59
Parte Harry.
Ero comodamente sdraiato sul letto, Ginny dormiva profondamente e a me piaceva ammirarla mentre riposava.
Aveva la testa appoggiata sul mio torace e io non osavo muovermi per paura che lei si svegliasse.
All'improvviso sentì bussare alla porta.
Ma chi diavolo è a quest'ora?
Mi alzai piano per non svegliare Ginny e mi precipitai al piano di sotto.
Aprí la porta e vidi l'ultima persona che avrei voluto vedere al mondo.
Draco Malfoy.
"Cosa vuoi Malfoy?" Chiesi scorbutico.
Dietro di lui c'era una donna con un bambino in braccio.
"Possiamo entrare?" Disse Draco leggermente imbarazzato.
Io li lasciai entrare scocciato.
"Torno subito" dissi andando di sopra.
"Amore amore amore sveglia sveglia svegliaaaa" dissi scuotendola.
"Che bel modo per essere svegliata" disse con voce assonnata.
"Non ora Ginny,di sotto ci sono i Malfoy"
"I Malfoy? Cosa ci fanno qui? " disse sgranando gli occhi.
"Non lo so, dai alzati" dissi nervoso.
"Ok ma sta calmo" disse alzandosi e vestendosi.
Dopo neanche 10 minuti io e Ginny scendemmo al piano di sotto dove ancora i Malfoy erano nella stessa posizione dove li avevo lasciati.
"Allora Malfoy, a cosa devo la tua visita" dissi cauto, non volevo scatenare un'altra rissa.
"Ecco...prima vi devo presentare due persone...questa è mia moglie" disse rivolgendosi alla donna al suo fianco.
"Piacere Astoria" disse lei guardandomi.
"Io sono Harry" risposi.
"E lui è mio figlio, Scorpius" disse guardando il piccolo bambino che Astoria aveva in braccio e su per giu direi che aveva più o meno l'età di Albus.
"Il motivo della vostra visita è?" Chiesi ancora.
"Ecco...io volevo dirti...uffa mi costa molto dirtelo Potter però lo devo fare...io volevo chiederti scusa" disse velocemente.
Io sgranai gli occhi.
Malfoy che chiede scusa? Abbiamo toccato il fondo.
"Scusa? Tu?" Dissi molto sorpreso.
"Si, ho riflettuto molto e ho capito che non mi sono comportato molto bene nei confronti tuoi, o degli Weasley..."
"ma non è del tutto colpa mia, se i miei genitori non mi avessero fatto tutte quelle idee sulla purezza del sangue probabilmente saremmo andati più d'accordo" riprese subito lui.
"Quindi?" Risposi io ancora più sorpreso.
Intanto le due donne accanto a noi fissavano la scena assorte.
"Quindi volevo proporti una tregua, cosa ne dici Harry? Tregua?" Disse allungando una mano verso di me.
Non avevo mai sentito Malfoy dire il mio nome e questo mi lasciò stupito.
Ginny era stupita almeno quanto me e per un attimo incontrai il suo sguardo,mi sorrise per incoraggiarmi.
Accettare o non accettare? Mi dovevo fidare?
"Cosa c'è sotto Malfoy?" Chiesi sospettoso.
"Niente, ormai è giunto il momento che noi andiamo d'accordo non credi? Allora tregua?" Disse provando di nuovo.
Per una volta proverò a fidarmi di Malfoy.
"Per una volta proverò a fidarmi di te Draco, tregua" dissi infine stringendogli la mano.
Lui mi sorrise e io gli risposi con un altro sorriso.
"Allora questo è tuo figlio eh?" Disse Ginny guardando il piccolo bambino.
(Foto sopra)
"Si, ha più o meno un anno e mezzo" rispose Draco.
"E tu da quanto so Harry, hai due bambini" mi disse lui.
"Si..." e non riuscì neanche a finire la frase che sentì dei rumori dalla scala, infatti poco dopo vidi una massa di capelli disordinati e due occhi marroni spuntare oltre la scala.
"Questo è uno" dissi appena James ci ebbe raggiunto.
"James lui è..." non sapevo come definirlo, amico? Conoscente?
"Io sono Draco Malfoy e tu chi sei?" Affermò Draco prendendo la parola.
"Io sono James Potter" disse lui fissando Draco e poi il bambino.
"Tuo fratello dorme?"chiese Ginny.
James annuì.
