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Capitolo 22

[Revisionato il 14/08/2018]

P.O.V Harry

Spostai una ciocca di capelli rossi dal suo viso per permettermi di guardarla. Le accarezzai una guancia e sorrisi quando la sentii rannicchiarsi di più al mio corpo.

Mi piaceva guardarla dormire, era così tenera che mi perdevo ad ammirarla.
Ancora non riuscivo a credere di essere lì, in quella casa, con lei.
Non mi sembrava vero.

Passai delicatamente una mano sulla sua schiena e la sentii rabbrividire. Sorrisi.

Mi chinai posandole le labbra sulla guancia, percorsi tutta la linea della mandibola per poi spostarmi all'angolo della bocca.
Le lasciai un delicato bacio a stampo, sentii la sua mano posarsi sulla mia nuca per poi spingermi nuovamente sulle sue labbra.

Sorrisi accontentandola e stringendole un fianco.
Quando mi staccai potei ammirare i suoi occhi scuri e il leggero sorriso che aleggiava sul suo volto.
"Mi piacciono questi risvegli" mormorò scostandomi un ciuffo ribelle dalla fronte

Ridacchiai sfiorandole il naso con il mio.
"Anche a me" risposi in un sussurro.

Passammo qualche altro minuto in quella posizione, poi mi alzai per andare a preparare la colazione mentre Ginny si chiudeva in bagno.

Preparai la tavola e sorrisi guardando il sole che entrava dalla finestra. Svegliarmi presto e potermi affacciare a guardare il giardino mi metteva una grande serenità.

Appena mi sedetti a tavola vidi Ginny entrare in sala e prendere posto davanti a me.

La osservai, mi sembrava pensierosa.
Aveva un braccio fermo a mezz'aria, nella mano aveva un bicchiere che conteneva del succo d'arancia e guardava assorta la sala davanti a sé.

"Ehi" richiamai la sua attenzione.

Mi guardò.

"A che pensi?" le domandai curioso.

Lei sembrò pensarci un attimo.

"Sai, stavo pensando...di invitare tutti i nostri amici qui e magari fare una piccola festa" suggerì Ginny.

"Una festa?" alzai un sopracciglio.

"Si, per inaugurare la casa e dire a tutti che ci siamo traferiti" si spiegò meglio.

Rimasi in silenzio per un attimo, poi scrollai le spalle.

"Se ci tieni tanto" sorrisi a mia volta dopo averla vista fare un grande sorriso.

"Chi dovremmo invitare?" domandai poi.

"I nostri ex compagni di scuola" affermò come se fosse ovvio.

"D'accordo, allora mandiamo subito gli inviti" esclamai accontentandola.

***

Verso le 21 le persone inziarono ad arrivare.

Per primi arrivarono Luna e Neville, poi Seamus accompagnato dalla sua ragazza e da Dean.

George arrivò poco dopo insieme ad Angelina.
Infine arrivarono anche Ron ed Hermione.

"È bello rivedervi" li salutai chiudendo la porta.

"Ragazzi questa casa è stupenda" disse Luna guardandosi attorno.

"Grazie Luna, l'ho scelta io" risi

"Allora un po' di gusto ce l'hanno anche i ragazzi" scherzò Angelina.

"Evidentemente" concordò Hermione ridendo.

Uscimmo in giardino e appena le altre ragazze videro la piscina lanciarono un grido.

"Favolosa" esclamò Angelina.

Avevo detto a tutti di portare il costume, fare il bagno di notte era bellissimo.

Pochi minuti dopo ci ritrovammo tutti buttati in piscina, a ridere e a scherzare come ai vecchi tempi.

All'inizio con Dean ci fu in po' di imbarazzo ma poi tutto passò.

"E quindi da quanto tempo vi siete traferiti qua?" chiese Luna curiosa.

"Pochissimo in realtà, solo da qualche giorno" spiegò Ginny appoggiandosi al bordo vicino a Luna.

P.O.V Ginny

Poco più tardi i ragazzi uscirono per giocare con una pluffa che Harry aveva preso dalla nostra stanza.

"I maschi...gli date una palla e potrebbero rimanere occupati per ore" rise Hermione.

