55
Parte Harry.
Ormai erano passate qualche settimana da natale e James si diverte e combina tanti guai con la sua scopa giocattolo.
Ha gia rotto un vaso, e Ginny è andata su tutte le furie, ha messo James in punizione e gli ha tolto la scopa giocattolo per due settimane, e ha anche fatto cadere un paio di piante per terra.
"Papà, dì alla mamma di darmi la scopa daiiii" disse implorandomi James.
"James lo sai che non te la ridarà prima della prossima settimana" dissi prendendolo in braccio e sedendomi sul divano.
"Avaaaa"
"Dovevi stare più attento" lo canzonai.
Lui mise il broncio.
"Dai non fare così, fai il bravo e te la ridarà, comunque per due giorni starete a casa di nonna ok?" Dissi.
"Perchè?" Mi chiese guardandomi.
"Perchè io e la mamma dobbiamo fare una cosa e tu farai il bravo dalla nonna giusto?"
"Si"
"Bene" dissi dandogli un bacio sulla fronte e mettendolo per terra.
Mi alzai e andai in camera dove c'era Ginny che giocava con Albus.
"Ehi" dissi entrando.
Lei mi sorrise e mi passò Albus.
"Ciao piccolino " dissi rivolto ad Albus.
"Papà" disse lui felice.
"Tu e James starete dalla nonna per un po ok? E fai in modo che James si comporti bene d'accordo? " dissi.
Ginny mi guardò confusa, lei non sapeva niente.
"Si, ci penso io al fratellone" disse.
"Perchè li dobbiamo portare da mia mamma?" Chiese Ginny confusa.
"Vedrai" dissi solo.
Siccome Ginny era troppo stressata, ho deciso di far stare i bambini un po alla tana e così mentre possiamo stare insieme e usciamo un po.
Portammo i bambini alla tana e poi quando tornammo a casa Ginny mi guardò con aria sospetta.
"Che ce?" Dissi sorridendo innocentemente.
"Ora spiegami perché li abbiamo portati dai miei genitori"
Io sbuffai e iniziai a parlare.
"Perché ti vedo sempre stressata e affaticata così ho deciso di farli stare alla tana per un paio di giorni così noi stiamo insieme e tu ti riposi" dissi infine.
"Che amore" commentò lei dandomi un bacio a stampo.
"Bene che facciamo questo pomeriggio, siamo liberi" dissi sorridendo.
"Shopping?" Propose lei ridendo.
"Oh dio mio" dissi esasperato.
"Mi aspetta un pomeriggio molto lungo" continuai.
Lei in risposta scoppiò a ridere.
"Eh va bene solo perché sei tu, dai vatti a cambiare che tra mezz'ora andiamo, però prima, io devo fare una cosa" dissi aprendo la porta.
"Cosa?"
"Poi vedrai" dissi uscendo.
Parte Ginny.
Harry è appena uscito e non so cosa possa aver organizzato, però io mi fido di lui, adoro le sue sorprese sono sempre così dolci.
Cosa mi metto?
Be se dobbiamo andare in un centro commerciale mi metterò qualcosa di non troppo elegante però se lui ha organizzato qualcosa in cui serve essere eleganti?
Mi metterò qualcosa di elegante ma non troppo.
Un vestito semplice ma elegante.
E dopo 15 minuti fui pronta.
Subito dopo sentì la porta sbattere e quando andai nel salotto vidi Harry entrare dalla porta.
"Amore,ma sei stupenda" disse venendo verso di me.
"Grazie,ma ora vatti a cambiare dai" dissi.
Lui annuì e dopo avermi dato un bacio andò di sopra.
Quando scese indossava, una camicia azzurro chiaro e una cravatta blu abbinati con dei pantaloni eleganti.
"Amore ma dove vai così, stiamo andando in un centro commerciale non a ballare"
"Lo so ma questo è per il dopo" disse sorridendo.
"Per il dopo?"
"Si per il dopo"
"Ma io vado bene così?" Chiesi guandandomi.
"Tu sei perfetta, sei sempre perfetta" disse prendendomi per i fianchi e posando le sue labbra sulle mie.
"Dai andiamo" disse appena che ci fummo staccati.
Io annuì e uscimmo.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Erano due ore ormai che giravamo per i negozi ed Harry era più stufo che mai, era carico di tutti gli acquisti che avevo fatto e ogni 5 minuti chiedeva quando quella tortura fosse finita.