"Noi adesso andiamo, comunque sono felice che noi abbiamo fatto pace"
"Anche io Draco, comunque tornate a trovarci qualche volta" dissi.
"Lo faremo" e dopo poco uscirono dalla porta.
"Wao" dissi chiudendola.
Ero sorpreso, stupito, non credevo che Draco Malfoy potesse dire queste parole.
Ginny era sconvolta e la capivo.
Aspettate che lo sappia Ron, non ci crederà mai.
"Io mi vado a fare una doccia" dissi salendo.
Avevo bisogno di una doccia fredda per svegliarmi del tutto e rimettere a posto i pensieri.
Chi lo avrebbe mai detto?
Entrai in bagno e chiusi la porta alle mie spalle.
Mi spogliai e entrai nella doccia.
Parte Ginny.
Ero scioccata da quello che avevo appena visto.
Harry era appena scomparso al piano superiore.
Andai nella camera di Albus e James appena sentì il pianto del primo e li feci scendere tutti e due.
Preparai la colazione per 4 e feci mangiare subito i piccoli.
"James dai dobbiamo muoverci se vogliamo arrivare in tempo" dissi guardandolo.
Lui annuì.
Oggi James sarebbe andato all'asilo.
Era il suo primo giorno e speravo che non combinasse pasticci gia da oggi.
Lo feci vestire e gli allacciai le scarpe.
"Sono pronto" annunciò mettendosi in piedi.
"Bravo il mio ometto, super veloce, adesso rimani qui con tuo fratello mentre vado ad avvisare papà che stiamo andando" dissi accarezzandogli i capelli ribelli.
Lui annuì e si mise a giocare con Albus mentre salivo al piano di sopra.
Bussai alla porta del bagno e dopo qualche secondo ricevetti la risposta.
"Avanti"
Entrai piano e subito vidi Harry in pantaloncini e a petto nudo che stava davanti allo specchio cercando di aggiustarsi i capelli.
"È inutile, sono un caso disperato" dissi sorridendo chiudendo la porta.
Lui si voltò.
"Ah ah, molto spiritosa" disse sarcastico.
Poi si rigirò verso lo specchio.
"Senti io sto accompagnando James all'asilo, ci stai tu con Albus?" Chiesi avvicinandomi.
Lui annuì.
Dal suo volto si poteva capire che aveva mille pensieri per la testa ma che non mi voleva dire.
"Tutto ok?" Chiesi guardandolo.
Lui annuì di nuovo.
"Non è vero, non è tutto ok, te lo leggo in faccia" dissi incrociando le braccia al petto.
Lui sospirò e si voltò verso di me.
"Sto bene amore,sono solo molto sorpreso, cioè chi se lo sarebbe mai immaginato che malfoy sarebbe venuto qui per chiedere una tregua, è Malfoy, insomma me lo sarei potuto aspettare da tutti ma non da lui"
"Harry, le persone possono cambiare" gli risposi semplicemente.
Lui annuì ancora.
Mi mise le mani intorno la vita e mi baciò una spalla scoperta.
Poi iniziò a baciarmi il collo e io mi lasciai sfuggire un sospiro.
"Cambiando argomento, allora oggi è il primo giorno di James all'asilo eh?" Disse staccandosi e sorridendo.
Io annuì.
"Scommetto che combinerà guai a partire da oggi" disse ridendo.
Io sorrisi.
"Gia,farà disperare le maestre" affermai.
"MAMMA" sentì una voce dal piano di sotto che mi chiamava, James.
"Ora vado, tu scendi che Albus ti aspetta."
"Scendo subito, tranquilla amore" e poco prima di uscire dal bagno Harry mi baciò.
"Allora sei pronto?" Dissi a James una volta al piano terra.
Lui annuì convinto.
Gli feci mettere il cappotto e uscimmo.
Parte Harry.
Ginny era uscita da 10 minuti e io ero nel salotto che giocavo con Albus.
Mi piaceva giocare con lui, lo stesso vale per James però lui è più calmo, più silenzioso ma molto felice.
Stavamo giocando con delle costruzioni, be veramente lui stava giocando, io lo fissavo assorto.
"Papà guarda" Albus mi risvegliò dai miei pensieri e io sbattei più volte gli occhi per concentrarmi su di lui.
Aveva finito di costruire la sua casetta.
Gli sorrisi.
"È bellissima Albus" dissi sedendomi accanto a pui sul tappeto.
Lui mi sorrise.
"Ora cosa facciamo?" Mi chiese guardandomi.
