13. cena con i Greengrass
«...e ne morirei anch'io.» a quelle parole rimasi immobile come una statua per qualche secondo, fissai Harry, incredulo che quella frase fosse uscita realmente dalla sua bocca.
dove aveva trovato il coraggio di rivelare a mia madre una cosa simile?
«Draco cosa intende ehm, Harry» pronunciò il suo nome con un grande sforzo «insomma...ho sempre saputo che Astoria non ti piacesse ma...cosa intende per ne morirei anch'io? cosa c'entra lui con il matrimonio?» mia madre era quasi spaventata dalla risposta che avrebbe potuto ricevere.
«madre come ti ho detto, io ed Harry abbiamo legato molto durante gli ultimi mesi, abbiamo notato quanto fossimo simili sotto alcuni punti di vista, lui mi ha aperto gli occhi, se dovessi sposare quell'asina giuliva sarei condannato ad una tristezza che mi divorerebbe...vuoi davvero che tuo figlio, il tuo unico figlio, sia destinato ad una perenne sofferenza?!»
non ho idea di dove avessi trovato quella temerarietà, ma le parole scivolarono fluide come un fiume, era la rabbia a parlare adesso. senza che me ne accorgessi ero scattato in piedi e guardavo mia madre boccheggiare, sorpresa dalla mia eloquenza.
«tesoro, ho sempre voluto che tu sposassi la persona dei tuoi sogni e che possa essere felice per tutta la vita. ma vedi...come la prenderà la famiglia Greengrass? abbiamo da sempre progettato questa cerimonia...»
«le parlerò io.» la interruppi con tono brusco. ma successivamente, osservando la sua espressione malinconica, mi piegai su di lei e le dissi con tono pacato, come si fa con i
bambini:
«io so che a te non interessa del titolo nobiliare e so che i soldi non ci mancano, non ci sono ragioni per cui dovrei sposare Joe, papà è ad Azkaban e non può obbligarci.»
Harry mi guardò soddisfatto mentre sfoggiava uno dei sorrisi migliori che gli avessi mai visto in volto. avrei giurato che una lacrima gli fosse scivolata sul viso, ma forse avevo solo immaginato.
mia madre si alzò e mi avvolse in un abbraccio materno, uno di quelli che ti trasmettono mille frasi che mai avresti il coraggio di pronunciare.
«proprio stasera verranno i Greengrass a cena, potrai dargli lì la notizia.»
mi allontanai dall'abbraccio di mia madre dandole un bacio sulla guancia e mi diressi con Harry al piano di sopra, dov'era presente la mia stanza.
«sai Draco, non pensavo che voi due foste così legati. vedervi mi ha fatto riflettere a quanto avessi desiderato una mamma...» mi rivelò Harry appena entrato nella mia camera.
«ci stai davvero così male?» chiesi quasi in un sussurro guardandolo con dolcezza.
«di certo non sto a piangermi addosso, ma ci sono momenti in cui sarei pronto a dare tutto pur di rivedere i miei genitori.»
questa volta ero sicuro di aver visto una lacrima salata solcare la sua guancia rosea.
«oh Harry» mi avvicinai al suo corpo e gli asciugai il viso, poi avvolsi le mie dita al suo collo e adagiai le labbra alle sue.
i movimenti fluidi rendevano il bacio ancora più focoso, le nostre lingue si intrecciavano alla ricerca di maggiore passione.
Harry mi sfiorò il braccio destro e il punto il cui le ferite si stavano rimarginando e provai un brivido che mi fece trasalire. lo guardai negli occhi e ripresi a baciarlo con più foga.
senza staccarmi dalla sua bocca lo spinsi sul letto a due piazze al centro della stanza e continuai ad approfondire i baci mettendomi sopra di lui.
avevo fame delle sue labbra, avevo bramosia di poter marchiare il mio territorio in modo tale che tutti capissero che lui è di mia proprietà e nessuno può portarmelo via un'altra volta.
il cuore mi esplodeva nel petto, sentivo i rimbombi dei battiti percorrermi le vene; Harry stringeva il mio corpo al suo cingendomi la vita, io avevo iniziato a riempirgli collo di baci, succhiando la pelle e lasciando delle piccole macchie viola.
il moro mi sfilò la maglietta e lo stesso feci con lui. quando vide i miei pettorali scolpiti rimase senza fiato e sorrisi alla sua espressione buffa. pian piano portò le mani dal mio collo sempre più in basso, mi stava sbottonando i pantaloni...
quando qualcuno bussò alla porta.
proprio sul più bello.
emettemmo un gemito di delusione e frustrazione e fui costretto ad alzarmi per aprire.
«Draco, Astoria sarà qui tra pochi minuti, vi conviene prepararvi.»
in quel momento odiai mia madre per averci interrotto, ma come biasimarla, non avrebbe mai previsto che suo figlio gay stesse baciando la causa dei problemi della mia famiglia.
presi la sua roba, accompagnai il mio ragazzo al bagno in fondo al corridoio e mi chiusi nel bagno privato della mia stanza.
nel momento in cui l'acqua scivolava sulla mia pelle iniziai a riflettere riguardo il linguaggio appropriato da adoperare quando avessi detto a Joe che non l'avrei sposata neanche se mi costringessero ad ascoltare il pianto delle mandragole.
"signor Greengrass non ho intenzione di sposare sua figlia."
"signore, mi scusi ma non mi sento pronto per il matrimonio con Astoria."
