30- My light bulb
☼
Cosa succede quando in una casa togli una lampadina?
La casa diventa buia.
Oppure si va a comprare una nuova lampadina.
Nel primo caso, seguendo la mia metafora, nel momento in cui Mahinete è andata via da questa casa, è rimasto il buio, anche se in teoria doveva essere il contrario, visto il tipo di persona o qualunque cosa essa sia, era.
Eppure, qui dentro, nessuno vede la luce, Michael non è felice, si sente in colpa per quello che ha fatto, per aver condannato Mahinete, Rebecca e Calum non sono più quei piccioni in amore come quando c'era Mahi, sono troppo dispiaciuti per essere così.
Ed io?
Vi basta sapere che non mi sono mai sentito così solo?
Neanche la serra riesce a sollevarmi di morale, perché ovunque vada, vedo lei, o meglio, la mancanza di lei.
Come posso sedermi sulla panchina in cui anche lei si è seduta più volte per raccontarmi la sua storia, come posso trovare consolazione nelle piante quando lei le ha proclamate come casa sua, come posso sentirmi meno solo quando sento sempre uno spazio vuoto vicino a me?
Quando sento costantemente la sua mancanza.
La mancanza della mia lampadina.
Nel secondo caso della mia metafora, si dovrebbe andare a comprare una seconda lampadina, ma nel mio caso non è possibile, dove la trovo una ragazza che in realtà è una dea, che viaggia con il suo fossa, cresciuta nella foresta con un passato da persona immortale?
Esatto.
Non la trovo.
"Aprite le finestre, sento puzza di mal di amore" Dice Michael entrando in salotto mentre io sto leggendo un manuale di biologia, sono più o meno le sette del mattino, ho passato una notte insonne.
Un'altra.
"Molto divertente" Commento quando lo vedo aprire le finestre lentamente per poi guardarmi e incrociare le braccia al petto.
"Cosa stai facendo?" Chiede ed io indico il libro annoiato.
"Sto cercando un tema per la mia tesi, prima finisco l'università prima chiudiamo il capitolo" Rispondo alla sua domanda per poi guardare la sua faccia dispiaciuta.
"E per quanto riguarda la tua tabella su Mah-" Inizia ma io lo interrompo alzandomi in piedi. "Non mi interessa più, non ne vale la pena, non mi amava, non gli interessavo, il suo scopo era uccidermi, è tutto quello che devo sapere" Dico e Michael abbassa lo sguardo.
"E tu? L'amavi?" Chiede il mio amico guardandomi negli occhi con serietà ed io alzo gli occhi al cielo.
"Importa?" Chiedo impostando una falsa risata e Michael appoggia una mano sulla mia spalla facendomi irrigidire.
"Importa se questo ti fa stare male, so che non ami affrontare quello di cui hai paura, e so che hai paura dei cambiamenti, l'amore è un grande cambiamento, fidati lo so, siediti, parliamo" Dice il ragazzo con un tono calmo, lo guardo per qualche istante per poi annuire.
"Non so cosa dovrei dire" Dico io e il ragazzo sorride.
"In genere le persone partono con un; la amavo ma.." Inizia lasciandomi continuare ed io deglutisco lentamente.
"Come faccio a sapere se la amavo?" Chiedo e una terza voce si unisce alla nostra conversazione.
"Sentivi la tua tazza piena?" Si intromette Rebecca con un piccolo sorriso sulle labbra mentre si siede accanto a me per poi guardarmi con dolcezza.
"Come fai a sapere se la tua tazza è piena? E come fai a sapere se è merito di qualcuno?" Chiedo confuso e i due si guardano per poi essere interrotti da un'altra voce.
"Rispondi in meno di tre secondi, definiresti il mese in cui lei era qui felice?" Chiede Calum sedendosi sul tavolo ed io alzo gli occhi al cielo.
"Qualcun altro vuole unirsi a questa conversazione?" Chiedo annoiato e Calum mi guarda male.
"Tre, due un-" Dice ed io sbuffo per poi rispondere.
"Sì, penso sia stata il mese più bello che abbia avuto da più o meno quattro anni" Rispondo onestamente e Rebecca sorride per poi spostarsi una ciocca di capelli dal volto.
"Se non è stata Mahinete dimmi almeno due cose che hanno reso questo mese così felice" Continua ed io apro bocca per rispondere per poi bloccarmi.
Qualunque cosa mi venga in mente comprende Mahinete.
La scoperta dell'identità di Michael, è stato in parte grazie a lei.
Il ritorno di fiamma di Rebecca e Calum? Colpa sua.
Il mio accettare il matrimonio di Louis? Colpa sua.
Il mio vedere la mia routine come qualcosa che può essere interessante? Colpa sua.
"Penso tu abbia le tue risposte" Dice Michael ed io sbuffo.
"Okay, la amo, ma questo era il suo obbiettivo, sono stato manipolato" Dico alzando le spalle e Calum annuisce per poi sorridere.
"E se invece non lo fossi stato?" Domanda ed io lo guardo confuso.
"Ma voi da che parte state? Lei era un'assassina pronta a ucciderci, sta bene dove sta" Dico e loro annuiscono tutti insieme.
"Questo è vero, ma lei ti ha fatto cambiare Ash, e questo le va dato di merito" Dice Rebecca per poi guardare Michael il quale sorride.
"Ci ha cambiato tutti" Continua ed io sbuffo.
"Già, l'ho sempre pensato che fosse speciale" Ammetto e tutti abbassiamo lo sguardo per poi guardare Puru il quale è turbato, ha passato tutta la notte agitandosi e ringhiando, voleva uscire, come se avesse paura, come se qualcosa lo spaventasse.
"Lui è quello che sta soffrendo più di noi" Afferma Rebecca e noi tutti annuiamo.
"Se solo anche lui potesse capire che lei è il male e che il prima uscirà dalle nostre teste il meglio sarà" Dico per poi alzarmi in piedi per preparargli da mangiare.
Il campanello comincia a suonare insistentemente mentre qualcuno comincia a bussare con violenza alla porta, guardo Rebecca arrabbiato per poi puntarle un dito contro.
"Giuro su Dio che se è uno di Zalando che ti cerca per farti pagare delle scarpe e che hai evitato, come le altre volte, ti faccio mangiare il cibo del gatto" Dico e Calum sorride prima di andare ad aprire per poi essere travolto da un ragazzo con un camice e molta fretta.
Confusi guardiamo Luke mentre è fermo nel nostro ingresso, camice aperto e sporco, capelli spettinati e volto più pallido del solito, per non parlare del suo sguardo completamente terrorizzato.
"Qualcuno ha fatto girare la notizia che il giovedì cucino i pancakes?" Chiede Rebecca confusa e Michael si alza dal tavolo per avvicinarsi a Luke preoccupato.
"Sei ferito? Come hai fatto a ferirti le mani? Sei caduto?" Domanda il ragazzo sfiorando le mani del biondo il quale si lascia toccare per poi scuotere la testa.
"No, non sono caduto, devo parlarvi, è successo qualcosa di grave" Dice spaventato ed io lo guardo in attesa.
"Mahinete è scappata? Ci sta cercando?" Chiede Rebecca preoccupata e Luke scuote la testa per poi essere accompagnato da Michael sul divano, osservo mentre Calum con gentilezza gli porge un bicchiere d'acqua che il biondo rifiuta.
Sembra che abbia passato la notte a correre, oppure in mezzo ad un tornado, ma quelli che vedo sono occhi di puro terrore, e c'è una sola persona, o meglio Dea, che può averlo ridotto così.
Avrà cercato di ucciderlo.
"Ha provato a farti del male vero? Voleva vendicarsi su di te" Dico quasi schifato per poi vedere gli occhi di Luke fermarsi su di me per poi scuotere la testa.
"Dovete saper una cosa" Esordisce ed io ascolto.
"Quel mostro deve rimanere nella sua cella, deve marcire in quel buco per quello che ha fatto, deve passare i suoi giorni o l'eternità a aspettare una fine, non deve mai uscire, non le si deve mai dare l'opportunità di fare del male a qualcuno" Dice lentamente ed io annuisco.
"Lo so Luke" Dico conoscendo già il suo destino.
"Se non fosse che lei non è quel mostro" Continua ed io lo guardo confuso, è fatto? Ubriaco? Matto?
