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Vi trovate in un grosso salone dorato.
Nel centro c'è un grosso tavolo imbandito con ogni cibo immaginabile.
Intorno ad esso sono sedute una ventina di persone.
A capotavola c'è quello che, a quanto pare, è il Boss.
Per un attimo rimani impietrita, bloccata dallo stupore e dall'incredulità.
Il Boss è... Uno scheletro...
Indossa uno smoking nero a strisce grigie e un cappello dello stesso colore.
Ha una cicatrice lungo l'occhio destro e una mano fasciata.
Noti che accanto a lui ci sono due sedie libere.
Todd ti spinge verso di esse, mentre ti sussurra all'orecchio di stare tranquilla.
Todd: Non preoccuparti, non è troppo cattivo. E poi non dovresti essere stupita: sei appena uscita dalla parete della tua stanza!
Annusci. Anche questo è vero.
Inoltre anni fa, ora che ci pensi, i mostri hanno iniziato a vivere in superficie.
Eri piccola quando è avvenuto l'evento, ma non hai mai visto dei mostri girare in strada.
Lo scheletro ti sorride. Tra i denti tiene un sigaro acceso e il fumo ti pizzica le narici.
Boss: Tu devi essere _______, dico bene?
Annusici.
Boss: Beh? Non hai nulla da dire?
Tu: Oh... Ehm... Io...
Ti stanno guardando tutti.
Tu: G... Grazie per l'ospitalità, signore.
Balbetti chinando la testa.
Il Boss rilascia una grande quantità di fumo.
Boss: Così va bene, ragazzina.
Ti porge una mano ossuta.
La stringi titubante.
Boss: Qui mi chiamano tutti "Boss", ma tu non sei una... Una di noi, insomma. Perciò puoi chiamarmi Sans.
Tu: O... Ok.
Lui ridacchia.
Sans: Ok? Ok è l'unica cosa che sai rispondere?
Ti senti in imbarazzo. Cos'altro dovresti dire?
Sans solleva le mani.
Sans: Non preoccuparti ragazzina. Adesso siediti, abbiamo tutti molta fame.
Non hai mai mangiato nulla di più buono di ciò che è su questo tavolo.
Mentre mangi ascolti la conversazione di Sans e gli altri membri della famiglia che, compresi Todd, Holly e Carlos, sono circa una dozzina.
Sans: Allora, penso che ormai sia chiaro a tutti che Strike vada eliminato dalla circolazione.
Todd: Ovvio.
Una ragazza corvina, che a quanto hai capito si chiama Mara, batte un pugno sul tavolo.
Mara: Già. Quel bastardo ci deve ripagare col sangue tutti i soldi che ci ha rubato.
?: E una volta ucciso lui diventeremo i più temuti della città!
Esclama un ragazzo biondo.
Carlos: Paul, calmati. Non sarà così semplice.
Ti sembra così assurdo che Sans voglia eliminare Strike solo per soldi...
Ma d'altronde così tuo fratello verrà vendicato.
Paul: Basta ammazzarlo mentre dorme, no? Potrei farlo ad occhi chiusi.
Tu: Che tipo è questo Strike?
Chiedi curiosa.
Todd: ______! Zitta!
Sans alza una mano per zittirlo, poi ti sorride.
Sans: Un po' ficcanaso la ragazzina, eh?
Beh... Immagino che tu abbia diritto di sapere con chi abbiamo a che fare.
Vedi, Strike è a capo dell'organizzazione mafiosa più potente di tutta la città.
Inizialmente collaborava con me, per affari. Sai no, droga, soldi...
Vabbè, affari in generale.
Un giorno però...
E qui si interrompe. Il suo volto s'incupisce.
Sans: ... Ha rubato dei soldi che mi appartenevano e ha ucciso alcuni che, come tuo fratello, lavoravano per me.
Il suo vero obiettivo sono io, perché sono il capo del più grande sfaccio della città e altre cose. Inoltre, diciamolo, sono molto più ricco di lui.
E perciò dobbiamo ucciderlo. Tutto chiaro?
Tu: Po... Potrei darvi una mano...
Sans inizia a sghignazzare, seguito da tutti gli altri.
Sans: Una ragazzina come te? Ahah, non credo proprio. Inoltre gli uomini di Strike mirano anche a te, signorina. Perciò sta' buona e non interferire. Lascia fare il lavoro ai professionisti.
Non rispondi, offesa.
Odi quando ti trattano come una bambinetta.
D'altronde però... Riconosci che Sans e gli altri sappiano fare il loro "lavoro" meglio di te.
Non sai nemmeno cosa facciano esattamente.
Finisci la cena in silenzio, senza prestare troppa attenzione a ciò che gli altri dicono.
Alla fine Sans si alza.