"Non vuoi più giocare con le costruzioni?"
Lui scosse la testa.
Che cosa potevamo fare?
"Vuoi fare un bel bagnetto?"
"Siiii" disse alzandosi.
Albus ormai sapeva camminare anche se ancora un po male.
Lo presi in braccio e ci avviammo al piano di sopra.
20 minuti dopo era lavato e profumato mentre io ero fradicio.
Mentre facevamo il bagno Albus mi ha bagnato tutto.
Lo posai sul divano, vedevo che era un po stanco così gli diedi il ciuccio e lui si accoccolò da un lato del divano.
Sorrisi nel guardarlo, era così carino.
Mi andai a cambiare e mentre scendevo sentì suonare il campanello.
Mi precipitai alla porta e quando la aprì, per la seconda volta nella giornata, vidi l'ultima persona che avrei voluto vedere.
Jessica.
"Cosa vuoi?" Dissi scorbutico, era la cosa più ovvia visto che per colpa sua stavo per perdere Ginny.
"Niente, stavo passando da queste parti e ho pensato di fare un salutino, ma a quanto vedo, ti ho preso nel momento giusto, sei da solo in casa?" Disse con quel suo sorrisino.
"No c'è mio figlio" dissi sempre molto serio calcando la parola figlio.
Lei sembrò un po stupita per questa nuova informazione.
"Oh, quindi tu hai un figlio?" Chiese riprendendo quel suo sorrisino.
"No ne ho due e sono anche sposato...con Ginny" dissi sorridendo e aggiungendo velocemente l'ultima parte.
Lei sembrò ancora più stupita e subito il suo sorriso fu rimpiazzato con una smorfia di disgusto.
"Per la seconda volta hai scelto male" disse lei.
"Non la sopporti proprio eh?" Chiesi.
Lei sembrò non capire le mie parole.
"Ginny" aggiunsi.
Lei non rispose.
"Tu non riesci ad accettare che io e lei ci amiamo, be adesso non ho tempo per parlare con te, tra poco tornerà Ginny e non voglio che ti trovi qui" dissi e feci per chiudere la porta quando lei mi bloccò.
"Tu non vuoi veramente che io me ne vada" disse sorridendo.
"Si hai ragione, non lo voglio" e lei fu colpita dalle mie parole.
"Voglio che tu sparisca dalla nostra vita" dissi chiudendo finalmente la porta.
Ma prima la sentì dire " non ti libererai così facilmente di me"
"Io penso di averlo gia fatto" le gridai da dietro la porta.
Ritornai da Albus e lo vidi ancora nella stessa posizione di quando lo lasciato.
Ma dov'era finita Ginny?
Stavo iniziando a preoccuparmi.
Per ingannare il tempo iniziai a preparare il pranzo e solo dopo altri 20 minuti sentì chiudersi la porta.
Ritornai nel salotto e vidi Ginny esausta.
"Ehi, perchè ci hai messo così tanto, mi stavo preoccupando" dissi andando verso di lei.
"Scusa Harry ma è stata un'impresa titanica farmi lasciare da James, ci ho messo almemo 20 minuti e poi quando stavo tornando ho incontrato Hermione e ci siamo messe a parlare" disse mettendo la testa nella mia spalla.
Io la strinsi a me e ispirai il suo profumo.
"Allora sei perdonata" sussurrai al suo orecchio e la sentì rabbrividire.
Sorrisi divertito dall'effetto che avevo su di lei e iniziai a baciarle il collo.
Fummo interrotti dal pianto di Albus e subito Ginny si staccò da me e lo prese in braccio.
"E a voi com'è andata?" Mi chiese sorridendo ad Albus.
"Bene, tutto a meraviglia" dissi.
Lei mi guardò sospettosa e io abbassai lo sguardo.
Non volevo dirle di Jessica perchè lei si sarebbe ingelosita e avremmo litigato.
Ma io non riuscivo a mentirle, lei sapeva quando le mentivo, riesce a capirlo da un semplice sguardo.
"D'accordo " disse non del tutto convinta.
"Ehmm...allora quando dobbiamo andare a prendere James?" Le chiesi cambiando argomemto.
"Alle 4 e 30" rispose.
"Vieni, ho preparato il pranzo" dissi andando in cucina.
Mangiammo tranquillamente tutti e tre e quando ebbimo finito decisimo di riposarci un po prima di andare a prendere James.
Andai in camera da letto mentre Ginny metteva a dormire un addormentato Albus.
