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22. scelte

aveva una camicetta azzurra scollata e dei pantaloni scuri attillati che mettevano in risalto le sue forme. i capelli erano legati in una treccia e delle chiare ciocche le delineavano il viso. pensai che fosse davvero graziosa, se non assumesse quel carattere da vipera succhia sangue.
Joe si avvicinò e mi strinse le spalle in un abbraccio, io, rimanendo rigido l'allontanai spingendola verso la parete.

«cosa ci fai qui?!»

«volevo farti gli auguri di buon anno. cosa c'è di male?» rispose mostrando un sorrisetto perfido e squadrando i miei amici.

miei amici? li ho definiti davvero amici?

«loro devono essere Weasley e Granger...» disse scrutandoli dalla testa ai piedi con un sopracciglio inarcato.

«c-ciao...» la salutò Weasley con occhi lucenti mentre sembrava che stesse assistendo all'apparizione di una dea greca.

«vattene Joe. non ti voglio più vedere. devo ripeterti che noi due non ci sposeremo mai?» sbottai alzandomi di scatto dal letto. stavo perdendo la pazienza. quella ragazza rendeva la mia vita un inferno sin dai miei primi anni ad Hogwarts, era una sanguisuga che ti si incolla al collo privandoti della libertà.

«io so che sei innamorato.»

«ma non di te.»

«avanti, non vorresti dirmi che stai giocando a fare il frocetto con Potter!» scoppiò in una risatina insopportabile all'udito.

«ha detto che non vuole più vederti.» intervenne Harry sollevandosi in piedi con i pugni serrati e la mascella contratta.

«ehm...scusate, io e Draco potremmo parlare in privato?»

fissai Joe con le pupille spalancate grattandomi l'angolo della bocca, mentre mi interrogavo su quali potessero essere le sue intenzioni. uccidermi? una fattura sputa lumache? litigare? picchiarmi? rifilarmi un filtro d'amore?

forse le lumache non sarebbero male a confronto.

Weasley uscì dalla mia camera continuando a guardare Joe con aria sognante, la Granger parve notarlo e spingendogli la spalla lo superò. avrei giurato di aver sentito un singhiozzo.

«bene bene Draco, piaciuto l'incontro dell'altra notte?»

Harry's pov
Hermione mi strattonò un braccio e mi condusse in un bagno abbastanza ampio, con i rubinetti incastonati di diamanti e lo specchio lungo tutta la parete.
non riuscivo a vederle la faccia mentre camminavamo ma ero sicuro di averle visto una lacrima solcare il viso per qualche secondo, prima che fosse spazzata via dalla sua mano.

Ron mi si avvicinò volendo seguirci ma lo allontanai:
«ci penso io.»

mi porse un'occhiata interrogativa e fece spallucce dirigendosi verso la cucina.

entrammo nel bagno e mi abbracciò. i suoi singhiozzi colmavano i vuoti della stanza e mi facevano chiudere lo stomaco.

«ehy» le accarezzai la nuca guardandola nelle iridi castane «cosa
c'è che non va?»

«Ron...» rispose sedendosi sul bordo della vasca.

le massaggiai la spalla incoraggiandola ad esternarmi il suo dolore.

«come ha guardato quella ragazza...era incantato...la divorava con gli occhi.»

«sono sicuro che tu abbia visto male.»

«no Harry! continuava a fissarla! tu non ti accorgi mai di niente!» urlò tra le lacrime prendendosi il volto tra le lacrime.

«Hermione...» le sussurrai avvicinandomi a lei.

«scusa, non volevo dirlo, è solo che ho questa rabbia dentro...»

«ti conosco, c'è qualcos'altro, vero?»

«è che non mi sento mai abbastanza per Ron, penso di non meritarlo, e quando guarda le altre ragazze mi sento così...stupida.» rivelò riversando la sua sofferenza in lacrime.

«Hermione, sei la ragazza più brillante e bella e simpatica ch'io conosca, e se Ron non lo apprezza, è più stupido di Gilderoy Allock.»

la ragazza rise di gusto inizialmente con una piccola risata e poi si fece trasportare emettendone una sonora che le fece brillare gli occhi. quanto le volevo bene, era l'unica donna della mia vita.
lei era mia sorella.

la porta si spalancò bruscamente e una testa color carota sbucò facendoci sussultare.

«si può sapere cosa state facendo?!» poi, volgendo lo sguardo verso Hermione cambiò radicalmente espressione, rilassando il volto con un'aria angosciata.

«che ti è successo?» si avvicinò alla ragazza e le sollevò il mento con un  gesto delicato.

«vattene Ronald, vai da quella biondina visto che la reputi migliore di me.» lo disse con una calma spaventosa nel tono di voce, come se stesse tramando qualcosa.

«cosa? quella biondina? non l'ho neanche guardata!» si difese.

«infatti la stavi divorando con gli occhi! cos'è successo? stavamo così bene, devi sempre rovinare tutto!» questa volta Hermione si alzò e gli sputò le sue parole in faccia. io, ancora immobile sul bordo della vasca, preferivo non immischiarmi, rimanere nel mio angolo recluso ad osservare la scena, come fosse un film.

«Hermione» Ron scandì le sillabe del suo nome con dolcezza e le posò le mani sulle guance. «io amo solo te.
e so che potrebbe sembrare scontato, ma è così, è sempre stato così dal primo momento in cui ti ho incontrata su quel benedetto treno. pensi davvero che ti possa dimenticare nel giro di due minuti? si, quella ragazza era carina, lo ammetto, ma tu sei meravigliosa. scusa se non te lo dimostro, ma sono un casino e non cambierò mai. mi odio per essere così pieno di difetti. e sai quando  mi mento meno un casino?»

«quando?»

«quando sono con te.»

i due si baciarono lentamente, con passione ma non troppo, era più un bacio destinato ad assaporare le paure dell'altro, i segreti, i sogni.

rimasero uno nelle braccia dell'altra per un po', pertanto decisi di raggiungere Draco; chissà cosa le aveva detto Joe. improvvisamente panico, ansia e senso di colpa per averlo lasciato solo con quella vipera mi assalirono. sarebbe potuto succedere di tutto.

bussai, Draco socchiuse la porta e notai sul suo viso delle rughe di preoccupazione.

«tutto bene?»

dietro di lui comparve Joe con il suo sorrisetto soddisfatto.

«diglielo Draco.» disse con voce fredda e maligna, avevo i brividi.

«Harry, noi...» esitò per qualche istante guardandosi le scarpe, poi, prese a tormentarsi le mani tremanti e continuò: «noi non possiamo più stare insieme.»

«cosa stai dicendo? sei impazzito?» ero intimorito e confuso, afferrai il braccio di Draco e premetti nel punto in cui aveva il tatuaggio da Mangiamorte con talmente tanta forza che sul suo viso comparve una smorfia di dolore.

«non fare domande ti prego, vai via e basta, è per il nostro bene.» proferì il ragazzo quando fummo dentro una stanza poco illuminata.

«quella ti ha fatto il lavaggio del cervello! tu le credi anche! che ti ha detto?!» urlai spingendolo con forza verso il muro.

«ti prego...cerca di capire.»

«dammi una ragione valida!» lo presi per il colletto e lo strattonai.

«è per il tuo bene, non è colpa mia.» Draco sembrava supplice, la sua voce tremava e piccole gocce argentee gli rigavano il viso.

non ero intenerito dalla scena, anzi.

«svegliati Draco! comportati da uomo! affronta la situazione! dimmi cos'è successo! devi prendere in mano la tua vita!»

«non ti amo più. vattene.» adesso il suo sguardo si era fatto duro, impenetrabile.

gli assestai un pugno sull'orecchio facendogli perdere l'equilibrio, dopo aver barcollato Draco rispose al mio colpo gettandomi per terra tirando schiaffi e pugni ovunque.

mi difendevo e attaccavo, il sangue che usciva dal suo naso mi donava un senso di soddisfazione e vendetta. volevo fargli male, volevo fargli vedere
che le persone non possono essere trattate come fossero oggetti.

gli bloccai i polsi.

«scegli. o lei, o me.»

"non possiamo più stare insieme." mi avevi detto.
il problema è che senza di te io non ci sono.
non posso.
no.

salve a tutti! okay, sono le 24.59 ed è un po' tardi. per aggiornare...ma non fa niente!😝 cosa ne pensate? cosa avrà fatto Draco? cosa gli avrà detto o fatto Joe? Ron ed Hermione sono troppi dolci, li amo con tutto il cuore😍😍
vi amo
kiss 🎈💜🔐🦄

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