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9. Il traditore

CAPITOLO MOLTOOOOO LUNGO.

SIETE PRONTE PER SOGNARE? QUESTO CAPITOLO E' UNO DEI PIU' BELLI SECONDO ME.

(Scusate se troverete errori appena concluderò la storia, farò un'accurata revisione di tutti i capitoli)

DIEGO POV

«Dobbiamo parlare» mormora Rafael entrando nel mio ufficio.

«Cosa è successo?»

«Aleandro ti ha parlato del traditore?»

Annuisco. Tra tutte le cose che sono capitate, avevo completamente dimenticato questo dettaglio, «me ne ha parlato. Ma mi è passato dalla testa con tutto ciò che è successo»

«Credo di aver capito chi sia» prende una pausa, «oggi prima di uscire dall'azienda ho ascoltato una telefonata interessante. Indovina chi era?»

«Non ho tempo per gli indovinelli, dimmi ciò che sai senza giri di parole» sbraito scorbutico.
Da quando ho scoperto che a Rafael piace Bea, non riesco più a guardare il mio migliore amico allo stesso modo.

«Che ti prende? Perché sei così arrabbiato? Comunque sia, ho sentito parlare Fabrizio» replica, «non sono riuscito a sentire bene ma parlava di un piano da mettere in atto» prende una pausa, «ma ciò che ha attirato la mia attenzione è quando ha detto "la ragazza è il suo punto debole, bisogna colpirlo li"» conclude.

Scatto sbattendo le mani sul tavolo, «di cosa stai parlando? Quale ragazza?» mormoro infuriato.

«Questo devi dirmelo tu, chi è questa ragazza che Fabrizio considera come tuo punto debole?»

«Non so di cosa parli, non ho nessun punto debole. E tu lo sai benissimo»

«Forse parlava di Marianne, visto che al matrimonio ti hanno visto divorare le sue labbra, ma non ne sono certo»

Un brivido sale lungo la mia schiena. So benissimo di chi stanno parlando, ma ho cercato in tutti i modi di non dimostrarlo all'esterno.

Come hanno fatto ad arrivare a Bea?

È lei il mio punto debole, e ciò rende debole anche me.

Per questo non ho mai voluto distrazioni sul mio lavoro, ma Bea è stata un'eccezione.

E adesso il mio nemico sa dove colpirmi, devo evitarlo a tutti i costi.

«Devi fidanzati con Bea, un finto fidanzamento che sapremo solo noi tre» mormoro alzando lo sguardo su Rafael.

«Cosa c'entra Bea?» chiede curioso inarcando il sopracciglio.

«Pensano che lei sia il mio punto debole» mormoro, «devi fidanzarti con lei, così credono che si stanno sbagliando»

«Diego di cosa parli? Perché dovrebbero pensare che sia Beatrice il tuo punto debole?»

«Non fare domande, fa' ciò che ti dico» replico, «dobbiamo organizzare il vostro fidanzamento. Parlerò io con Beatrice»

Dare Beatrice a Rafael era l'ultima cosa che avrei voluto, ma se loro hanno scoperto che lei è il mio punto debole saremmo entrambi in pericolo, e metterla in pericolo è l'ultima cosa che vorrei.

«Porta Fabrizio nel seminterrato» ordino.

Annuisce e si avvia verso l'uscita, lasciandomi tra mille pensieri che frullano nella mia testa.

BEATRICE POV

Oggi ho passato tutta la giornata a casa, avevo il giorno libero, quindi non sono andata nemmeno a lavoro.

Sono così noiose le giornate passate da sola, e pensare che da domani non vedrò nemmeno mia madre.

Decido di indossare un paio di pantaloncini corti e un top per andare a fare una corsa, ho bisogno di schiarirmi le idee.

«Dove stai andando vestita cosi?» chiede una voce alle mie spalle.

«A correre» mormoro, scappando verso l'uscita, dopo stamattina non ho nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia dalla vergogna.

«Non farmi innervosire, non andrai da nessuna parte vestita così. Che cazzo, sei anche senza reggiseno?» mormora mettendosi davanti a me, bloccandomi il passaggio.

Ecco che ci risiamo, perchè è così ostinato dal dirmi come vestirmi?

«Sto andando a correre, e questa è una tuta da corsa. Come dovrei vestirmi? Con jeans larghi e maglioni?» sbraito nervosa, «e adesso togliti dai piedi»

«Non sarebbe una cattiva idea, quella del maglione e i jeans larghi, sai? Vatti a cambiare» ordina

«Te lo puoi scordare»

«Bene, allora ritorna in camera tua, perchè non ti farò uscire da questa casa vestita così»

«Qual'è il tuo problema con me?» urlo, «perchè ti interessa così tanto come mi vesto?»

«Perchè adesso fai parte di questa famiglia e non puoi disonorarla uscendo nuda in strada»

«Non ci posso credere, vestita così sarei nuda?»

