«Draco aspetta! dove stai andando?!»

ero troppo ferito da ciò che avevo appena visto; una lacerazione profonda attraversò il mio cuore, spezzettando quel poco di felicità che mi era rimasta e spargendola su un letto di disperazione.

lurido mezzosangue.

un turbinio di emozioni scosse il mio cervello: delusione, sofferenza, illusione, ribrezzo nei confronti di quell'essere che adesso non riuscivo neanche a definire.

ed ora? un'altra fitta al cuore, una freccia scoccata dal Cupido dell'inferno.
un'ulteriore sofferenza mi stava asfissiando per colpa dello Sfregiato.

«vattene Potter! non ti avvicinare! non sono affari tuoi dove sto andando. e smettila di seguirmi per la barba di Merlino!» le parole fuggirono dalla mia gola come una cascata.

«io ti odio Potter. TI ODIO!»

in questo momento avevo accelerato la velocità tentando di seminare lo Sfregiato.
mi fai solo schifo.

«fermati! posso spiegare!»

«allontanati da me!»

«dai parliam-»

«STUPEFICIUM!» esclamai schiantando Harry dalla parte opposta del corridoio.

ma il moro fu più rapido di me e mi raggiunse afferrandomi il polso sinistro in una stretta ben salda.
fui costretto a voltarmi.

«Draco non capisco cosa ti prende...si forse ho ignorato il tuo consiglio ma io volevo...»

«qui conta solo ciò che vuoi tu! è sempre una questione che riguarda te vero? Potter sconfigge Voldemort, Potter in prima pagina sulla Gazzetta del Profeta, Potter salva la comunità magica, Potter manda mio padre ad Azkaban!» sbottai di colpo sputandogli le mie accuse sul viso.

«non pensavo potesse avere quest'effetto su di te...cioè, siamo solo amici noi due.»

qualcosa si ruppe dentro di me.

«...o forse no?» domandò dubbioso Potter alzando lo sguardo che fino ad allora si era mantenuto sulle mattonelle del pavimento.

«oh...n-non avevo c-capito che c'era qualcosa di più anche parte tua...insomma tu sei Malfoy!»

avevo forse sentito un "anche"?

«giustissimo! "facciamo soffrire Malfoy tanto non ha sentimenti! giochiamo con il suo cuore, ah no aspetta...lui non ce l'ha un cuore!"» a questo punto crollai, le mie spalle non riuscivano a sostenere un tale peso e a reggere
il dolore che come una serpe si insinuava nelle vie del cuore.

«Ehi non intendevo questo, Draco su...non piangere...»

lo Sfregiato si piegò posando un avambraccio sul suo ginocchio e con la mano destra mi asciugò le lacrime dalle guance.

«vattene! lo stai facendo ancora! mi illudi e poi scappi! mi salti addosso e poi fai lo stesso con un insegnante!
un insegnante Potter! ma cos'hai nel cervello?» urlai scostando bruscamente le sue mani dal mio volto.

un silenzio tombale scese sul corridoio, una situazione talmente tesa da poterla tagliare con un coltello. possibile che non arrivasse nessuno nel corridoio?
neanche un'anima viva.
solo il volto di Potter a pochi centimetri dal mio.

«Draco...non posso vederti così...» mormorò Harry.

«finiscila! smettila di toccarmi e fare finta che non sia successo niente!» aggiunsi coprendomi il viso con i palmi delle mani umidi dal pianto.

«tu mi consoli e poi fingi che ti importi!»

«ma a me importa Draco!» esclamò il moro prendendomi il collo tra le mani.

«mi è sempre importato. anche se faticavo ad ammetterlo a me stesso.» proseguì.

però questa volta non abboccai.

ero stanco.
ero stanco di essere manovrato come un burattino, di credere nei piccoli gesti che lasciavano una trasparenza di speranza, stanco di essere usato solo come uno svago.

«Potter in tutta la mia vita non ho fatto altro che seguire l'ombra di mio padre, rosicchiandola, appropriandomi del suo carattere sempre di più, sono stato usato per gli scopi di Voldemort, giudicato male da chiunque, abbandonato dalle persone che amavo.
poi sei arrivato tu, con la tua gentilezza, la tua bontà d'animo e la tua disponibilità...mi sono spogliato di tutti i miei segreti con te...e non puoi farmi illudere che ci sia qualcosa di più! di più di una fottuta amicizia! non puoi saltarmi addosso più di una volta...quasi baciarmi per poi andare via! capisci, Potter? ovviamente no, non capisci mai niente! non hai mai capito niente! né di te, né di me, neanche di noi.»
e poi con un sussurro incastrato tra le lacrime dissi:

«ti odio con tutto il cuore. avrei davvero voluto che Voldemort ti avesse ucciso.»