41. Il segreto di Ginevra
(Scusate se troverete errori appena concluderò la storia, farò un'accurata revisione di tutti i capitoli)
GINEVRA POV
Arriviamo al club e subito noto il volto di Rafael avvolto a una prostituta, il mio corpo non reagisce molto a questa vista.
Sono innamorata di Rafael da quando ho sedici anni, ma lui mi ha sempre vista come la sorellina del suo migliore amico e nient'altro.
Nessuno lo sa, nessuno tranne il mio cuore che soffre ogni volta che lo vede con una donna diversa o ogni volta che lo vede indifferente e distaccato nei suoi confronti.
Entriamo tutte e tre in sincronia e la puzza di alcool e fumo di canna ci entra subito nelle narici, facendoci fare una faccia disgustata.
La musica rimbomba belle nostre orecchie, mentre la scena di Rafael avvinghiato a quella troia mi tormenta di continuo nella testa.
Andiamo subito al bar per bere qualcosa, voglio immediatamente dimenticare tutto ciò che riguarda Rafael e le sue avventure sessuali.
«Prendiamo tre angeli azzurri» dico al barman figo dietro il bancone, facendogli un sorrisino e un occhiolino, «ve le porto subito principesse» risponde gentilmente il barman, prendendo tutto l'occorrente per preparare i nostri drink.
«Ciao bellezze» mormora un uomo alle nostre spalle, un uomo che aveva promesso di non avvicinarsi a noi, poiché avevamo bisogno di una serata tra donne.
«Ciao e addio fratellone» mormoro facendolo girare per spingerlo via, «che sorella ingrata che ho» risponde arrabbiato.
«Ciao ragazze» annunciano in sincronia altri due uomini, Aleandro e Rafael.
«Perfetto» dico seccata, «la nostra serata tra donne e andata a farsi fottere» blatero stufa, sedendomi nuovamente sullo sgabello, sotto le risate di Maggie e Bea.
Le guardo arrabbiate, «mandateli via»
L'unica cosa che mi consola è che almeno Rafael non è più in compagnia per compiere il suo atto sessuale con quella cretina bionda e rifatta.
Noto lo sguardo addolcito di Maggie e lo sguardo di desiderio di Aleandro, entrambi se fossero soli avrebbero fatto scintille... «mi sono persa qualcosa?» chiedo a entrambi facendoli sentire a disagio.
«Stiamo insieme» dice Aleandro mettendo il suo braccio attorno al collo di Maggie, «cazzo, sono davvero contenta» esulto, lo sono davvero tanto.
«Amore questo vestito non credi che sia un po' scollato?» mormora Aleandro nervoso, «non lo è» radicchia Maggie.
RAFAEL POV
Quando ho visto entrare Ginevra sono rimasto senza fiato dalla sua bellezza in quel mini vestito, «anche il tuo mi sembra un po' troppo scollato Gin» mormoro arrabbiato anche se non lo faccio notare
«Non lo è» risponde senza nemmeno guardarmi, come se fosse arrabbiata con me. La stessa espressione che aveva quando è arrivata al club vedendomi con Valentina la puttana, direi quasi che fosse gelosa di me.
«Invece lo è» insisto incazzato, è ovvio che il suo vestito è molto scollato e qui ci sono uomini di merda che la fissano troppo, se non la smettono credo che farò un omicidio colposo.
Mi è da sempre piaciuta la sorella del mio migliore amico, di mio fratello.
Ma Ginevra mi ha sempre visto come un fratello maggiore, nonostante ho provato a iniziare diverse relazioni con diverse donne, non riesco comunque a non pensare a Ginevra.
E vederla con questo vestito in mezzo a questo branco di lupi, mi fa svegliare un me l'istinto di gelosia morbosa.
Nessuno dovrebbe guardarla o toccarla, tranne me.
Diego sa da sempre che mi piace Dua sorella, anche se inizialmente non era d'accordo, ma col tempo si è abituato e secondo lui anche Ginevra prova lì stesso per me, ma il suo atteggiamento freddo e distaccato mi fa' pensare ad altro.
«Vado in bagno» mormora seccata, alzandosi dalla sedia per dirigersi in bagno
«Raf vai con lei, non voglio che stia sola in bagno con quel vestito e mille uomini ubriachi e arrapati» mormora Diego facendomi un occhiolino, erano proprio le parole che volevo sentire.
Mi precipito in bagno alla ricerca di Ginevra, ma non la vedi da nessuna parte, inizio a bussare a tutte le porte e a chiamare il suo nome.
Preoccupato vado in quello degli uomini, se la conosco bene, per la troppa fila è entrato nel bagno maschile.
«Gin» urlo non vedendola nemmeno lì, apro la porta per uscire quando una voce mi ferma, «si dimmi»
Tiro un sospiro di sollievo e mi volto verso di lei, «lo sapevo che eri qui»
Scrolla le spalle, «c'è troppa fila e ho un po' da fare, quindi vai» dice scorbutica.
