Capitolo tre - Come posso fidarmi
JESSICA'S POV
Erano passati ormai due mesi da quando stavo all'IPM, con i ragazzi andava tutto bene. Avevo fatto conoscenza anche delle ragazze, alcune erano proprio delle cesse come diceva Silvia, una delle ragazze a starmi più simpatica.
Mia mamma se la cavava fuori, la famiglia di Edoardo davvero l'aiutava, mi portava ad ogni colloquio le foto dei gemellini, che in due mesi sembravano essere cresciuti a vista d'occhio.
Mamma sta scrivendo un diario giornaliero con tutte le cose che i bambini fanno mentre io non ci sto, così che quando uscirò sarà come se non avessi perso nemmeno un giorno con loro.
Stavo sdraiata sul mio letto, guardavo il soffitto mentre pensavo, era uno di quei giorni malinconici.
"Nenné che hai ogg'?"
Era Ciro, avevo legato molto con gli amici di Edoardo, forse più con loro che con Edoardo stesso.
"Ci' nient piens'"
Ciro si era seduto ai piedi del mio letto.
"Pcchè non vien a mangià? Ja! Andiamo."
Mi tirò su verso di se, mi carico sulla sua schiena e ci incamminammo verso la mensa.
"Tanto lo sai che arrivata lì Liz mi dice che devo aspettà le ragazze." Era così, le attività le dovevo fare con le ragazze, pranzi e cene comprese.
"Non ti preoccupare piccoletta, linù ci farà un favore oggi. Ja guagliù guardat' cu vagg purtat?!"
Entrammo in mensa e scesi dalla sua schiena correndo verso gli altri.
"Ragazzi, fate posto che voglio mangiare con voi!" Corsi verso i tavoli, in uno stavano seduti Pino, Edoardo e Totò e nell'altro Pirucchio, Cardiotrap, Milos e un ragazzino nuovo di nome Sasá.
Ciro prese posto accanto a Edoardo.
"E ij merd' arò mi mett?"
Tutti e 8 i ragazzi risero guardandomi.
"Intanto potresti venirmi a salutare per bene eh e poi virimm se ti faccio spazio ammò!" Era Milos che come al solito faceva lo scemo, tra me e lui c'era una buona intesa, ma niente di serio, scherzavamo e giocavamo solo.
Mi avvicinai a lui.
"Se mi fai un poco di spazio magari..."
Lui indietreggiò ed io mi ci sedetti a cavallo.
"Crè vuoi un bacetto?" Mi si avvicinò al viso ma io lo deviai e lo baciai sulla guancia.
"Adesso vado a mangiare di là, che tu si tropp' scem e nun m' fai mangia tranquilla."
Scesi da Milos e mi andai a sedere al tavolo con Ciro.
"Pino, Totò fatemi spazio!"
Mi sedetti accanto a loro.
Edoardo non disse una parola tutto il tempo del pranzo.
"Ma cirù oggi a qualcuno gli hanno mangiato la lingua o gli manca troppo Teresa?"
Ah si, Edoardo si frequentava da qualche tempo con una ragazza che veniva in IPM a fare dei progetti d'arte.
Non mi importava più di tanto, Edoardo fa lo scemo un po' con tutte, non mi aspettavo di meglio.
"Perché invece di ricr' cazzate non vai a fare qualche lavoretto tu eh? A te la lingua non te la mangiano perché sei tu che la usi per gli altri."
Ma come si permetteva eh, sto pezzo di merda.
"Te piacess' figl i zoccol' forse mamma tua le faceva ste cose!"
Mi alzai gli tirai uno schiaffo in pieno viso.
"Come ti permetti, ij me ne sbatto che song in debito, m'agg rutt' o cazz Jessica. Non te n'ha approfittà!"
Anche lui si era alzato eravamo faccia a faccia con solo il tavolino a dividerci.
"Oi Edoà che fai. Ma che sta pensann! Finiscila!!"
Ciro se l'è ritirato a sedere ma io non ce la facevo a rimanere lì.
"Linù, portami in cella, io ho finito di mangiare!!"
"Pccrè non funziona così!"
"Ja Linù manco ci dovevo stare io qua."
Lino si convince e mi porta in cella.
"Pccrè non puoi sempre fa ste scenate con Edoardo. Se perdi il rispetto suo p-"
"Teng chill e Cir. Mi farà rispettare lui!"
"Se ci credi tu piccoletta."
Lino mi lasciò in cella, mi sdraiai e cercai di non pensare a niente.
Passarono pochi minuti, una decina, che sentì un rumore.
"Ammà parlá!"
Ma che cazzo ci faceva lui qui? Sicuramente erano stati Lino e Ciro i responsabili.
"Non dobbiamo parlare! Non ti voglio proprio parlare."