«O ti vai a cambiare o rimani in casa, a te la scelta» sbraita, «e in ogni caso, nemmeno qui a casa puoi rimanere vestita così, quindi vatti a cambiare»

«Perchè? Non sono in una prigione, e non sono nemmeno una tua prigioniera»

«Perchè la casa è piena dei miei uomini e non voglio che ti guardino»

«Io non mi cambio»

«Bene, allora vuoi che commetta un omicidio? Perchè ucciderò ogni uomo che osa anche solo guardarti»

Sgrano gli occhi, «uccideresti anche un tuo uomo?»

«Esatto» dice con sicurezza.

«Tu sei fuori di testa»

DIEGO POV

Credeva davvero che l'avrei fatta uscire vestita così? Mia piccola Bea allora tu non conosci per niente un uomo siciliano geloso e perlopiù testardo come me.

«Scusi capo» mormora uno dei miei uomini entrando in casa, il mio istinto è di mettermi subito davanti a Beatrice, per nascondere la sua quasi nudità.

Quel top è troppo scoperto e i pantaloncini sono troppo corti, ma devo ammettere che, evidenziano tutte le sue forme perfette dal seno prosperoso, al suo sedere tondo e sodo.

E' proprio per questo che non posso farla uscire così, perchè è troppo perfetta, e si metterebbero tutti a fissarla.

«Vai subito fuori, arrivo» ordino al mio uomo, facendolo scappare a gambe elevate, «aspettami qua, dobbiamo parlare» mormoro alla mia piccola.

BEATRICE POV

Crede davvero che faccio ciò che mi chiede? Di certo non sto qui, ad eseguire i suoi stupidi ordini.

Aspetto che si avvia verso l'uscita per poter sgattaiolare fuori dalla porta sul retro, una volta fuori attraverso con attenzione il prato e mi arrampico dal cancello secondario fino ad arrivare in strada.

Avvio la musica sulle mie airpods e inizio a correre verso il lago, stare un pò lontano da casa mi farà bene.

Ho bisogno di un pò di tranquillità, ma con Diego alle mie calcagne è un pò difficile.

Una volta arrivata al lago mi rilasso su una pietra espirando e ispirando con una musica rilassante ma, la mia tranquillità dura ben poco.

Il telefono suona insistentemente e il mittente è proprio Diego. Ignoro la chiamata per la quarta volta e mi concentro sulla natura.

«Che stronza impertinente, ignorarmi così»

Spalanco gli occhi e scatto all'indietro, «cazzo, sei proprio assurdo» sbraito, «devi lasciarmi in pace»

«Non posso»

«Tu sei pazzo» urlo

«Magari sono pazzo di te, te l'ho sei mai chiesta?»

Rimango a bocca aperta, non trovando le parole. Mentre il mio stomaco fa le capriole.

Questo ragazzo mi sta completamente fottendo il cervello, da quando l'ho conosciuto non sono più in grado di pensare in maniera lucido.

«Di cosa volevi parlarmi?» chiedo cambiando argomento

«Dobbiamo organizzare il tuo fidanzamento» mormora, «con Rafael»

«Di cosa stai parlando?»

«Devi farlo Bea» mormora dispiaciuto.

«Sei entrato nella mia vita, mi hai spaventata a morte, mi hai fottuto letteralmente il cervello, mi hai fatto provare così tanta vergogna che vorrei sprofondare sottoterra e adesso mi dai l'ordine di fidanzarmi con una persona che nemmeno conosco? Perchè mi odi così tanto?» urlo disperata.

«Ti ho fottuto il cervello?» sogghigna divertito.

«Non ci posso credere» urlo, «non ci posso davvero credere» prendo una pausa, «tra tutte le cose che ti ho detto adesso ti soffermi solo su questa stupidaggine che ti ho detto?»

«Bea ascoltami, il fidanzamento sarà solo una farsa. Ho già parlato con Rafael e anche lui è d'accordo» dico, «se non vi fidanzate saremo entrambi in pericolo» si blocca, «io sono in pericolo tutti i giorni ma non mi è mai importato, ma non posso permettere che lo sia anche tu. Non me lo perdonerei mai se ti accadesse qualcosa a causa mia»

«Quindi sarà un fidanzamento finto?» chiedo tirando un sospiro di sollievo.

Per un momento ho pensato che volesse lasciarmi tra le mani di Rafael.

Annuisce, «ma sarà il segreto di noi tre. Nessuno dovrà sapere che non è un vero fidanzamento, nemmeno i nostri genitori lo dovranno scoprire»

«Hai detto che se non mi fidanzo saremo in pericolo, di cosa si tratta?»

«Come puoi sapere nel mio lavoro mi faccio un nemico ogni giorno, ma c'è nè uno che è da anni un mio nemico giurato, Damiano Leonardi» spiega, «ha ingaggiato una spia in modo da spiarmi per poi riferire tutto a lui»

«Cosa hanno scoperto? Cosa c'entro io con i tuoi affari?»