"Luke, Mahinete è pericolosa, voleva ucciderci" Spiega Michael e Calum annuisce per poi aggiungere.
"E ha ucciso tua madre" Dice per poi ricevere un colpo da Rebecca il quale lo guarda male per il poco tatto che ha usato.
"Non è stata lei, cioè è stata lei, ma non è stata lei" Dice confondendoci tutti e Calum si gira verso la sua ragazza.
"E lui dovrebbe essere quello intelligente qui?" Chiede per poi ricevere uno sguardo omicida da Michael il quale guarda le mani ferite del biondo.
"Cosa ti è successo? Come hai fatto a farti questi tagli?" Domanda e Luke guarda le sue mani. "Vetri, Mahinete era tenuta in una gabbia di vetro, indistruttibile, fatto apposta per resistere a forti venti, fuoco, e terremoti, ma il vetro si è frantumato in mille pezzi come le altre barriere quando lui è arrivato" Dice lentamene ed io lo ascolto sempre più confuso.
"Lui chi?" Chiedo io e lui mi guarda negli occhi spaventato.
"Un'ombra, una grandissima ombra nera, con due occhi viola enormi e luminosi, pieni di odio, ha steso tutte le guardie semplicemente toccandole, ha distrutto la gabbia di Mahinete ed era così arrabbiato con lei che l'ha ferita e le ha fatto male" Dice ed io stringo i pugni, per quanto io sappia che lei è il male, sapere che qualcuno l'abbia ferita, mi fa arrabbiare e mi disgusta.
"Un'ombra?" Chiede Rebecca e Luke annuisce.
"Suo padre" Risponde ed io collega il tutto, la storia di Hihu, suo padre, il dio degli abissi.
"Lei mi ha salvato, ero nascosto dietro una scrivania, ma suo padre mi avrebbe visto, stavano discutendo sul fatto che lei non voleva ucciderci, come non ha mai voluto uccidere mia madre, suo padre la costringe, lo deve fare o lui la ucciderà, mia madre si è sacrificata, per salvare lei, e Mahinete ha ricambiato il favore" Dice ed io spalanco gli occhi.
"Mahinete è morta?" Urlo spaventato e lui scuote la testa.
"No, suo padre stava per vedermi, lei poteva scappare e nascondersi da lui, ma invece mi ha messo in una specie di bolla con la sua energia ed è rimasta per tenermi al sicuro, ha provocato suo padre per non farlo venire nella mia direzione e suo padre l'ha frustata con violenza, lei urlava e piangeva, sentivo il rumore delle fruste, sentivo il fuoco della corda sulla sua schiena, eppure lei non è scappata, è rimasta per proteggermi" Mi spiega ed io rimango in silenzio per poi vedere Michael alzarsi di scatto.
"Le frustate che aveva sulla schiena, non sono stati quelli della tribù, è stato suo padre" Dice Rebecca ed io annuisco per poi sentire Luke parlare di nuovo.
"Sua padre la punisce ogni volta che lei disobbedisce, ovvero non uccide o non vuole uccidere, e lei ne ha tante di frustate, abbiamo sbagliato, lei non è cattiva, lei è.." Inizia Luke per poi essere interrotto da me.
"Costretta" Concludo realizzando il tutto, il perché è rimasta ,il perché sembrasse così vero, il perché lei non mi ha ucciso, il perché non ci ha mai torto un capello.
Lei non ha mai voluto farci del male, lei non è cattiva, tutte le cose belle che ha fatto per noi erano vere, quello che non era vero era la sua parte cattiva, è costretta.
"Non possiamo liberarla" Dice Luke fermando la mia idea ed io lo guardo confuso.
"Quando mi ha liberato dalla sua bolla mi ha supplicato di non farla mai uscire dalla sua gabbia, ha paura di farti del male, ha paura di ferirti, perché lei-" Inizia Luke ma io lo blocco.
"Perchè lei è buona" Finisco ma Luke scuote la testa.
"Perchè lei è innamorata di te Ashton" Conclude ed io sento il mio cuore fermarsi qualche istante per poi scuotere la testa.
"E tu come fai a saperlo?" Chiedo e lui sorride leggermente.
