Capitolo XVI: Strani Incontri
-Ahi... La mia testa...- commentò Susan massaggiandosi le tempie con le dita -Ma cosa... Cosa è successo?...-
-Il piano è saltato per colpa di questa ragazzina... Ho dovuto improvvisare- rispose seriamente Hunter.
La ragazza si guardò in torno, era seduta su una poltrona nella Sala della Saggezza, e cercava di ricordare l'accaduto.
-Ma chi era quella?-
-Stiamo per scoprirlo- affermò Hunter.
La ragazza che li aveva interrotti la sera prima si trovava al centro della stanza, ed era come paralizzata. Ad un gesto di Hunter si destò come da un sogno.
-Hey, ma che... Perché non riesco a muovermi!!!-
-Stai tranquilla, ho solo bloccato il tempo intorno al tuo corpo, eccetto la testa...-
-Liberami subito!!!- gridò in modo infantile.
-Prima dimmi chi sei e che cosa ci facevi in quel magazzino-
-Liberami!- continuò tentando di dimenarsi.
-O mio dio...- rispose il ragazzo portando una mano davanti al viso. Scocciato vanificò l'incantesimo, e lei quasi cadde a terra.
-Aspetta, dov'è la mia spada!@?- chiese cercando di afferrarla da dietro la schiena, senza successo.
Hunter gliela mostrò, a debita distanza.
La ragazza tentò di correre nella sua direzione, per riappropriarsi dell'arma, ma si bloccò vedendo Hunter sollevare una mano.
-Bene, vedo che hai capito come funziona-
-Come fai ad usare la magia temporale?...- chiese diffidente ma con un minimo di imbarazzo.
-Studio... Tanto studio... Ma adesso rispondi alla domanda-
-Il mio nome è Alicia...- disse abbassando lo sguardo.
-Non ti hanno insegnato le buone maniere all'Accademia!?- osservò Hunter in modo saccente.
-Uff... Mi chiamo Alicia Akerman, distretto Sud, Via del Fulmine conclusa...-
-Via del Fulmine?... Questi giovani d'oggi- si rivolse a Susan -ai miei tempi non esisteva la Via del Fulmine, fu introdotta solo nel 1870-
-"Ai miei tempi"- commentò ridendo Alicia -non avrai più di 45 anni!-
-Signorina Akerman- si schiarì la voce Hunter -non ha risposto alla domanda- aggiunse girandosi tra le mani la spada della ragazza.
Alicia guardò male il ragazzo, che maneggiava la sua arma.
-Quella era casa mia, ci abito!- rispose lanciandosi in modo altezzoso i biondi capelli dietro le spalle.
Susan e Hunter non diedero alcuna risposta, si limitarono a guardarla per capire se dicesse il vero o stesse mentendo.
-Adesso tocca a voi però fare le presentazioni!- disse incrociando le braccia -e rivoglio la mia spada!-
-Questa te la ridarò a tempo debito- e la posò sul tavolo -ad ogni modo, io sono Hunter Nathan Reid, distretto Nord, Via del Fuoco conclusa, membro dell'Ordine della Luce, protettore della Cittadella dal 1872... Lei invece è Susan Tyler, mia allieva e protetta-
Susan sorrise dolcemente quando se sentì chiamata "protetta" da Hunter.
-Aspetta mi sono persa con i calcoli... Hai detto "dal 1872"?! Quanti cavolo di anni hai?!-
-Quindi non sai chi sono?- chiese Hunter.
-Perché dovrei?- chiese Alicia ancora più confusa.
-Fammi indovinare, non eri una che stava molto attenta alle lezioni di storia?- commentò sarcastico il ragazzo.
Alicia scocciata incrociò le braccia sbuffando -E anche se fosse?!- notò che anche Susan stava ridendo.
-Dai ragazza, dobbiamo essere alleate contro i maschi!-
-Non penso di avere voce in capitolo su questo- rispose Susan ridendo.
Hunter si era allontanato un attimo, ma ritornando pose ad Alicia un libro.
-Non ho voglia di spiegarti chi sono, leggi se ti interessa-
-Ed io che speravo che finita la scuola non avrei più avuto libri da leggere!- piagnucolò prendendo il libro.
Alicia si sedette e sfogliò svogliatamente il tomo. Intanto i due ragazzi si misero a discutere sul da farsi.
Trascorse una mezz'ora, quando Alicia comprese le informazioni che le interessavano. Si alzò e diede il libro ad Hunter.
-Quindi eri, cioè, sei proprio quell'Hunter Reid-
-Sì, sono quell'Hunter Reid- rispose sistemando il libro.
-Che forza! Allora signore, posso riavere la mia spada?-
-A proposito, cos'ha di speciale questa spada, e come ne sei entrata in possesso?-
-È solo una spada che ho "recuperato" da un tale-
-L'hai rubata quindi?-
-È furto rubare ad un ladro?- rispose lei altezzosa.
-Veramente sì...- commentò Susan.
-Comunque pare fosse usata secoli fa da un cacciatore di draghi-
-È perché l'avresti presa?- chiese Hunter.
-Perché il suo fascino era recluso da quel tizio in uno scantinato!-
-Adesso capisco perché la rivuole-
-Aspetta... Vi manda lui?- chiese Alicia indietreggiando.
-Non esattamente. Comunque puoi riaverla- rispose il ragazzo porgendogliela.
-Oh, grazie-
-Hunt, cosa facciamo quindi?...- chiese dubbiosa Susan.
-Non lo so davvero, penso che andrò a parlare con quel tale per rivedere i termini dell'accordo-
-Un attimo, di che state parlando?- si intromise Alicia.
-Dobbiamo scoprire delle informazione sull'Ordine dell'Ombra- ripose Susan.
-Capisco, potrei aiutarvi però-
-Non se ne parla ragazzina- disse Hunter.
-Per favore, mi serve una missione!-
-Ho detto di no- la fulminò con uno sguardo agghiacciante.
-Hunt, una mano potrebbe farci comodo, non trovi?- sussurrò Susan.
Il ragazzo sospirò -e sentiamo, in che modo potresti aiutarci?-
-Beh, faccio lavori come questi per vivere. E perché in questo periodo non ho niente da fare... E mi sto annoiando, e questa sembra una storia interessante-
Hunter fece un profondo sospiro -Immagino non abbiamo altra scelta...-
-Grazie per l'incarico!- disse saltando al collo del ragazzo e abbracciandolo. Lei era notevolmente più bassa di lui, quindi lo slancio fu ancora più imbarazzante per Hunter. Susan guardò la scena con un minimo di gelosia.
-Ehm!...- Susan si schiarì la voce.
-Ok da dove cominciamo?- disse liberando Hunter e atterrando da quasi mezzo metro di altezza.
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