Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Chapitre 46

«Soddisfatta delle qualifiche?». Mi chiese Nico, affiancandomi. 

«Sesta posizione, dietro il mio compagno di scuderia. È buona, ma avrei potuto sicuramente fare meglio». Esclamai io, mangiando la mia barretta proteica. Gliene porsi un po', ma lui scosse la testa. 

«Sempre competitiva, non è così?». Ridacchiò lui. 

«Tu ed Hamilton avete letteralmente iniziato una lotta interna alla Scuderia e dici che io sono competitiva?». Alzai un sopracciglio. «Io almeno non cerco di danneggiare il team».

«Touché». Esclamò divertito. «Ma fidati che ci saresti arrivata anche tu. Lewis sa essere davvero esasperante a volte». 

«Lo immagino». Risi. «Comunque non un buon motivo per compromettere la vittoria di un mondiale».

«Come se avessimo degli avversari temibili». Roteai gli occhi. Tacqui. «Le qualifiche sono importanti, ma lo è di più la gara. Lo so che il tuo desiderio è quello di arrivare davanti a Mortara, ma devi anche comprendere che abbia molta più esperienza di te». 

«Esperienza, non bravura». Spalancò la bocca.

«Oh, questa è pesante». Esclamò. 

«Non dico non sia bravo, ma-». Mi interruppe. 

«Ti ritieni superiore a lui?». 

«Forse è più bravo di me in qualifica, ma l'ho osservato gareggiare, non è molto fluido nei movimenti». Nico era sorpreso dalle mie parole. «Andiamo, non guardarmi così! Non posso averlo notato solo io. È evidente che la gran parte di ciò che fa, la sa fare perché ha molti anni di esperienza e non per talento naturale in sé». 

«Ribadisco, Ann, che le tue parole sono un po' troppo azzardate». 

«Nico, non sei la persona più adatta a dirmi di moderare le parole». Sbuffò. Talvolta sapevo essere davvero insopportabile. Nico cercava di far finta di nulla, ma era evidente che gli desse fastidio. 

«Talvolta mi ricordi Max». Mi pietrificai al nome, ma cercai di non farlo notare al tedesco.
«No, talvolta ti ricordo te». Gli diedi un leggero colpo sulla spalla e lui rise. Scosse la testa, esasperato, ed iniziò ad osservare qualcosa sul suo cellulare. Corrugò le sopracciglia ed io mi sporsi leggermente, nella speranza di leggere ciò che lo aveva sconvolto. Non riuscii a vedere nulla, perché spostò il cellulare dalla mia visuale. 

«Sei davvero incorreggibile». Disse divertito ed io feci spallucce. «Se proprio ti interessa, piccola ficcanaso, era Toto». Lo guardai, in attesa che continuasse a parlare. 

«E?». Esclamai, per poi buttare l'involucro della mia barretta nel primo cassonetto disponibile.
Mi rispose ed io spalancai gli occhi.

«Ann! Andiamo, supera il pilota davanti a te, sei più veloce di lui». Nico si aprì in radio per incitarmi.

«So quello che sto facendo». Dissi semplicemente, per poi non rispondere più a nessun altro team radio. Mi irritava il fatto che il tedesco non si fidasse abbastanza di me e delle mie capacità di guida. Se lo avessi ascoltato, sarei finita quasi sicuramente fuori pista. Prestai attenzione a trovare il punto migliore in cui superarlo e, una volta che lo feci, azzardai il mio sorpasso, con successo. Mancavano davvero pochi giri ed io avevo riguadagnato la mia sesta posizione, persa alla partenza. «Chi c'è davanti a me?». Domandai al mio ingegnere di pista.
«Mortara». Sospirai, questa volta sarebbe stata più difficile della precedente. Sicuramente lui non aveva voglia di farsi prendere alla sprovvista da me e poi le mie parole erano state davvero molto dure. Dovevo effettivamente dimostrare di essere più brava di lui superandolo.
Tentai più volte, ma Edoardo riusciva sempre a chiudermi, impedendo qualsiasi mio attacco. Presi un lungo respiro e cercai di concentrarmi. Battere il mio compagno di scuderia era il minimo indispensabile per poter avere una strada aperta, nuovamente, in Formula 1. Se mi fossi dimostrata all'altezza, forse, non avrei più avuto bisogno di mentire. Dovevo solamente essere me stessa e mettere in pista tutto il mio talento. E sapevo di non averne poco. Notai uno spiraglio lasciato aperto dal pilota dinanzi a me. Ero distante, non troppo, ma quanto bastava a Mortara per sentirsi al sicuro da un mio possibile tentativo di superarlo. Mi allargai proprio in quel punto ed accelerai, facendo una staccata in curva ed ottenendo la sua posizione. Il suo era stato un errore di valutazione piuttosto grave, considerando che aveva molti più anni di esperienza di me. Forse mi sottovalutava. O, forse, era abituato ad avere compagni di scuderia meno prestanti di lui. Sicuramente non era questo il caso e sarebbe stato meglio per lui iniziare a comprenderlo, perché io non avrei smesso di lottare contro di lui. Solo gli ordini di scuderia potevano fermarmi, ma Susie non mi sembrava molto intenzionata a favorire Edoardo a me. Lo avrebbe fatto solo in casi estremi, come una possibile vittoria di un mondiale. Ma al momento nessuno dei due stava lottando per il raggiungimento del titolo. Completammo l'ultimo giro, quello dopo il giro finale effettivo, e poi scesi dalla monoposto. Mi sfilai il casco e la balaclava, prima di afferrare la bottiglietta d'acqua dalle mani di Stephan. 

«Bravissima Ann». Gli sorrisi, annuendo semplicemente alle sue parole e ringraziandolo. Ben presto giunse anche Nico. 

«Scusami se ho dubitato di te, è chiaro che tu sappia cosa fare». Mossi la mano sinistra, quasi a scacciare le sue parole. Mi aggiustai i capelli, molto più corti rispetto a come ero solita portarli, dietro le orecchie, prima di essere chiamata anche dal mio team principal. 

«È davvero stupendo avere due piloti che lottano per le posizioni alte, continuate a spronarvi, vi aiuterà a maturare di più come professionisti e come persone». Annuii. Speravo che tutti i miei sforzi mi avrebbero aiutato a raggiungere il mio scopo. 

«Secondo te Hamilton confermerà? E Vettel?». Mi domandò George, mentre eravamo in chiamata. 

«Uhm, se non erro Charles disse che Sebastian non era tanto convinto di rimanere o qualcosa del genere, anche se dicono che rimarrà. Lewis non ne ho la più pallida idea, credo voglia vincere il settimo mondiale, ma forse non continuerà. Sei tu che stai in Formula 1, perché lo chiedi a me?». Lo immaginai fare spallucce.

«Non lo so, ultimamente si sta dicendo che Lewis non riconfermerà. A quanto pare Toto ha già in mente un sostituto». Iniziai a mangiare lo yogurt che avevo tra le mani. 

«È trapelato qualche nome?». Chiesi onestamente interessata. 

«Si parla di Max, ma onestamente non credo. Non ha firmato per altri 3 anni con la Red Bull?». Annuii, sebbene non potesse vedermi. 

«Sì, ma ha una clausola per rescindere il contratto. Volendo potrebbe andarvi, ma credo che la Scuderia farà di tutto per tenerlo con sé. D'altronde al momento non ha un pilota che potrebbe prendere il suo posto». Sospirò. 

«Sì, hai ragione. Poi si parla di me, ma io non ho avuto contatti con la Mercedes, quindi, a meno che non si possano fare contratti senza interpellare l'interessato, dubito possa essere io il nuovo pilota Mercedes». Ridacchiai leggermente. 

«Al momento nulla è sicuro, lo stesso Sebastian, dovesse andarsene dalla Ferrari, potrebbe passare in Mercedes, non ne abbiamo idea. Dobbiamo vedere come finirà l'anno, se Hamilton dovesse vincere il settimo mondiale non vedrei il motivo per non confermarlo». 

«Cambierà il regolamento, forse temono che Lewis non possa essere capace di competere con i più giovani a pari monoposto». Arricciai le labbra, non molto convinta. 

«Se lo pensano, probabilmente non hanno capito che tipo di pilota sia». Cambiai discorso. «Emozionato per l'inizio della stagione?». 

«Abbastanza, sì, spero possa andare meglio della scorsa. È davvero orribile non riuscire ad ottenere neppure un punto ed è frustrante quando mi trovo in zona punti e, per un qualsiasi motivo, esco fuoripista o faccio un incidente. Sembro perseguitato dalla sfortuna». 

«Un viaggetto a Lourdes?». Rise. 

«Forse non guasterebbe». Ridemmo entrambi, fin quando lui non mi pose una domanda. «Ti va di venire anche tu al Gran Premio d'Australia come ospite?». 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro