"Alexander Lightwood, non tenerci sulle spine!" Imprecò la madre.

"Maryse.." Cercò di calmarla il padre, appoggiandole una mano sulla spalla, in segno di conforto.

"Mamma, papà.. Io sono innamorato di un ragazzo.."

La reazione non era esattamente quella che si aspettava, certo non si aspettava salti di gioia e striscioni ma nemmeno una sfuriata di quel genere. Il disgusto negli occhi della madre lo lasciarono interdetto, la confusione nel padre lo sbalordì e lui era sempre più arrabbiato con se stesso per non essere 'uguale agli altri'.

"Mamma.." Cercò di avvicinarsi ma lei lo allontanò con un gesto della mano.

"Vattene." Disse con lo sguardo pieno d'odio.

Il povero Alec tornò in camera, con un sospiro si distese nel letto e pianse tutte le lacrime che aveva trattenuto fino ad allora. Si fermò di colpo quando sentì la porta aprirsi. Sentì un fruscio nella camera e qualcuno sedersi sul materasso.

Una mano, grande e ossuta, si appoggiò sulla sua spalla.
"Figliolo.." Lo chiamò suo padre.

"M-mi dis-dispiace.." Sussurrò il ragazzo disperato.

"Non è colpa tua Alec. Non puoi cambiare chi sei, lo capirà anche tua madre." Lo consolò Robert.

"Mi odia."

"Non ti odia, è solo sconvolta. Dalle un po di tempo per metabolizzare la notizia.." Sussurrò il padre, prima di alzarsi e avviarsi verso la porta.

"Non dimenticare chi sei, Alec" disse prima di aprire la porta e uscire.