Tutte scoppiammo a ridere.

"Dicci Ginny, come va la convivenza?" chiese Angelina.

"Per ora benissimo" risi scrollando le spalle.

Parlammo un po' della loro vita, della storia tra Hermione e Ron e quella di Angelina e George.
La ragazza di Seamus era molto simpatica.

"Ragazze volete qualcosa da bere?" domandai ad un tratto.

Tutte acconsentirono e io mi alzai per andare a prendere una bottiglia di whisky incendiario e una di rum di ribes rosso.

Tutte presero un bicchiere per poi versarsi una bevanda.

"Che fate, bevete senza di noi??" esclamarono i ragazzi entrando di nuovo in piscina e schizzandoci tutte.

"Esattamente" rise Hermione.

Anche i ragazzi presero da bere, poi alzammo i bicchieri in aria.

"Alla coppietta felice" esclamò Seamus guardando me ed Harry.

Lui ridacchiò chinandosi per lasciarmi un bacio a stampo.

"E a tutti noi" aggiunse poi rialzando il bicchiere in aria.

"Alla salute" urlammo tutti e facemmo scontrare i bicchieri.

Mi portai il bicchiere alle labbra, prendendo un sorso del mio rum.
Mi piaceva da impazzire quella bevanda.

Era una serata abbastanza calda, quindi era piacevole stare in piscina.
Sentii il braccio di Harry circondarmi la vita.

"Ti stai divertendo?" mormorò contro il mio orecchio
Partii un brivido che si espanse in tutto il corpo, forse se ne accorse anche lui perché vidi sul suo volto comparire un sorriso malizioso.

"Molto" esclamai mordendomi un labbro.

"Giochiamo a obbligo o verità?" propose Angelina interrompendo il nostro momento intimo.

Tutti accettarono e così iniziammo a giocare.

"Neville obbligo o verità?" chiesi guardando il mio amico.

"Obbligo" affermò convinto.

Mi chinai all'orecchio di Hermione per dirle la mia idea, lei annuì sorridendo complice.

"Bene, allora ti obbligo a baciare Luna" ordinai divertita.

Lui arrossì.
Vidi anche lei diventare paonazza.
Sapevo che Neville era pazzo di lei e anche a Luna lui non dispiaceva, le serviva solo un piccolo aiutino.

Neville si avvicinò alla ragazza per poi far scontrare le loro labbra.
Tutti scoppiammo in un grido di gioia e applaudimmo felici.
Il bacio durò solo pochi attimi ma quando si staccarono non mi scappò di certo l'occhiata di fuoco che si scambiarono.

"Harry obbligo o verità?" Chiese Neville dopo essersi allontanato dalla ragazza.

"Verità" rispose il moro incrociando le braccia al petto.

"Sposeresti Ginny?" domandò con un sorrisino.

Arrossii a quella frase.
Ma Harry mi guardò serio, poi si rivolse a Neville.

"Anche subito" affermò.

Le ragazze emisero degli urletti facendomi ridere anche se ero tutta rossa per l'imbarazzo.

"Okay, Dean obbligo o verità?" prese la parola Seamus.

Lo ringraziai mentalmente per avermi tolto da questa situazione.

''Obbligo" disse senza alcuna esitazione.

"Bacia Ginny" ghignò lui.

Sgranai gli occhi alle sue parole.

"Seamus..." mi lamentai alzando gli occhi al cielo.

"È un obbligo, deve farlo"

Vidi Dean grattarsi la nuca imbarazzato, poi mi girai verso Harry che evitava il mio sguardo, la mascella serrata e le braccia incrociate al petto.

Sarebbe finita male, molto male.

Alla fine mi arresi, mi avvicinai a Dean che poi premette le labbra sulle mie.
Feci durare quel contatto solo un paio di secondi, poi mi staccai e tornai al mio posto.
Era stato un semplice bacio a stampo, non avevo sentito nulla.

Harry evitò il mio sguardo bevendo un sorso dal suo bicchiere. Lanciai un'occhiataccia a Seamus che alzò le mani in aria.

"Ehi" posai una mano sul braccio di Harry, si voltò a guardarmi.

"Tranquillo" gli sorrisi per farlo rilassare e lui annuì.

