"DANIELLE! Non possiamo fare tardi il primo giorno di scuola!" Mi gridò Marco. Erano le 7:50 ed io dovevo ancora truccarmi. A scuola ero sempre stata perfettamente provocante per far rosicare ragazzi e ragazze (sono cattiva lo so) ed anche se ora ero incinta avrei continuato, fin quando avrei potuto, ad essere una bomba sexy. Portiamo un orrore di divisa ma io con l'aiuto del mio amato ago la ho resa veramente bella. Finisco di tirare le due linee di eyeliner e raggiungo Marco e Mattia con quest'ultimo che mi fa un fischio di approvazione guadagnandosi uno schiaffo sula nuca da parte del mio fidanzato. L'Accademia è vicina alla nostra casa e a Padova non c'è tutto il traffico che mi sarei aspettata alle 8:00 di mattina. Arrivati scendo dalla macchina ed inizio a camminare per il cortile lentamente e sensualmente sentendo fischi e occhiate dai ragazzi che vengono sgridati dalla loro fidanzate. Anche Marco non scherza, lui non era molto popolare a Siena, lo era diventato grazie a me, ma qui sta facendo un buon lavoro anche da solo. Vado nella mia classe, Mattia in macchina mi ha spiegato tutto il campus perché spesso và lì per gli open-day, la 3D mentre Marco va nella stanza accanto la 4D. Busso alla porta e trovo una professoressa sui 40 seduta sulla cattedra a braccia conserte che stava parlando ai suoi alunni che ora rivolgono tutta la loro attenzione a me. "Buongiorno professoressa, sono una nuova alunna!" Dico io con una voce civettuola ed un largo sorriso, lei ricambia il sorriso e si va a sedere scorrendo l'elenco per trovarmi. "Danielle Deroia! Sono la tua professoressa di Architettura, accomodati accanto a Mondello, prego!" Una ragazza che somiglia molto ad una barbie mi squadra e poi mi sorride, mi vado a sedere accanto a lei e subito mi sussurra qualcosa. "Sei carina, potresti entrare a far parte del nostro gruppo e poi sei scesa dalla stessa macchina di quel figo della 4D appena arrivato. Qui comandiamo noi, siamo le più popolari -dice indicando altra due ragazze in prima fila che sparlano, probabilmente su di me- ma tu ci renderai ancora più belle e popolari!" Annuisco con un sorriso furbo. È sempre stato così, mi mostro stupida e barbie come loro, mi accettano e poi le supero diventando il loro capo. È stato molto semplice anche qui. Via con l'inferno.