-Che cos'è successo Susan?-
-Io, non lo so... È arrivato questo tizio, Arren credo, e Hunter lo ha... attaccato... Ma poi se ne è andato-
-Sicura fosse Arren in nome?-
-Sì...-
-Allora non lo biasimo per aver fatto ciò. In fondo non si è fatto male nessuno-
-In che senso non lo biasimate?-
-Beh, è una lunga, lunghissima, storia... Ma Hunter non ti ha raccontato nulla?-
-No...- disse Susan un po' imbarazzata, e pensierosa.
-Tipico di lui: non è molto aperta come persona, ma per rassicurarti, sappi che questo è stato una reazione più unica che rara da parte sua.-
-Ma... Chi è Hunter Reid?-
-Penso che dovresti chiederlo a lui...-

Susan si allontanò silenziosamente dallo studio dell'Arcimago Magnus, era avvolta da un mucchio di pensieri.
Scese una rampa di scale, dirigendosi verso la camera dove alloggiava Hunter, stringendo nelle mani la borsa del ragazzo.
Arrivata alla porta della camera, bussò un paio di volte. Poi aprì la porta.
-Hey, Hunter sono io...-
Hunter era seduto sul letto, e fissava il pavimento.
-Oh, ciao... entra pure-
-Ti ho portato la borsa, l'avevi dimenticata- e l'appoggiò su un tavolo.
-Ah sì, grazie-
Susan si avvicinò al letto, e si sedette. Guardò per un attimo il suo amico. Aveva un'espressione seria, molto più del solito. Lo guardò più attentamente: agli occhi di chiunque, come a lei, sarebbe sembrato un normalissimo ragazzo dell'età di Susan.
-Hunter...-
-Scusa, ma non è il momento giusto per parlarne...- disse Hunter. Si alzò dal letto, aprì un portale e scomparve, lasciando Susan da sola.
Si materializzò in cima ad una montagna.
C'era molto vento: i sottili e verdi fili d'erba a valle ondeggiavano come un mare burrascoso, sotto ad un limpido cielo azzurro. Era una montagna molto alta, dalla sua posizione si vedeva un meraviglioso paesaggio. Chiazze di neve candida abbellivano lo scenario roccioso dove Hunter si trovava.
Inspirò profondamente la fresca e pura aria. Si sedette su una roccia, a gambe incrociate, chiuse gli occhi, e iniziò a meditare.
Stette lì immobile per alcune ore.
Il sole stava poco sotto la linea delle montagne innanzi a lui, e la valle sprofondava nell'oscurità, e le luci domestiche si accendevano. Le prime stelle spuntavano ad oriente. Un falco atterrò a pochi passi da Hunter.
Il ragazzo aprì gli occhi. Osservò per un istante l'animale. Guardò ad ovest.
-È il momento di andare-
E, detto questo, si alzò e varcò un portale.
Rientrato nella sua stanza, Hunter vide Susan, che dormiva sul letto. Le rimboccò le coperte e si dileguò.

La mattina seguente, Susan si svegliò di soprassalto.
Si rese conto di aver dormito nella stanza di Hunter, ma di lui non vi era traccia. Si mise una vestaglia e si diresse verso  quella che sarebbe stata la sua camera.
Entrò e vide che Hunter stava leggendo un libro sulla poltrona.
-Buongiorno-
-B-buongiorno- disse Susan un po' confusa.
Hunter chiuse il libro. -Scusa se ieri me ne sono andato, ma avevo bisogno di riflettere- si alzò dalla poltrona -ma adesso, se vuoi, possiamo parlare-
Susan guardò il ragazzo davanti a lei -ok, d'accordo...-
I due si sedettero sul letto.
-Vai pure con le domande...-
-Io, vorrei sapere, chi sei...-

-Molto bene...- Hunter sospirò.
-Il mio nome è Hunter Nathan Reid. Sono l'ultimo mago dell'Ordine della Luce, sottordine della Via del Fuoco, ed ex comandante della 13ª Divisione Magica. Sono nato a Londra il 30 novembre 1798...-
-... 1798...?- Susan era senza parole.
-Poi ti spiego... Dicevo... Ho completato la Via del Fuoco in Accademia, e ho continuato gli studi individualmente, facendo importanti lavori nel Piano Magico, viaggiando per il mondo. Sono entrato nell'Ordine della Luce nel 1872, come ricercatore e protettore della Capitale... Nel 1914, sfruttando la guerra in cui l'Europa si trovava, alcuni adepti dell'Ordine dell'Ombra decisero di soverchiare i governi umani. Normalmente i maghi non si immischiano nelle faccende degli uomini, ed è per questo che nessuno volle far nulla per impedirlo. Ma io mi opposi; assieme ad altri tre miei compagni, partecipammo ad alcune delle missioni più segrete. La nostra esistenza fu insabbiata a guerra finita naturalmente... Ma nel 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale. Noi non partecipammo sino al 1943, quando scoprimmo che dietro il 3º Reich, si nascondeva l'Ordine dell'Ombra. Quando nel 1945 la guerra finì, noi continuammo a cercare le basi nascoste dei nazisti che servivano l'Ordine, perché eravamo venuti a conoscenza di un loro progetto, la Campana. Avrebbero voluto sfruttare la magia temporale, una delle più complesse, per controllare il corso della storia passata... Noi riuscimmo a scovarli, ma finimmo in una trappola: un nostro compagno, Arren, faceva il doppio gioco. Riuscimmo a liberarci, ma ci fu un incidente; la Campana collassò, tutti gli altri morirono nell'esplosione. Io cercavo di contenere il potere, ma fui sovrastato... Mi svegliai 2 anni fa, ero nella Capitale. Scoprii di essere rimasto in coma da quel giorno, e nell'esplosione magica, il mio corpo era ringiovanito di decadi, ero praticamente un neonato, ma non la mia mente. In pratica questa è la mia seconda vita... Sì, conoscevo Albert, tuo padre. Era un giovane uomo ai tempi, ero in buoni rapporti con i suoi genitori. Ora ho perso quasi tutte le persone alle quali tenevo veramente, i miei amici, i miei compagni... Jane...-
Susan non riusciva a realizzare... a credere che quello che sembrava un ragazzo, avesse più di 200 anni.
Il volto di Hunter era triste, molto, e anche alterato. Abbracciò forte il ragazzo.
-Hunter...-