Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo X: La Missione

-Non abbiamo più molto tempo, Arren cercherà di tornare indietro nel tempo...-
Hunter guardò Susan.
-Il problema è che se ci prova, distruggerà la realtà-
-Cosa dobbiamo fare?...- chiese Susan.
-Dobbiamo? Tu starai qui, è troppo rischioso-
-Stai scherzando, vero? Io vengo con te-
-Non posso...- Susan lo interruppe.
-Ascolta, non ho chiesto io di essere una maga, ma adesso che ho visto cose impossibili, e che so quanto c'è in ballo, non posso non aiutarti-
Hunter guardò la sua compagna. Le sorrise.
-D'accordo. Ma sei ancora inesperta, ti dovrai allenare di più-
-Non preoccuparti, ho un buon maestro- gli disse sorridendo.

Presero le loro cose e si congedarono dall'Accademia, dirigendosi verso la torre di accesso alla Capitale.
In città si era già sparsa la voce riguardo all'accaduto. Infatti le persone erano abbastanza inquiete.
Arrivati nella Sala della Saggezza, Hunter depose le cose che aveva acquistato su uno scaffale.
-Arren sarà facile da trovare, il problema sarà l'Ordine dell'Ombra... Presumo che non abbiano perso i contatti. Quindi dovremo essere pronti- si tolse il cappotto e corse su e giù per la stanza, raccogliendo vari oggetti da scaffali e armadi.
-Ecco qua- e depose il tutto su un tavolo.
-A cosa ci servono queste cose?- chiese la ragazza.
-Questi sono oggetti incantati, amuleti e pozioni varie. Il più di questi non li trovi in giro perché li ho creati io, e ci serviranno per affrontare l'Ordine dell'Ombra ed intrufolarci in posti protetti-
Hunter prese alcune delle cose sul tavolo e le mostrò a Susan.
-Questi sono guanti della precisione magica, li ho creati molto tempo fa, servono per incanalare meglio gli incantesimi per migliorane la precisione- si infilò i guanti, gli stessi che aveva usato nello scontro con Arren.
Mise un soprabito marrone lungo fin sotto le ginocchia.
-Il mio cappotto "da battaglia", è incantato per protezione maggiore dagli incantesimi elementali, oltre ad avere una buona resistenza alle abrasioni-
Mise poi qualche pozione alla cintura, dietro i pantaloni.
Indossò un bracciale in cuoio marrone scuro, con alcune incisioni runiche.
-Questo è un potente scudo magico, più potente di quelli che si possono creare spontaneamente, e non consuma l'energia magica del portatore- ne lanciò un altro alla ragazza.
-Prendine uno anche tu, lo si attiva con la mente, come quasi ogni strumento incantato-
La ragazza esaminò l'oggetto, poi lo mise al polso e lo attivò per testarlo: una grossa semisfera azzurra trasparente si materializzò davanti a Susan.
Hunter mise una borsetta di pelle a tracolla.
-Questa semplicemente ha uno spazio interno di 10 volte il suo volume esterno. Molto utile per trasportare le cose; e infine questa...- estrasse dalla tasca una moneta antica, d'oro e di circa 3,5cm di diametro.
-Questo è il mio porta fortuna- disse sorridendo e girando la moneta tra le dita.
-All'Accademia, uno dei compiti che assegnano per il riconoscimento di mago esperto è quello di creare un oggetto incantato. Incantare un oggetto non è complicato di base, ma più l'incantamento è complesso, più diventa difficile eseguirlo. Ai tempi io feci questa moneta: inizialmente l'incantamento era solo, divertente diciamo...-
-Divertente?- chiese Susan.
-Guarda- Hunter lanciò la moneta, e questa, su ogni superficie che incontrava di profilo, rimbalzava, senza mai perdere di velocità.
-Può andare avanti all'infinito a rimbalzare, a meno che non la si richiami- alzò il braccio e la moneta si bloccò tra le sue dita.
-Ahaha forte!- rise Susan.
-Grazie, ma come ho detto inizialmente era solo questo. Col tempo iniziai a combattere, e necessitai di oggetti che mi potessero servire in combattimento. Fisicamente un oggetto non può contenere più di un incantamento, così la disincantai e creai un nuovo incantamento; unii il vecchio potere alla capacità di colpire alla testa i bersagli designati da me, facendoli svenire per un breve periodo-
-Wow-
-Già. Tu hai già un amuleto che occulta la tua aura, ma se ti serve qualcos'altro dimmelo-
-Va bene. Allenamento?-
-Allenamento-

Susan si esercitò per tutto il resto della giornata, e Hunter le insegnò altri incantesimi.
Ormai era sera, e Susan andò a cercare Hunter. Lo trovò che leggeva diversi giornali di qualche anno prima.
-Oh ciao, scusa mi sto rimettendo in pari con quello che mi sono perso in questi anni- disse chiudendo un giornale.
-Se hai delle domande chiedi pure, penso di essere più preparata di te in questo- rise.
-Ahaha già-
-Ascolta, questa sera vorrei andare a mangiare da mio padre-
-Sì d'accordo, vieni- e si diressero verso una parete.
-Quando vuoi rientrare, chiamami con questo anello- le diede un sottile anello bronzato -è come un telefono, ma non ha limiti di campo-
La ragazza lo esaminò e poi lo infilò ad un dito.
-Capito, allora a dopo-

Albert vide una luce azzurra provenire dal soggiorno di casa sua.
-Susan!- esclamò vedendo sua figlia uscire dalla stanza.
Alle spalle della ragazza il portale si chiuse.
-Ciao papà!- e corse ad abbracciarlo.
-Dimmi Sue, devo andare a dirne quattro ad Hunter?- le chiese ironicamente.
-Ahahahah ma no! Anzi, è una persona fantastica. Beh, a parte l'incidente con Arren...-
-Sì ho sentito... Brutta storia- lo sguardo di Albert si fece più cupo; -Ma tu stai bene vero?- chiese tornando più solare.
-Certo certo, non mi è successo nulla-
Dopo una mezz'ora iniziarono a mangiare, e Susan parlò di cosa faceva insieme ad Hunter e di come affrontava la sua nuova vita.
Suo padre era orgoglioso di come stava affrontando la situazione, ma era preoccupato di quello che sarebbe dovuto accadere...

Intanto Hunter finiva di confrontare alcuni vecchi tomi nella sua libreria.
-... e la Fonte andrà portata durante solstizio d'estate del 1000esimo anno dopo la precedente Fonte... Nel luogo degli spiriti dei Piani... E deve essere padrona di LUCE e OMBRA...-
Hunter mise da parte il libro.
-Luce e Ombra... Dannazione!...- disse sbattendo un pugno sul tavolo.
-La luce non è un problema, posso insegnargliela io... Ma l'ombra...?- disse guardandosi il palmo della mano.
Poi stringendola spense le candele che illuminavano il tavolo, e si allontanò pensieroso.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro