diedi appuntamento ad Harry alle dieci e mezza davanti il Piede di Porco, ad Hogsmeade.
verso le nove raggiunsi Pansy e Blaise al Paiolo Magico per trascorrere un po' di tempo in loro compagnia, in fondo erano i miei migliori amici e li avevo trascurati troppo.
all'orario prestabilito varcai la soglia del sudicio locale dall'aria tetra, cupa, come se qualcuno ci avesse rovesciato un secchio di tristezza.
mi sedetti al bancone e attesi poggiando una mano sul mento; era la prima volta in cui arrivavo in anticipo ad un appuntamento.

Harry spalancò la porta e sfoggiò uno splendido sorriso appena i suoi occhi si posarono su di me. era realmente il ragazzo più attraente che avessi mai conosciuto, aveva un cappotto grigio, dei pantaloni aderenti e i capelli, come al solito, arruffati in tutte le direzioni, che gli donavano quell'aria da cattivo ragazzo.

«oh ma guarda, anche tu qui?» lo salutai invitandolo a sedere.

«mi hanno costretto a venire.» posò rapidamente le labbra sulla mia guancia e si staccò non appena un omone dalla barba folta e sudicia si posizionò dall'altra parte del bancone.

«desiderate?» domandò con tono annoiato.

«due whisky incendiari.» ordinai.

«sei bellissimo, Draco.» disse Harry fissandomi con aria sognante.

«lo so, anche tu sei abbastanza carino.» sorrisi squadrandolo dalla testa ai piedi.

«sono lusingato.»

i bicchieri di whisky arrivarono e ne bevvi un sorso all'istante; quel liquido denso e amaro mi trasmise un senso di calore prima nella gola, poi nello stomaco. feci una smorfia e mi voltai nuovamente verso Harry.

«questa roba fa schifo.» sussurrai.

«tu fai schifo.» rispose il moro trattenendo una risata.

«come, scusa?» mi alzai fingendomi ferito.

«non puoi permetterti» gli strinsi la coscia dal lato esterno «di dire» avvicinai il mio volto al suo «che faccio schifo.» lo baciai con molta passione e foga tenendogli i fianchi, mentre le sue mani erano attorniate al mio collo.
non m'interessava che ci fosse qualcun altro nel bar, che potessero vederci e riferire della nostra relazione all'intero mondo magico.
in quel momento eravamo solo io e lui.

«wow.» esclamò Harry staccandosi da me.

spostai lo sguardo verso il lato opposto del locale e notai un paio di uomini che ci fissavano sbalorditi. uno di loro indicò me senza vergogna ch'io possa accorgermene e sussurrò qualcosa all'orecchio del secondo tipo.

«credo sia meglio andare.» disse Harry probabilmente dopo aver compreso la situazione.

quando uscimmo dal Piede di Porco una folla di studenti entrava nei negozi e correva per le strade, la maggior parte di loro erano di una fascia d'età compresa fra il terzo ed il quarto anno.
tentammo di insinuarci tra la densa e fitta bolla di persone e ci dirigemmo verso un cunicolo più tranquillo.
si trattava di una piccola via trascurata da tempo, con rifiuti raccolti agli angoli della strada e frammenti di cibo per terra.
nonostante ciò, a farci compagnia trovammo un gruppetto di studenti del terzo anno, li riconobbi in quanto sapevo che alcuni di loro giocano a Quidditch.

«non abbiamo mai intimità.» affermai indicando con un cenno la piccola comitiva.

«sapevo che uscire insieme quando tutta la scuola è fuori non sarebbe stata una buona idea...» pensò ad alta voce Harry.

i ragazzini iniziarono a sogghignare e ridere tra loro, uno di loro richiamò l'attenzione degli altri e indicò il mio braccio destro, passandomi sotto il suo scrutinio.
il più grande mormorò qualche parola e mi fissò con disgusto. sentii soltanto una parola...
mangiamorte...

«questo è troppo.» mi sollevai le maniche e mi avvicinai con passo minaccioso al gruppetto.

«cos'avete da guardare?!» sbottai, alcuni di loro si ritrassero come topi.

«n-niente...»

«che ti ha detto?!» mi rivolsi al ragazzo con cui parlava il più grande.

«dimmi cosa ti ha detto o giuro che ti ammazzo!» gridai prendendolo per il colletto e sbattendolo al muro.

«c-che gli s-s-sembra strano che Harry P-Potter stia con un M-Mangiamorte...insomma, sie-siete nemici, n-no?»

allentai la presa sul suo collo e lo lasciai andare rimanendo a fissare il muro di mattoni.

era sbagliato.
era tutto sbagliato.
quel ragazzino aveva ragione.
Harry ed io...
no, Potter ed io siamo nemici, dobbiamo esserlo, è stato trascritto nel nostro destino, siamo sempre stati in contrasto, sin dal primo momento in cui gli porsi la mano. eravamo in costante guerra; io avevo contribuito alla sua uccisione Merlino! perché dovrebbe frequentarmi se siamo e siamo sempre stati nemici?

com'è nata questa passione, questo legami di amore e affetto per Harry?

Harry's Pov

non sapevo cosa stesse succedendo a Draco, improvvisamente distolse lo sguardo dalla parete e corse via dalla strada, senza rivolgermi la parola, senza neanche guardarmi.

«aspetta! dove vai?» lo rincorsi ma nel giro di qualche secondo persi la sua figura nella folla.

decisi di tornare a scuola e di raggiungerlo nel suo dormitorio. così quando trovai la porta della Sala Comune dei Serpeverde leggermente schiusa, la spalancai ed entrai in camera di Draco.

lo trovai mentre camminava nervosamente avanti e indietro, si accorse della mia presenza.

«vattene.» pronunciò quella parola con tono calmo.

«sei impazzito? mi vuoi dire che ti è preso?»

«te ne devi andare, basta, vai...vai via...» continuò sedendosi sul letto e tenendosi la testa fra le mani.

nell'istante in cui mi sedetti accanto a lui, Draco si alzò di scatto scuotendo la testa e poggiando la fronte alla parete.

«è per i ragazzini di oggi? dai, erano solo stupidi.»

«non capisci. è sbagliato. è sbagliato, è sbagliato, è sbagliato, è sbagliato...» mormorò tra sé e sé.

«cosa è sbagliato?» mi accigliai.

«noi.» si voltò verso di me e scorsi un luccichio nei suoi occhi.

«noi siamo nemici e tutti lo sanno. non possiamo stare insieme, io...io sono un Mangiamorte. guardami!» puntò il dito sul marchio nero impresso sulla sua pelle candida.

«è il passato! adesso non c'è più Voldemort e non corri nessun rischio! smettila di pensare questo, non è sbagliato, è amore.»

«non ce la faccio più! vattene!» gridò il biondo tra le lacrime, a quel punto mi diede le spalle e corsi ad abbracciarlo da dietro, stringendolo forte a me, mentre si accasciava sul pavimento.

i suoi singhiozzi riecheggiavano nella stanza e il mio petto posato sulla sua schiena, le mie mani avvolte alle sue, il mio respiro sul suo collo erano le uniche sensazioni che contavano.

quella sera ci stendemmo sul suo letto -applicando vari incantesimi per nasconderci- e mi accucciai sul suo petto.
ma il sonno non mi aveva ancora avvolto nella sua nube, così rimasi sveglio per le prime quattro ore.

«non riesci a dormire?» Draco mi spostò una ciocca dalla fronte, adoravo quando lo faceva.

«sono preoccupato, penso al mio futuro, penso a noi, ho paura che tu creda davvero che non possiamo stare insieme.»

«è stato uno dei miei momenti particolari, non riuscirei mai ad abbandonarti.» mi rincuorò afferrando la mia mano.

«e se ci lasciamo?»

«ci rincontreremo.»

Draco's Pov

le settimane seguenti proseguirono monotonamente, tutti i pomeriggi studiavo tantissimo per gli esami, e la sera crollavo ancor prima di gettarmi sul letto. alcune mattine mi svegliavo con un caldo tepore sul petto per poi notare che si trattasse di Harry, e che era venuto a farmi compagnia.

il giorno di San Valentino mi alzai più stanco del solito e trovai un bigliettino sulla scrivania.

vediamoci alle 6 davanti la mia Sala Comune. -coccolino

risi quando lessi il nomignolo che gli avevo assegnato, il mio era Ananas, non domandatemi perché.

la sera mi presentai davanti il ritratto della Signora Grassa e attesi, fin quando non apparve la Granger con un bigliettino in mano.
me lo porse e lessi:

il posto in cui ci siamo conosciuti.

«che significa?»

«te la cavi nelle cacce al tesoro?» chiese la Granger sorridendo.

so che vorreste uccidermi ma solo adesso ho avuto uno straccio di tempo! adesso voglio essere più costante, anche perché ci avviciniamo alla fine...non preoccupatevi, ho ancora molto da raccontare! vi piace questo capitolo? fatemi sapere!
tanti bacini⚡️💖🌹🦄💁🏼