque sussurrò
«W-Wow..» la voce gli si era bloccata in gola, ma nonostante ciò continuò «Sei..Sei purrfetta».

Marinette sorrise imbarazzata, mentre le sue guance ardevano come il fuoco «G-Grazie, ma non lo sono. Tu lo sei» disse timidamente.

Chat prese le mani della sua fidanzata e disse «No, Marinette. Sei stupenda, credimi. Sei la mia Principessa».

La ragazza non disse altro, ma sorrise. Poi sentì le parole del suo cavaliere «Allora, mi concedi questo ballo, mia purrfetta Principessa?»

«Certo, mio dolce gattino» rise Marinette.

Misero una musica adatta all'occasione, una musica che ricordava il medioevo e iniziarono a ballare.

Ballarono e ballarono fino a tarda sera. Tra risate e dolcezza, i due finirono quella giornata con il sorriso sui loro volti.

Spazio autrice:
Ciao a tutti! Sono Benny e questo è il secondo giorno del Marichat May. Purtroppo questa oneshot è abbastanza corta, ha solo 775 parole. Ma comunque preferisco farle corte che allungare troppo il brodo. Spero che vi piaccia e qui sotto vi lascio il disegno fatto da me del vestito di Marinette:

Non ho fatto quello di Chat Noir, ma se avrò voglia, lo posterò qui. Spero che comunque vi piaccia.

Grazie per aver letto fino a qui e ci vediamo domani con il giorno tre del Marichat May!!
Ciaooo!!