Avevo comprato qualcosa anche per lui e i bambini.
"Possiamo andare ora?" chiese lui per la milionesima volta.
Sembra un bambino quando la mamma lo porta in un ufficio e lui se ne vuole andare.
"Si Harry, ora abbiamo finito" dissi.
"Finalmente, non ce la faccio più"
"Mai andare a fare shopping con una donna , ricordalo Harry" dissi ridacchiando un po'.
Uscimmo dal centro commerciale e ci avviammo verso casa.
Erano più o meno le 8:00.
"Ok amore adesso posiamo i pacchetti e andiamo" disse Harry una volta giunti a casa.
"Dove andiamo?" chiesi curiosa.
"Ho prenotato un tavolo nel ristorante più famoso di tutto il mondo magico The Magic restaurant , dai andiamo"
"Oh amore ma chissa quanto ti è costato"
"Non è niente, non ti preoccupare, tutto per te amore" disse lui baciandomi.
Uscimmo di casa qualche minuto dopo e Harry mi portò dentro un locale davvero elegante , era tutto buio e ogni tavolo era illuminato solo dalla luce di qualche candela posata su ciascun tavolo.
C'era un'atmosfera molto romantica.
"Desiderate?" disse una donna messa dietro il bancone.
"Ho prenotato un tavolo a nome Potter" disse Harry rivolto alla signora.
"Si prego seguitemi" disse la donna uscendo da dietro il bancone e andando verso la sala dove c'erano tanti tavoli rotondi.
"Ecco qui il vostro tavolo, spero che sia di vostro gradimento" disse.
"È perfetto grazie" disse Harry.
La signora se ne andò, Harry spostò la sedia per farmi sedere e poi si sedette anche lui.
"Allora ti piace?" Disse sorridendo.
"Oh amore è bellissimo" dissi guardandomi in torno.
"Lo speravo" disse lui.
"È tutto così romantico" dissi sorridendo.
Lui ricambiò il mio sorriso e dopo un po arrivò il cameriere.
Parte Harry.
Arrivò il cameriere e mi accorsi subito delle strane occhiatine che lanciava a Ginny e io mi stavo innervosendo.
"Desiderate ordinare" disse guardando Ginny.
"Cosa vuole ordinale bella ragazza?" Chiese il cameriere a Ginny.
Io finsi un colpo di tosse.
Non volevo rovinare la serata solo perché uno ci prova con lei.
"Cosa vuoi amore?" Chiesi marcando amore, cercando di rimanere il più calmo possibile.
"Non lo so tu che prendi?" disse lei.
Alla fine dopo almeno 10 minuti abbondanti di riflessione per decidere cosa ordinare decidemmo di prendere il piatto forte dello chef, e dopo aver cercato di non uccidere il cameriere lui se ne andò.
"Amore" disse Ginny chiamandomi.
"Cosa?" Dissi risvegliandomi dai miei pensieri.
"Che hai?" Chiese dolcemente.
"Niente"
"Ah si? E allora perché stavi cercando di uccidere il cameriere con lo sguardo?" Chiese ridendo.
"Se lui ci prova con te io lo picchio, ok?" Dissi.
"Ma amore sai che io ho occhi solo per te" disse lei.
Dopo un po' i piatti che avevamo ordinato prima arrivarono ma stavolta fù un altro cameriere a portarceli e io lo ringraziai mentalmente, mangiammo lentamente godendoci quel delizioso cibo e quando finimmo di mangiare, pagai e ce ne andammo a casa.
Mentre Ginny andava di sopra, io chiusi la porta di casa a chiave e misi le chiavi sul tavolo.
Quando e entrai in camera da letto, la trovai in pigiama che stava mettendo a posto le cose che abbiamo comprato.
Le andai dietro e le circondai la vita con le braccia.
"Stai sistemando quello che hai comprato?" Chiesi sussurrando al suo orecchio.
"Uh-uh" disse piano.
Mi sedetti sul letto e mi tolsi la cravatta.
Quando Ginny si voltò verso di me aveva ormai finito di mettere a posto tutto.
"È stata una bellissima serata" disse lei avvicinandosi.
"Tu sei bellissima" risposi sorridendo.
Lei sorrise e si sedette sulle mie ginocchia.
"E tu ancor di più" disse baciandomi.
Iniziò a sbottonarmi la camicia.
Sarebbe stata una luuuunga notte...
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro