Capitolo 2 Che sta succedendo? ..
<<Marinette... Stai calma... È tutto apposto.
Rimarrò perché... Perché anch'io voglio stare qui con te>>
Le dissi, mentre lei tremava e mi guardava negli occhi.
Quello...quello sguardo...
Lo riconoscerei fra mille.
Era lo stesso sguardo, con cui mi guardò, quando le passai l'ombrello.
Forse...
Forse mi sbaglio ma...
Fermai un attimo quei pensieri e sorrisi, per poi pensare:
"Non mi importa se mi ama da chat noir o da Adrian...
Quello che mi importa è stare con lei e non lasciarla più".
Narratrice : Marinette
Non so cosa mi stava succedendo in quel momento, ma il mio cuore non voleva smettere di battere come un fulmine.
Rimasi a bocca aperta, mentre le mie guance stavano arrossendo tantissimo.
Non riuscivo più a parlare ed iniziò a salirmi il panico, non capendo più niente.
<<C-C-Cha...cha...>>
Cercai di parlare, ma improvvisamente sentii Chat noir mettermi un dito sulle labbra ed io alzai lo sguardo, con gli occhi che stranamente mi luccicavano e il cuore in gola.
<<Marinette... Non ti preoccupare.
Resterò, davvero>>
Mi disse, per poi sorridermi e in quel momento mi sentivo come se stessi per morire; ero incantata...
"Ma...ma ... MA CHE MI STA SUCCEDENDO?!"
Pensai, per poi agitarmi tantissimo e cercai di sbloccarmi e di parlare normale.
<<E-e-ecco s-s-si! S-Si, certo! R-resta p-pu-pure q-qui... Oh no...che disastro...>>
Dissi, per poi mettermi una mano sulla fronte e sentii Chat noir ridacchiare e prendermi le mani fra le sue.
<<Calmati principessa, è tutto apposto>>
Mi disse ed io rimasi ancora più incantata di prima, ma mi limitai ad annuire timidamente e ad abbassare lo sguardo.
<<A-a-all-l-lora.... E-ecco...>>
Cercai di parlare, ma per farmi capire aprii la porta dove si trovava la mia stanza; per poi spostarmi da essa ed abbassare lo sguardo.
<<E-E-Entra pure...>>
Dissi, con lo sguardo basso e lui sorrise, per poi prendermi la mano e baciarmi il dorso.
<<Grazie mille, principessa>>
Disse, per poi entrare ed io a momenti non riuscivo più a muovermi.
"È... È... È semplicemente incredibile..."
Pensai, non potendo credere ai miei occhi e a ciò che stava succedendo in generale.
"Non...non può essere... Non posso essermi innamorata di chat noir!"
Pensai, esasperata, ma il mio cuore diceva tutt'altro.
"Tutta...tutta quella dolcezza... È così insolita in lui... Non mi sono mai resa conto di..."
Pensai, ma ad interrompere i miei pensieri fu chat noir, che mi chiamò.
<<Marinette? Ci sei?>>
Mi chiamò ed io mi agitai tantissimo.
<<S-s-s-s-s-si! Si! Vengo!>>
Esclamai, per poi entrare svelta in camera mia, stando quasi per cadere, ma chat noir mi prese prima che succedesse.
<<Attenta!>>
Esclamò, tenendomi per i fianchi ed io diventai più rossa di un peperone.
Ero...
Ero di nuovo incantata...
Narratore: Chat noir
Vedendo che Marinette non entrava nella stanza e se ne stava ferma ed impalata fuori, roteai gli occhi divertito.
"Non so cosa stia succedendo ...ma questa situazione mi piace"
Pensai, per poi chiamarla e come al solito lei si agitò tantissimo e stava quasi per cadere su di me.
<<Attenta!>>
Esclamai, per poi evitarle la caduta, prendendola per i fianchi e lei diventò così rossa che ...
Oddio... È impossibile non accorgersene...
"Non mi ero mai reso conto di quanto Marinette si imbarazzasse con me.
Sia quando sono chat noir che quando sono Adrien!"
Pensai, per poi incantarmi a sua volta e non riuscendo a parlare o a fare pensieri concreti.
<<....>>
Cercai di parlare, ma non riuscii a farlo e si creò un silenzio imbarazzante, così, a disagio l'aiutai a rimettersi composta e a tornare in sé.
<<E-ecco.. ehm... Va meglio così>>
Dissi, staccandomi da lei e lei annuì, completamente imbarazzata.
Si calò nuovamente un silenzio imbarazzante, quando il mio sguardo ricadde sulla parete di Marinette.
Il suo muro...
Era tappezzato con le mie fotografie...
"Marinette va pazza per Adrien Agreste...
Che sono io alla fine...
Accidenti... "
Pensai, tenendo lo sguardo concentrato sulla parete.
<<Però... Vedo che sei una fan super sfegatata di Adrien Agreste>>
Dissi, mentre lei si sentiva morire dentro di sé e non riusciva più a parlare.
<<S-s-s-s-s-si! Si! E-ecco...v-v-vo-volevo dire. N-no! No no!>>
Negò lei, ma poi io le sorrisi e le presi entrambe le mani.