"Spiavo dalle telecamere di sicurezza quello che diceva, ha raccontato la sua storia alle guardie, e ha ammesso di amarti, per questo si è ribellata a suo padre, ma allo stesso tempo non può combatterlo, lui è più forte di lei, lui vuole che lei ti porti all'isola, per ucciderti" Dice ed io sorrido.
Mi ama, non era falso, quello che mi ha fatto provare era vero e quello che provava lei era vero, non mentiva.
"Puoi smetterla di sorridere così, ti ha appena detto che novanta per cento dei casi verrai sacrificato su un'isola" Dice Calum confuso ed io continuo a sorridere, lei mi amava.
"Okay" Dico per poi alzarmi lentamente e dirigermi verso l'ingresso afferrando il mio giacchetto.
"C-cosa stai facendo?" Chiede Rebecca confusa ed io li guardo per poi sorridere.
"Andiamo a liberare Mahinete" Dico con ovvietà e loro tutti mi guardano come se fossi pazzo.
"Noi cosa? Luke ha appena detto che lei non vuole essere liberata" Dice Michael ed io annuisco per poi alzare le spalle.
"Noi meglio di chiunque altro sappiamo che a volte gli amici compiono decisioni di merda, e sappiamo anche che sta a noi recuperarli" Dico per poi notare Luke annuire leggermente alzandosi.
"Okay, ma dobbiamo agire con cautela, lei sarà anche immortale, ma noi no, e il governo non avrebbe scrupoli ad ucciderci sapendo le nostre intenzioni" Dice ed io annuisco per poi vedere Calum con un sorrisetto sulle labbra.
"Se questo non è amore allora qui sono tutti impazziti" Dice a Rebecca per poi alzarsi anche lui pronto ad aiutarmi a salvarla.
☾
"Ne avete altri?" Chiedo indicando il barattolino vuoto di polpa di mele.
"Ne hai mangiati venti, abbiamo finito le scorte" Commenta Joe ed io sbuffo per poi accomodarmi meglio contro la mia gabbia nuova facendo attenzione a non appoggiarmi sulle ferite nuove.
Quando mi sono svegliata dopo il piacevole incontro con mio padre, Luke era scomparso come i vetri rotti e le guardie stese a terra, al loro posto invece hanno messo una gabbia trasparente ancora più resistente e delle catene ai miei piedi, perché ovviamente qui tutti pensano che sia stata io a fare quel disastro.
Inspiro profondamente sentendo sulla schiena ancora il bruciore vivo della ferita, so che se guardassi ora vedrei un solco nuovo, ma onestamente è l'ultima cosa che voglio fare, voglio solo lasciarmi morire in questa cella il prima possibile.
Ho provato a lasciarmi morire di fame, ma questi barattoli di mele sono deliziosi e qui tutti insistono per farmi mangiare.
Abbasso lo sguardo muovendo leggermente i piedi vedendo le catene pesanti che mi bloccano i movimenti, anche Ashton una volta aveva ben pensato di usare questa tecnica, come se una dea potesse essere fermata da delle catene.
"Si è svegliata?" Chiede una voce che riconosco vagamente, una voce roca e profonda, molto seria e severa.
"Sì generale Julian" Dice un'altra voce che invece non conosco, mi volto vedendo oltre le mie barriere quel soldato che l'altro giorno parlava con Luke a proposito della mia resistenza e forza e di quanto sarei utile a combattere le guerre degli umani.
"Avete eseguito i test dei poteri?" Chiede curioso e lo scienziato con gli occhiali accanto a lui prende un dispositivo quadrato toccandolo con le dita per poi mostrargli un video, rimango in silenzio sentendo i rumori di ieri sera.
"Mi vuole dire che è stata lei a ferire questi uomini e distruggere le barriere?" Chiede incredulo ed io alzo gli occhi al cielo.
"Sì signore, non sappiamo il perché poi sia svenuta, ma stiamo cercando delle risposte nei suoi test" Risponde ed annuisco per poi alzarmi scocciata e bussare al vetro attirando la sua attenzione.
"Si avvicini generale" Dico appoggiandomi al vetro stanca e lui guarda lo scienziato il quale scuote la testa per poi ignorarlo e avvicinarsi a me.