Quando Ginny comparve dalla porta io ero gia in pigiama.
Mi sorrise leggermente e si andò a cambiare.
Mi sdraiai nel letto e misi le mani sotto la testa.
Dopo un paio di minuti Ginny tornò in camera e si stese accanto a me.
Restammo in silenzio per molto tempo ma io sapevo che non dormiva, così allungai un braccio e l'attirai a me, lei poggiò la testa nel mio petto e strinse le braccia attorno alla mia vita.
Iniziai ad accarezzarle i capelli, sentivo il suo respiro regolare accanto a me.
"Ginny" la chiamai piano.
Non ricevetti risposta, vidi solo che lei si mosse un poco.
"Stai dormendo? " chiesi ancora.
Lei mugugnò in risposta e alzò la testa verso di me e la poggiò nella mia spalla.
Le feci voltare la testa e iniziai a baciarla.
Parte Ginny.
Ci stavamo baciando e questa volta nessuno ci avrebbe interrotti.
Quando ci staccammo lui mi sorrise, adoravo il suo sorriso.
Iniziai ad accarezzargli i capelli e lo vidi chiudere gli occhi.
"Lo sai che ti amo" gli dissi guardandolo.
Lui aprì gli occhi e mi sorrise.
"Si lo so benissimo e io ti amo anche di più" disse mettendo una mano sul mio fianco.
"No io ti amo di più" dissi in risposta.
Lui scosse la testa divertito.
"No io" stavamo litigando su chi di noi due amava di più l'altro e la cosa era divertente, sembravamo due bambini.
"Io ancora non ci posso credere" disse all'improvviso lui.
"Cosa?" Chiesi io confusa.
"Che tu sei qui, accanto a me, che noi ci siamo sposati e che abbiamo due splendidi bambini" disse.
"Saranno passati un paio d'anni dal nostro matrimonio, non credi che sia giunto il momento di crederci?"
Lui annuì.
Puntai i miei occhi sui suoi e mi persi in quel verde smeraldo.
Però c'era qualcosa che non andava, lo vedevo, capivo che qualcosa lo preoccupava.
"Tutto bene?" Chiesi guardandolo.
Lui annuì.
"Non é vero, lo vedo che qualcosa ti turba"
"Come fai a capire sempre tutto?"
"Io ti conosco" risposi solamente.
"Allora parla" continuai poi.
Sospirò e poi parlò.
"Oggi è passata Jessica, mentre tu eri ad accompagnare James all'asilo " disse.
Mi irrigidii a quelle parole e penso che Harry se ne sia accorto anche se io avevo la testa nella sua spalla e lui non poteva vedermi, sapevo che aveva capito.
Rimasi in silenzio aspettando che lui continuasse la frase ma non lo fece così parlai.
"E allora?" Dissi cercando di controllare la voce.
"Ci ha riprovato" disse solamente.
E in quel momento mi feci prendere dalla paura. Che cosa era successo?
Aspettai un po prima di riparlare.
"E tu?" Chiesi stavolta lasciando trasparire un po di preoccupazione.
"Lo mandata via" disse lui.
Tirai un sospiro di sollievo ma sentivo che non mi aveva detto tutto.
"Harry cosa ti ha detto?" Chiesi alzando la testa e guardandolo.
"Mi ha detto che avevo fatto la scelta sbagliata e che non si sarebbe arresa così facilmemte" disse.
Io abbassai lo sguardo.
"Tu credi di aver fatto la scelta sbagliata?"
"Assolutamente no, non potevo fare una scelta più giusta, amore non ti preoccupare, lei non ci separerà mai" disse facendomi alzare lo sguardo su di lui.
"Hai capito amore?"
Io annuì decisa.
Lui sorrise e ci baciammo.
Qualche ora dopo andammo a prendere James all'asilo e lui quando tornò a casa era tanto felice.
"È stato bellissimo" disse entrando a casa.
Noi sorridemmo e ci facemmo raccontare tutto.
Io adoravo i miei bambini, adoravo mio marito, quella era la mia famiglia e non ne potevo desiderare una migliore.
Spazio autrice.
Ciao a tutti ragazzi e ragazze e ben ritornati.
Mi scuso per non aver pubblicato capitoli in tutto questo tempo.
Così ho voluto fare questo capitolo molto più lungo del solito.
Allora vi ricordate ancora di Jessica?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo presto.
Ciaoooooooo☺✌
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