<<È tutto apposto Marinette... Non ti preoccupare>>
Le dissi e lei rimase incantata a fissarmi.
Era nuovamente imbarazzata...
"Cavolo...
Come faccio a sbloccarla?"
Mi chiesi, per poi sorridere, avendo un'idea al riguardo.
<<Ti va di giocare con i videogiochi?>>
Le chiesi e lei rimase stupita da questa domanda.
<<A-a q-quest'ora?>>
Mi chiese, scombussolata e non capendo il perché gliel'avessi chiesto, ma io continuai a sorridere ed annuì.
<<Si, perché no? Infondo non ci vediamo mai e penso che in queste poche occasioni potrebbe andare; non credi?>>
Le chiesi e lei abbassò lo sguardo e annuì, sorridendomi.
<<Benissimo>>
Risposi, per poi prenderla per mano e dirigermi verso il suo computer.
<<Allora? Hai qualche videogioco qui?>>
Le chiesi, per poi accendere il computer e rimasi stupito appena vidi lo sfondo con...con la mia faccia...
<<E-E-E-Ecco... N-non sono sulla home!...>>
Esclamò Marinette, imbarazzata, per poi mettersi davanti al computer e aprire una cartella.
A quel punto ridacchiai e l'abbracciai da dietro.
<<... È tutto apposto Marinette... Non ti preoccupare... Lo so che sei una fan di Adrien Agreste, non devi nasconderlo..>>
Dissi, mentre potevo sentirla tremare in continuazione.
Era calda ed emozionata.
Potevo sentirlo dal suo corpo.
<<... principessa?>>
La chiamai, ma lei rimase ancora immobile.
<<...C-Chat?...>>
Mi chiamò, con un filo di voce ed io annuii, mentre lei cercava di calmarsi, con le mani sul cuore.
<<E-E-E-Ecco...io... I-Io... P-posso...
Posso fidarmi di te, vero?...>>
Mi chiese ed io annuii, curioso al riguardo.
<<V-Vedi, I-Io...
Io non mi ero mai sentita in questo modo con nessuno prima d'ora e... Tu... Tu sei un mio caro amico e ...e ....>>
Cercò di parlare, così la voltai verso di me e lei diventò rossissima.
<<Lo capisco Marinette...mi sento allo stesso modo... Anche se il mio cuore, appartiene a Ladybug, non riesco a far a meno di pensarti... Il mio cuore batte forte e... Sai che sono un ragazzo di parola e che non mentirei mai>>
Dissi, accarezzandole il viso e lei rimase immobile e rossissima; per poi chiudere gli occhi e poggiarsi sul mio petto.
<<L-lo...lo so...>>
Disse lei ed io rimasi spiazzato, per poi avvolgerla tra le mie braccia.
<<Ma allora... P-perchè ti comporti così?...>>
Le chiesi e lei iniziò a tremare di più, così la strinsi più forte a me.
<<N-non...non lo so... Non mi ero mai sentita così c-con te... È... è una novità per me....>>
Mi disse lei ed io annuii, accarezzandole la testa.
<<Lo capisco Ladybug...>>
Dissi, con gli occhi chiusi, ma non sapevo perché l'avevo detto.
Mi era ...mi era scappato...
Eppure...
Perché sto pensando a Ladybug?!...
Mi chiesi, confuso, mentre Marinette di staccò improvvisamente, agitata.
<<C-Come... C-Come mi hai chiamata?!...>>
Urlò lei, mentre io cercavo di calmarla.
<<E-ecco...e-ecco io... Non so perché ti ho chiamata Ladybug! Scusami!...>>
Esclamai, mentre lei rimase spiazzata e molto confusa.
<<Tu...tu... Tu sai chi sono?>>
Mi chiese ed io rimasi spiazzato a sua volta.
<<E-Eh?... C-Come dici Marinette?!...>>
Le chiesi, facendo finta di non aver capito e sperando di non aver capito.
<<N-no! N-niente!...>>
Esclamò, ma io la presi per mano, volendo capire.
<<N-no Marinette! Ti prego...dimmelo...
Cosa intendevi?>>
Le chiesi, ma lei scoppiò a piangere.
<<T-ti prego non chiedermelo... È... È già difficile così la situazione! Ti prego...non chiedermelo... >>
Disse, piangendo tantissimo ed io rimasi spiazzato, non sapendo più cosa fare.
<<Marinette...Hey ....non piangere...>>
Dissi, mettendole le mani sulle spalle e lei mi abbracciò fortissimo, stringendomi forte a sé.
<<...M-Ma...Marinette...>>
Iniziai, per poi chiudere gli occhi e abbracciarla a sua volta.
<<Ti prego non piangere...perdonami, non volevo confonderti più di quanto sei già confusa... Pure io sono confuso e lo capisco...
Capisco che sei agitata, ma ti prego...
Adesso calmati, per favore...>>
Dissi, mentre lei piangeva sul mio petto in continuazione.
<<C-Chat noir ...>>
Iniziò lei, ma non riusciva a parlare, così continuai ad accarezzarla, finché non avrebbe smesso di piangere.
Continua...
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