Sans: Bene, penso che andrò in camera.
Todd: Buonanotte, Boss.
Carlos: Ma come, vai già via? Proprio stasera che c'è la gara di bevute?
La gara di bevute? Non ti sembra una cosa molto dignitosa.
Sans solleva una mano e la agita annoiato.
Sans: Per questa sera salto: lascerò vincere qualcun'altro.
Un ragazzo dalla pelle scura balza in piedi.
???: Evvai! QUESTA VOLTA VINCERÒ IO!
Sans sghignazza.
Sans: Non ne dubito, Munchy.
Munchy... Che nome strano...
Todd si avvicina a te.
Todd: È un soprannome questo. Non sappiamo il suo vero nome.
Ti sussurra. Annusici.
Tu: Senti, ma... Le gare di bevute finiscono sempre male?
Todd: Beh dai no. Sono un paio d'anni che non muore nessuno.
Tu: Ah... Rassicurante...
Todd: Se vuoi possiamo andare a fare un giro.
Tu: Dove?
Lui ti prende per il polso e inizia a inseguire Sans.
Todd: Boss! Boss!
Sans si volta verso di voi.
Sans: Sì?
Todd: Potrei portare la ragazza a Waterfall? Penso che abbia bisogno di un po' di tranquillità.
Sans si stringe nelle spalle.
Sans: Preferirei non andassi in giro a dire a tutti i segreti della mia villa, ma se ci tieni vai pure. Per un fiore come lei posso anche chiudere un occhio.
Dice facendoti l'occhiolino.
Senti il tuo volto avvampare.
Il Boss sghignazza e se ne va.
Todd sorride.
Todd: Gli sei simpatica, questo è un bene. È difficile entrare nelle sue grazie, sai? Non si fida facilmente delle persone.
Tu: Ah sì? E come mai?
Todd: In realtà non lo so nemmeno io.
Dalla sala da pranzo sentite delle urla concitate. La gara di bevute è sicuramente iniziata.
Forse dovresti partecipare...
Tu: Ripetimi dove stiamo andando?
Todd: Oh beh; hai presente la tua stanza? Beh, c'è un salone molto simile e ogni parete conduce in un posto diverso.
Se uscissimo dalla villa potresti essere in pericolo, perciò...
Lo ringrazi sorridendo.
È gentile e, devi ammetterlo, anche carino.
Todd: Ad ogni modo... Stai meglio?
Tu: Oh... Sì, grazie.
Todd: Sicura?
Annusici con forza.
Tu: Quando una persona muore puoi piangerla quanto vuoi.
Puoi vendicarla, puoi fare tutto ciò che ti pare, ma nulla servirà a farla tornare in vita.
E la vita va avanti: nessuno è indispensabile.
Todd: D'accordo, piccola filosofa!
Salite parecchie rampe di scale, finché non arrivate in un grosso salone ottagonale.
È completamente vuoto, ma le pareti sono a dir poco meravigliose.
Ognuna indica un posto diverso.
Todd ti conduce davanti a una che raffigura una specie di fiume fluorescente.
Todd: Benvenuta a Waterfall, _______.
Passate la parete e vi ritrovate in un luogo ricco di fiori verdi acqua e alberi azzurri.
È molto rilassante.
Tu: Che bello...!
Todd: Vero! Questo posto è incredibilmente rilassante.
Tu: Ma com'è possibile tutto questo?!
Todd: Te l'ho già detto, è un segreto.
Tu: Oh, voi e i vostri segreti!
Vi sedete sulla sponda del fiume.
Ti senti bene, nonostante tutto.
Passano i minuti. Tu e Todd parlate.
È simpatico, non sembra un mafioso.
Ad un certo punto si alza.
Todd: Ehi, ti andrebbe di andare a teatro?
Tu: Certo!
Todd: Ok, però non dirlo al Boss. Andiamo!
Ti prende per mano (arrossisci) e tornate nel salone.
Todd: Vai in camera tua e cambiati: dobbiamo uscire.
Tu: Ma non è... Pericoloso?
Todd: Ma no!
Una volta indossati nuovamente i tuoi amati jeans, la t-shirt e le magnifiche converse (sì, odi le ballerine) tu e Todd sgattaiolate fuori dalla villa (non è difficile: molti sono ubriachi, altri addormentati e Sans non si sa dove sia).
Per la prima volta vedi quanto sia brutto da fuori questo edificio: sembra un palazzo abbandonato mezzo diroccato.
Tu: Ma che caz... È ancora opera dell'amico di Sans?
Todd: Esattamente.
Tu: Devi farmelo conoscere...
Come fa?
Todd si strige nelle spalle.
Todd: Non fare domande e cammina. Lo spettacolo inizierà a momenti!
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