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Capitolo 15

[Revisionato il 06/08/2018]

P.O.V Ginny

La mattina dopo mi svegliai completamente immersa nella luce, le tende della finestra non erano state chiuse la sera precedente.

Sbattei più volte le palpebre per abituarmi, poi feci mente locale cercando di ricordare qualcosa della giornata precedente.

Harry. Uscita. Discoteca.

Spalancai gli occhi quando ricordai cosa era avvenuto e arrossii al solo pensiero.

Vidi un braccio che mi circondava la vita e poco dopo trovai anche il suo proprietario.

Accanto a me Harry dormiva beato, ignaro della situazione.
Era così dolce e sereno quando dormiva.

Scostai il suo braccio e mi tirai a sedere, mi accorsi poi di indossare solo una grande maglia di Grifondoro.

Mi alzai e presi dei pantaloncini per andare a fare la doccia mentre Harry dormiva.

Sotto l'acqua non facevo altro che pensare alla serata appena trascorsa.

Io ed Harry l'avevamo fatto? Mi bastava guardare i succhiotti che avevo sul collo per avere una conferma.

Uscita dalla doccia indossai di nuovo la sua maglia e i pantaloncini.

Sul pianerottolo incontrai Hermione che stava aspettava che uscissi dal bagno.

"Alla buon'ora" ridacchiò

Poi mi squadrò e sorrise maliziosa.

"Nottata di fuoco eh?"

Arrossii imbarazzata.

"Stai zitta ti prego"

Lei sorrise e si mise il dito sulle labbra.

Tornai in camera chiudendo poi la porta alle mie spalle.

Appena mi sentì entrare, Harry alzò lo sguardo e lo posò su di me.

"Ehy" sorrisi avvicinandomi al letto

Era senza occhiali e aveva tutti i capelli in disordine. Mi sorrise mettendosi a sedere.

"Buongiorno" disse stropicciandosi un occhio

"Sei molto carina con la mia maglia" ridacchiò mentre mi sedevo accanto a lui

Sorrisi e mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Una serata piccante" ammiccò lui facendomi l'occhiolino e io arrossii violentemente per poi nascondere la testa nel suo petto per evitare l'imbarazzo

Sentii la sua risata entrarmi nelle orecchie.

"Spero che i tuoi non abbiano sentito niente" sorrise imbarazzato

"Smettila" mi tappai le orecchie arrossendo ancora

Lo vidi ridere per poi scuotere la testa.

Ad un tratto si fece serio.

"Sei davvero bellissima, lo sai?" mormorò accarezzandomi una guancia

Arrossii abbassando lo sguardo.

"Ti amo Ginny" disse guardandomi negli occhi

Rimasi senza parole per un attimo, poi sorrisi.

"Anche io Harry" sussurrai per poi stampargli un bacio sulle labbra

Mi accoccolai a lui e mi lasciai stringere dalle sue braccia.

Passammo un po' di tempo così, poi finalmente ci alzammo.

"Te ne vai?" Chiesi piano

Lui si girò.

"Dovevo rimanere qui per sempre?" Chiese lui

Mi ricordai che il giorno prima mi aveva detto che voleva trasferirsi.

"Controlla che mia mamma non abbia dei sospetti" dissi improvvisamente un po' più triste

Lui annuì.

Poi si avvicinò a me e mi lasciò un tenero bacio sulle labbra.

Mi spuntò uno stupido sorriso e poco dopo mi alzai.

P.O.V Harry

Entrai in cucina e vidi la madre di Ginny mentre cucinava qualcosa e Ron che si abbuffava come sempre.

"Ehi" gli diedi una pacca sulla spalla e mi sedetti accanto a lui

"Oh Harry, ero preoccupata sai, ieri sera non vi ho sentiti rientrare" disse Molly

Sospirai di sollievo.

"Abbiamo fatto un po' tardi" ammisi

Ron corrucciò le sopracciglia.

"Ieri siete usciti?" Chiese

Io annuii.

"Sono rimasto a dormire da Hermione, non lo sapevo" alzò le spalle e tornò al suo cibo

Era già tarda mattinata e la signora Weasley stava preparando il pranzo.

Poco dopo vidi entrare Ginny, aveva ancora addosso la mia maglia, il che mi fece sorridere.
Le stava così bene.

Mangiammo qualcosina per colazione, poi però vidi arrivare un gufo con una lettera.

Mi alzai dalla sedia e appena questo si posò sul davanzale presi velocemente la lettera.

Sorrisi aprendola.

"Devo andare" affermai

"Dove?" Chiese Ginny curiosa

"Ti dico dopo, torno per pranzo" dissi per tranquillizzarla

"Ron sei pronto?" mi rivolsi poi a suo fratello

La faccia di Ginny era molto confusa.

"Arrivo" si mise al mio fianco e pochi attimi dopo ci smaterializzammo

Ma non prima di aver visto la sua espressione. Le dava fastidio non sapere le cose. Soprattutto dopo la battaglia di Hogwarts.

Ma ogni cosa aveva il suo tempo.

P.O.V Ginny

Odiavo quando Harry non mi diceva le cose.
Era una cosa che proprio non riuscivo a sopportare.