"Io non sono un'arma, se ne vada, non perda tempo, sono sicura che avrà altre mille battaglie a cui pensare" I suoi occhi mi guardano arrabbiati per poi sbattere una mano contro il vetro.
"Zitta, tu non decidi qui, io decido, io sono il generale Julian Steven, eroe di guerra per le battaglie della Siria e veterano per quelle del Vietnam, io sarò il tuo incubo peggiore e tu obbedirai a me solt.." Dice ed io alzo gli occhi per poi interromperlo.
"Okay, hai esagerato" Dico per poi muovere la mano come se stessi scacciando una mosca facendo volare l'uomo dall'altra parte della stanza sotto gli occhi increduli dei presenti.
"Voglio essere lasciata sola, non è così difficile" Dico e tutti abbassano lo sguardo per poi andarsene lasciandomi finalmente sola a riposare e consumare i miei giorni nella solitudine.
Mio padre mi ha sempre detto che solo gli umani possono avere paura e che dunque io ero un fallimento perché maggior parte della mia breve vita l'ho passato temendo il peggio, ovvero lui.
In particolare sia io che Puru temevamo un particolare momento della giornata, la notte, perché era il momento in cui mio padre approfittando dell'ombra veniva da me.
"Buonanotte Mahinete" Dice Joe alzandosi dalla sua scrivania nel momento in cui conclude il suo turno ed io sorrido per poi salutarlo e vedere la porta dietro di lui chiudersi lasciandomi sola.
"Finalmente un po' di pace" Sussurro tra me e me per poi sentire un colpo forte proveniente dal corridoio fuori dalla mia stanza.
"Ed ora che diamine succede?"
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"Seguite il piano, io e Rebecca entreremo nell'edificio, vestiti da scienziati, dirò che lei è un'esperta in casi di energie del cervello ed è qui per esaminare Mahinete, voi nel frattempo aspetterete finché io non vi invierò il messaggio di partire, spegnerò ogni sicurezza, voi entrerete, e vi dirigerete, il più velocemente possibile alla sala 34, dove è tenuta lei, mi raccomando non uccidete nessuno e non fatevi uccidere, correte" Spiega Luke e Calum sorride estasiato.
"Ho vissuto in attesa di questo momento" Dice felice per poi guardare Rebecca la quale si sta sistemando il suo finto camice per poi guardare il biondo facendo un cenno di essere pronta. "Ultima cosa, tenete il fossa sotto controllo" Indica Luke e io guardo la bestiola la quale sta ringhiando e odorando l'aria, sa che la sua padrona è vicina.
Li osservo entrare con sicurezza dentro l'edificio lasciandoci fuori ad aspettare, guardo Michael il quale tutto vestito di nero butta a terra la sua sigaretta per poi alzare le spalle.
"Incredibile, chi l'avrebbe mai detto che ci saremmo trasformati in dei piccoli ribelli per salvare la tua principessa eh" Dice ridendo per poi afferrare la sua mazza da baseball per sicurezza.
☾
Dopo il forte colpo dal corridoio non ho sentito nulla, rimango in piedi sperando con tutta me stessa che non sia mio padre, non credo di aver abbastanza forza in corpo per combattere con lui.
Lentamente ed in silenzio mi accendo di luce facendo confluire maggior parte dell'energia sulle mie mani creando fiamme azzurre pronte a colpire l'ombra che ha provocato il rumore.
"Dai stronzo, vienimi a prendere" Dico stringendo i denti per poi sentire la porta principale aprirsi e vedere al posto di due occhi viola e maligni, due occhi azzurri e preoccupati che si immobilizzano vedendomi pronta ad attaccare.
"Luke?" Chiedo spegnendomi leggermente per poi vedere dietro di lui una chioma mora con in mano un piede di porco e uno sguardo orgoglioso.
"Hai visto come ho steso quella guardia eh?" Chiede Rebecca saltellando felice per poi notarmi e bloccarsi anche lei, rimaniamo tutti immobili per qualche secondo, giusto per capire se tutto è reale.
"Emh, cosa ci fate qui?" Chiedo confusa e Rebecca chiude la porta con un tasto mentre Luke si riscuote correndo verso la scrivania con tutti i comandi per la mia gabbia.
"Ti ritorno il favore di ieri e ti salvo" Dice Luke ed io spalanco gli occhi.