Mi avvicinò a lui per la vita per poi lasciarmi un piccolo bacio sulla fronte.

Il gioco continuò con obblighi divertenti e verità scomode.

Nel frattempo continuammo a bere, non così tanto da essere ubriachi ma non potevo dire nemmeno di essere lucidissima.
Mi sentivo solo più leggera.

P.O.V Harry

Non riuscivo a smettere di pensare a quel bacio. Ok era solo un gioco, lo sapevo. Ma non mi era andato giù.

Dean non mi piaceva più come prima da quando era diventato il ragazzo di Ginny e io sapevo che provava ancora qualcosa per lei.
L'ho capito dal modo in cui la guarda e da come si scambia certe occhiate con Seamus.

Ma non gli avrei permesso di rovinare quella serata. Ginny ci teneva molto.

Lei nel frattempo continuava a bere, rideva in continuazione, sembrava in un altro mondo.

Le tolsi di mano un bicchiere di whisky incendiario e lo posai sul bordo.

"Gin smettila di bere" esclamai serio.

Lei sbuffò.
"Dai ci stiamo divertendo" si lamentò.

"Un goccio può andare bene ma se questo goccio si ripete in continuazione ti ritrovi ubriaca" esclamai alzandole il viso con due dita.

"Va bene" sospirò rassegnata uscendo dall'acqua.

La osservai mentre prendeva un telo da una sedia e se lo avvolgeva attorno al corpo.

Dean però non si era fermato e aveva continuato a bere.
Lo osservai da sottecchi mentre si sedeva di fianco a Ginny.
Poi però mi distrassi per parlare con Ron e George del nostro lavoro al Ministero.

"Ci hanno affidato un nuovo caso, domani dobbiamo andare a controllare un negozio a Diagon Alley, pensano che ci siano articoli di magia nera" spiegai.

Poi però sentii la voce di Ginny sovrastare le nostre.

"Dean, per favore, sei ubriaco, non sai quello che dici!" sbottò lei.

Mi voltai verso di loro, vidi Dean sporgersi per cercare di baciarla ma lei gli mise le mani sul petto spingendolo indietro.

Si alzò di scatto rientrando in casa.

Guardai i ragazzi confuso e loro alzarono le spalle.

Uscii dall'acqua, e la seguii cercando di non scivolare.
La cercai per tutto il piano di sotto ma non la trovai, allora salii fino in camera nostra dove la trovai intenta a frugare nell'armadio.

Indossava una maglietta, i capelli erano ancora tutti bagnati.

"Ginny cos'è successo?" chiesi preoccupato.

"Non posso nemmeno stare cinque minuti da sola che già mi vieni a cercare?" replicò arrabbiata.

Ma che stava dicendo?

"Bene, se vuoi stare da sola bastava chiedere, non c'è bisogno di scaldarsi in questo modo" sbuffai girandomi.

Feci per uscire dalla stanza sentii nuovamente la sua voce.

"Harry aspetta" mi fermò.

Mi voltai verso di lei quando la sentii ormai vicina a me.

"Prima, Dean mi ha confessato di essere ancora innamorato di me...voleva che io tornassi con lui" Spiegò.

La guardai negli occhi, vidi tutta la paura che aveva in quel momento per una mia possibile reazione negativa.

"Gli passerà, vedrai" asserii alla fine spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Lei annuì.

"Scusami se magari a volte sono troppo ossessivo" mormorai.

"Non lo sei" scosse la testa.

Si alzò sulle punte per lasciarmi un bacio sulle labbra ma la costrinsi ad allacciare le gambe intorno alla mia vita. Mi circondò il collo con le braccia.
Appoggiai la fronte sulla sua e sospirai.

"Ti amo" mormorò baciandomi.

"Ti amo anch'io Gin" sorrisi approfondendo il bacio.

Mi costrinsi a staccarmi qualche secondo dopo, i nostri amici erano ancora giu che ci aspettavano.

Tornammo da loro e riprendemmo normalmente la serata, poco più tardi i ragazzi tornarono a casa e si complimentarono con noi per la casa stupenda.

Tutto sommato, la festa non era andata così male.

(Corretto✔️)

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