Cosa ha da fare in un bagno maschile? Dio, spero non sia ciò che credo.
Mi affretto ad andare nella sua porta e a spalancarla con furia, ma non trovo nessuno oltre lei.
Pensavo si fosse chiusa lì dentro con un uomo, «ma che ti prende?»
«Cosa hai da fare?» dico nervoso, lei mi rivolge uno sguardo incerto, «che ti importa?» dice facendomi uscire per chiudersi dentro, ma io la fermo ed entro con lei.
Chiudo la porta alle mie spalle, «chi stai aspettando?»
Ride ironica, «pensi che aspetto un uomo? Mio fratello ti ha mandato per sorvegliarmi?»
«Gin non mi fare innervosire»
«Non aspetto nessuno, dì a mio fratello di stare tranquillo, non perderò la mia verginità in un bagno con uno sconosciuto»
Non è a Diego che importa, ma a me!
Sospiro, «cosa devi fare allora?»
«Devo vomitare, se vuoi assistere fai pure»
«Bene, vomita. Io non mi muovo da qui» dico, lei fa una faccia sbalordita.
Non è la prima volta che vedo del vomito, non me ne andrò finché non uscirà da questi bagno con me.
Anche perché potrebbe mentirmi sul fatto che non aspetta nessuno e che il vomito è stata solo una scusa, quindi rimarrò qui e se qualcuno si avvicina a lei gli taglio la testa.
Dopo aver rimesso anche madre natura si asciuga le labbra con delle salviette imbevute, tira il getto d'acqua e si alza, «perché sei rimasto?»
«Perché lo volevo»
«Perché non sei ancora avvinghiato con quella troia»
«Perché non è ciò che voglio»
Voglio te Gin, voglio te!
Sorride alla mia risposta e si avvicina lentamente, ci troviamo a pochi sentimenti di distanza «cosa vuoi allora?» chiede avvicinandosi al mio orecchio.
Sento che i nostri sessi si stanno sfiorando e mangiando a vicenda, non so lei ma il mio cazzo sta impazzendo per averla, ma non posso.
Le sue labbra rosa sono a un centimetro di distanza dalle mie, le guardo a lungo e mi perdo in pensieri erotici, vorrei strappare quelle labbra e chissà cos'altro potrei fargli fare con queste labbra grosse.
«Perché mi fissi le labbra?» chiede avvicinandosi ancora, le nostra labbra si stanno sfiorando e io sono fuori di testa, «perché ho troppa voglia di baciarti» confesso deglutendo a fatica
«E perché non lo fai?»
«Perché non posso»
«Chi lo dice?» dice sensualmente nel mio orecchio sinistro, facendomi trasalire, «Gin smettila o non resisterò» mugolo ormai fuori di testa per questa piccola donna davanti a me.
Nonostante la sua giovane età, riesce a fare impazzire un uomo anche solo parlandoci. L'importante è che quell'uomo sia solo io e nessun'altro però.
«E se voglio che tu mi baci?»
«Non posso» resisto ancora, ma non so fino a quando riuscirò.
Si allontana di colpo, «allora vado a cercare un ragazzo da baciare» dice facendo la bambina capricciosa, che cazzo dice?
Apre la maniglia e si dirige fuori, non può farlo davvero, mi vuole solo fare impazzire.
In quell'istante entra un uomo sulla trentina, e il suo volto si trasforma in qualcosa di malizioso guardandomi.
«Ehy principessa cosa ci fai nel bagno degli uomini?» dice l'uomo a Ginevra.
«Cercavo un po' di divertimento» risponde
«Gin andiamo» dico con li sguardo furioso, «aspetta amico la tua amica vuole divertirsi, vuoi entrare con me?» dice l'uomo entrando in bagno, vedo Ginevra scrollare le spalle, «perché no!?» risponde facendo un passo verso quell'uomo, la afferro subito dal braccio tirandola a me, sbatte contro il mio petto e adesso sì che i nostri sessi si toccano, lei avrà sentito la mia erezione visto che mi rivolge uno sguardo malizioso
«Cosa stai aspettando ancora li? Sparisci» urlo all'uomo che ci fissa, scappa subito fuori dal bagno ed io mi affetto a chiudere la porta a chiave.
«Cosa volevi fare?»
«Niente»
«E' un metodo per farmi ingelosire?» chiedo inarcando un sopracciglio, «Come fratello acquisito intendo» mi riprendo.
«Ci sono riuscita fratellone?»
«Alla grande» dico fiondandomi sulle sue labbra, la mia lingua richiede l'accesso che le viene subito dato.
Il suo sapore alla fragola, mischiato con la pesca mi lascia senza fiato, ne voglio ancora e ancora.
Voglio divorare le sue labbra, il tuo corpo e tutto ciò che il suo corpo può offrirmi.
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