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Quella notte potei dormire ben poco perchè poco dopo l'alba sentii il pianto di James.

Mi alzai come uno zombie e presi James dalla culla, uscì dalla stanza per non svegliare Harry e andai nella camera del piccolo.

Mi sedetti su una poltrona e iniziai a cullarlo.

Ma dopo 15 minuti capì che era inutile, provai ad allattarlo ma anche quello non funzionò.

E dopo un ora io ero ancora là e James piangeva ancora come un matto.

Non aveva sete, non aveva fame, provai perfino a cambiargli il pannolino ma niente funziona.

"Piccolino che cosa ce che non va?" Chiesi a James.

"Amore che succede?" Disse una voce alle mie spalle.

"Scusa Harry per averti svegliato ma James piange da un'ora e non riesco a farlo smettere"

"Dallo a me dai" disse Harry allungando le braccia per prendere il bambino.

Glielo passai e mi andai a prendere un bicchiere d'acqua, poi ritornai su per vedere cosa stava combinando Harry.

E appena varcai la porta sentì di nuovo il pianto di James.

"Neanche tu sei riuscito a farlo addormentare, eh?" Chiesi.

Lui scosse la testa.

"Dallo a me" lo presi e provai per la milionesima volta a farlo smettere di piangere ma inutilmente.

Prima o poi si stancherà.

La mattina dopo James stava ancora piangendo, faceva delle piccole pause ma poi riprendeva.

Io mi stavo esaurendo, il che non mi faceva bene visto che ero anche incinta.

"Non ce la faccio più, fallo smettere" disse Harry coprendosi le orecchie con le mani.

"Ci sto provando non lo vedi" dissi alzando un po la voce.

"Non stai facendo abbastanza" gridò Harry.

"Sto facendo tutto quello che posso, e anche tu come padre dovresti fare qualcosa" risposi con lo stesso tono.

"Io sto facendo di tutto, tu non stai facendo niente"

"Ah si, allora provaci tu" dissi mettendogli James tra le braccia e andando in cucina.

Ho bisogno di fare una dormita.

Se Harry crede di poterlo fare meglio di me allora che lo faccia.

Dal salotto si sentono ancora le urla disperate di James.

Non capisco cosa abbia, non ha mai pianto così.
Di solito bastavano un po di coccole, oppure allattandolo ma adesso non si vuole calmare.

Ma adesso che ci penso, forse so perchè piange così tanto.

Vado in salotto, prendo il bambino e mi siedo sul divano.

Cerco di fargli aprire un po la bocca.

"Che stai facendo?" Mi chiede Harry.

Si, avevo ragione, ecco perchè piange così tanto.

"Sta mettendo i primi denti da latte, ecco perchè piange così tanto" dissi.

"Cosa?" Disse Harry avvicinandosi.

"È vero" disse guardando il banbino.

So io come fare.

Lo porto in cucina, lo metto nel seggiolino, prendo un fazzoletto e lo bagno un po.

Comincio a passarlo sui piccoli dentini e in qualche minuto James smette di piangere.

FINALMENTE.

piangeva perchè gli facevano male.

Adesso voglio andare a dormire.

Lo misi nella culla e poi andai a letto.

"Non lo allatti?" Mi chiese Harry.

"No" dissi gelida.

Ero molto arrabbiata con lui, io facevo tutto il possibile per James e lui invece dice che io non non faccio niente.

"Perchè?" Mi chiese.

"Perchè voglio farlo smettere di allattarlo e farlo bere dal biberon"

"Ma non è troppo presto?"

"No" dissi sempre molto freddamente.

Mi distesi sul letto, mi coprì con le coperte e chiusi gli occhi.

Parte Harry.

So che Ginny è arrabbiata con me e ha perfettamente ragione, ma io ero nel panico più totale.

Il mio bambino sta diventando grande.

James era dentro la culla, lo presi in braccio e mi sedetti sul divano.

"La mamma è arrabbiata con me" dissi a James.

"Colpa tua James" continuai .

la mattina passò velocemente e solo alle 12 Ginny si alzò.

