16. ti ho perso?
«non vado da nessuna parte senza di te.»
lo guardai dritto negli occhi inserendo nelle mie parole quanta più sincerità e sicurezza fosse possibile.
come poteva anche solo pensare che avrei fatto una cosa del genere? non l'avrei mai abbandonato in quel luogo ostile con persone altrettanto terribili; il solo pensiero mi faceva rabbrividire.
«non capisci! io gli ho ascoltati! hanno detto di volerci portare fuori dalla circolazione per un determinato lasso di tempo per spaventare la popolazione, e poi...poi ci uccideranno. gli ho sentiti.» spiegò Harry contorcendosi le mani per poi portarle sulle tempie.
«in poche parole vogliono spaventare le persone per far capire che i Mangiamorte regnano ancora. una forma di terrorismo strana...»
«si Draco, è ciò che ho detto io.» poi aggiunse: «molto probabilmente vogliono solo me e ti lasceranno andare, ma comunque dobbiamo studiare un modo per assicurarti la libertà.»
«Harry, non hai capito niente, dobbiamo fuggire insieme.» insistetti scandendo le sillabe dell'ultima parola, e continuai: «dove vado io, vieni tu.»
«quanto sei testardo...» il moro scosse la testa con aria rassegnata.
«testardo ma irresistibilmente carino!» esclamai facendo gli occhi dolci e assumendo un'espressione da principessa viziata.
«okay, ma non possiamo lasciare che ti uccidano, dobbiamo cercare di forzare la porta. Qui da qualche parte ci sarà un piede di porco o che so io...» disse dirigendosi vero il lato est del magazzino per poi rovistare tra le cianfrusaglie impolverate.
«cos'è un piede di porco?» domandai confuso producendo una risata che durò qualche istante.
«quando lo troverò te lo mostrerò.» affermò il mio ragazzo continuando a cercare nel mucchio scuro.
lo vidi molto teso e corrucciato, così mi avvicinai alla sua schiena e gli cinsi il bacino poggiando il mento sulla sua spalla; molto lentamente gli stampai una scia di delicati baci sul collo, segno di una sensazione di pura eccitazione mista al desiderio.
emise dei sospiri pesanti e voltandosi afferrò il mio viso poggiando le sue labbra sulle mie, facendole incontrare in una danza umida e passionale.
le sua mani giocavano con la cerniera nei miei pantaloni, diventati decisamente troppo stretti, mentre lo spinsi verso la parente e non osai dividere le nostre bocche.
«sarebbe una buona idea tenere anche il biondino.» sussurrò una voce roca al di fuori della stanza provocandomi la pelle d'oca.
subito mi portai l'indice alle labbra per zittire Harry e mi avvicinai alla porta, da cui provenivano frammenti di conversazione.
«...che siamo capaci di far male anche ai Mangiamorte stessi...in questo caso ex Mangiamorte...ma la cosa incuterà terrore fra tutti!»
«due ostaggi sono sempre meglio di uno solo.» sibilò una voce familiare, troppo familiare. la lentezza con cui pronunciava le prime parole delle frasi, il tono pacato e persuasivo... assomigliava a mio padre.
mio padre?
impossibile. era ad Azkaban e non sarebbe mai potuto scappare, e poi non poteva mica rinchiudere suo figlio?
«Hawthorne, quali sono i programmi di domani? li porteremo in Francia?»
«Draco, io conosco questa voce...» mormorò Harry fissandomi con le pupille dilatate dallo stupore.
«come si chiama il ragazzino? non Potter, deficiente! l'altro...»
«Hawthorne dice di avergli insegnato ad Hogwarts...un certo Drew...Dramon...Draco! DRACO!» esclamò con troppa enfasi una donna.
«cosa?! Draco?! ma come... no, NO! impossibile!» sentii
urlare quell'uomo e riconobbi il timbro di voce minaccioso, era senza dubbio mio padre.
ma tutto ciò non aveva alcun senso!
udii dei passi avvicinarsi alla porta e mi affrettai a nascondere me ed Harry dietro una libreria ormai logora dal tempo, gli feci cenno di respirare silenziosamente e così lui si appiattii accanto a me.
da diciott'anni a questa parte molte volte mi era capitato di provare timore per mio padre, soprattutto negli ultimi due anni quando riuscivo a riconoscere il suo sguardo impregnato d'odio; ma quella volta fu una sensazione differente, avvertii puro terrore, e non solo per me stesso, ma soprattutto per Harry.
cosa gli avrebbe fatto?
gli avrebbe fatto del male?
perché avremmo dovuto andare in Francia?
come ha fatto mio padre a scappare da Azkaban?
mille interrogativi mi colmavano la mente e fungevano da combustibile per il mio cuore che aveva notevolmente accelerato i battiti...
quegli anni in prigione lo avrebbero reso ancora più crudele, senza alcun dubbio.
ricordo l'espressione di pura follia impressa sul volto di mia zia Bellatrix quando ritornò ad essere una cittadina libera, se così la si poteva denominare.
era come se il lato umano fosse stato risucchiato da una belva feroce pronta a compiere atti ostili.
la maniglia venne scossa e la porta cigolò leggermente.
«Dracuccio...sono papino, vieni da me!»
da vicino il suo timbro vocale era ancora più crudele e abbondante di pazzia.
mio padre iniziò a percorrere la stanza con passi lenti, quasi non toccava il pavimento con le scarpe, come se avesse paura che dovesse crollare da un istante all'altro.
«su, figliolo...se esci adesso forse» e calcò la parola emettendo un suono acuto «forse sarò meno crudele.» scoppiò in una risata malefica che mi attraversò le vene penetrandomi nel cervello.
quello non era mio padre.
era un mostro nelle vesti di Lucius Malfoy.
Harry mi rivolse uno sguardo determinato, avevo notato un leggero spicchio di timore, ma niente poteva spaventarlo.
i passi di mio padre diminuivano la distanza fra i nostri corpi.
sempre più vicini.
sempre più minacciosi.
improvvisamente i movimenti cessarono.
un silenzio assordante rivestì la stanza e potevo udire il cuore pompare sangue nelle vene.
ancora silenzio.
quiete assoluta.
un minuto...
tre minuti...
quattro minuti...
«cucù! tana per Dracuccio!» esclamò mio padre afferrandomi per il colletto della camicia e scaraventandomi a terra.
la mia mascella colpì il pavimento sudicio e freddo.
«salve signor Potter è un piacere rivederla.» disse mio padre pronunciando la frase tutta d'un fiato, come se fosse un'unica parola; tutto ciò rendeva la situazione ancora più folle.
Harry però fu più rapido di me e sfoderò la sua bacchetta così da puntarla al petto di mio padre.
era possibile leggere il furore e la rabbia dei due fondersi in un unico incontro d'ira.
«cosa vuoi da me lurida feccia?!» urlò il moro pronto a scagliare incantesimi.
«non sarebbe male far scomparire Harry sono-il-re-dei-re Potter dalla circolazione, non sarebbe male uccidere accidentalmente i suoi amichetti, non sarebbe male far vedere alla gente chi realmente comanda qui! il mondo sarà nelle nostre mani quando la notizia della nostra evacuazione da Azkaban si sarà diffusa e tutti capiranno che saremo noi gli assassini. incutere terrore. ecco cosa voglio.» affermò per poi ridere fragorosamente, tremando dalla rabbia o dalla pazzia.
mi aveva fatto male vederlo così, certo,
non è mai stata una brava persona, ma era comunque una figura paterna stabile, che pur sempre con un carattere particolare, era rimasto al mio fianco.
«sei un mostro! sei uno schifoso assassino che meriterebbe di bruciare a rogo! mi fai schifo, schifo!» Harry era sul punto di lanciare una fattura ma con una mano lo interruppi.
«padre, tu non stai bene, non sai cosa stai dicendo!» risposi cautamente al suo monologo alzandomi e puntando la bacchetta al suo collo per un'eventuale difesa.
a quel punto fu come se avessi notato un ultimo barlume di lucidità nel suo sguardo, come se fosse tornato il mio papà.
ma un attimo dopo aggiunse:«ti piace come piano figliolo?»
«come puoi dire una cosa del genere? come puoi solo pensare che io sia malvagio anche sono un terzo quanto te?! stai impazzendo! tu non sei mio padre!» sbottai quando il coraggio iniziò ad incrementare nel mio stomaco.
«taci Draco! non ti permetto di parlarmi così! STUPEFICIUM!»
«Protego!» gridai proteggendomi dal suo incantesimo.
«voglio solo una cosa. una cosa e poi potrai fare ciò che vorrai del mondo.»
«lascia andare me ed Harry.»
«tu puoi andare.
ma Potter rimane con me.»
ciao Potterhead bellissimi!
ieri mentre guardavo la Pietra Filosofale con mia madre urlavo le battute prima che le dicessero e commentavo il film, così lei si è rassegnata ed è andata a dormire😂
scusate l'orario ma ho studiato dalle 2 alle 8.30.
ieri lo stesso.
sono veramente impegnata, questo week-end pubblicherò tre capitoli molto probabilmente.
vi amo! fatemi sapere se vi piace la storia💜💜💜
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