"Sì, siamo qui per salvarti Dea" Continua Rebecca felice ed io scuoto la testa velocemente.
"No, no, questo è stupido, io ho salvato te perché ho ucciso tua madre, siamo pari, non c'è bisogno che tu mi liberi, no" Dico preoccupata e lui scuote la testa continuando a premere i tasti disinvolto per poi inviare un messaggio con il cellulare.
"Stanno arrivando" Comunica a Rebecca la quale annuisce mentre io busso sul vetro per farmi notare.
"Chi? Chi arriva? Hey hey, smetti di premere quei tasti, ora, mi stai facendo arrabbiare Luke, Rebecca chi arriva? Hey, potete andare via? Veramente sto bene, guarda, mi hanno dato venti barattoli di mele" Dico afferrando un contenitore vuoto mostrandolo a Rebecca come prova ma lei mi ignora.
"Non ho bisogno di essere salvata, idioti" Dico esasperata e leggermente infuriata.
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"Lei ha totalmente bisogno di essere salvata" Dico per poi sentito vibrare il mio cellulare e vedere il messaggio di Luke con la parole in codice, okay, sono entrati, la sicurezza è disattivata, siamo pronti.
"Andiamo allora" Dice Michael per poi lanciarmi la lampada Kikra che ho scelto come arma mentre Calum prende il matterello di legno e slega Puru dal suo guinzaglio facendolo andare per primo.
Entriamo dalla porta principale non vedendo nessuno, noto una luce rossa lampeggiare ma in silenzio, probabilmente Rebecca o Luke hanno attaccato qualcuno e si è attivato il sistema di sicurezza silenzioso, Michael mi spinge contro il muro nel momento in cui sentiamo dei passi verso di noi, rimaniamo tutti in silenzio vedendo del guardie correre armate senza notarci.
"Procediamo in silenzio e con cautela" Sussurra il ragazzo per poi farmi cenno di seguirlo, io deglutisco per poi avanzare cercando il numero della sala esatta, questo posto è fatto come un ospedale ma più bianco e freddo, con più militari e guardie armate attorno.
"Oddio guardate, hanno un poster sui cuccioli" Dice Calum ad alta voce facendoci irrigidire, Michael velocemente si gira verso di lui infuriato per poi spalancare gli occhi terrorizzato.
"Chi siete voi? Cosa ci fate qui?" Urla una guardia alla fine del corridoio e Calum alza le mani in segno di resa buttando a terra il matterello.
"Mi dispiace, scusi, mi lasci vivere, io non voglio morire" Piagnucola il ragazzo per poi gettarsi a terra in ginocchio, l'uomo ci punta il fucile addosso pronto per spararci ma prima che possa farlo con un balzo atletico e ben mirato Puru gli salta in faccia sbilanciandolo e facendolo cadere di testa dandogli probabilmente una commozione celebrale.
"Oh ma che bravo gattino" Dico senza parole quando Puru si volta verso di noi soddisfatto per poi continuare a fiutare in cerca della sua padrona.
☾
"Avete sentito? Cosa è stato?" Chiedo quando sento un altro colpo e Rebecca sorride per poi avvicinarsi a Luke di corsa mentre lui continua a premere tasti a caso.
"Sono qui, apri la porta" Dice la ragazza ed io scuoto la testa.
"Tienila chiusa" Dico immediatamente puntando l'indice nella loro direzione.
"Apri" Ripete Rebecca ed io mi impunto.
"Se tu la apri io apro voi" Dico minacciosa e Luke mi guarda per qualche istante per poi premere un tasto aprendo la porta d'ingresso rivelando tre sagome e una sagoma più piccolina.
Il fiato mi si ferma in gola quando riconosco la sagoma centrale, i suoi occhi verdi si bloccano nei miei mentre anche lui rimane paralizzato a guardarmi.
Mi prendo qualche secondo per ammirare la sua bellezza scomposta ma unica mentre tra le sue mani noto una lampada a me familiare che mi fa sorridere involontariamente.
Sento dentro di me sento un calore espandersi quando vedo le sue labbra inclinarsi in un sorriso felice per poi muoversi per parlarmi.
"Ciao Mahi" Dice lentamente Ashton ed io mi risveglio per poi alzare imbarazzata la mano. "Heilà" Rispondo per poi guardare altrove e vedere Luke continuare a premere tasti facendo scomparire i laser.
"Hey cosa stai facendo?" Chiedo impaurita per poi vedere Ashton avanzare lentamente con un'espressione felice attraversando lo spazio dei laser ora spenti.
"Smettila, ora, non osare rimuovere le sbarr-" Inizio per poi notare le sbarre di metallo alzarsi facendo avvicinare sempre di più il ragazzo.
"Luke smettila, ora, tu alza questa teca ed io ti attacco al muro e ti costringo a morire da sol- Luke!" Esclamo quando la teca di vetro comincia ad alzarsi ma io uso i miei poteri per tenerla giù e tenermi chiusa.
"Mahi smettila di fare la bambina capricciosa" Si lamenta Michael mentre io continuo a litigare con la teca.
"E voi smettete di salvarmi, lasciatemi marcire qui, sono cattiva, temetevi, buh" Dico cercando di spaventarli mentre frustrata cerco con tutta me stessa di tenere giù la cazzo di gabbia.
"Mahinete" Mi richiama la voce calma e tranquilla di Ashton che mi fa mollare la presa sulla teca la quale si alza lentamente lasciando passare Ashton il quale continua ad avvicinarsi a me.
"Allontanati ora" Dico allontanandomi da lui a piccoli passi mentre la sua espressione rimane calma, e leggo forse rabbia nei suoi occhi, o niente, non saprei dire se si sta avvicinando per insultarmi o prendermi a pugni.
"Ashton fermati, ti fulmino con i miei poteri" Lo avviso illuminando le mie mani ma lui impassibile continua ad avvicinarsi.
"So che mi odii so che mi vuoi picchiare ma ti prego non avanzare verso di m-" Inizio la prima che possa finire le sue mani afferrano con dolcezza il mio viso facendomi fermare ed irrigidire il corpo i nostri occhi si incontrano per quello che a me sembrano infiniti secondi, mentre sento il mio non esistente cuore battere e il mio respiro faticare.
"Mi sei mancata" Dice lentamente mentre io spalanco gli occhi, mi aspettavo insulti, schiaffi, sputi in faccia, qualunque cosa per farmi capire che lo avevo ferito e gli avevo mentito ma invece mi ha detto questo.
"Ti prego vat-" Inizio ma lui mi interrompe premendo le sue labbra contro le mie con dolcezza ma decisione, mi paralizzo sotto il suo tocco non sapendo cosa fare, non ho mai baciato nessuno, è così che ci si sente? Così bene?
Rimango immobile per poi sentire la sua mano accarezzarmi il volto dolcemente lasciandomi addolcire, chiudo gli occhi godendomi questo bacio che da tanto ho desiderato e sempre mi sono negata per il bene di entrambi, sento le sue labbra muoversi contro le mie lentamente per poi staccarsi quando nessuno dei due ha più fiato in corpo.
"E questo uomini presenti, è come si conquista una ragazza" Urla Rebecca applaudendo mentre io e Ashton continuiamo a guardarci con un sorriso stampato in volto come se attorno a noi non ci fosse nessuno.
"Tu sei pazzo" Sussurro per poi vedere un sorriso furbo sul suo volto.
"Alla mia prossima frase allora mi darai dello psicopatico" Dice per poi afferrarmi la mano.
"Cosa?" Chiedo confusa e lui guarda i suoi amici per poi guardare me.
"Stiamo andando via, andiamo sull'isola e combattiamo tuo padre" Dice sorridendo mentre io lo guardo incredula.
"Noi cosa ora?"
Hey Everybody
Scusate se ho aggiornato dopo più di dieci giorni ma ero a sciare in Svizzera, ho investito qualche bambino, sono stata investita a mia volta, il mio sedere è livido, ma in compenso sono diventata brava a sciare, ho pianto di paura solo una volta e mi sono abbronzata.
Lo chiamo un successo.
Siamo quasi alla fine, tenete duro, cosa ne pensate della coppia? Siete pronti per il gran finale e la morte che vi distruggerà più di princess?
Yas.
Okay non ho più niente da dire, addio.
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