Sbuffai e finii di fare colazione.
Dopodiché mi preparai e decisi di andare ad un campo da Quidditch poco lontano da lì.

Mi mancava stare sulla mia scopa e poi ho sentito che tra un po' faranno le selezioni delle Holyhead Harpies.

"Torno più tardi" avvisai e senza dire altro mi smaterializzai

Al campo improvvisai una veloce partita con delle ragazze che si trovavano là.

Appena scesi però, un uomo si avvicinò a me.

"Davvero molto brava, congratulazioni" sorrise guardandomi dall'alto in basso

"La ringrazio" sorrisi imbarazzato

"Perché non provi le selezioni per entrare nelle Holyhead Harpies tra qualche giorno?" Chiese allora

"Io...non saprei" dissi imbarazzata

"Mi presento, sono l'allenatore della squadra" mi porse la mano che io prontamente strinsi

"Piacere mio" sorrisi

"Pensaci ok?" Disse solo

"Lo farò"

Lui sorrise soddisfatto, poi si allontanò.

"Forte" mormorai tra me e me

Dovevo assolutamente raccontarlo a qualcuno.

Entrai a casa totalmente euforica.
Feci giusto in tempo a darmi una rinfrescata quando una furia dai capelli marroni mi travolse.

Ci voleva proprio Hermione oggi.

La trascinai in camera e le raccontai tutto.
Lei era davvero felice per me.

Eh si, avevo intenzione di fare quelle selezioni.

***

Harry e Ron tornarono poco prima di pranzo.
Me ne accorsi solo quando sentii bussare alla porta di camera mia.

Harry aveva gli occhiali leggermente incrinati e i capelli decisamente in disordine.

Ma che gli era successo?
Lo scrutai attenta, in silenzio.

"Lo so che sei arrabbiata con me per essere sparito tutta la mattinata, ma ti assicuro che è una cosa bella" sorrise sedendosi sul mio letto

"Anch'io ti devo dire una cosa" affermai

Lui annuì.

Gli feci cenno di iniziare a parlare.

"Qualche giorno fa io e Ron abbiamo ricevuto una lettera dal ministero che ci informava che se volevamo ottenere un posto come Auror, potevamo fare il test" inziò a spiegare

"La mia 'fama' mi precede sempre, hanno inviato quella lettera per ringraziarci per i servizi resi alla comunità, ovviamente anche ad Hermione ma lei non sembra convinta" scrollò le spalle

"Era come un invito insomma" disse

Sorrisi. Ero felice per lui.

"Allora siamo andati a fare questo maledetto test e stamattina abbiamo ricevuto la lettera che diceva che eravamo riusciti a superarlo" spiegò ancora

"Però era rimasto ancora il test pratico che abbiamo svolto stamattina, questo per spiegare la mia attuale situazione" si indicò e rise

"Non so come sia andata ma spero bene, dovremmo sapere il risultato a giorni" concluse

"Ma è fantastico, Harry" mi alzai e corsi ad abbracciarlo
Lui ridacchiò e mi strinse.

"Ma perché non me lo hai detto subito?" Chiesi staccandomi da lui

"Volevo aspettare un po' " alzai le spalle

"Tu invece? Che dovevi dirmi?" Si ricordò

Deglutì nervosa.

"Ho intenzione di fare le selezioni per entrare nella squadra delle Holyhead Harpies" affermai

Rimase in silenzio per un secondo, poi realizzò e sorrise.

"È una cosa bellissima" esclamò

"Già" annuii

"Troppe cose belle stanno accadendo troppo in fretta" disse poi accarezzandomi il volto

Sorrisi e gli scompigliai i capelli.

"Si ma ora vatti a dare una ripulita che tra poco si mangia" gli consigliai

"Sono un mago, posso farlo in un secondo" replicò

"Bene signor mago, ha anche la capacità di farsi perdonare magari?" Lo presi in giro

"Oh quella è una mia dote speciale" rise e mi afferrò per la vita alzandomi in aria

Lanciai un piccolo urletto tappandomi subito dopo la bocca con la mano per evitare che tutta la casa sentisse.

Poi avvertii il contatto morbido con il materasso del mio letto ma la sensazione di sollievo durò poco poiché subito dopo le mani di Harry iniziarono a farmi il solletico.

Era un mio punto debole purtroppo. E lui lo sapeva bene.

"Smettila" cercai di divincolarmi tra le risate

"Sei ancora arrabbiata?" Mi chiese sorridendo

"No no, ti giuro che non lo sono" esclamai velocemente

Subito lui smise di farmi il solletico e lo vidi scoppiare a ridere.

"Stronzo" commentai e gli tirai un cuscino in faccia

Subito dopo però gli presi il viso tra le mani e lo tirai sulle mie labbra.
Non sapevo resistergli più di tanto.

"Sei un bel tipetto, sai?" Ridacchiò lui con il respiro leggermente affannato

"Mi stupisce che tu non l'abbia capito prima" dissi sorridendo

La mia vita stava decisamente prendendo la strada che avevo sempre sognato.

(Corretto✔️)

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