«Hanno scoperto il mio punto debole, e faranno di tutto pur di distruggermi, e lo faranno appunto usando la mia più grande debolezza»

«Continuo a non capire cosa c'entro io»

«Cazzo, Bea. Davvero non capisci? Sei tu il mio punto debole» mormora abbassando lo sguardo sulle sue scarpe, «sono stato molto attento su questo. Ho cercato di non mostrare nessuna emozione nei tuoi confronti, ma in qualche modo l'hanno scoperto e adesso ho messo in pericolo anche te. Non ho mai fatto entrare nessuna donna nella mia vita, perchè il mio lavoro, come puoi vedere, non me lo permette. Ma con te non ci sono riuscito, non sono riuscito a resisterti. Con te ho miseramente fallito. Adesso loro vogliono te, e ti prenderanno. Ma se cambiassero idea, se capissero che non sei tu la mia debolezza sarai salva» sospira, «e io desidero solo questo, voglio che tu stia al sicuro. Il fidanzamento con Rafael farà perdere ogni traccia»

Il mio cervello va in tilt incapace di trovare le parole per rispondere, «i-io non...»

«Non dire nulla, so che non provi le stesse cose per me, l'ho capito quando mi hai detto che ti piaceva Rafael e quando hai detto chiaramente di non volermi più vedere. Vorrei lasciarti in pace, ma non riesco a stare lontano da te per un solo secondo» prende una pausa, «sarà una falsa, ma ti sto dando anche un'opportunità»

«Di che opportunità parli? Fidanzarmi con una persona a me sconosciuta è un'opportunità?»

«Magari da questa falsa nascerà un vero amore, tu stessa hai detto che ti piace Rafael, e così diventerebbe un fidanzamento vero a tutti gli effetti»

«Non voglio fidanzarmi con Rafael» confesso

«Ma devi farlo, io non potrò proteggerti sempre. Se non ti fidanzerai sarai la loro prima preda»

«Mi hai sempre protetta, perchè adesso non puoi più farlo?»

«Bea ci saranno giorni che io sarò fuori per affari, giorni in cui dovrò partire senza sapere la data del ritorno»

«Ci saranno i tuoi uomini a proteggermi quando tu sarai fuori»

«Non possono, dopo aver saputo di essere stato tradito non riesco a fidarmi più di nessuno eccetto: Rafael, Aleandro e Thomas»

«Per favore, non voglio fidanzarmi»

Rimaniamo in silenzio per cinque lunghi minuti, «Bea, credo di essermi perdutamente innamorato di te» sbotta dal nulla.

Tira un sospiro di sollievo, come se si fosse liberato di un peso troppo grande.

Le mie guance diventano di mille colori, fino a diventare rosse infuocate. Il mio cuore urla il nome di Diego ma la mia testa mi ricorda tutti i brutti momenti che mi ha causato.

«Mi dispiace i-io... non»

«Lascia stare Bea, non sforzarti di darmi una risposta» mormora, «ci vediamo a casa, domani organizzeremo il fidanzamento» conclude alzandosi e dirigendosi verso casa.

Testa e cuore stanno combattendo per averla vinta.

Scatto in piedi e mi volto verso quell'ammasso di muscoli.

«Diego» urlo correndo verso la sua direzione, il suo sguardo incuriosito si volta verso il mio, i suoi occhi si incastrano nei miei, «non mi importa di essere protetta, non mi importa nemmeno se sono in pericolo a causa tua. Non voglio fidanzarmi» dico tutto d'un fiato.

«Bea ne abbiamo già parlato, è meglio che... » metto il mio dito sulle labbra per zittirlo, «non ho finito di parlare» mormoro, «ti odio con tutto il cuore, per aver cercato di uccidermi, per avermi umiliata e spaventata a morte; da quando sei entrato nella mia vita tutto è cambiato, non ho avuto più nè pace, nè serenità. Ma soprattutto ti odio per aver messo in subbuglio la mia vita e avermi rapito il cuore» concludo.

«Adesso sono io a non capire» mormora, «Diego Ciro Martelli credo di essermi anch'io innamorata di te» butto tutto d'un fiato.

Il suo sorriso si allarga di felicità, ed io non posso fare altro che ricambiarlo.

Il mio cuore sta impazzendo dalla gioia per aver confessato i miei sentimenti.

«Dillo di nuovo» dice entusiasto.

«Sono innamorata di te. Pazzamente innamorata» ripeto.

Mi afferra tra le braccia facendomi fare tre giri abbracciato a lui, non avevo mai visto questo suo lato così dolce e felice, sembra proprio un bambino felice in una splendida giornata al luna park.

«Aspetta un attimo» dice serio, appoggiandomi con i piedi per terra, «come fai a sapere il mio secondo nome?» chiede corrugando la fronte.

Sorrido alla sua domanda, «ho anch'io le mie fonti» mormoro facendogli un occhiolino.

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