"signor Greengrass non sposerò sua figlia perché mi piace il cazzo di questo moretto seduto qui a fianco."
no, troppo diretto.
decisamente troppo diretto.
uscii dalla doccia dicendomi che avrei improvvisato potendomi fidare delle mie doti da studente modello.
avvolsi un asciugamano al bacino ed entrai nella mia stanza, sobbalzando nel vedere Harry seduto al letto già profumato e vestito.
«Potter so di essere bellissimo ma non c'è bisogno di fissarmi.» dissi ironico fingendo un tono altezzoso.
«taci Malfoy.» mormorò Harry spingendomi e serrandomi i polsi al muro.
iniziai a baciargli lentamente la clavicola per poi salire fino alle labbra, i suoi gemiti di piacere erano musica per le mie orecchie.
è bellissimo.
pensai inconsciamente stringendolo a me.
così perfettamente pieno di imperfezioni.
facendomi rabbrividire Harry mi sfilò l'asciugamano di dosso lasciandomi completamente nudo e mi lanciò sul letto.
con baci lenti Harry si avvicinava sempre più a...
«siete pronti? Astoria e i suoi genitori sono arrivati!» annunciò mia madre.
«merda.» imprecai alzandomi e iniziandomi a vestire velocemente.
ma perché Merlino non voleva farci continuare?!
il mio ragazzo ed io scendemmo le scale sfoggiando tutta la nostra bellezza, Joe e i suoi genitori erano sulla soglia della porta e quando la vipera notò Harry al mio fianco, trasformò il suo sorriso falso in una smorfia di disgusto.
proprio così befana. io sto con lui e tu non mi avrai mai.
Harry's pov
la signora Malfoy era davvero graziosa stasera, aveva raccolto in uno chignon i suoi capelli color platino tanto simili al figlio e indossava un vestito molto scollato color Bordeaux. aveva adornato il collo con una collana d'oro e aveva truccato leggermente il viso sottile e delicato.
adesso capisco da chi ha ereditato Draco la sua eleganza.
mi presentai alla famiglia Greengrass che si rivelò più insopportabile di una scheggia nel dito.
«signor Potter...non posso fare a meno di chiederle cosa ci faccia qui.» annunciò il signor Greengrass rifiutando la mia mano; pff, neanche fosse casa sua.
«ehm, può sembrare strano, ma io e Draco passiamo il Natale insieme.» affermai lasciando stupiti i due ospiti tranne Joe che ci aveva già visti insieme all'"Always".
la signora Malfoy ruppe l'imbarazzo che si era diffuso nell'aere e condusse tutti nella sala da pranzo, che a mia grande sorpresa era più ampia di quanto avessi immaginato, sembrava di essere in un castello regale.
ci sedemmo e quasi immediatamente gli elfi domestici ci porsero i primi piatti. osservai le mani ossute e gli occhi enormi di quelle creature e non potei non pensare a Dobby. quanto mi mancava il mio piccolino.
«così state frequentando l'ultimo anno ad Hogwarts...»
«si, abbiamo deciso di prendere i M.A.G.O per assicurarci un lavoro...non tutti possono permettersi una raccomandazione.» disse il mio ragazzo alla mia sinistra guardando torvo il signor Greengrass.
«ehm.» Joe si schiarì la voce prima di parlare. «anche Harry verrà al nostro matrimonio, vero?»
«oh, non ci sarà nessun matrimonio.» ammisi di colpo con un sorrisetto innocente, come se avessi detto quanti anni avevo.
«ma come...sta scherzando vero teroruccio?» chiese con espressione tesa la vipera.
Draco trasse un lungo respiro prima di rispondere.
«non sta scherzando. è la verità. non ci sarà nessun matrimonio. né adesso né mai. io non ti amo e sei soltanto una vipera assetata di fama e soldi.»
con tale rivelazione lasciò tutti a bocca aperta, compreso me. non pensavo che fosse capace di acquisire tanto coraggio.
sono orgoglioso di lui, sono contento che finalmente lotti per ciò che desidera realmente.
«signora Malfoy...è tutto vero ciò che sta dicendo Draco?!» domandò sbigottito l'uomo paffuto.
«in realtà si, mio figlio non si sente pronto a svolgere questo passo importante con Astoria.»
«non ci posso credere Draco! mi fai solo schifo! mi lasci poco prima delle nozze!» sbottò acida Joe.
«beh, in realtà mancano otto mesi...»
«stai zitto! non voglio più ascoltarti! mamma, papà, andiamocene!» dette queste parole si congedò fiondandosi sulla porta e sbattendola alle sue spalle.
quando fummo sicuri che fossero usciti, il mio ragazzo ed io scoppiammo in una risata genuina, che con mia grande sorpresa, influenzò anche la signora Malfoy.
in quel momento non mi importò più di niente, avevo la testa libera di pensieri, diedi ascolto alla mia impulsività e strinsi la mano di Draco che era poggiata sul tavolo.
vi è piaciuto questo capitolo un po' lunghetto?
che odio quando Harry e Draco vengono interrotti! mai un attimo di intimità!
ma cosa succederà nel prossimo capitolo? Narcissa scoprirà la relazione di suo figlio?
non vedo l'ora che arrivi martedì per vedere la pietra filosofale! la perdita di Alan continua ad addolorarmi...ci sono rimasta malissimo...
kiss👄⚡️
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