"Papà è stato stupido, lo sai James?" Dissi a lui quando ero sicuro che Ginny mi stava ascoltando.

"Uno stupido, ma tanto, e infatti adesso la mama è arrabbiata con lui" James vece uno strano verso e poi si mise a ridere.

"Ma tu sei troppo piccolo per capire, quando crescerai capirai" dissi posandolo nella culla.

Poco dopo arrivò Ginny e si risedette con il bambino come avevo fatto io prima.

"Ehi James ora non piangi più?" Disse lei.

"Ma...ma..." disse il bambino.

Io granai gli occhi e puntai il mio sguardo su James.

"Mama" disse lui contento.

"Oddio...ha detto mamma" disse sorridendo Ginny e stringendo James.

Un sorriso mi spuntò sulle labbra.

"Papa" affermò poco dopo il piccolo.

"Ora lui ha detto papà" dissi sorridendo ancora di più.

"Il mio campione" continuai.

Ginny andò a preparare il pranzo e io la seguì, rimettendo prima il piccolo nella culla.

Lei era intenta a mescolare qualcosa e io andai dietro di lei e le circondai la vita con le braccia.

Lei mi ignorava.

"Sono un cretino lo so" dissi poggiando la testa nella sua spalla.

"Te ne sei accorto finalmente" disse lei.

"No lo avevo scoperto tanto tempo fa" dissi sorridendo.

Lei scosse il capo.

"So che sei arrabbiata, e hai tutte le ragioni del mondo, è solo che io ero sotto pressione ed ero anche molto stanco, io non riesco a controllare le mie parole quando sono arrabbiato o sotto pressione"

La sentii sospirare.

"Mi perdoni?" Dissi con voce roca al suo orecchio, la sentii rabbrividire.

Lei non mi rispose ma poggiò le sue mani sulle mie braccia che erano attorno alla sua vita e le strinse.

Si girò lentamente, i suoi occhi incontrarono i miei,le posai una mano sul fianco, lei portò le sue braccia intorno al mio collo e mi accarezzò i capelli.

"Sai che amo quando mi accarezzi i capelli" le sussurrai all'orecchi.

La vidi sorridere e continuò ad accarezzarmi i capelli.

Cominciai a baciarle il collo molto lentamente, fino al suo viso.

Posai le mie labbra sulle sue dando vita a un bacio molto dolce.

Rimanemmo così per un secolo, appena ci staccammo, posò la testa nella mia spalla.

"Ti amo Ginny" dissi nel suo orecchio.

"Anche io" la sentì mormorare.

"Dai che se no si brucia tutto" disse staccandosi da me e girandosi verso i fornelli.

Parte Ginny.

Dopo pranzo ci sistemammo sul divano, io ero accocolata a lui, ed eravamo coperti da una coperta.

Avevo la testa nella sua spalla e lui mi accarezzava il ventre.

"Allora riprendiamo la faccenda del nome?" Propose Harry.

"Ok" dissi piano.

"Quindi per te va bene il nome Albus?" Chiese.

"Va bene Albus Potter, sembra suonare bene" dissi alzando la testa.

"Secondo nome?" Chiese ancora.

"Secondo nome? Ah non lo so, non ne ho idea"

"Io avrei un'idea ma no no è da pazzi" affermò scuotendo il capo.

"Se non lo dici, non lo sapremo mai" cercai di convincerlo.

"E va bene ma io ti ho avvisato, io volevo chiamarlo Albus...

Spazio meeeeeeeeeee.

Salve a tutti e buona domenica.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, adesso andrò subito a scrivere il prossimo e lo pubblico appena posso, forse ce la faccio entro oggi o forse entro domani.

Comunque vi vorrei consigliare di andarvi a rileggere i capitoli 5 e 7, li ho modificati, adesso sono più dolciosi.

Però ce un problema, io sono andata nel mio libro della mia bibblioteca però appena vado in questi capitoli non mi compaiono le modifiche, voi provateci e ditemi se vi compaiono, i capitoli modificati avranno una scritta dove ci sarà scritto [capitolo modificato]

Andateli a vedere, ok?

Ciaoooooooooo✌

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