"Non ti sto dando scelta mo Jè. Fammi spazio!"
Io non mi mossi di un millimetro, rimasi sdraiata com'ero a guardare il soffitto.
"Vabbbuò m'arrangio."
Si mise a cavalcioni seduto su di me.
"Ja mo m'ascolti!"
"Eduà ti devi togliere accoll!"
"No! Tu non puoi fare così! Ma che ti credi! Fai tutto sto teatrino con Milos e a me mi tratti da stronzo?! O' pccrè che ti credi che io posso fare la figura dello scemo!"
"Che vuo' fa' Eduà?!"
"Nient!"
Si alzò e se ne uscì incazzato nero e sbattendo la porta della cella.
EDOARDO'S POV
Questa ragazzina mi stava solo mettendo in ridicolo.
Ma che ci potevo fare? Niente! La ragazza era qua dentro a causa mia e ora dovevo sopportare sta situazione.
Quando ero sopra di lei volevo solo baciarla, mi faceva impazzire, ma non potevo. È ovvio che lei ha una storia con Milos ora o comunque volesse qualcosa con lui, ma ha fatto la stessa cosa con Pino e con Totò, è vero non ci ha mai fatto niente, ma pare che cambia ragazzo ogni due giorni.
Ma no, io con lei devo mettere le cose in chiaro.
Rientrai in cella e la ritrovai rannicchiata che piangeva.
"Pccrè non devi piangere!!"
"Ah no Edoà, tu sei la persona che mi dovrebbe proteggere qua dentro e invece teng paura che m'accri!!"
Mi urlava che si era spaventata di me. Io non volevo spaventarla.
"Pccrè ij ti vogl ben assaj! Però tu non può fa accusì! La gente che piens p te! Piens che tu ti fai tutti accà dentro! E ij non voglio!"
Mi sedetti accanto a lei e la guardai. Mi si stringeva il cuore a sapere che lei si fosse spaventata, non le avrei mai messo un dito addosso.
"Edoà voglio stare da sola, vattene per favore, lasciami stare qui."
Non voleva che io stessi lì con lei, davvero aveva paura? Davvero pensava potessi farle del male?
"Pccrè ma o'vero fai? Ij nun te facess mai mal!"
Mi avvicinai per abbracciarla ma lei si era scansata.
"Vabbuò piens' chill ca voi ma quando tutti crederanno che qua dentro sei passata da tutti io non ti difenderò più sappilo."
Non mi rispose, si girò dal lato apposto e rimase in silenzio.
Fanculo, uscì e andai in cortile dagli altri.
"Edoà c'ré?" Era ciro che usciva dal campetto e mi veniva incontro.
"Non vuole scendere, vuole rimanere lì, ja io non so che ha, non mi scassate il cazzo per sta ragazzina."
Me ne andai senza nemmeno aspettare una risposta da Ciro.
Mi sedetti su una panca e mi misi a fumare.
MILOS'S POV
Vidi la scena tra Edoardo e Jessica in mensa, stavo per alzarmi ma Cardio mi suggerì di non alzarmi, forse è vero avrei peggiorato solo la situazione. Seguì con lo sguardo Jessica che se ne andava dalla mensa e dopo una decina di minuti anche Edoardo fece lo stesso.
Ora in cortile ci aveva raggiunti solo Edoardo senza di lei.
Dovevo sapere come stava io le volevo bene, ci tenevo a lei.
"Beppe, ho dimenticato il tabacco in cella ti secca accompagnarmi?"
"Milos non puoi stare senza per oggi? Non ti fa mica male!"
"Dai Beppe, facciamo un salto al volo!"
Beppe si faceva convincere sempre facilmente, ma non perché come Lino aveva paura di Ciro e della sua famiglia ma perché era un brav uomo e ci teneva a noi ragazzi.
Arrivai su ed entrai subito nella cella dove stava Jessica.
"O' Jè! Tutto bene?"
Appena mi vide si sollevò dal letto e mi venne incontro ad abbracciarmi.
"È vero Mi' tutti pensano di me ste cose? Tutti pensano che io me la faccia con tutti qua dentro?"
Si era vero, tanti pensavano che lei stesse con Ciro e noi altri solo perché ce la passavamo, ma non era così non aveva mai fatto niente di tutto ciò.
"No nennè non c pensà proprio a ste cose!"
La abbracciai forte, mi faceva una tenerezza.
La presi in braccio e mi sedetti su letto con lei a cavalcioni su di me.
"Mi' se Edoardo smette di darmi protezione che faccio?"
Era spaventata? Cosa le aveva detto quello?
"Je che t'ha detto Edoardo? E comunque se lui mai si distaccasse hai sempre, Ciro, me e tutti gli altri."
"E fuori da qua? Mia madre? I gemelli?"
"Ci penseremo noi, non esiste solo la famiglia Conte per te, sappilo."
Si strinse forte a me, ma il suo scontrarsi contro il mio bacino mi provocò qualche brivido che non sentivo da ormai troppo tempo.
Dovevo farla scendere, non avrei resistito.
"Ja adesso scendi che c'è Beppe che m'aspetta."
"Mi' ti voglio bene assaj!!"
"Pur io scemm' quindi vieni nel cortile con noi? Diceva Lino che oggi potevi passarla con noi ragazzi!"
"No, non ti preoccupare, rimango un poco qua e poi mi vado a fare una doccia."
Scesi dagli altri e andai a parlare con Ciro.
"Ciro, vedi che lei è spaventata di non avere più la nostra protezione, anzi che senza avere quella di Edoardo, lei qui dentro rimanga sola e che la sua famiglia fuori venga abbandonata."
"Dobbiamo parlare con Edoardo, sentiamo che intenzioni ha e vediamo che fare, chiama tutti che mo parliamo."
CIRO'S POV
Con Milos e gli altri ragazzi ci dirigemmo verso Edoardo.
"Eduà amma parlá. Ci devi solo far capire che succede."
"Ma di che cosa volete parlare! Sentite va tutto bene sto solo incazzato in questo momento. M'ata lass stà."
"Edo che succede, la ragazzina ha detto a Milos che tiene paura che tu non la proteggi più. Che ha paura che fuori da qui i Conte non proteggeranno più la sua famiglia. Forse è più spaventata di questo che della fine che da sola lei potrebbe fare qua dentro."
"Non ci scassate il cazzo io non ho detto nulla di tutto ciò, si è solo spaventata perché ad un certo punto le sono salito addosso. Ma non avevo intenzione di farle nulla. Ciro ti giuro che non le avrei mai fatto del male. E finché sarà qui dentro sarà sotto la mia protezione e lo stesso vale per la sua famiglia fuori da qua."
Le era salito sopra, chissà che cazzo di intenzioni aveva Edoardo, ma non l'aveva sfiorata e l'importante era quello.
"Sentite io non voglio sapere altro. Per me l'importante è che sia deciso che sta ragazza sta sotto la protezione di tutti noi, ma voglio che questo patto sia giurato da tutti voi. Se qualcuno di voi non volesse averla sotto la propria protezione non è un problema ragazzi, ma dovete dirlo ora, voglio che chi giura qui di proteggerla lo faccia, a costo della propria vita, perché se le succede qualcosa ed uno di noi ne è complice lo uccido con le mie mani."
"Ciro, qui a questa ragazza le vogliamo bene e siamo tutti pronti a proteggerla direi." Pino era un ragazzo fedele al gruppo e alla famiglia, era scontato che non si sarebbe opposto al proteggere Jessica.
"Ciro io con lei non ho un legame profondo, ma se tu mi assicuri che fa parte di noi io la proteggerò a costo della mia stessa vita." Gaetano, o' pirucchio, era vero non aveva legato con Jessica ma per il gruppo faceva tutto, lui aveva dimenticato la sua famiglia e se ne era creata un'altra qui dentro.
"Ci' io a sta ragazza le voglio un bene dell'anima, non la vorrei mai perdere." Milos forse era quello più sincero e forse era anche innamorato di questa guagliona, ma non lo avrebbe mai ammesso.
"Lo sai per me nessuno deve toccare nessuna donna, specialmente una ragazzina tanto innocua come lei. La mia protezione ce l'ha." Cardio dopo tutto quello che era successo a sua mamma non avrebbe mai lasciato che a una femmina succedesse qualcosa.
"Edoà tu lo sai che mi sei fratello e adesso questa ragazzina mi è sorella, sei tu che mi ci hai fatto legare e già te lo promisi il primo giorno che non l'avrei lasciata sola, ad oggi lo prometto anche a Ciro, ma non lo prometto a voi, l'ho promesso a me stesso, sarei un fallito se non la proteggessi." Totò avev davvero legato con lei, inizialmente lo aveva fatto per Edoardo, adesso penso semplicemente che fosse legato a lei da un certo amore fraterno.
"Edoà mi sembra ovvio che io la proteggerò sennò non avrei messo su tutto questo, manchi solo tu, devi dirmi se vuoi continuare a proteggerla o meno."
"Ciro che cazz chiedi, è ovvio che lei e la sua famiglia hanno la protezione dei Conte e quindi anche la mia."
"Bene ragazzi. Mi sembra ovvio che che siamo tutti pronti a proteggerla, ma questo vuole dire anche che nessuno di noi qui la potrà toccare se non in maniera totalmente fraterna. Il primo che troverò in situazioni scomode con Jessica si reputi morto per me."
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro